lunedì, 20 Ottobre 2025
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La Fiorentina si fa di nuovo rimontare e perde col Milan

Per la terza volta i viola passano in vantaggio, come contro Como e Roma, e poi perdono 2-1. Rete di Gosens

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Tre punti dopo sette giornate di campionato. La Fiorentina è in crisi. È in zona retrocessione e all’orizzonte non si vede una via di uscita. Anche a San Siro, contro il Milan, i viola passano in vantaggio, come accaduto contro Como e Roma, si fa rimontare e perde 2-1. Stefano Pioli non festeggia bene le 500 panchine in serie A ed i suoi 60 anni. Una gara caratterizzata da molte polemiche e da alcune decisioni arbitrali discutibili. Nei viola gioca Kean in attacco e Fagioli a centrocampo. Nel Milan Allegri si affida a Modric ed a Leao che segna una doppietta.

La partita

Gara avara di emozioni. Entrambe le squadre si mostrano sempre molto prudenti ed effettuano pochi tiri in porta. Nel primo tempo la Fiorentina non tira mai in porta. Il Milan si fa vedere solo con Pavlovic, dopo 20 minuti di gioco, ma il tiro si perde sul fondo. Nel secondo tempo la Fiorentina trova il vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Fagioli serve Ranieri sul secondo palo, Maignan prova ad intervenire ma è goffo e appoggia su Gabbia, la carambola permette a Gosens di spingere il pallone in rete. Passano pochi minuti e Rafa Leao si accentra e, da fuori area, trova il palo più lontano, sorprendendo De Gea. Al 75’ è bravo proprio De Gea a neutralizzare un tiro di Gimenez. All’81’ l’episodio più controverso della partita. Mentre il Milan è in attacco Parisi tocca con la mano la spalla di Gimenez che cade teatralmente facendo credere all’arbitro Marinelli di essere stato colpito al viso ma le immagini del Var smentiscono il giocatore milanista. L’arbitro però, nonostante i tanti dubbi, assegna il calcio di rigore al Milan. Dal dischetto Leao spiazza De Gea. È il 2-1 che permette al Milan di prendersi la vetta della classifica. Viola adesso attesi dalla Conference league con la trasferta, giovedì prossimo, a Vienna, contro il Rapid.

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L’allenatore

A fine gara, prima di Stefano Pioli è il direttore sportivo Daniele Pradè ad intervenire ai microfoni contestando l’arbitraggio. “Marinelli non ha avuto il coraggio di sostenere la sua decisione, noi ci stiamo giocando la vita e bisogna capire che non si può fare una roba del genere. È stata una decisione scandalosa. Gimenez è rimasto a terra 20 minuti e nemmeno è stato sfiorato. Poco prima c’era stato fallo su Ranieri che poteva essere rosso, invece è stato dato giallo. Abbiamo preso il primo gol mentre eravamo in 10 perché Ranieri si stava facendo medicare a bordo campo. La Fiorentina ha giocato di cuore e non meritava di perdere in maniera così orribile. Usciamo sconfitti in una maniera dolorosa, la nostra classifica è deficitaria, non ce l’aspettavamo. Tre punti dopo 7 partite: non siamo questi”. Il direttore sportivo si è poi lasciato andare a una brutale autocritica, difendendo il tecnico viola: “Se c’è una persona che ci può togliere da queste situazioni è solo Stefano Pioli, il resto è colpa mia. La contestazione a Firenze dovrebbe essere solo su di me: ho avuto oltre 90 milioni per costruire la squadra. Se c’è un colpevole, sono io. Quello che accade in campo, è figlio dei momenti. Abbiamo uno stadio in condizioni pietose e abbiamo iniziato con tre gare in trasferta. Ma possiamo fare molto, abbiamo due coppe da onorare. Sono dispiaciutissimo per i tifosi”.

Anche Stefano Pioli si è soffermato sull’arbitraggio: “La prima norma che ci hanno detto sul Var è che interviene se c’è un chiaro ed evidente errore dell’arbitro. Ma quello che ha portato al rigore del Milan lo è? Se facciamo così, invitiamo i giocatori a simulare. Basta mettersi le mani in faccia al primo contatto e tutti fischiano”.

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