martedì, 20 Maggio 2025
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Caro Babbo Natale, vorrei che Firenze nel 2015 fosse così

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La città immaginata dai bambini? E' davvero una Firenze inedita. Non stravolta, ma integrata, con qualche piccolo aggiusatamento qua e là. Nessun bambino vuole che perda le caratteristiche che la rendono unica nel mondo (Ponte Vecchio, il David o piazza della Signoria), ma i piccini la vorrebbero un po' più a misura dei loro desideri.
Fast food, pinguini che scorrazzano, un acquario e poi grattacieli di marzapane e zaini di cioccolato. Colorata, divertente, popolata da creature fantastiche libere di vagare per le strade, un po' come vorrebbero fare loro. Ma non è tutto, come da tradizione i bimbi dediderano anche pace, amore e felicità, anelano i doni da scartare sotto l'arbero e pregano di non trovare del carbone per chi è stato meno buono. Ecco la Firenze del 2015 nelle letterine e nei disegni delle classi terze della Scuola Primaria Villani.

Natale all’Opera con “Il Meyer per il Meyer”

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Natale all'Opera, con un Falstaff riadattato per bambini e interpretato da bambini: saranno i 90 piccoli cantanti del coro di voci bianche dell'Istituto San Giuseppe di Firenze i veri protagonisti de “Il Meyer per il Meyer”, la tradizionale festa natalizia dell'ospedale pediatrico fiorentino in programma il 17 dicembre alle 20.45 al nuovo teatro dell’Opera di Firenze.

Quando due opere si mescolano

“Le allegre comari di Falstaff” è un mash up, un intreccio tra due diverse opere: Il “Falstaff” di Giuseppe Verdi e “Le Allegre Comari di Windsor” di William Shakespeare. Con un vivace gioco delle parti in cui ogni attore cambia continuamente ruolo e personaggio, l'opera narra delle avventure di un vecchio truffatore, Falstaff e delle sue ingegnose trovate per sedurre le comari del paesino di Windsor che invece finiranno per fare di lui, piuttosto, un truffato. Scrittura e regia sono di Manu Lalli, Pianoforte e direzione di Loris di Leo, le percussioni di Sergio Odori, gli Strumentisti del Conservatorio di Musica Luigi Cherubini e il coro di voci bianche della scuola secondaria di 1° grado dell'Istituto San Giuseppe di Firenze con il Maestro del Coro Ania Leila Rufo.

L’ingresso è gratuito, basta presentare l'invito scaricabile dal sito dell’ospedale e valido per due persone adulte (i bambini in più saranno i benvenuti). Dalle 19, nel foyer del teatro, clown, musicisti e marionette animeranno la festa dell’associazione Pupi di Stac. L'iniziativa è promossa dall’ospedale e dalla sua Fondazione Meyer con la collaborazione del Comune di Firenze e della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, nell'ambito del progetto “Meyer Cultura” della Fondazione Meyer sostenuto da Regione Toscana.

Firenze, meta ideale per il turismo. Anche d’inverno

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Adatta alle famiglie e per il Capodanno, sembra proprio che Firenze sia la città ideale anche per il turismo d'inverno. Una ricerca di TripAdvisor incorona il capoluogo toscano come quarta meta preferita dai turisti italiani per festeggiare l'inizio dell'anno nuovo, intanto Repubblica Viaggi la consiglia tra le mete europee più family-friendly. E nei primi sei mesi del 2014 si registrano 200mila pernottamenti in più.

Capodanno sulle nevi. O forse no

Gli italiani preferiscono la montagna. Molti di quelli che resteranno all'interno dei confini nazionali festeggieranno il Capodanno ad alta quota. Ma nella top 10 delle località italiane più ricercate su TripAdvisor, in mezzo a tanta neve, c'è spazio anche per qualche città: Roma, che guida la classifica, e Firenze, al quarto posto.

A spasso in riva all'Arno con tutta la famiglia

Il veglione in città va alla grande, ma Firenze resta in generale meta adatta al turismo d'inverno. Anche secondo Repubblica Viaggi: il periodico che ha eletto il capoluogo toscano come una delle città più a misura di famiglie d’Europa.

Una meta meravigliosa per i visitatori di tutte le età”, scrive Repubblica Viaggi. “Basterà lo shopping a Ponte vecchio, una passeggiata per le vie del centro storico e – una volta entrati al Museo degli Uffizi – perfino a bambini e adolescenti sembrerà di stare in un mondo fantastico. Giochi, fantasia, storia d'Italia e dell'arte troveranno una felice sintesi all'interno del Giardino di Boboli, dove i più piccoli potranno divertirsi fra le fontane e le grotte volute proprio dalla famiglia granducale di Firenze”.

Tornano gli italiani, arrivano gli spagnoli

D'altra parte il 2014 sembra essere un anno da ricordare per il turismo in città. “I dati dei flussi turistici a Firenze nei primi sei mesi del 2014 fanno davvero ben sperare”, ha detto l’assessore al turismo Giovanni Bettarini. “Non solo sono numeri in controtendenza rispetto al panorama generale, ma fotografano una vitalità in crescita e un rinnovato dinamismo del settore turistico fiorentino”. Lo testimoniano i dati relativi ai primi sei mesi dell'anno.

Oltre 200mila pernottamenti in più rispetto allo scorso anni, flussi turistici in crescita su tutto il territorio provinciale con il capoluogo che fa da traino, il ritorno dei visitatori italiani, l'aumento degli spagnoli e anche qualche americano in più. Pernottamenti cresciuti del 3,6% (pari a 199 mila presenze), +0,9% per il numero degli arrivi, pari a 19mila turisti in più.

Dal treno alla boutique, la galleria di SMN

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Una galleria dello shopping con 29 nuovi negozi (e altri in arrivo) aperti dalle 8 alle 22, il bici park da 800 posteggi, persino un pianoforte a disposizione di chi passa. Sotto ai binari c'è una stazione tutta nuova a Santa Maria Novella, dove ieri è stato presentato il massiccio intervento di ristrutturazione costato 27 milioni di euro. Secondo le previsioni, creerà 400 posti di lavoro.

Dai libri al caffè, dal profumo al vestito

Ci sono bar, ristoranti e negozi di abbigliamento, la nuova libreria Feltrinelli, una profumeria e altri punti vendita verranno aperti nei prossimi mesi per completare un centro commerciale tutto nuovo nel cuore del centro storico di Firenze. Con un impatto notevole sull'occupazione.

il treno si prende in bici

Scesi dal treno si salta in sella: aperto infatti anche il bici park all'ingresso del parcheggio sotterraneo un'opera che risolverà il problema del parcheggio selvaggio di biciclette all'esterno della stazione e che incentiva il trasporto “green”.

un pianoforte per dare spettacolo tra un acquisto e l'altro

E se, fra un acquisto e l'altro, ci fosse un musicista che ha voglia di metter le dita sui tasti, nel bel mezzo della galleria c'è un pianoforte che Grandi Stazioni ha messo a disposizione di tutti fino al 7 gennaio, un'idea ricalcata da quella degli Street pianos della stazione londinese di St Pancras.

All'inaugurazione di ieri pomeriggio hanno preso parte il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore alle infrastrutture della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli, l’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie Michele Elia e l’amministratore delegato di Grandi Stazioni Paolo Gallo.

Cercasi addobbo per l’albero in piazza

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Chi fa da sé fa per tre. E se l'albero di Natale si costruisce tutti insieme è ancora meglio, soprattutto quando i fondi per decorare i verdi ramoscelli scarseggiano. Sono stati gli stessi cittadini, grazie a un passaparola partito dai commercianti di piazza dell’Isolotto, ad addobbare l'abete alto quasi tre metri, messo dal Quartiere 4 e dal Comune. Hanno portanto palline colorate, ornamenti, disegni dei bambini del quartiere, letterine dei piccoli e dei grandi.

In piazza dell’Isolotto il simbolo del Natale si è illuminato, come vuole la tradizione, l’8 dicembre: non sarà perfetto come quelli delle vie chic del centro, ma è pur sempre una creazione “artigianale” e personalizzata dagli stessi abitanti del quartiere.

Porta l’addobbo dal fioraio, all’edicola o al bar

Una risposta così i negozianti del centro commerciale naturale  “La piazza”, una decina di botteghe affacciate sulla grande agorà dell’Isolotto che proprio quest’anno compie 60 anni, non se l’aspettavano. Sono stati loro a diffondere l’appello tra clienti, passanti e tra i bambini delle scuole. Niente Facebook e internet, l’appello per “salvare” l’albero di Natale è passato di bocca in bocca.

“Abbiamo pensato che bastasse anche una sola pallina per famiglia – raccontano i negozianti – ma siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla generosità delle persone e per questo vogliamo fare un grande ringraziamento a tutti”.

Albero di quartiere

In pochi giorni sono arrivati tantissimi contributi in favore dell’alberello in comune. “Alcune famiglie – raccontano i commercianti – non hanno portato ciò che avevano già, ma sono andate appositamente a comprare addobbi nuovi”. Nonostante l’albero sia già bello carico, le scatole piene di ornamenti continuano ad arrivare, anche da persone che abitano fuori dal quartiere. “Abbiamo pensato di donarli alle famiglie in difficoltà economica con bimbi”, dicono i promotori.

Albero di Natale all'Isolotto - Firenze

E le letterine dei grandi

Adesso, attaccati ai rami dell’alberello in piazza dell’Isolotto, ci sono pure i pensieri degli abitanti del quartiere. Anche un’anziana con 800 euro di pensione al mese e con un figlio che salta da un lavoretto all'altro, ha appeso la sua letterina: a Babbo Natale chiede che “faccia qualcosa per il marciume che c’è in giro”, anche se “non sarà facile”.

Cooplat, integrazione al femminile

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La maggior parte di loro ha lasciato il Paese d'origine per colpa della crisi economica. Per questo, adesso che hanno trovato un'occupazione, il lavoro è in cima alla lista delle loro priorità. Per lo più addette alle pulizie o all'attività di portierato, sono orgogliose della loro professione malgrado da molti sia ritenuta “umile”. Perché è proprio grazie al lavoro e al senso di appartenenza alla cooperativa che dicono di sentirsi a casa pur essendo migranti, cittadine italiane a tutti gli effetti a dispetto di quanto è scritto sulla loro carta d'identità.

È il quadro che emerge dalla ricerca “Che genere di diversity? Una lente di genere su integrazione lavorativa e cittadinanza” condotta dall'Istituto Dirpolis della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa tra le donne straniere occupate in Cooplat, la cooperativa fiorentina di servizi tra le maggiori impegnate in Italia nei settori dell'ecologia e del facility management con quasi tremila addetti e un fatturato di 85 milioni di euro nel 2013. Lo studio è stato presentato oggi alla Biblioteca Nazionale di Firenze alla presenza del presidente della cooperativa Fabrizio Frizzi, della professoressa dell'Istituto Dirpolis Anna Loretoni, responsabile scientifica della ricerca, e la dottoressa Alessia Belli, assegnista della Scuola Sant'Anna, autrice dell'indagine. Presenti inoltre l'assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini e l'assessore al Personale del Comune di Firenze Federico Gianassi, intervenuti alla tavola rotonda “Lavoro valore di cittadinanza” coordinata dal presidente di Legacoop Servizi Toscana Angelo Migliarini.

Donne dell'est e del sud del mondo adottate dalla Toscana

34 le donne straniere coinvolte nella ricerca, nata grazie a un progetto del Fondo sociale europeo che ha visto anche il coinvolgimento della Regione Toscana, e realizzata a partire dal settembre 2012. Età compresa tra i 20 e i 50 anni, le intervistate arrivano per lo più dai Paesi dell'Est (Romania, Albania, Ucraina), Africa settentrionale (Tunisia, Algeria, Marocco) e America latina (Colombia). Hanno differenti stati civili, lingue e religioni. E sono impiegate negli appalti Cooplat sui territori di Firenze (Soprintendenza, Gucci e Ospedale Palagi), Siena (Monte dei Paschi e Università degli studi) e Pisa (Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore). Alle interviste si è accompagnato in un secondo momento un laboratorio fotografico che ha chiesto alle lavoratrici di immortalare il loro posto di lavoro (una gallery in allegato).

“Abbiamo cofinanziato con grande interesse questa ricerca che ci mette sotto la lente – dice il presidente di Cooplat Fabrizio Frizzi – vista l'alta densità di stranieri tra la nostra forza lavoro e il nostro stesso corpo sociale. Comprendere e rispondere ai bisogni e alle necessità dei lavoratori, e in particolare di quelli stranieri che possono incontrare difficoltà con la lingua o nell'inserimento, è da sempre una nostra prerogativa. Mettere al centro la dignità del lavoro e il valore della persone contro la logica del profitto a tutti i costi significa anche combattere la crisi, solo così si incentiva la qualità professionale di ognuno”.

Le lavoratrici straniere sono quasi il 10%

Su 2.843 addetti in totale, di cui 1.475 soci, si contano in Cooplat circa 350 stranieri con una netta prevalenze di donne, ben 218. Tra quelle intervistate, l'assenza di opportunità lavorative nella terra d'origine risulta la molla principale che le ha convinte a partire. Approdate in Cooplat, il lavoro è adesso al primo posto nella vita di ognuna, anche a costo di qualche sacrificio personale. Alcune hanno titoli di studio elevati (diploma e laurea). Rivendicano la dignità del lavoro svolto quotidianamente, nonostante alcune rivelino di aver subito episodi di discriminazione per le loro mansioni di addette alle pulizie.

“Al di là delle differenti storie alle spalle di ognuna, ciò che oggi accomuna la maggior parte delle intervistate è il forte senso di appartenenza alla cooperativa, la consapevolezza – spiega la dottoressa Alessia Belli – di trovarsi in un ambiente che accoglie la loro voce e ne ascolta le esigenze. Molte, ad esempio, spiegano di aver ottenuto in caso di bisogno permessi più lunghi per raggiungere i loro familiari all'estero. Qualche problema ad inserirsi talvolta c'è stato, specie con le colleghe italiane. Ma in tante partecipano alla vita della cooperativa, alle riunioni, alle assemblee. La maggior parte parla di un'integrazione sul posto di lavoro che le ha aiutate a sentirsi a casa nel Paese in cui sono arrivate da migranti. Oggi, anzi, il timore è che la crisi economica possa allentare questa stretta relazione, il dialogo tra i dipendenti e l'azienda”.

Il lavoro? Raccontalo con uno scatto

Il laboratorio fotografico ha costituito la seconda tappa del percorso: sono stati condotti due focus group, uno a Firenze e uno a Pisa, in cui rispettivamente 8 e 5 donne, macchina fotografica alla mano, sono state invitate a descrivere con alcuni scatti il loro rapporto con il lavoro in Cooplat. Ne nasce una galleria realizzata in libertà con grande fantasia ed ironia: dalle bellezze del posto di lavoro come nei saloni degli Uffizi, al ringraziamento per una nuova lavatrice comprata dalla cooperativa che rende più facile la loro attività, fino alla giungla di chiavi e telefoni con cui hanno a che fare tutti i giorni, le amicizie e l’orgoglio di un lavoro ben fatto e al servizio della comunità.

La ricerca condotta dal Sant'Anna fa parte di un più ampio filone di indagine sulla forza lavoro straniera di Cooplat aperto nel 2010 dallo studio del Ceuriss “Lavoro e percorsi di integrazione del personale immigrato”. Tale ricerca, effettuata tra 400 lavoratori stranieri, mise in luce come il 77,8% dei lavoratori stranieri di Cooplat si senta italiano, tanto che solo un quarto parla ancora nella lingua d'origine. Oltre la metà (il 51%) dichiara di sentirsi “ben integrato” nel nostro Paese, mentre solo il 5% dice di continuare a coltivare un legame prioritario con la madrepatria. Tra le cose in cui si identificano di più, il nucleo familiare è al primo posto con il 68,9%, seguito subito dal lavoro, al secondo con il 45,9%. Mentre i riferimenti allo stile di vita e alla nazionalità vengono molto dopo (rispettivamente 27% e 24,6%).

Aperta la Feltrinelli di Santa Maria Novella

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Un giro in mezzo agli scaffali tra una Freccia e un regionale, qualche pagina da sfogliare nell'attesa della coincidenza, un caffè al ritorno da un viaggio in treno. Dalle 18 di ieri è aperta la nuova Feltrinelli di Santa Maria Novella, la libreria per chi parte (ma anche per chi resta) realizzata nel cuore della stazione centrale di Firenze. In tanti non sono voluti mancare all'inaugurazione.

Due piani, 40mila titoli

Una vera folla arrivata a visitare per la prima volta i 610 metri quadri del punto vendita, a passare in rassegna gli scaffali e gli oltre 30mila titoli in assortimento e gli altri 7mila del reparto musica e cinema. O magari una bevanda calda alla caffetteria, altri 150 metri quadri all'ingresso sul piano binari.

inaugurazione con gli eredi feltrinelli

Ad inaugurare la libreria c'era anche il sindaco Dario Nardella, accolto da Inge Feltrinelli, presidente di Giangiacomo Feltrinelli Editore e dal figlio Carlo Feltrinelli, presidente e amministratore delegato del Gruppo Feltrinelli. Presenti inoltre l'amministratore delegato di Ferrovie Michele Mario Elia e il direttore di Grandi Stazioni Paolo Gallo.

Domenica (natalizia) del Fiorentino

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Torna la Domenica del Fiorentino: il 14 dicembre si rinnova la giornata di ingresso gratuito nei musei civici per i nati o residenti a Firenze e provincia. E, con l’avvicinarsi del Natale – fanno sapere da Palazzo Vecchio – la manifestazione presenta un ricco programma di iniziative per famiglie con bambini di ogni età, sostenute e rese possibili come sempre da Giotto-FILA.

verso natale

Oltre alle consuete visite per adulti – le visite ai Quartieri monumentali, ai percorsi segreti e alla sezione Tracce di Firenze in Palazzo Vecchio e le visite al Museo Novecento e a Santa Maria Novella – il periodo natalizio sarà raccontato grazie all’incontro con il pubblico “Firenze e la grande festa dei Magi” tenuto dal professor Franco Cardini alle 18 grazie alla collaborazione della Compagnia della Stella (prenotazione obbligatoria).

Le famiglie potranno invece scegliere fra numerosi percorsi e laboratori, con proposte tipicamente natalizie – Corte in festa, Squisita scoperta, Firenze in festa, In bottega la doratura – e le due attività speciali Dipingere con il latte e Opere multiple: la serigrafia presso il Museo Novecento (grazie al partenariato con Mukki) ma anche le ormai classiche attività ‘Voci del tempo’ alle Murate, Alla scoperta di Santa Maria Novella in Santa Maria Novella e Intorno al Porcellino al Museo Stefano Bardini.

visite

Previste anche visite guidate gratuite al Museo della Misericordia in piazza Duomo (su prenotazione alle 15.15 e alle 16.30. Per prenotare telefonare al numero 055.239393). Anche la Fondazione Palazzo Strozzi aderisce alla giornata, proponendo alle 15.30 una visita speciale all’installazione artistica Io sono qui di Bianco-Valente, esposta nel cortile del palazzo (prenotazione obbligatoria).

prenotazioni

Per tutte le visite guidate e le attività la prenotazione è obbligatoria, così come per gli accessi alla Torre di Arnolfo (ingressi ogni mezz’ora in orario 10/17, ultimo accesso alle 16.30) e alla Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine (ingressi ogni trenta minuti in orario 13.15/16.45, ultimo accesso alle 16.15). All’atto della prenotazione è possibile riservare una sola visita o attività nel corso della giornata per un massimo di 5 persone. Senza prenotazione è il solo accesso ai musei civici fiorentini, gratuito per tutti i nati o residenti a Firenze e in provincia: è sufficiente mostrare la card UnbacioneaFirenze o il proprio documento di identità per entrare gratuitamente e senza alcuna prenotazione in Palazzo Vecchio (orario 9/24), Santa Maria Novella (orario 13/17), Museo Stefano Bardini (orario 11/17), Fondazione Salvatore Romano (orario 10/16), Museo Novecento (orario 10/20). Le biglietterie chiudono un’ora prima dell’orario di chiusura.

Babbo Natale, vorrei che Firenze fosse così…

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Il Reporter ha chiesto agli alunni delle terze classi della scuola Villani di svelare i loro desideri per la città di domani. Ecco le loro risposte.

Inaugurati la nuova galleria dello shopping e il bici park della stazione di Santa maria Novella

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Una galleria con 29 negozi (e 400 nuovi posti di lavoro), un parcheggio per 800 bici. Dopo un massiccio intervento di restyling la stazione cambia volto