lunedì, 5 Maggio 2025
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Bandabardò: “Noi, partigiani del palcoscenico”

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Ventidue anni e non sentirli. La Bandabardò, nata ufficialmente a Firenze l’8 marzo 1993, di candeline ne ha spente diverse, ma non ha mai perso lo spirito che l’ha animata fin dal principio, quello che la rende ancora oggi una calamita per gli appassionati del genere, lo stesso che ha permesso al gruppo di non perdersi mai e di proporre al pubblico un nuovo album (uscito una manciata di mesi fa), per molti il più bello della loro carriera.

La “Banda”, così viene chiamata confidenzialmente, il 24 gennaio sarà sul palco dell’Obihall per cominciare col piede giusto il nuovo anno fiorentino in musica. Ed è per questo che Il Reporter ha voluto fare due chiacchiere con Enrico Greppi, in arte Erriquez, storico frontman del gruppo.

Enrico, come ci si sente con oltre vent’anni di successi alle spalle e un disco da poco pubblicato?

Ci si sente bene. Abbiamo dimostrato che anche dopo un ventennio siamo sempre noi, con la stessa voglia di fare musica, con il desiderio di cercare ritmiche e sonorità sempre nuove. La vena creativa non ha proprio voglia di esaurirsi… Tutt’altro, abbiamo prodotto un album che ci sta dando grande soddisfazioni. A mio parere, uno dei più belli dall’inizio dell’avventura Bandabardò.

Un disco che vede tra i collaboratori anche Jacopo Fo

Sì, Jacopo è stato molto più di un collaboratore. È un amico, innanzitutto, che ha fatto da chioccia a questo progetto, una persona a cui voglio molto bene, che ha regalato, con parole e buoni consigli, benzina per accendere questo nuovo disco. In più ha realizzato per noi la copertina.

E ora salirete sul palco dell’Obihall…

È sempre una gioia esibirsi a Firenze, un po’ perché è una città che ama la musica, che dà grandi soddisfazioni, un po’ perché sapere che dopo il concerto si può tornare a casa e non andare in un albergo è una sensazione impagabile.

Qual è il segreto per tenere insieme un gruppo come la Bandabardò?

Trovare un equilibrio e affidare a ognuno un compito, a seconda delle proprie attitudini. Come in una sorta di famiglia… Più o meno. C’è chi cura i social, chi si occupa della gestione economica, chi ha rapporti con l’agenzia, chi si occupa dei live. Insomma, una distribuzione naturale dei compiti. E poi siamo toscani e abbiamo uno spirito partigiano, viviamo la Banda come una creatura da difendere.

Esibizioni live ma non solo, le vostre musiche faranno anche da colonna a uno dei film più attesi dai fiorentini

Sì, stiamo lavorando alla colonna sonora del lungometraggio “Io mi fermo qui” di Federico Micali, che uscirà a fine febbraio: pellicola dedicata all’esperienza fiorentina del cinema Universale, alla quale qualcuno di noi ha partecipato non solo come musicista, ma anche nei panni di attore.

Tramvia: cantieri a rilento, Nardella incontra i costruttori

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I lavori procedono a rilento e Dario Nardella ha richiamato al dovere i costruttori: ieri il sindaco di Firenze ha incontrato i presidenti di Fincosit e Cmb, le due ditte capofila per la realizzazione delle linee 2 e 3. “Ho ricevuto la rassicurazione che recupereranno i ritardi accumulati”, ha riferito Nardella. Che in caso contrario si è detto pronto a sostituire le ditte subappaltate.

Vertice in Palazzo Vecchio

Dopo un sopralluogo ai cantieri della tramvia in via di Novoli – ancora pochi e in netto ritardo sulla tabella di marcia – il sindaco e l'assessore alla viabilità e ai lavori pubblici Stefano Giorgetti hanno incontrato in Palazzo Vecchio Carlo Ferroni di Grandi Lavori Fincosit e Carlo Zini di Cmb, presidenti rispettivamente delle ditte incaricate della costruzione della linea 2 e della linea 3. Lavori rallentati anche dai guai finanziari di alcune delle imprese subappaltate.

Nardella: “Basta ritardi”

“Ho ricevuto da entrambi la rassicurazione che recupereranno i ritardi accumulati”, ha detto Nardella. “Voglio sperarlo davvero. Non si può tollerare una scarsa presenza di operai sui cantieri di fronte ai disagi che la città deve vivere per un’opera pubblica di vitale importanza. I nostri controlli sui cantieri continueranno”. Nardella ha annunciato anche l'intenzione di aumentare la Cosap, il canone di occupazione degli spazi e delle aree pubbliche, sui cantieri dei sottoservizi (acqua, gas, luce, telefonia e simili) aperti sotto le strade di Firenze.

Terrorismo, espulso studente turco della Normale di Pisa

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Uno studente di fisica con un curriculum di tutto rispetto. Tanto da essere ammesso ad una delle migliori scuole del mondo, la Normale di Pisa. Eppure, dietro lo studente modello ci sarebbe stato un giovane che non nascondeva affatto le sue simpatie islamiste ed anzi le affidava a frasi scritte su siti e blog. 

espulso studente turco

Per questo è stato espulso dal Paese un giovane studente turco della Scuola Normale di Pisa. Il fatto, reso noto solo adesso, risalirebbe al dicembre scorso, e sarebbe quindi precedente ai sanguinosi attentati di Parigi. 

lo studente modello con simpatie islamiste

Il ragazzo, poco meno che trentenne, era nella città della Torre per studiare i buchi neri, come conferma una nota della Normale diretta da Fabio Beltram. E' rimasto a Pisa circa un mese, prima di essere espulso.

“La Scuola Normale Superiore – cita la nota – è aperta a candidature provenienti da qualunque paese e persegue l’obiettivo di formare i giovani ricercatori in un ambiente internazionale secondo gli standard dei migliori atenei mondiali. Il giovane cittadino turco è stato espulso dopo un mese dall’ammissione avvenuta a seguito di una selezione effettuata in base al suo curriculum e a un colloquio nel quale è stata verificata la sua competenza nella fisica dei buchi neri e della connessione di questa con la teoria delle stringhe. La Scuola non controlla blog o siti personali su cui i propri allievi esprimono opinioni personali”. 

Finti ladri in casa, Paolino Ruffini scoppia in lacrime

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Sono le 3.30 di una torrida notte di inizio estate. Paolino Ruffini, con indosso solo un paio di boxer con i cartoni animati stampati sopra, si addormenta nel suo appartamento livornese insieme alla moglie Claudia Campolongo.

Ad un tratto dei rumori sinistri provenienti dal piano di sotto – una porta che cigola, un gatto che miagola – lo svegliano. Che siano i ladri? La paura che qualcuno sia entrato in casa è tale che il comico di Colorado Cafè scoppia a piangere. E in un primo momento, chiede alla moglie di andare a vedere che cosa stia accadendo, mentre lui rimane paralizzato nel letto.

paolino beffato scoppia in lacrime

I ladri però non c'entrano niente. Ad orchestrare tutto è la troupe di “Scherzi a parte” che dopo aver beffato Paolo Brosio stavolta si prendono gioco di un altro toscano, il veracissimo Paolino, e della sua sconfinata paura per i topi d'appartamento.

Complice della beffa è proprio la moglie Claudia: è lei ad indicare allo staff del programma Mediaset il tallone d'Achille del marito, ossia quella che in gergo si chiama harpaxofobia, il terrore dei furti e dei ladri per l'appunto.

''non vergogniamoci di aver paura''

Lo scherzo, andato in onda nella puntata di ieri sera nella nuova edizione di “Scherzi a parte” condotta dalle Iene sta già spopolando sul web (qui il video). Il primo a riderci su è proprio Paolino.

“Ci sono cascato alla grande – scrive sul suo blog – In effetti soffro di harpaxofobia, e di acluofobia, la paura del buio. Ci sono tante persone che soffrono di paure simili o anche più complesse e invalidanti. Spero che questo scherzo possa essere utile almeno a una cosa: non bisogna mai vergognarsi di avere paura. Dedico un abbraccio a tutti coloro che convivono e lottano quotidianamente con la paura, con l’ansia, col panico”.

Vende alcol a 14enne, licenza sospesa ad un minimarket

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“Cartellino rosso” per un minimarket di via Cavour che aveva somministrato alcolici ad una ragazza di 14 enne che in seguito si era sentita male tanto da dover essere portata al pronto soccorso.

dieci giorni di stop per alcol a minore

Il questore di Firenze, Raffaele Micillo, ha deciso di sospendere per 10 giorni l'attività del negozio, un esercizio o situato in via Cavour gestito da un 23enne pakistano.

la giovane al pronto soccorso

Il fatto risale alla sera del 17 gennaio quando un dipendente del minimarket vende delle bottiglie di superalcolici ad una giovane di soli 14 anni. La ragazza in seguito viene ricoverata alll'ospedale di Santa Maria Nuova per etilismo acuto. Per lei scattano 5 giorni di prognosi.

il precedente

Da qui la decisione del questore di stoppare l'attività del minimarket. Un esercizio che a dire il vero non è nuovo ad episodi simili. Già lo scorso 9 settembre, gli agenti di polizia avevano sanzionato il titolare del minimarket per  aver somministrato alcolici ad un minorenne. 

Costoli, la piscina che risparmia energia

Un tuffo nel risparmio energetico. Accade alla piscina Costoli di Campo di Marte che da oggi farà economia sui consumi e diventerà più ecologica grazie all'installazione di nuove coperture isotermiche all'interno delle vasche.

i nuovi pannelli isotermici

I teli isotermici che renderanno più efficiente l’impianto, facendo risparmiare in termini di energia e quindi sui costi di riscaldamento, sono stati collocati grazie a un investimento di 40mila euro.

 L'assessore Vannucci alla presentazione dei nuovi teli isotermici 

per risparmiare costi e energia

“L'intervento – dice l'assessore allo sport di Palazzo Vecchio Andrea Vannucci –  ci consentirà di ridurre i consumi di riscaldamento della piscina di almeno il 25 per cento in linea con l'obiettivi che ci siamo posti di rendere tutte le strutture sportive della città ecosostenibili e con costi di gestione più contenuti”. 

I pennelli consentiranno di trattenere il calore accumulato nell’acqua in modo da garantire un risparmio energetico nel periodo invernale, con un sensibile calo dei costi di gestione: diminuisce l'uso dell'impianto di riscaldamento quando la vasca non è utilizzata e, bloccando l'evaporazione dell'acqua, si riduce notevolmente l'uso dei prodotti chimici, con evidenti risparmi economici.
 

Tramvia, video-intervista al presidente Balli

Uno sportello per dare informazioni ai cittadini, un piano per recuperare i parcheggi “cancellati” dai cantieri, incontri con negozianti e residenti.

I lavori per la linea 2 della tramvia, quella che andrà dalla stazione fino all’aeroporto di Firenze, entrano nel vivo e Novoli si prepara: gli operai arriveranno alla “strettoia” di via di Novoli, uno snodo importante della viabilità. Il Reporter ne ha parlato con il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli.

Ogni mese, Il Reporter gira per le strade dei quartieri fiorentini, raccontando cosa sta succedendo,  grazie a interviste ai protagonisti.

Tutti i video sono disponibili nella sezione dedicata e anche sul canale Youtube de Il Reporter.

Cedimento in via di Novoli, strada chiusa e traffico deviato

Il cedimento di una cameretta dell’acquedotto avvenuto ieri pomeriggio in via di Novoli all’altezza dell’incrocio con via Ulivelli ha comportato la chiusura di un tratto della strada e deviazioni al traffico.

chiusura e deviazioni

Via di Novoli – fanno sapere da Palazzo Vecchio – è stata chiusa in ingresso città nel tratto interessato, con deviazione del traffico pubblico e pesante in via Baracchini e del residuale in via Rosselli Cecconi, con immissione in via Baracca direzione centro città.

publiacqua al lavoro

Una squadra di Publiacqua si è messa subito al lavoro con mezzi meccanici: per accelerare i tempi dell’intervento e tornare alla normale viabilità – viene spiegato ancora – la sostituzione sarà realizzata oggi con una soletta prefabbricata che sarà reperita e messa in opera oggi stesso, per poi procedere con l’asfaltatura.

percorsi alternativi

L’obiettivo è quello di riuscire a completare l’intervento entro giovedì e, salvo imprevisti, di riaprire la normale viabilità nella stessa giornata. Il percorso consigliato per chi proviene da via Pistoiese e via Pratese è viale Gori-Guidoni in ingresso città, oppure via Allori-Guidoni, mentre per chi proviene da via Torre degli Agli via di Novoli- Baracchini-Baracca.

Lavori della tramvia a Novoli, la video-intervista

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Entrano nel clou i cantieri per realizzare la linea 2 e il Quartiere 5 si mobilita per informare i cittadini. Video-intervista al presidente del Q5 Cristiano Balli

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A Firenze la ”Hall of Fame del calcio”

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È l'esempio più lampante del calcio italiano esportato con successo all'estero, Carlo Ancelotti, il vincitore della Decima con il Real Madrid. L'ultimo successo in cinque stagioni oltre confine tra Chelsea, poi al Paris Saint Germain e appunto Real, di cui è tutt’ora l’allenatore.

Hall of Fame

Cinque stagioni in cui Carletto ha fatto incetta di coppe vincendo il campionato inglese e quello francese, una Coppa d’Inghilterra, una Community Shield. Prima di mettere in bacheca alla guida dei blancos la sua terza coppa dalle grandi orecchie (record a pari merito con Bob Paisley, storico coach del Liverpool), a cui fanno da corredo una Coppa di Spagna e una Supercoppa Uefa.

Sono cucite proprio addosso ad Ancelotti le parole pronunciate durante la cerimonia di consegna dei premi della “Hall of Fame del calcio italiano” da Tavecchio: “Vorrei spezzare una lancia in favore del calcio italiano, di speranza per il nostro calcio. Noi pensiamo al Paese. Quando si parla di fatturati, di altri discorsi, bisogna ricordare che qui c'è una cultura diversa. Quando un nostro allenatore o un nostro giocatore va all'estero, siamo contenti perché esportiamo la nostra cultura, la nostra filosofia. Se arbitriamo la finale dei Mondiali, vuol dire che abbiamo una struttura arbitrale forte”.

In Sala d'Arme

Da un allenatore internazionale ad un arbitro, Stefano Braschi, che ha toccato il punto più alto della sua carriera, arbitrando la finale di Champions League tra Real Madrid e Valencia. L'ex arbitro ed ex designatore di serie A nella splendida Sala d'Arme di Palazzo Vecchio ha donato come cimelio la divisa indossata nel 2000 proprio in occasione del match tra Real Madrid e Valencia. Mentre Carletto, prima di ricevere il premio dalle mani di Arrigo Sacchi e del Ct azzurro Antonio Conte, ha voluto consegnare al Museo del Calcio la sua maglia numero 9, indossata al Mondiale di Italia ’90. Un modo per ricordare la grande carriera anche con gli scarpini ai piedi.

Nella categoria Dirigente Italiano è stato premiato Giuseppe Marotta: “Sono onorato di entrare a far parte della ‘Hall of Fame’ – le parole dell’Amministratore Delegato della Juventus – la mia vita è stata dedicata a dar valore alle società in cui ho lavorato”. Più di trent'anni di carriera dal Varese (1978), fino alla Signora, collezionando nel suo palmares 3 Campionati italiani, 2 Supercoppe italiane e 2 promozioni in serie A. Come ha sottolineato Tavecchio: “Questa non è una semplice galleria dei ricordi, qui celebriamo gli esempi che servono al calcio italiano del futuro”.