lunedì, 11 Agosto 2025
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Dall’Università di Siena al Polo Sud

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Il viaggio del professor Franco Talarico, che a bordo dell'aereo Twin Otter ha raggiunto il punto più a sud mai toccato dalla missione italiana in Antartide. Le spettacolari immagini del suo volo di oltre 1.000 chilometri

Il vigile ferma sotto casa (dentro il camper)

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L’ufficio mobile della polizia municipale arriva una volta a settimana nel quadrante sud ovest di Firenze, all’Isolotto, lungarno Santa Rosa e Ugnano. La video intervista al presidente del Q4 Mirko Dormentoni che spiega il nuovo servizio

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La Fiorentina pareggia anche contro il Genoa

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La Fiorentina orfana di Cuadrado, ceduto in settimana al Chelsea, conquista un punto al Luigi Ferraris contro il Genoa. Un incredibile autogol di schiena dello sfortunato Tatarusanu porta in vantaggio gli uomini di Gasperini, nella ripresa Gonzalo Rodriguez pareggia. Nel finale viene espulso Burdisso, ma nemmeno il nuovo esordio di Gilardino in maglia gigliata cambia il risultato. Nel Genoa gioca Sturaro che dalla prossima settimana sarà un nuovo giocatore della Juventus. Kucka prende invece il posto dello squalificato Antonelli, mentre Niang parte dal primo minuto in attacco. Senza Cuadrado, Montella consegna una maglia da titolare a Diamanti. Gomez va in panchina, al suo posto Babacar.

 

Primo Tempo

 

La partita inizia con il Luigi Ferraris senza i tifosi del Genoa. Una protesta, durata 10 minuti, per le ultime decisioni arbitrali. Perotti mette subito in difficoltà la lenta difesa della Fiorentina. Al 14’ azione caparbia di Niang sulla sinistra, Basanta si perde Sturaro che colpisce il palo da pochi passi, poi la palla rimbalza su Tatarusanu il quale è sfortunato nel deviare con la spalla il pallone nella propria porta. Autogol beffardo. Al 34’ scambio Borja Valero-Babacar che chiude il triangolo ed impegna Perin con un destro rasoterra da dentro l’area. Subito dopo s’infortuna l’arbitro Rizzoli. Il direttore di gara accusa un problema muscolare al polpaccio ed è costretto a farsi sostituire dall’addizionale Di Bello. Ottima la risposta di Tatarusanu, al 42’, sulla botta potente e angolata di Kucka dal limite dell’area. Si va al riposo col Genoa avanti 1-0.

 

Secondo Tempo

 

Ad inizio ripresa Fernandez crossa in area di rigore, De Maio spizza sul secondo palo dove c’è Gonzalo Rodriguez, che sfrutta l’involontario assist del difensore francese per impallinare Perin. Il gol del pari viola arriva al 54’. Proteste liguri per una posizione attiva di fuorigioco di Babacar. Il pareggio fa guadagnare fiducia alla Fiorentina, che si propone con più convinzione in attacco. L’occasione per il raddoppio ce l'ha però nuovamente il Genoa, al 64’, con Sturaro, che da ottima posizione incrocia troppo col sinistro mandando fuori il pallone. A un quarto d’ora dal termine arriva il momento di Gilardino, che fa l’esordio in maglia viola sostituendo Babacar. A dieci minuti dalla fine il fallo di Burdisso su Mati Fernandez complica i piani vittoria del Genoa. Il difensore argentino, che era stato ammonito da Rizzoli, viene ammonito anche da Di Bello ed è costretto a lasciare anzitempo il terreno di gioco. Gli ultimi minuti sono ricchi di emozioni, con Perotti che rischia di siglare un gol con un colpo di tacco e poi Gilardino che calcia addosso a Perin il pallone da tre punti all’ultimo secondo. Finisce 1-1. Il Genoa recrimina. Per la Fiorentina un passo indietro rispetto al pareggio contro la Roma.

 

L’allenatore

 

Onesto Vincenzo Montella a fine gara: “Come occasioni ne ha avute di più il Genoa ma è un punto guadagnato perché molti giocatori, soprattutto a centrocampo sono sottotono a livello fisico e mentale. Ho tenuto a riposo Mario Gomez – spiega Montella – perché Martedì c’è una partita importantissima a Roma e noi puntiamo molto anche sulla Coppa Italia. A centrocampo abbiamo sofferto perché l’azione del Genoa è stata continua, Badelj che ha sostituito Pizarro ha fatto bene finché ha potuto. La squadra ha comunque dimostrato fino alla fine di voler vincere la partita”.

Toscana, cresce il rischio neve

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Cresce il rischio neve in tutta la Toscana. La Sala operativa ha emesso una nuova allerta meteo con previsione di nevicate dalle 10 fino alle 24 di domani, sabato 31 gennaio.

le previsioni

Sono previsti locali rovesci nevosi a quote collinari (oltre i 400-500 metri) su tutto il territorio regionale, con cumulati fino a localmente abbondanti. Per le nevicate potranno verificarsi locali problemi alla circolazione stradale, con isolate interruzioni della viabilità e possibili black-out elettrici e telefonici.

La Protezione civile raccomanda pertanto la massima attenzione alla guida dei veicoli durante gli spostamenti e invita a verificare la presenza a bordo delle dotazioni invernali e a informarsi sulla situazione in atto presso gli appositi siti web e numeri verdi dei gestori delle principali infrastrutture:
Autostrade: 800 042121 – www.autostrade.it
Anas: 841-148 – www.stradeanas.it
Ferrovie: 800 892021 – www.ferroviedellostato.it

vento e mareggiate

Si sono verificate anche oggi alcune criticità nell'aretino, dove per circa un'ora è rimasto chiuso al traffico il tratto Valdarno-Arezzo della A1. Prosegue nelle aree costiere l'allerta per mareggiate fino alle 8 di sabato 31 gennaio, così come per il vento forte di maestrale fino a burrasca su basso Arcipelago e litorale grossetano.

Montella saluta Cuadrado: ”Mi dispiace, ma andava fatto”

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“Da allenatore mi dispiace, ma era un’operazione che andava fatta”. Sono queste le prime parole di mister Montella su Cuadrado, in procinto di lasciare la Fiorentina per accasarsi al Chelsea. L’allenatore viola ha parlato alla vigilia della sfida della Fiorentina contro il Genoa. “La società secondo me ha fatto la cosa giusta, arriva un grande calciatore”, ha detto Montella, riferendosi a Salah, in arrivo proprio dal Chelsea. Quanto a Cuadrado, era “un ragazzo che arrivava al campo sempre col sorriso, ha sempre dato tutto per la Fiorentina. La sua professionalità l’ha dimostrata, sono contento per lui perché va in una squadra forte”. E non è il solo top player a lasciare l’Italia per altri paesi. “Ci sono più risorse in altri campionati e i migliori giocatori tendono ad andare in campionati diversi dal nostro”, conferma Montella.

niente alibi

Se sarà “difficile trovare un altro giocatore del livello di Cuadrado”, l’Aeroplanino non accetta alibi per la partita contro il Genoa. “Ci sono distrazioni, ormai ci siamo abituati ma è inevitabile. Non bisogna cercare alibi di nessun tipo per domani. Non dobbiamo essere distratti”.

verso il genoa

Della gara non sarà certamente Aquilani, che non sarà nemmeno convocato. “Abbiamo giocatori che avrebbero bisogno di rifiatare ma non ce lo possiamo permettere”, ha aggiunto Montella, prima di spronare i suoi: “I miei calciatori ora hanno un’opportunità: dimostrare che non abbiamo fatto questo cammino per merito di Cuadrado”.

arbitri

Infine un cenno anche all'annunciata protesta dei tifosi del Genoa per i torti arbitrali subiti. “C’è un arbitro che mi dà veramente grandissima tranquillità (Rizzoli, ndr) – ha detto Montella – è anche vero che in passato certe volte alzare la voce è servito”.

Nuovo regolamento urbanistico, una Firenze a ”volume zero”

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Riguarda 800mila metri quadri di superficie per un investimento potenziale di 1,5 miliardi di euro che potrebbe tradursi in 10mila posti di lavoro. Impressionante fin dai numeri, il nuovo Regolamento urbanistico comunale che determina l’assetto del territorio e i cambiamenti futuri della città è stato presentato oggi dalla giunta e passerà all’esame del consiglio comunale a partire dal 9 febbraio. Prima regola: “volume zero”, stop alla cementificazione.

il piano regolatore va in pensione

Il nuovo strumento di pianificazione sostituirà definitivamente il vecchio piano regolatore di Firenze. “È l’atto più importante di questa consiliatura – ha detto il sindaco Dario Nardella – Dopo 15 anni Firenze ha il suo primo regolamento urbanistico”.

40mq di servizi per ogni cittadino

Il nuovo Regolamento autorizza demolizioni e ricostruzioni per 800mila metri quadrati. Individua 87 aree di trasformazione (con oltre 65milioni di euro in oneri di urbanizzazione), 19 aree con superficie in trasferimento, 20 aree con superficie in atterraggio, 107 aree per strade e piste ciclabili, parcheggi, impianti sportivi, verde pubblico e altri servizi pubblici. In sostanza sono quasi 40 metri quadrati ad abitante di servizi collettivi, più del doppio di quanto previsto dalle norme.

Stop al cemento: un Ruc a volume zero

“Le parole d’ordine del regolamento – ha detto il sindaco – sono rigenerazione, sostenibilità e lavoro”. Rigenerazione “significa grande impegno sulla trasformazione di 800mila metri quadrati di immobili dismessi, vecchie fabbriche, vecchi uffici, abitazioni, ma sempre a volumi zero: l’obiettivo è quello di avere una città che si trasforma senza lasciare spazio a speculazioni, espansioni e cementificazioni”.

Quanto alla sostenibilità, ha aggiunto Nardella, “con questo regolamento possiamo investire sul risparmio energetico e sul social housing attivando fino a 50mila metri quadrati di nuova attività di edilizia sociale per i giovani e la famiglie”. Infine il lavoro: “grazie alla trasformazione di questi 800mila metri quadrati, si possono attivare 10mila nuovi posti di lavoro per un miliardo e mezzo di euro di investimenti”.

Nell'immobile dismesso nasce un'attività

Tra le tante novità introdotte, tre sono le principali. La prima riguarda l’uso temporaneo degli immobili: “Una norma – ha detto l'assessore alle Politiche del territorio e patrimonio Elisabetta Meucci – che risponde alle esigenze della città e dei giovani. Consentiamo ai giovani di utilizzare in modo temporaneo gli immobili dismessi, superando le destinazioni urbanistiche permanenti. Questo permetterà a loro di avviare attività, ovviamente con destinazioni in forma sperimentale, e ai padroni di casa di acquisire risorse che ne consentano il mantenimento. Una misura che serve anche alla città per continuare a crescere ed evolversi”.

Da una casa se ne fanno due

C'è poi il via libera alle famiglie che vogliono suddividere un solo appartamento anche sotto i 50 metri quadrati purché fuori dall’area Unesco. “Le famiglie che hanno un appartamento grande e vogliono ricavarne uno per il figlio – ha spiegato Meucci – avranno vita più facile: fuori dall’area Unesco, infatti, il Ruc apre alla possibilità di ricavare un appartamento di 28 metri quadrati minimo, mentre conferma i 50 metri lordi come unità immobiliare minima nel centro storico”. Terza novità, le forme di tutela delle botteghe storiche secondo quanto previsto dalla nuova norma del codice dei Beni culturali.

Il regolamento semplifica alcune norme, lasciando ad esempio la possibilità di intervento edilizio diretto (quindi di procedere senza piano attuativo) in caso di restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia con mutamento della destinazione d’uso originaria.

Le altre novità

Il Ruc introduce poi la perequazione (il trasferimento di superfici incongrue da un luogo ad un altro), la cessione gratuita di spazi utili alla collettività come strumento anti-degrado, e la premialità per il trasferimento: nel caso cioè di trasferimento con la stessa destinazione di quella originaria, la premialità sarà del 20% (ovvero un aumento della superficie pari al 20%), mentre nel caso di mantenimento della destinazione d’uso originaria la premialità prevista è del 30 per cento. Quanto alla mobilità, il Ruc si propone il potenziamento del trasporto pubblico, l’agevolazione del trasporto privato e la promozione della sostenibilità con la realizzazione di piste ciclabili e parcheggi.

Un percorso partecipato

Il Ruc arriva alla stesura attuale dopo 746 osservazioni, di cui 184 considerate accoglibili e 299 parzialmente accoglibili, presentate per la maggior parte (611 di queste) da singoli cittadini. Il resto delle osservazioni è arrivato da istituzioni, associazioni di categoria, ordini professionali, istituti religiosi.

l'ordine degli architetti

“Finalmente dopo 15 anni è in dirittura di arrivo il nuovo Regolamento urbanistico di Firenze. Ci auguriamo che siano recepite le osservazioni e le proposte di miglioramento che anche il nostro Ordine, in collaborazione con la Consulta delle professioni tecniche, ha presentato per rendere più agili le trasformazioni urbane e il recupero delle aree degradate della città dal punto di vista normativo e burocratico”. Così la presidente dell'Ordine provinciale degli architetti di Firenze Marzia Magrini accoglie l'approvazione del nuovo Ruc da parte della giunta comunale di Firenze.

“Auspichiamo che adesso si vada avanti spediti con la semplificazione delle procedure, in modo tale che gli interventi di rigenerazione possano avere effettiva attuazione nei prossimi 5 anni. Chiarezza e snellimento dei procedimenti sono infatti un imperativo ancora più stringente in questo periodo di difficoltà economica”, dice Magrini.

In vista dell'approvazione definitiva del Regolamento urbanistico in Consiglio comunale, aggiunge la presidente dell'Ordine, “siamo pronti a continuare a collaborare con il Comune e in particolare con la Commissione urbanistica per rendere ancora migliore questo Ruc già innovativo, con lo spirito costruttivo che ha mosso il nostro lavoro in questi mesi. Ora attendiamo di analizzare nel dettaglio le considerazioni fatte dagli uffici comunali in merito alle osservazioni”.

Cercasi padroni per cuccioli di cane guida

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Servono affidatari disposti a crescere i cuccioli di Golden retriever che diventeranno guide per non vedenti. La Scuola nazionale cani guida per ciechi di Scandicci rinnova il suo appello in vista dell'arrivo di nuovi cagnolini nel mese di marzo.

un anno per imparare a socializzare

L'affidatario di un cucciolo dovrà seguire tutta la fase di socializzazione nel primo anno di vita del cucciolo. Serve molto tempo a disposizione per seguire il programma concordato con la Scuola e abituare i cani alle situazioni quotidiane più disparate. Durante tutta la fase di affidamento, alle famiglie verrà fornito gratuitamente tutto il necessario: cibo, vaccinazioni, visite periodiche, accessori, oltre all'assicurazione per danni contro terzi, aiuto e consigli di ogni tipo. Quando il cane sarà pronto, la scuola si occuperà dell'addestramento.

Sempre più richieste

“La Scuola – spiega la vicepresidente Stefania Saccardi – avendo un numero maggiore di cuccioli in arrivo a causa di un aumento di domande da parte degli utenti, ha bisogno di trovare nuovi affidatari che si occupino della fase di socializzazione degli animali. La funzione svolta dalla Scuola, che è una delle poche al mondo ad essere di proprietà pubblica, è davvero importante perché i cani, una volta rientrati dopo l'anno di affidamento ed essere stati addestrati, oltre che per le persone non vedenti, vengono impiegati anche per la pet therapy, quindi con anziani e bambini, e per i disabili motori”.

Arezzo, bufera di neve in autostrada

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Una bufera di neve. E’ quanto si è verificato nel primo pomeriggio di oggi nella zona di Arezzo. “Poco dopo le 14 – spiegano da Autostrade per l’Italia – sull'A1 Milano-Napoli all'altezza di Arezzo si è verificata una bufera di neve del tutto inattesa e di eccezionale intensità”.

tratto chiuso

In seguito alla nevicata, “a fini precauzionali è stato necessario chiudere per circa un'ora e mezza il tratto compreso tra Valdarno e Valdichiana in entrambe le direzioni”, spiegano ancora da Autostrade. Poi la circolazione è ripresa regolarmente in entrambe le direzioni.

previsioni

“Per le prossime ore – conclude Autostrade – si prevede una complessiva attenuazione dei fenomeni con residue nevicate nel nord-est mentre persisteranno aree temporalesche tra Umbria, Lazio e Campania”.

I padroni di cani diventano ”sentinelle” della pulizia

La passione per gli animali, la voglia di rendere il proprio quartiere vivo e vivibile, il desiderio di avviare un percorso di partecipazione e cittadinanza attiva a partire dalle piccole ma fondamentali regole del vivere quotidiano. È questo che accomuna un gruppo di cittadini delle Cure, padroni di cani attenti e volenterosi che hanno deciso di impegnarsi in un’opera concreta e simbolica allo stesso tempo, rivolta ai propri concittadini, proprietari di cani in primis.

il gruppo

“Non siamo un comitato o un’associazione, né la nostra è un’iniziativa strutturata: siamo un gruppo aperto di persone interessate al bene comune e al rispetto di tutti gli esseri viventi”, racconta il professor Gennaro Testa, che è anche, e non a caso, sociologo di professione. “Tra noi padroni di cani spesso ci si incontra e qui alle Cure ci siamo accorti che avevamo qualcosa in comune: prima di tutto il valore del rispetto verso tutti gli esseri viventi e verso il contesto in cui si vive, in secondo luogo la volontà di sensibilizzare tutti alle buone pratiche del vivere in comune, a partire dalla nostra piccola e personale dimensione di amanti degli animali e proprietari di cani”.

obiettivi

L’intento – viene spiegato – è quello di agire in modo positivo e propositivo, al di là dei meccanismi sanzionatori che puniscono chi sporca o danneggia il suolo pubblico, e la modalità è l’esempio e il coinvolgimento diretto. “Quando incontriamo persone che portano a spasso il cane che non conosciamo, chiediamo loro se hanno tutto l’occorrente per la pulizia e la sicurezza del proprio animale, sacchetto, guinzaglio, paletta, che nel caso forniamo. In più vorremmo adoperarci un giorno alla settimana, magari il sabato, per ripulire le strade da escrementi e sporcizia in generale. Abbiamo pensato che la prima cosa da fare era dare testimonianza di quello che siamo e così abbiamo iniziato a diffondere volantini nei locali della Cure, per renderci visibili e rendere visibile il fatto che ci sono persone che hanno rispetto del luogo in cui vivono. E non siamo in pochi”.

in strada

Gli “Amici dei cani delle Cure” (così hanno scelto di chiamarsi) non hanno una sede fissa, ma si possono trovare in giro nel quartiere a portare a spasso i propri cani o a fare qualche opera di manutenzione o pulizia. “Il nostro motto è ‘no alla sporcizia’, di qualsiasi natura essa sia. Basta poco, in fondo. Viviamo a Firenze, la culla del Rinascimento: oggi il rischio è che si torni al Medioevo, se non recuperiamo, a partire dal basso, forme di aggregazione e senso della comunità”

Quelle strade dai nomi un po’ così

Ci sono strade e piazze di Firenze che portano, o portavano, nomi “sconvenienti”, la cui storia cela talvolta leggende ed eventi misteriosi e irrisolti. Se facessimo un gioco, probabilmente il primo nome “indecoroso” a saltare in mente ai fiorentini sarebbe quello di piazza della Passera.

piazza della passera

Piccola e incantevole, situata nel cuore dell’Oltrarno, non ci sono tracce dell’esistenza di questa piazza nello stradario storico. Intorno all’origine del suo nome ruotano (almeno) due storie. La prima vedrebbe come protagonista la presenza di un famoso bordello, frequentato da personaggi illustri del periodo, che fu demolito nei primi anni del XX secolo. La seconda è più “inquietante” e fa riferimento a un avvenimento che sarebbe avvenuto nel 1348, quando una passera morente si sarebbe posata proprio nel luogo in cui oggi sorge la piazza. Un gruppo di bambini, intenerito dalle condizioni del volatile, avrebbe cercato inutilmente di salvarlo: il povero animale, ammalato di peste, morì, trascinando tutta la popolazione fiorentina nel calvario che tutti conosciamo e che Boccaccio descrive nel suo “Decameron”.

verso santa croce

Spostandosi verso la zona di Santa Croce, le strade che oggi conosciamo con il nome di via del Parlagio (da via Vinegia a borgo dei Greci) e via Borgognona (una parallela di borgo dei Greci), in realtà non si sono sempre chiamate così. Via del Parlagio risale al 1018 per ricordare il vicino anfiteatro romano, ma nel 1779 ci fu un improvviso cambiamento del suo nome in via delle Serve Smarrite, per poi riprendere nuovamente la denominazione attuale. Si mormora che qua, un tempo, vivevano alcune donne che andavano in cerca di lavoro come governanti: alla fine della giornata tornavano a casa a mani vuote, con lo sguardo (appunto) smarrito.

via delle belle donne

Via Borgognona deve forse il suo appellativo alla presenza, nel Medioevo, di una colonia di mercanti provenienti dalla Borgogna, ma nel 1690, per ragioni ignote, era conosciuta come via delle Vergognose. Spostandosi poi verso piazza Santa Maria Novella, si incontra via delle Belle Donne, nome risalente al 1690, anche questo di origini sconosciute. Voci “di corridoio” narrano maliziosamente la presenza, proprio in questa strada e in un tempo ormai lontano, di una casa chiusa molto frequentata. Viene a questo punto da domandarsi se sia stato proprio questo il motivo della nascita del toponimo che la strada porta ancora oggi.