Uno a zero per l’Inter, ma qualificazione apertissima. La Fiorentina torna da San Siro con una sconfitta di misura e senza aver segnato, ma consapevole che potrà giocarsi la qualificazione alla finale di Coppa Italia in casa, al Franchi, il prossimo 14 aprile.
Nell’andata delle semifinali, i viola si sono presentati a Milano con la migliore (o quasi) formazione che Prandelli potesse schierare, tenendo conto di infortuni, squalifiche e dell’indisponibilità di Mutu per il caso doping.
Prandelli manda in campo dal primo minuto l’argentino Bolatti, e rinuncia inizialmente a Jovetic, lasciato in panchina. Dietro a Gilardino, unica punta, Vargas e Santana, a centrocampo il trio Bolatti-Gobbi-Montolivo. Dietro, Comotto e Pasqual sulle fasce, Gamberini e Natali nel mezzo.
Dopo un inizio piuttosto equilibrato, è l’Inter a passare in vantaggio con Milito. Nella ripresa viola più intraprendenti, ma la porta di Toldo (un ex, così come Frey dall’altra parte) resta involata, nonostante gli ingressi di Jovetic e Ljajic.
Il ritorno, come detto, si giocherà il 14 aprile.
PRANDELLI. “Abbiamo fatto una buona partita, siamo stati ordinati concedendo il giusto, magari potevamo avere maggiore lucidità sotto porta“, ha commentato il tecnico viola, a fine partita, ai microfoni della Rai. “Bolatti? Molto positivo, ordinato, non ha mai perso la posizione, ha fatto un buon esordio. Siamo orgogliosi di giocare su tre fronti. Io in Nazionale? – ha concluso – Siamo a Carnevale…”.