mercoledì, 4 Giugno 2025
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Palazzo Bombicci (Piazza della Signoria, angolo via dei Calzaioli)

Il Palazzo Bombicci si trova in piazza della Signoria, con ingresso dal numero civico 5, all’angolo con via dei Calzaioli e prosegue su questa strada fino a via della Condotta al Canto dei Fiascai. Ha origini trecentesche e il suo lato principale è sulla via dei Calzaioli, dove presenta cinque grandi arcate a tutto sesto, residuo di un'antica loggia. Il pianterreno e il primo piano, dove si apre una fila di finestre rettangolari, sono coperti da un bugnato, mentre i piani superiori sono intonacati.

IL PALAZZO

Nel 1786 il palazzo inglobò parte dell'antica chiesa dedicata a San Romolo, detta anche “degli Uberti”, dalla famiglia che ebbe il patronato. Nel 1769 la chiesa fu soppressa, venduta e ridotta a civili abitazioni, e ora anche a sede di una banca. La nuova ristrutturazione venne realizzata in un misurato barocco dall’architetto e ingegnere fiorentino Bernardo Fallani. Il portone d’ingresso del palazzo prospetta sulla piazza della Signoria ed è sormontato, fra due mensole del balcone soprastante, dallo stemma dei Bombicci. Subito sotto, una targa marmorea ricorda l'antica chiesa di San Romolo:

A S. ROMOLO VESCOVO E MARTIRE
CUI VENIVANO A OFFERTA I COLLEGI
ERIGEVA IL POPOLO NEL DECIMO SECOLO UN TEMPIO
QUI DOVE SORGONO LE CASE
DI FRANCESCO DI PIERO BOMBICCI
EDIFICATE L’ANNO MDCCLXXXVI
IL CONTE CESARE ENRICO BOMBICCI PONTELLI
P.Q.M. NEL MDCCCXCVI

Nel 1851, al secondo piano del palazzo, abitò per otto anni Pellegrino Artusi, il gastronomo diventato famoso per aver pubblicato nel 1891 il noto ricettario La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, uscito nella prima edizione con 450 ricette. In questo appartamento l’Artusi visse con la propria famiglia, il padre, la madre e le tre sorelle, che giunsero a Firenze pochi mesi dopo “il barbaro oltraggio” subito a Forlimpopoli nella notte del 25 gennaio 1851. Gli Artusi si trasferirono qui precisamente nel maggio 1851, ancora scioccati dall'aggressione subita dalla banda del Passatore.

IL TRASLOCO

La decisione di lasciare la Romagna e trasferirsi in un luogo più sicuro fu unanime, nonostante il bandito Stefano Palloni fosse già stato ucciso il 23 marzo, in uno scontro a fuoco con la gendarmeria papalina vicino alla località Russi. In tutta fretta vennero vendute casa e bottega, dopodiché tutta la famiglia traslocò a Firenze nel Palazzo dei conti Bombicci, quando nel capoluogo del Granducato, governato dal granduca lorenese Leopoldo II detto Canapone, s’iniziava a respirare un’aria di svolta all’indirizzo dell’unità del Paese, infatti, il 27 aprile 1859, a un giorno di distanza dallo scoppio della seconda guerra d’indipendenza, indotto da un’incruenta e civile manifestazione popolare, l’ultimo Granduca di Toscana abbandonò Firenze.

A VITA PRIVATA

In quell’anno memorabile, che coincise con la morte della madre di Pellegrino, Teresa Giunchi (sepolta nella chiesa di Monte Oliveto), la famiglia Artusi cambiò casa trasferendosi al n. 2 di via dei Cerretani, al Canto alla Paglia, nell’antico Palazzo de’ Marignolli, occupando tutto il primo piano del grande appartamento. Successivamente, alla morte del padre Agostino (sepolto nella cripta della chiesa di San Miniato a Monte) e trovati i mariti per le sorelle Rosa, Maria Francesca e Gertrude, Pellegrino all’età di 45 anni scelse di ritirarsi a vita privata, abbandonando il commercio e il banco di sconto, trasferendosi in un grazioso villino, in piazza Massimo D’Azeglio al n. 25 (oggi 35), dove tranquillamente condusse la sua esistenza assieme alla cameriera Marietta Sabatini di Massa e Cozzile, al cuoco Francesco Ruffilli di Forlimpopoli e ai suoi due gatti Biancani e Sibillone, ai quali dedicò addirittura la prima edizione del suo famoso ricettario. Morì in quel luogo il 30 marzo 1911, all’età di 91 anni.

Bastardi sì, ma in passerella

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Non ci saranno né Brad Pitt né Quentin Tarantino. I veri protagonisti saranno i nostri amici a 4 zampe. Per la precisione “Bastardi senza gloria”, ossia quelli senza pedigree. Non è il titolo del celebre film, non in questo caso. Si tratta della sfilata canina dedicata agli esemplari ospitati nel parco degli animali di Ugnano, il canile gestito dal Comune di Firenze in collaborazione con Archimede e Samarcanda, due cooperative sociali.

Quando

L'inziativa si svolgerà al parco della Fortezza da Basso giovedì 17 luglio alle 19.30. A promuoverla l'associazione culturale Nothing Inc e Off Bar, con il patrocinio del Cesvot. “Si spera che oltre a sensibilizzare le persone per quanto riguarda il tema dell'abbandono dei cani – spiega Calogero Vieri, presidente dell'associazione e gestore dell'Off Bar – qualcuno, partecipando a questa iniziativa, decida di adottare un cane”. Anche a questo scopo il vincitore della sfilata, selezionato da una giuria di giornalisti e amanti degli animali, otterrà in premio un book fotografico che lo aiuti a trovare una famiglia.

Dal canile alla “passerella”

La sfilata è stata molto voluta dal Comune di Firenze per richiamare l'attenzione dei cittadini verso l'abbandono, tema caldo soprattutto nei periodi estivi. “Il canile di Firenze inaugurato nel 2011 – spiega Bettini – ha a disposizione 2 ettari e mezzo di terreno e 54 box in cui può ospitare un centinaio di cani. I cani attualmente ospiti al canile sono 33. Dal 2011 sono stati adottati 174 cani. Si spera di riuscire entro nei prossimi anni a far adottare anche tutti gli altri”. La serata, che sarà presentata da Leonardo Canestrelli, sarà aperta con l’esibizione dell’addestratore professionista Massimo Marascia .

 

Bastardi senza gloria, sfilata canina Off Bar Firenze

I quattro zampe in gara

Tra gli amici a quattro zampe in gara ci sono Peruviano, maschio bianco di 7 anni dal carattere vivace; Tim, maschio di 5 anni di piccola taglia. C'è Chiorba, 8 anni, manto tricolore. E poi, ancora, ci sono Martino, incrocio con un Terrier, finito in canile poche settimane fa in seguito al ricovero della sua proprietaria; Ronnie, maschio di 7 anni di grossa taglia; Signorelli – tra i più anzianotti con i suoi 12 anni, ma dal carattere giocherellone nonostante l'età, e infine il meticcio Kid, maschio di 5 anni dal carattere brillante e affettuoso. Oltre a questa iniziativa è già stato annunciato per il mese di settembre un altro evento, questa volta nel canile stesso.

L’universale per immagini

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Breve storia del cinema Universale. Dalla sua tradizionale funzione, al periodo in cui fu trasformato in discoteca fino ad oggi, mentre l'ex sala viene trasformata in appartamenti.

Intanto il cinema-simbolo degli anni Ottanta rivive in un film, pe ril quale è scattata una campagna di crowfunding.

Come in una fiaba: c’è Mercantia

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Artisti di strada e giardini segreti. Mangiafuoco e giocolieri. Ballerine volanti e musica in ogni angolo.Torna a Certaldo l'atmosfera da fiaba di Mercantia, il festival internazionale del teatro di strada in programma dal 16 al 20 luglio con la XXVII edizione. Sarà una “festa dei miracoli”: questo il tema scelto quest'anno per la kermesse, che come sempre si calerà alla perfezione nelle stradine e nei vicoli del borgo medievale.

Mercantia 2014 a Certaldo

“Di miracoli,  in senso laico, ne abbiamo già fatti tanti, come la rinascita di un colorito popolo di artisti che hanno popolato l’Italia e il moltiplicarsi di festival sorti per imitazione. Il miracolo che ci interessa in questa edizione è quello di poter continuare a stupire, a sognare, ad essere ancora noi stessi, a dare gioia al cuore delle persone che a Mercantia non sanno rinunciare, che ci sorridono e ci raccontano che ancora una volta abbiamo vinto la nostra sfida”, spiega il direttore artistico Alessandro Gigli. 

Artisti internazionali

Tra gli artisti di scena a Certaldo molti di fama internazionale. Tornano dall'India i Milon Mela, formazione multidisciplinare (danzatori mascherati, musicisti, acrobati, maestri d'armi) in parata con canti, musiche e danze dei Baul del Bengala; dall'Africa altro ritorno gli Asante Kenya Acrobats, con uno spettacolo di acrobazione ed evoluzioni di origine tribale riviste in chiave circense; arriva da Mosca il teatro di figura dei Moscow Hand Theater dal “Thailandia Got Talent” il sorprendente “Mute show” dei giovanissimi e talentuosi Mute (spettacolo rigorosamente muto, ma di comprensione universale) e poi ancora spettacoli circensi e di varietà dai cinque continenti.

In strada (e nel cielo)

Un ritorno alle origini anche per le Cafelulè, quattro fascinose ballerine con un partner maschile che danzano in verticale lanciandosi, salendo e scendendo dalle pareti e dalle torri di via Boccaccio dove mettono in scena i drammi e gli enigmi dell'animo femminile. E poi la comicità vista a “Zelig Circus” di Luca Regina e Tino Fimiani in “Lucchettino Classic”, l'elegante ironia della pianista classica e perfomer istrionica Rita Pelusio in “Eva, Diario di una Costola “, gli Appiccicaticci in “Appiccicaticci show”, la parata ispirata al mito della Fenice del Teatro Carillon con “Postfataresurgo”, le delicata e surreale parata delle Invasioni Lunari con “Invasioni lunari in parata” (spettacolo la cui immagine è stata scelta per il manifesto ufficiale di Mercantia 2014).

In musica

un'offerta musicale che attraversa tutta l'Europa, dalla Napoli di Teatro Caccabak alla tammurriata di Compagnia dell'atto comico; dall'Irlanda dei Jig Rig al sound anglosassone di tante marching band: Opus Band, frati che suonano fiati mixando Carmina Burana, funky, jazz e James Brown; Girlesque, fiati femminili in stile burlesque; Zastava Orkestar, sound balcanico made in Maremma, fino all'irriverente ironia musical teatrale dei Gatti Mezzi.

Giardini segreti

Rigorosamente su prenotazione e per pochi spettatori, l'altro lato di Mercantia, i “Giardini Segreti”, con il teatro corporeo degli Arhat Teatro formatisi sugli insegnamenti dell'Odin Teatret, che a Mercantia festeggiano i 10 anni di attività professionale; il teatro di ricerca di Dulcamara Teatro di Valentina Cidda (figlia d'arte di Mario Maldesi, grande doppiatore e aiuto regista), il teatro di narrazione del Teatro del Cavolfiore che coinvolgerà uno spettatore per volta in un percorso sensoriale.

L’appetito vien leggendo. A Villa Bardini

Letteratura e gastronomia vanno sempre più d'accordo. È un mix che ha il gusto di qualcosa di nuovo, come un sapore appena scoperto.

Di portata letteraria

È per questo che lo scrittore e giornalista, nonché direttore del Festival del viaggio, Alessandro Agostinelli, ha dato vita a “Di portata letteraria – storie a cena”, una serie di quattro serate, spalmate di qui alla fine dell'estate a Villa Bardini, che abbinano ad uno scritto inedito dedicato al cibo, una cena-degustazione preparata da un cuoco di fama.

Gli scrittori

I protagonisti “letterari” sono lo storico Franco Cardini, la mugellana Simona Balzanzi, il giallista Marco Vichi e il giovane Vanni Santoni. “L’idea è semplice – ha detto Agostinelli – invitiamo uno scrittore a leggere un breve racconto inedito che dia suggestioni ed emozioni legate al cibo”. Così il progetto Di Portata Letteraria – Storie a Cena apre a Firenze una piccola vetrina sulla letteratura contemporanea, nel contesto di un’atmosfera conviviale in compagnia di alcune eccellenze gastronomiche locali.

Ai fornelli

Ai fornelli, altri quattro campioni: da Iuri Dini allo chef del premier Renzi Lino Amantini fino al presidente dell'associaizione cuochi fiorentini Angelo Mazzi e al versiliese Giuseppe da Prato, allievo del maestro Carletto Pirovano.

Gli appuntamenti

Gli appuntamenti sono fissati per il 17 luglio con Franco Cardini e il suo racconto “L'appetito dell'imperatore”, dedicato a Napoleone, il 24 luglio con Simona Balzanzi e il suo “Stop cake design. I love Pan di Ramerino” e ancora Vanni Santoni l'11 settembre con “Burrito di bisonte” e per finire Marco Vichi, il 19 settembre con “Contorno di storie”. Buono spettacolo. E buon appetito.

Gioco d’azzardo: sigilli a 5 sale scommesse

Cinque sale scommesse fiorentine nell'occhio del ciclone. La questura, nell'ambito di un'azione di contrasto al gioco illegale, ha disposto il sequestro delle attrezzature ritrovate all'interno dei cinque locali, privi di autorizzazioni.

I provvedimenti

Dall'inizio del 2014, la questura ha emesso 18 provvedimenti di diniego verso altrettante attività legate al mondo delle scommesse. “Delle 18 sale scommesse coinvolte, prive di concessione – spiega Fausto Vinci, della Divisione Polizia amministrativa e sociale – solo 7 hanno osservato il diniego, per gli altri 11 è invece scattata la segnalazione all'autorità giudiziaria”. Preso atto della segnalazione, il Gip Fabio Frangini, su richiesta del procuratore aggiunto Francesco Pappalardo, ha emesso il provvedimento che ha portato al sequestro delle attrezzature nei giorni scorsi. Il provvedimento ha interessato solo 5 sale scommesse. Le 6 restanti si sono infatti appellate alla Corte di giustizia europea, impugnando il decreto Monti del 2012, che regola l'apertura di questo tipo di attività.

Sale scommesse con sedi all'estero

Le sale scommesse in questione, per tentare di aggirare la normativa italiana, avevano tessuto un filo diretto con allibratori che hanno sede legale a Malta (3) e in Austria (2), sedi che a loro volta hanno ramificazioni anche in altri stati. “In questo modo – spiegano gli agenti – non resta tracciabilità del denaro poiché i server cui vengon inviate le scommesse si trovano all'estero. Quindi, nel caso in cui sia necessario alle indagini, diventa impossibile risalire a scommettitori e cifre scommesse”. I gestori coinvolti fino ad oggi operano tutti sul territorio fiorentino e sono tutti italiani.

Controlli in tutta la provincia

Ma in futuro “l'attività di controllo verrà estesa a tutta la provincia di Firenze – continua Vinci – cercando il più possibile di contrastare l'attività delle scommesse clandestine”.
 

Tramvia, questa sconosciuta

“Magari la tramvia passasse davanti casa mia!”,esclama una signora. “Siamo molto isolati noi – aggiunge un'altra – vogliamo sentire un po' da dove passerà questa tramvia, dove verrà chiusa la strada, non sarebbe male se ci dessero una cartina…”.

Villa Pallini, ore 10.30 di stamani, martedì 8 luglio. A quest'ora, come ogni martedì da qui in avanti, alla sede del Quartiere 5 apre i battenti lo sportello creato dal Comune per informare i cittadini sulla tramvia, i cantieri e i cambiamenti alla viabilità. Un punto di incontro faccia a faccia con un tecnico di Palazzo Vecchio, pensato per sciogliere tutti i dubbi e le preoccupazioni relative alle linee 2 e 3 che sorgeranno in città, si teme con non pochi sacrifici in termini di disagi.

Gli incontri

Non c'è una gran calca, a dire il vero. Siamo solo al secondo appuntamento (il primo si è svolto martedì scorso, il primo luglio, l'apertura al pubblico ha infatti cadenza settimanale e lo sportello chiude alle 13) e molti ancora devono capire come funziona. Tra i presenti, però, si contano sulle dita di una mano quelli che sanno che si deve prendere un appuntamento, la maggior parte si presentano al punto info senza aver fissato.

“Gli incontri vengono programmati proprio per evitare che le persone debbano trascorrere troppo tempo in fila in attesa del loro turno. Nelle prossime settimane, quando i cantieri della tramvia entreranno davvero nel vivo, sono previste molte più persone”, spiega Raffaele Gualdani, ingegnere, responsabile Infrastrutture e mobilità del Comune di Firenze.

Spetta a lui il compito di rispondere alla domande dei cittadini e di informarli, punto per punto, sullo stato dei lavori e sulla road map dei cantieri. Da Novoli – da dove passerà la linea 2, diretta all'aeroporto di Peretola – a Careggi e lo Statuto – da cui partirà la linea 3 destinazione Santa Maria Novella.

Dubbi, domande, timori

I cantieri sono ormai avviati ma sembrano davvero pochi quelli che erano a conoscenza dell'inizio dei lavori e delle zone che sarebbero state interessate. “La mappatura sul giornale non era molto chiara”, si lamenta una signora. “Il tracciato non è che si riesca a capire molto bene” aggiunge un'altra, “le informazioni a noi non ce le passano mai”. Svariati i dubbi che serpeggiano tra le persone presenti allo sportello.

Le perplessità più grandi riguardano i tracciati che le due nuove linee seguiranno e il modo in cui cambierà la viabilità cittadina, comprese le linee dei bus dell'Ataf. Con la linea 2 e la linea 3 infatti, le corse subiranno delle variazioni: quelle urbane verranno infatti modificate e riadattate secondo nuovi criteri. 

Meno posti auto

Altro tasto dolente i parcheggi. Proprio ieri in consiglio comunale, l'assessore alla mobiltà e alle infrastrutture Stefano Giorgetti ha spiegato che in tre anni, equivalenti alla durata dei lavori, andranno persi circa 1500 posti auto e di questi circa la metà non verrà ripristinata, cancellata definitivamente dal passaggio dei Sirio. Una signora teme che le venga espropriato un terreno per lasciare spazio ai binari. Un uomo è preoccupato per via Guido Monaco, vicina alla stazione: “E' stretta – si chiede – come faranno a passarci le auto e il tram insieme?”.

Allo sportello

“Lo sportello attivato dall'amministrazione, viene chiamato sportello di ascolto ma più propriamente è uno sportello informativo – spiega Gualdani – serve per comunicare ai cittadini interessati dai lavori della tramvia,informarli su quelle che saranno le variazioni della viabilità durante i cantieri e quelle che saranno le sistemazioni finali della città conseguentemente ai lavori della tramvia”.  Alcuni, tra coloro che si recano allo sportello, sono commercianti, preoccupati che i cantieri allontanino i clienti dalle loro attività.

Le richieste dei commercianti

Le associazioni di categoria chiedono a gran voce agevolazioni e sconti sulle tasse comunali. Come Confartigianato, che reclama l'abolizione dell'Irpef per gli imprenditori colpiti dai lavori. E come Confesercenti, che in vista dell'incontro di domani, mercoledì 9 luglio, con l'assessore comunale allo sviluppo economico Giovanni Bettarini, mette sul piatto le sue richieste per i negozianti: apertura di aree per la sosta e di posteggi supplementari (nei pressi di viale Morgagni sulle pertinenze di proprietà Enel sia nell’area dell'ex Meccanotessile), creazione di un fondo indennizzi, niente tasse per il periodo dei cantieri e misure a sostegno dei temporary shop.

Le persone che si recano allo sportello sembrano soddisfatte delle risposte ottenute e alcuni di essi sembrano non essere affatto dispiaciuti delle due nuove linee. “Quando ci sono lavori pubblici è normale ci siano disagi”, dice una signora,”però ritengo che la tramvia sia un servizio in più e importante, permetterà di spostarsi in città con minore difficoltà e magari di arrivare in tempo agli appuntamenti”, sorride.

534 volte San Salvi. Torna la passeggiata-spettacolo

534 volte l'area di San Salvi. Se si usassero i chilometri come unità di misura, probabilmente si sarebbe fatto il giro del mondo.

Sempre tutto esaurito

E invece no, le Passeggiate firmate Claudio Ascoli si svolgono tutte all'interno dell'area di San Salvi e ripercorrono passo dopo passo – è il caso di dirlo – la storia dell'ex manicomio fiorentino. Una chiacchierata-spettacolo che va avanti dall'ormai lontano 1998, segna sempre il tutto esaurito e ha raggiunto i 35 mila spettatori.

Segreti e curiosità

E c'è chi è rimasto talmente colpito dalla storia del narratore – nonché direttore della compagnia Chille della balanza Claudio Ascoli – da tornare periodicamente per ascoltare news e divagazioni sul tema. Un viaggio tra le strade, le stanze, i personaggi e le contraddizioni di questo luogo molto speciale.

La protagonista

La novità della stagione in corso è la proiezione della video intervista di suor Cecilia, autentica memoria storica si San Salvi, che ha lavorato al manicomio prima e al presidio Asl poi (quando la legge Basaglia, nel 1978 mise chiuse gli ospedali psichiatrici), per un totale di 65 anni. “I veri matti erano pochi…però c’era la miseria”, commenta la suora che ha visto da vicino il disagio in cui i malati vivevano, nell'intervista filmata da Gianluca Puddu.

Per saperne di più

“C’era una volta…il manicomio”, questo il titolo dell'iniziativa, ha inizio alle ore 21 e 30, costa 8 euro e la prenotazione è obbligatoria.
 

Firenze, in arrivo piazza Berlinguer

Una piazza di nome Berlinguer. Proprio così, la giunta ha appena approvato la proposta dell’assessore alla toponomastica Lorenzo Perra di dedicare un luogo della città ad uno dei padri della sinistra italiana.

Dov’è la nuova piazza

E dove si trova questa piazza nuova di zecca? In realtà proprio nuova non è, nel senso che esisteva di già, solo che non aveva un nome. E’ lo slargo davanti all’ingresso della piscina Costoli, a due passi dallo stadio Artemio Franchi, con accessi dal viale Paoli e dal viale Fanti.

“Un atto di sinistra”

“Una decisione simbolica – ha detto Perra – che da un lato colma una lacuna delle vie in città, nessuna delle quali era chiamata col nome dell’indimenticato segretario del Pci, e che dall’altro vuole riportare l’attenzione dei cittadini verso un grande protagonista del passato recente del nostro Paese”. “Un atto di ‘sinistra’ – ha aggiunto – che ci sembra doveroso e che non a caso è tra i primi della nuova amministrazione”.

Scuole, via al restyling: dal Comune 9 milioni

Le scuole fiorentine si rifanno il look. Con le vacanze estive, le aule di Firenze non chiuderanno i battenti: le ferie degli studenti saranno l'occasione per rifare il look alle strutture scolastiche, a  partire da quelle meno sicure. Il Comune investirà 9 milioni e mezzo di euro. Senza contare le risorse stanziate dal governo con il piano – scuola.

VIA AL RESTYLING

Tra le priorità ci sono la costruzione della nuova scuola Calvino, il completamento della costruzione della nuova scuola Santa Maria a Coverciano per l’apertura a settembre della scuola materna e dello spazio libero, il restauro della facciata su via Cardatori della scuola media Machiavelli, il terzo lotto del rifacimento della copertura della scuola Matteotti e numerosi interventi di risanamento acustico nei plessi scolastici dei vari Quartieri. Oltre, ovviamente, alla realizzazione della scuola Dino Compagni.

LA DINO COMPAGNI

Per questa un contributo determinante arriverà dal governo. 
“Da Roma – spiega la vicesindaco con delega alla scuola Cristina Giachi – arrivranno 600mila euro per rendere le nostre scuole più sicure e circa 1 milione e mezzo per renderle più belle. In arrivo anche 6,8 milioni di euro per la costruzione della Dino Compagni che ci permettono di abbattere il mutuo preso dal Comune, che era ridotto ai restanti 6 milioni di euro, e un allentamento del Patto di stabilità corrispondente alla parte di mutuo che prenderemo”.
 Sia per la Dino Compagni che per la Calvino il Comune ha in mente di sperimentare il modello  di “scuola aperta” che porta a concepire l'aula come un vero e proprio centro civico di riferimento per tutto il territorio.

QUARTIERE 1

Nel dettaglio, per quanto riguarda gli interventi finanziati dal Comune, nel Quartiere 1 sono in corso interventi per un totale di 600mila euro: il restauro della facciata su via Cardatori della scuola media Machiavelli (500mila euro), che terminerà il prossimo marzo, e lavori per aumentare le condizioni di sicurezza alle scuole del Quartiere (100mila euro, conclusione lavori prevista a dicembre).

QUARTIERE 2

Nel Quartiere 2 sono in corso invece interventi di manutenzione straordinaria per una migliore ridistribuzione degli spazi interni degli asili nido Erbastella, Melograno ed altri (complessivamente 100mila euro) e il completamento della nuova scuola Santa Maria a Coverciano. Entrambi gli interventi termineranno a settembre.

QUARTIERE 3

Nel Quartiere 3 lavori in corso alla scuola Kassel per il rifacimento della copertura (primo lotto, per un importo di 400 mila euro), dove è previsto che i lavori siano ultimati a settembre, e lavori per aumentare le condizioni di sicurezza in varie scuole, che termineranno a dicembre. Nel complesso i lavori nel Quartiere 3 hanno un ammontare di 520mila euro.

QUARTIERE 4

Nel Quartiere 4 sono in corso gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche alla scuola Bechi – Pier della Francesca, che saranno pronti a settembre, e la costruzione della nuova scuola Calvino (5.264.000 euro), che sarà terminata nella prossima primavera. Complessivamente per i due interventi saranno investiti 5.334.000 euro. 
La scuola Calvino si trova all’interno dell’area dell’Istituto comprensivo Pirandello adiacentemente alla scuola dell’infanzia Laura Poli, all’asilo nido Tasso Barbasso, alla scuola secondaria Pirandello. Il progetto di demolizione dell’edificio, avvenuta nel luglio 2011, è stato redatto dalla direzione servizi tecnici del Comune e ha previsto la demolizione della scuola esistente (dovuta ai numerosi problemi strutturali emersi) e la completa messa in sicurezza dell’area. Il nuovo edificio scolastico, che sarà costruito nella stessa posizione planimetrica del precedente, sarà progettato prendendo a riferimento i principi della bioedilizia, dell’edilizia sostenibile e di eco compatibilità.

LA CALVINO

La nuova Scuola Calvino sarà un edificio ad alta efficienza energetica con una struttura portante lignea per solai e pareti verticali. Le pareti e i solai saranno ad alta prestazione termica e gli isolamenti termo acustici in fibre di legno. Gli infissi saranno a taglio termico con vetrocamera basso emissivi. Inoltre, è prevista la realizzazione di ampi balconi e gronde alla fiorentina per proteggere le strutture dalle radiazioni solari, un loggiato sul fronte dell’edificio per migliorare l’ombreggiatura dei locali al piano terreno e un impianto di riscaldamento a bassa temperatura integrato nel solaio. La nuova centrale termica sarà ad alta efficienza energetica per quanto riguarda ogni singola struttura edilizia, in modo da creare locali in grado di proteggere sia dal caldo estivo che dal freddo invernale, in modo da assicurare un clima abitativo piacevole e sano.
 Nella nuova scuola Calvino, che utilizzerà fonti energetiche rinnovabili, fotovoltaico, solare
termico, eventuale utilizzo della geotermia, è prevista anche la realizzazione di una doppia areazione delle aule del piano primo per sfruttare l’effetto camino per la fuoriuscita dell’aria
esausta. 
La nuova scuola Calvino si svilupperà su due piani fuori terra oltre ad un piano interrato e al suo interno ci saranno 12 aule didattiche di circa 50 metri quadrati, 9 laboratori; una sala lettura; una sala riunioni; palestra (esistente); locali di servizio vari; locali deposito e tecnici al piano interrato; collegamento con la materna Laura Poli e con la media Pirandello. La superficie totale del plesso scolastico sarà di circa 3.500 metri quadrati oltre ad un piano interrato da adibirsi a depositi e locali di servizio vari.

QUARTIERE 5

Nelle scuole del Quartiere 5 sono in corso lavori per un totale di 950mila euro: sono in corso interventi per aumentare le condizioni di sicurezza in varie scuole tra cui la Mameli, il rifacimento della copertura della scuola Matteotti (terzo lotto) e il completamento della ristrutturazione e la revisione della copertura della scuola Duca d’Aosta. Tutti gli interventi termineranno a settembre.
Nelle scuole dei vari Quartieri sono in corso anche interventi di risanamento acustico per un totale di 1.995.451,20 euro. I plessi scolastici interessati da questo genere di lavori sono le scuole Carducci, Lavagnini, Baghera, Machiavelli, Rossini, Torrigiani, Villani, Giotto, Petrarca, Collodi, Vittorio Veneto, Masaccio e Rucellai.