sabato, 23 Agosto 2025
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Una nuova piazza per Firenze. Taglio del nastro davanti al Teatro dell’Opera

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Una nuova piazza per Firenze. La più grande della città.

Verrà inaugurata oggi pomeriggio alle 16 la grande piazza davanti al nuovo teatro dell’Opera di Firenze, in zona Porta al Prato intitolata al compositore Vittorio Gui.

Un polmone verde attrezzato che durante al giorno sarà fruibile dai cittadini. Al taglio del nastro, al quale è invitata tutta la città, sarà presente il vicesindaco Dario Nardella.

Firenze e Philadelphia, insieme per aiutare i bambini in difficoltà

Firenze e Philadelphia insieme per aiutare i bambini in difficoltà. L’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e il Children’s Hospital of Philadelphia (CHOP), eccellenze internazionali nella cura dei bambini, rinnovano  il loro accordo di collaborazione  con due giorni di incontri che si terranno a Firenze i prossimi  4 e 5 aprile.

IL 4 APRILE A PALAZZO VECCHIO. Si comincia venerdì 4 aprile a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, con una celebrazione istituzionale aperta alla città: saranno presenti il vicesindaco del Comune di Firenze e l’Assessore per il Diritto alla Salute della Regione. Seguiranno gli interventi  di Steven Altschuler e di Tommaso Langiano, Direttori Generali  del CHOP e del Meyer. Poi la parola passerà invece a Cristina Acidini, Soprintendente al Polo Museale fiorentino, che terrà una particolare lezione dedicata a “I volti della maternità in arte”, con una rassegna dell’iconografia della figura della madre nella storia dell’arte.

IL 5 AL MEYER UN INCONTRO SCIENTIFICO. L’indomani, sabato 5 aprile,  sarà invece il Meyer stesso ad ospitare un incontro scientifico che vedrà riuniti specialisti di entrambi gli ospedali a confronto sulle rispettive eccellenze.  All’incontro, presieduto dai due direttori generali, porteranno la loro testimonianza scientifica: per il Meyer  la professoressa Chiara Azzari, responsabile del centro di immunologia pediatrica, il dottor Lorenzo Genitori  capo della équipe neurochirurgica e coordinatore scientifico del Meyer e il professor Renzo Guerrini, direttore del Dipartimento di Neuroscienze. Per il CHOP, invece, ci saranno Aseem Shukla, urologo pediatra esperto nella chirurgia mini-invasiva e Phillip B.Storm Jr, capo della divisione di Neurochirurgia del CHOP.

La “Battaglia” nel Salone dei Cinquecento. Arriva l’opera di Bassiri

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La Battaglia, dell’artista di origine iraniana Bizhan Bassiri è da oggi esposta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

 

L’OPERA. Si tratta di un dipinto di cinque metri per tre realizzato in parte con cartapesta e con colori che sfumano dal bianco alla cenere allo zolfo. L’opera rimarrà a Firenze fino al 6 aprile ed è visibile compresa nel prezzo del biglietto del museo di Palazzo Vecchio. All’inaugurazione erano presenti l’artista, l’assessore alla cultura Sergio Givone, l’ex direttrice della Galleria dell’Accademia Franca Falletti e i curatori Bruno Corà e Fabio De Chirico.

IL MANIFESTO DEL PENSIERO MAGMATICO. “Bizhan Bassiri ci consegna un’opera di non facile lettura, che evoca la fine, il disperdersi della cenere, l’annientamento e poi il nulla – ha sottolineato Givone -. Cosa rimane dopo una battaglia? Cosa rimane di una guerra, non importa se reale o interiore, se fisica o psicologica? Che resta, dunque, di un processo purtroppo umanissimo da cui l’uomo da sempre non è riuscito ad affrancarsi? ‘Dalla battaglia non resta che cenere’. Lo afferma Bassiri stesso, nel suo ‘Manifesto del pensiero magmatico’. Ma restano anche suggestioni, dolore, drammi, ricordi, speranze, sogni”.

LE “ALTRE” BATTAGLIE. “E non a caso – ha aggiunto – abbiamo deciso di esporre temporaneamente quest’opera proprio nel Salone dove altre battaglie di epoche lontane sono richiamate in ogni affresco e dove – suggestione o realtà, chi può dirlo? – si celerebbe la famosa e perduta Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. La Battaglia modernissima di Bassiri fa da specchio cinereo a tutte le battaglie del passato e il visitatore riconoscerà in questo annichilimento l’eco e le immagine molteplici e misteriose di un combattimento atavico, crudele, insensato, eppure quanto mai legato al destino dell’uomo”.

L’ARTISTA. Bizhan Bassiri è nato nel 1954 a Teheran e è arrivato a Roma nel 1975 per frequentare l’Accademia di Belle Arti. Espone in Italia e all’estero dall’inizio degli anni Ottanta. La sua attività è caratterizzata dall’utilizzo di cartapesta, acciaio, bronzo, elementi lavici ed elaborazioni fotografiche. Accanto alla creazione plastica è autore del Pensiero Magmatico (1984), e del Manifesto del Pensiero Magmatico (1986), testi teorico-poetici concepiti come work in progress. Le sue opere si trovano in numerose collezioni private e pubbliche tra le quali il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, l’Ars Aevi Museum di Sarajevo, l’Osservatorio di Capodimonte a Napoli, la Galleria dell’Accademia a Firenze, lo S.M.A.K Museum di Gand, Accademia di belle arti Pietro Vannucci di Perugia.

Tre giorni di hi-tech e edilizia: torna Klimahouse alla Leopolda

Tre giorni per parlare di efficienza energetica in edilizia. Torna Klimahouse Toscana, da oggi a domenica alla Stazione Leopolda.

IL TEMA CONDUTTORE. Tema conduttore della manifestazione, che comprende 23 appuntamenti tra convegni e seminari, è quello della tecnologia applicata alla riqualificazione degli edifici.

STRATEGIE PER L’AGENDA POLITICA. “Non si tratta soltanto di un formale benvenuto – ha detto l’assessore per le politiche del territorio Titta Meucci, intervenuta all’evento  – ma di una sintonia con strategie che sono entrate con forza nell’agenda politica, anche se scontano un certo ritardo rispetto alla ricerca e alla tecnologia. Klimahouse propone appuntamenti che rappresentano un’opportunità unica non solo per imprese e progettisti, ma anche per le pubbliche amministrazioni per un aggiornamento concreto delle proprie politiche”.

OGGI SI PARLA DI VOLUNMI ZERO. Lo spazio riservato al Comune è dalle 13.30 alle 15, quando nella Sala Workshop si parla del tema “Dai volumi zero alla riqualificazione: i nuovi strumenti urbanistici del Comune di Firenze”, con l’assessore Meucci e i massimi dirigenti dell’amministrazione. “Il tema della riqualificazione energetica è inevitabilmente centrale se si punti ad una rigenerazione urbanistica per cui la nuova città si realizza all’interno della città esistente senza nuovi consumi di suolo – ha detto ancora Titta Meucci – Il principio che il Comune di Firenze ha tradotto nel sintetico slogan “sviluppo a volumi zero” è stato recepito nella nuova legge regionale toscana in corso di approvazione e sta trovando una larga condivisione anche da parte di altre importanti realtà locali di questa regione.

COSE FATTE E COSE DA FARE. Le premesse di questo orientamento si erano del resto già poste, per quanto riguarda Firenze, all’inizio di questo mandato amministrativo, con la sottoscrizione del Patto Europeo dei Sindaci e la conseguente approvazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile che, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea, impegna le amministrazioni locali aderenti al Patto (alla fine dello scorso anno circa 5mila in Europa ed una trentina in Toscana) a ridurre del 20% le emissioni di Co2 entro il 2020

Emergenza abitativa: Nardella consegna le chiavi di sette alloggi ristrutturati

Firenze, e i suoi “inquilini” più bisognosi, da oggi hanno a disposizione altri sette alloggi di edilizia residenziale pubblica.

 

LA CONSEGNA DELLE CHIAVI. Oggi il vicesindaco Dario Nardella ha consegnato le chiavi alle sette famiglie assegnatarie, inserite nella graduatoria sociale e in quella per la riserva sfrattati. Erano presenti anche la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, la presidente e il vicepresidente del Gruppo Menarini (che ha contribuito alla ristrutturazione degli appartementi) Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, il presidente della commissione politiche sociosanitarie Maurizio Sguanci e il presidente di Casa Spa Luca Talluri.

L’EMERGENZA ABITATIVA. “Il problema dell’emergenza abitativa – ha sottolineato Nardella – purtroppo riguarda tanti nuclei familiari anche nella nostra città. Per questo, in attesa di nuove realizzazioni, la ristrutturazione del patrimonio residenziale pubblico assume un ruolo primario per venire incontro alle legittime esigenze di una fascia di popolazione che non può permettersi affitti a prezzi di mercato. A tal proposito ricordo i 1139 alloggi che abbiamo assegnato nel corso di questo mandato amministrativo. La casa è un bene prezioso e non c’è gioia più grande vivere giornate come oggi per chi amministra la cosa pubblica Inoltre stiamo attivando un progetto con Ance, l’associazione dei costruttori edili e le banche che riguarda gli oltre 1000 alloggi invenduti e che potrebbero essere inseriti sul mercato ad affitti concordati”.

IL RECUPERO DEGLI IMMOBILI. “Conosco benissimo – ha spiegato Saccardi – i problemi di Firenze sul versante abitativo. Una situazione piuttosto complicata che ho avuto modo di affrontare in prima persona durante il mio impegno in Comune e alla quale ritengo di aver dato risposte importanti. Adesso ho la possibilità di proseguire il mio impegno in questo ambito con una visione più ampia ed ho già fissato alcune priorità che riguardano soprattutto la promozione degli interventi di recupero e ristrutturazione di immobili abbandonati per incrementare il numero di alloggi popolari. La ristrutturazione degli alloggi che vengono consegnati oggi è stata possibile grazie all’impegno di una delle più importanti realtà imprenditoriali toscane come il Gruppo Menarini. L’ennesima dimostrazione degli importanti risultati che possono derivare dalla collaborazione tra pubblico e privato”.

SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO. Gli alloggi ristrutturati sono tutti in via Rocca Tedalda e di superficie media di 45-50 metri quadrati (tranne uno più grande). Un intervento che nello specifico ha puntato a ridare comfort agli appartamenti mettendo a norma impianti elettrici, meccanici e termo-sanitari, sostituendo i rivestimenti nelle cucine, revisionando e sostituendo infissi. In tutti e sette gli alloggi sono state sostituite le caldaie a cura di Casa Spa. “Questo intervento di ristrutturazione – ha detto Talluri – rappresenta un primo bell’esempio di sinergia pubblico-privato. Strada che auspico possa proseguire anche in futuro con altri soggetti. Voglio anche annunciare che proprio in questi giorni abbiamo ottenuto risorse regionali che ci permetteranno di ristrutturare altri 120 alloggi Erp”.

Svuotavano le ”cambia soldi” delle lavanderie, due arresti

Sono finiti in manette due cittadini albanesi accusati di “ripulire” la macchinette cambia soldi delle lavanderie con uno speciale marchingegno.

LADRI DI LAVANDERIE. Arrestati dalla squadra mobile di Firenze, dovranno rispondere di furto aggravato in concorso e continuato. La coppia di malviventi si avvaleva di una rudimentale strumentazione che tramite una scarica elettrica era in grado di aprire i contenitori delle lavanderie a gettoni. I due uomini, di 29 e 35 anni, sono stati colti con le mani nel sacco, mentre derubavano un “wash&dry” di viale Morgagni. Nell’abitazione del 35enne la polizia ha poi scoperto e sequestrato quasi un etto di cocaina: in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga è finita anche la compagna dello straniero.

IL PRECEDENTE. La scorsa settimana una lavanderia automatica nella zona di Coverciano era stato derubato per tre giorni di seguito con lo stesso modus operandi. Visionando le immagini della videosorveglianza gli inquirenti avevano subito riscontrato che gli autori del furto erano almeno tre soggetti. Successivi accertamenti hanno poi permesso di risalire ad una moto utilizzaa  da due dei malviventi per raggiungere il luogo dei tre colpi in serie. Ieri mattina, durante i servizi di contrasto alla criminalità disposti  dal questore di Firenze Raffaele Micillo, gli uomini di via Zara hanno individuato a Rifredi lo scooter ricercato, parcheggiato in viale Morgagni proprio nei pressi di un altro wash&dry. I poliziotti hanno così bloccato i ladri che avevano appena mandato in tilt la macchina cambia soldi dell’esercizio.

IL MARCHINGEGNO. Nel marsupio del maggiore dei due, gli agenti hanno trovato il marchingegno fatto in casa con delle batterie collegate ad un pulsante che aziona degli impulsi elettrici emanati da una serpentina in rame. Gli impulsi mandano in tilt i dispositivi che in questo modo erogano monete o gettoni senza alcun controllo. Nelle tasche del complice c’era invece il bottino: 25 gettoni da 3 euro l’uno. (Nella foto lo strumento utilizzato nei furti)

Due giovani toscani a ”The Voice of Italy”

Due giovani toscani a The Voice, il talent show della Rai.

LA TOSCANA A THE VOICE. Si tratta di Benedetta Giovagnini di Marciano della Chiana e di Francesco Marotta di Faella. Entrambi in arrivo dall’Aretino, con la loro esibizione, ieri sera, hanno fatto “girare” i giudici del programma. Superando così le terze blind audition, ossia le audizioni alla cieca tipiche del programma, durante le quali i capi dei vari team –  J-Ax, Raffaella Carrà, Piero Pelù e Noemi – non possono guardare l’aspetto dei concorrenti mentre si esibiscono.

BENEDETTA E FRANCESCO. Entrambi già da tempo abituati alle luci del palcoscenico, adesso avranno l’occasione di mettersi in mostra da una ribalta di importanza nazionale. Benedetta ha dedicato la sua esibizione alla sorella Valentina,  anche lei cantante, arrivata sul podio di Sanremo Giovani nel 2002, e deceduta in un incidente stradale cinque anni fa.

Ubriaco molesta i turisti, denunciato dai vigili 40enne marocchino

Dopo aver alzato un po’ troppo il gomito, ha cominciato a infastidire un gruppo di turisti.

UBRIACO MOLESTA I TURISTI. Finisce nei guai un 40enne di cittadinanza marocchina, fermato da una pattuglia dei vigili urbani di Firenze, mentre in evidente stato di ubriachezza molestava in piazza Duomo un gruppo di visitatori.

LA DENUNCIA. L’uomo che inizialmente si è rifiutato di dare le proprie generalità, è stato denunciato per ubriachezza molesta, resistenza a pubblico ufficiale e mancato rispetto delle norme sull’immigrazione. Alla vista della pattuglia l’uomo ha cominciato a inveire. Gli agenti lo hanno subito bloccato e portato alla centrale e qui, dopo la fotosegnalazione, il marocchino è stato denunciato e poi rimesso in libertà.

Lotta alla contraffazione: sequestrati 200 pezzi al mercato di Campo di Marte

Continua la lotta della municiplae contro gli abusivi e la vendita di oggetti contraffatti.

IL SEQUESTRO. Al mercatino di Campo di Marte, in viale Manfredo Fanti, la polizia ha sequestrato oltre 200 pezzi tra borse, occhiali e piccoli oggetti contraffatti e non conformi alle norme di sicurezza.

BORSE E PORTAFOGLI. Proprio al mercatino, un senegalese di 31 anni, è stato denunciato a piede libero dopo che gli agenti lo hanno sorpreso mentre stava vendendo borse e portafogli con marchi contraffatti Prada e Gucci.

MA ANCHE OCCHIALI CONTRAFFATTI. Altre due persone, un senegalese e un bengalese, sono state invece multate per esercizio irregolare del commercio: una offriva vari articoli ed accessori in pelle, la seconda occhiali da vista e materiale elettrico. Il materiale sequestrato, non conforme alle norme di sicurezza, sarà distrutto.

Nasce ”Selfhabitat Cultura”, l’associazione che spiega il design

L’associazione “Selfhabitat Cultura” è il punto di arrivo di una serie di lezioni e dibattiti nati a Firenze quasi 4 anni fa, sotto il nome di “Florence 2010”, grazie ad un’idea di Pierluigi Bemporad. Tra i principali organizzatori dell’evento ci sono i nomi di Sergio Givone, assessore comunale alla Cultura e dell’architetto Giovanni Pasca (nella foto con Pierluigi Bemporad e Valentina Gensini, storica dell’arte e curatrice). Proprio quest’ultimo ha spiegato com’è stato possibile armonizzare le modernità del design con lo spirito architettonico rinascimentale della città di Firenze, con parole di un forte valore emblematico: “Non è la storia che uccide la contemporaneità, sono gli stessi contemporanei ad ucciderla, quando sono così fessi da farsi ostacolare dalla storia”.

SELFHABITAT CULTURA. Proprio su queste basi è stata fondata l’associazione, che si pone la difficile missione di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone appassionate di design, compresi coloro che stanno per intraprendere carriere o studi nel settore. Per riuscire nell’intento, è stato costituito un apposito comitato scentifico, che mirerà a risvegliare l’interesse verso la modernità nel campo della progettazione, riportando Firenze al ruolo che ebbe negli anni Sessanta e Settanta, quando i giovani architetti fiorentini crearono una sorta di “anti-design” in città, spiccando rispetto al resto d’Italia. Questa “età dell’oro” finì, però, nel decennio successivo, quando quest’elité di giovani intraprendenti decise di spostare la sua attività a Milano. Invece che piangere sul latte versato, Selfhabitat Cultura si propone di far tornare a brillare il design fiorentino, attraverso il terzo ciclo di “Lezioni di Design”, che inizierà domani, venerdì 28, e che vedrà l’organizzazione di tre conferenze e di una tavola rotonda, specificatamente studiate per approfondire il rapporto tra arte e tecnica nel design.

CALENDARIO. Il ciclo si aprirà, appunto, domani alle 18.30, presso il SUC alle Murate, con il primo incontro-conversazione dal titolo “Design tra arte e tecnica”, presieduto dagli stessi Pasca e Givone. Il secondo appuntamento, invece, sarò il 15 aprile alle 18.00, nella stessa sede, con una conferenza dal titolo “Design e Tecnologia, le nuove frontiere”, a cui prenderanno parte Alessandro Masserdotti, Troy Nachtigall e Denis Santachiara, tutti esperti di design. Seguirà, poi, il 13 maggio (presso la Palazzina Reale, alle 17.30), una lezione su “Il design degli architetti dopo la stagione dei maestri”, che vedrà la partecipazione di personalità di spicco del mondo dell’architettuta, quali Paolo Deganello, David Palterer, Franco Raggi ed Angela Rui. La tavola rotonda finale, infine, sarà il 18 settembre alle 18, alla Limonaia di Villa Strozzi; per quest’occasione, Fulvio Carmagnola, Domitilla Dardi, Paolo Deganello ed Alessandro Mendini presentaranno un tema dall’hegeliano titolo “Dalle avanguardie a dopo la fine dell’arte”. Inoltre, per l’intero mese di giugno, le Murate ospiteranno una mostra dedicata a Charlotte Pierrand, collaboratrice di Le Corbusier e vera e propria maestra nel campo del design.

GIVONE. Dopo aver definito Firenze come una città-laboratorio del design e come un perfetto e naturale punto d’incontro tra l’arte e la tecnica, l’assessore comunale alla Cultura si sofferma sulle caratteristiche del moderno design: “Firenze è sempre di piu, ed a ragione, riconosciuta come la città del design. Noi qua parliamo di design perchè esso si situa nel luogo strategico in cui l’arte e la tecnica si toccano, sfiorano, annusano, odiano, scontrano. Queste, un tempo, erano la stessa cosa, ma adesso ci troviamo alla fine di un lungo percorso durante il quale si sono diramate: la tecnica può essere tutto fuorché arte, l’arte può essere tutto fuorché tecnica. Non possiamo, però, limitarci a prendere atto di tale diversificazione, perchè esiste ancora un punto in cui si incontrano: il design, giust’appunto, che è l’indicatore, la spia, che conferma tale rapporto”.