La Fiorentina domina la prima partita della fase a gironi della Conference League. Passa due volte in vantaggio grazie ad una doppietta di Ranieri, la prima in carriera, ma poi il Genk riesce sempre a riacciuffare i viola, l’ultima volta a soli cinque minuti dalla fine. Rimane il rammarico per aver visto sfuggire i tre punti solo nel finale. Italiano sceglie Beltran in attacco e Sottil sulla fascia. Kayode titolare in difesa.
La partita
La Fiorentina inizia molto bene. Al 7’ è Biraghi, da calcio d’angolo, ad inventarsi un cross preciso per la testa di Ranieri che beffa Vandevoordt con una traiettoria alta che finisce in porta. Gioia che dura poco. All’11’ c’è una punizione dalla trequarti del Genk, la sfera viene crossata in mezzo, sfortunata carambola tra Mandragora e Biraghi con Zeqiri che ne approfitta e mette dentro per l’1-1. Nuovo capovolgimento di fronte e al 23’ è ancora Biraghi dalla bandierina, a trovare Milenkovic che serve Ranieri per la sua prima doppietta in viola. Si va al riposo con i viola in vantaggio.
Nella ripresa la Fiorentina, priva di Nico Gonzalez costretto ad uscire all’intervallo, amministra il risultato senza correre rischi e sfiora anche la rete del definitivo 3-1 con Nzola, subentrato a Beltran. Il Genk non demorde ed all’85’, ancora su calcio d’angolo, pareggia. McKenzie sovrasta Duncan e insacca gelando i viola. I belgi rischiano anche di vincerla con Arokodare che colpisce il palo. La Fiorentina ha smesso di giocare negli ultimi minuti facilitando il ritorno del Genk. Al di là del rammarico rimane positivo il pareggio in trasferta contro la squadra, sulla carta, più insidiosa del girone.
L’allenatore
Vincenzo Italiano non soddisfatto a fine gara. “Prima del 2-2 abbiamo avuto tre situazioni per chiuderla, potevamo fare meglio lì ma venire qua non è semplice. Il Genk è una squadra che ha ritmo e non ti fa giocare bene andando oltre la loro grande aggressione. Alla fine abbiamo avuto un pizzico di follia e rischiato di perderla, ma abbiamo fatto giocare tanti ragazzi e ci prendiamo questo risultato positivo. Su Nico Gonzalez non so niente di preciso, ha sentito male atroce all’addome, sapete quanto è importante per noi e speriamo possa passare velocemente. Mancava Bonaventura – aggiunge Italiano – che ci permette di variare con i suoi movimenti e oggi ho preferito mettere Arthur per venire fuori dalle pressioni che facevano loro. Infantino può avere quelle caratteristiche, con meno qualità possono farlo tutti, possiamo forzare con Beltran trequartista e da oggi in poi vediamo gara dopo gara come scendere in campo. Ranieri si sta applicando e sta crescendo in maniera esponenziale, nelle palle inattive sa come prenderla ma l’abbiamo voluto e ci abbiamo lavorato per la sua duttilità”.