domenica, 8 Giugno 2025
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Piazza Santa Croce diventa un ”circo”. Di solidarietà

Nel mezzo del cammin di nostra vita… ritornai in piazza Santa Croce con musicisti, pagliacci e saltimbanchi.

L’INIZIATIVA. Domenica 28 aprile, dalle 14 alle 19, proprio davanti alla basilica, arriverà la rombante “Clown Car” con a bordo una ventina di artisti, pronti a trasformare la piazza in un “Circo di solidarietà” a sostegno dell’associazione “Noi per Voi per il Meyer Onlus”. “C’è chi viene dal teatro come Giulia (Cavallini, ndr), chi dalla strada, chi dalla claunterapia in ospedale”, spiega Luigi Benassai. “Cercheremo di fare un intrattenimento di tipo variegato – continua – Ci sarà musica, spettacolo, ma anche momenti di contatto con il pubblico”. La piazza non è stata scelta a caso: “È un luogo di intrattenimento, ma non di distanza con la gente – sottolinea – Il progetto è quello di avvicinare le persone con il sorriso allo scopo benefico”.

DIVINA COMMEDIA. Il momento clou sarà l’interpretazione allegra della Divina Commedia da parte dei mimi: “Abbiamo l’egida del ‘Farfarello’ Alessio Cinotti, un poeta declamatore della piazza fiorentina che conosce la Divina Commedia a memoria – spiega Luigi Benassi – io e Giulia andremo ad interpretare con la nostra espressione mimica il canto terzo dell’Inferno con la figura di Caronte e il canto quinto dedicato a Paolo e Francesca”. Prende la parola Giulia Cavallini: “Sono psicologa clinica, sento vicino il progetto Meyer e l’idea di poter contribuire in senso artistico in questa direzione mi rende felice – afferma – La piazza permette di creare delle sinergie con i bambini, ma anche con gli adulti che si lasciano coinvolgere anche se per pochi minuti”. “E si crea una rete che permetta la risoluzione dei problemi”, aggiunge il presidente dell’associazione OpenArt, che opera sul territorio fiorentino e aggruppa artisti eterogenei.

RICERCA. Proprio così, perchè il vero scopo, domenica in piazza Santa Croce, sarà raccogliere fondi per un progetto di ricerca sulla chemioresistenza, finanziato dall’associazione “Noi per Voi per il Meyer Onlus”. Il presidente dell’associazione Pasquale Tulimiero spiega il significato di chemioresistenza: “Significa che tutta la chemioterapia che viene effettuata sul bambino viene respinta e dopo un lungo calvario il bambino muore. Sulle leucemie linfatiche la percentuale di bimbi chemioresistenti è intorno al 20%, ma sulle leucemie mieloidi è il 40%. Con questa nuova metodica, noi stiamo sperimentando un vecchio farmaco che potrebbe dare la possibilità di superare la chemioresistenza, con un abbassamento dei livelli chemioterapici ed eliminare anche il trapianto di midollo, che è una delle procedure più costose. Pensate che un trapianto di midollo costa dai 120 ai 200mila euro, eliminandolo con questa metodica si andrà a spendere 10mila euro, rendendolo accessibile a tutti”.

Le librerie che resistono alla crisi

E mentre la crisi non sembra aver la minima intenzione di mollare la presa, c’è qualcuno che crede ancora (o forse spera, o forse è solo un po’ incosciente, come i migliori imprenditori sanno essere) che questo momento sia il migliore per investire.

CULTURA. Investire in qualsiasi cosa, anche in cultura. Ne sa qualcosa Matteo Lander, titolare di Castalia, libreria indipendente che, dopo essere stata per quasi 23 anni in via Senese, si è spostata alla fine del mese di marzo in piazza della Calza (per l’esattezza al civico 153 di via Romana), dove ha trovato un locale più grande per dare nuova verve al suo punto vendita. “Come tutte le librerie italiane soffriamo la crisi a causa di molteplici motivi, il maggiore dei quali è l’affitto – racconta Matteo – per questo siamo arrivati a dover scegliere: o chiudere per le continue perdite o fare una pazzia. Abbiamo scelto la seconda strada”. Grande la partecipazione all’inaugurazione del negozio, che ha visto la risposta di molti amministratori locali e diversi rappresentanti della cultura fiorentina, che hanno manifestato il loro sostegno a questo tipo di iniziative. “Visto che il locale è molto più grande del precedente – continua Matteo – abbiamo deciso di specializzarci nei prodotti da bambino, andando a inserire, oltre ai libri, una serie di giocattoli molto speciali, selezionati per l’occasione tra i migliori produttori francesi, inglesi e tedeschi”. Ma, anche se i giochi sono i nuovi arrivati, non porteranno via del tutto la scena alla carta, che rimane sempre il leit motiv dell’attività. “Abbiamo in programma appuntamenti, incontri e letture, per coinvolgere la gente del quartiere”, spiega.

LIBRERIE “CORAGGIOSE”. Ma Castalia non è l’unica libreria “coraggiosa” della città: ne esistono tante altre che, nonostante il periodo critico, continuano ad andare avanti. È il caso ad esempio della libreria via Laura, punto di riferimento per chi è alla ricerca – soprattutto ma non solo – di manuali scolastici e saggi. “Abbiamo un magazzino enorme – spiega il titolare, Francesco Fiumara – e cerchiamo di stare il più possibile attenti alle esigenze del cliente”. Un negozio che non è mai cambiato dal dopoguerra (“l’ho lasciato così appositamente – dice Francesco – perché le persone ci sono affezionate”) e che ha continuato a collezionare clienti che, con l’avvento della crisi, si sono avvicinati sempre di più al mercato dell’usato. “Se si vuole diventar ricchi non è la strada giusta – continua il proprietario, che pochi mesi fa ha aperto un nuovo punto vendita, a Pistoia – ma se si pensa a fare il proprio lavoro con dei guadagni onesti, allora va bene”.

DI QUARTIERE. E poi, ancora, ci sono le librerie di quartiere, come la Colonna a Gavinana o Flegias in borgo la Croce, quelle dove si trovano “sempre le stesse facce, si parla del libro che si sta acquistando, si fa un pacchettino quando se ne ha bisogno”, spiega Ilaria Guidelli di Punti Fermi, in via Boccaccio alle Cure, aperta da tre anni e mezzo con grande gioia della titolare. “È importante la collocazione e la dimensione intima, oltre al contatto che si stabilisce con le persone. Io, ad esempio – continua – facevo l’architetto e sognavo di aprire una libreria, e alla fine…”. Alla fine ce l’ha fatta, con grande soddisfazione di chi, i libri, continua a volerli comprare e condividere.

Firenze, i mestieri che scompaiono

Sono una “specie in via di estinzione”. Mosaicisti, intrecciatori di paglia, intagliatori, incisori, orologiai e ricamatrici. Il “fatto a mano”, quello che si tramanda dal mastro artigiano al garzone, sta scomparendo dalle strade di Firenze.

I MESTIERI. Mestieri con una storia secolare alle spalle che corrono il rischio di essere cancellati dal made in China e dalla crisi economica. “Il mondo dei corniciai è in difficoltà, negli ultimi anni un gran numero è stato costretto a chiudere – spiega Lorenzo Mori, coordinatore del settore artigianato artistico della Cna di Firenze – ma ci sono tante professioni che stanno svanendo nel nulla: fabbri artistici, chi lavora il peltro, gli arrotatori di ferri taglienti, i calderai e i ramai”. La “lista nera” dei lavori tradizionali che sembrano destinati al declino è lunga. “Anche le attività specializzate nel ‘su misura’ non hanno vita facile – aggiunge Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Firenze – sartorie, camiciai e calzolai stanno diventando una rarità”.

CRISI. Le famiglie fiorentine hanno meno soldi nel portafoglio, e spesso si preferiscono merci convenienti prodotte a livello industriale. “Da una parte c’è la contrazione della domanda interna e la crescita degli affitti. Dall’altra assistiamo a un impoverimento culturale – avverte Mori – la logica dell’usa e getta ha sostituito quella dei manufatti artigianali”. Solo chi guarda all’estero riesce a resistere grazie all’export. In molti casi, però, non ci sono eredi: la sapienza accumulata in decenni di lavoro rischia di andare perduta con l’ultimo artigiano che chiude bottega e va in pensione.

GIOVANI. Sempre meno giovani sono disposti a “sporcarsi le mani”. Secondo il “libro verde per l’artigianato” realizzato dal Comune di Firenze alla fine del 2012, il ricambio generazionale è quasi inesistente. Basti pensare che la metà degli artigiani ha oltre 50 anni, un terzo ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni. Solo il 17% è under 35. Per quei pochi che riescono a trovare apprendisti, poi – si lamentano i diretti interessati – c’è una giungla di leggi e norme che rendono difficile la formazione. A Firenze sono una ventina i maestri artigiani abilitati all’insegnamento, in base alla legge regionale che consente la creazione di “botteghe scuola” dove i giovani possono imparare i mestieri in via di estinzione. Al momento, però – viene spiegato – questo buon proposito rimane sulla carta per le tante richieste burocratiche alle quali piccole e piccolissime attività artigiane, per la maggior parte imprese individuali, non riescono a far fronte. In pratica si dovrebbero trasformare in scuole di formazione, un processo molto difficoltoso per realtà poco strutturate in questo senso. “L’artigianato è tirato per la giacca da più parti – conclude Scatizzi – tutti dicono che è importante, ma nei fatti non riusciamo a fare leggi semplici e soprattutto a fornire finanziamenti. Bisogna semplificare al massimo le procedure, in particolare quelle per formazione e apprendistato”.

Al Mandela Forum arrivano gli Harlem Globetrotters

Spettacolo a stelle e strisce. Al Mandela Forum arrivano gli Harlem Globetrotters, pronti a incantare gli spettatori giovedì 25 aprile.

PRESENTAZIONE. La tappa fiorentina della leggendaria squadra di basket, sulle scene dal 1927, era stata presentata un mese fa con grande entusiasmo, come aveva sottolineato il consigliere comunale Michele Pierguidi: “Accogliamo con grande entusiasmo il ritorno degli Harlem Globetrotters a Firenze. L’Amministrazione comunale è molto sensibile a questi appuntamenti che vanno al di là dello sport. Il basket è uno sport bellissimo e gli Harlem sono capaci di renderlo spettacolare ed ancora più divertente”.

MANDELA FORUM. Il Mandela Forum ospita l’evento degli Harlem Globetrotters per la terza volta in dieci anni. Il delegato del sindaco di Firenze, Marco Calamai, è sicuro che “la sensibilità degli Harlem permetterà ai nostri ragazzi di scendere in campo, giocare e sorridere. Gli Harlem sono la più grande squadra del mondo. Tanti anni fa hanno sfondato la cortina di ferro, portando basket e spettacolo ovunque. Torniamo a collaborare con loro e per noi è un vero piacere”. Calamai sarà infatti presente domani con i ragazzi del progetto “Over Limits – Pallacanestro Integrata Firenze”, che si esibiranno durante l’intervallo della partita.

SOLIDARIETA’. Tante le novità per questo nuovo appuntamento, fra le quali la presenza di una giocatrice donna, Mighty Mitchell. Ma gli Harlem non sono solo grande spettacolo e divertimento. L’aspetto della solidarietà è sempre stato alla base di ogni loro evento e anche questa volta non vi sarà eccezione, parte dell’incasso del tour italiano sarà infatti devoluto alla Fondazione Candido Cannavò, che a sua volta destinerà la somma al Progetto milanese ‘Le Ragazze e i Ragazzi della Via Padova’”.

Paolo Hendel nei nuovi spot di Publiacqua

“Acqua bevila dalla cannella”. Parte la nuova campagna pubblicitaria di Publiacqua, per promuovere la qualità dell’acqua del rubinetto.

SPOT. Il testimonial d’eccellenza sarà l’attore comico Paolo Hendel, nei panni di un Dante Alighieri e un Leonardo da Vinci che, attraverso sketch e battute in toscanaccio, sostengono “la bontà dell’acqua della cannella”. Lo spot, che vede Giancarlo Torri come regista, sarà trasmesso nelle reti tv, alla radio, social network, ma anche sui giornali, manifesti e autobus di tutti i quarantanove comuni della Toscana centrale che aderiscono al servizio idrico di Publiacqua.

QUALITA’. Lo scopo della nuova campagna pubblicitaria – viene spiegato – è quello di far comprendere la qualità e la sicurezza dell’acqua pubblica, proveniente dall’acquedotto dell’Anconella. Il suo utilizzo porta ad un sensibile risparmio economico per i cittadini, ma anche ad un minor impatto ambientale, riducendo l’inquinamento causato dalla bottiglie in plastica.

D’ANGELIS. “La campagna di Publiacqua è da Pubblicità Progresso – spiega il presidente di Publiacqua – noi non siamo in guerra contro le minerali, e ognuno spenda e beva come e quel che vuole, ma contro i troppi pregiudizi da superare vista l’eccellente qualità dell’acqua pubblica, supercontrollata da oltre 300.000 mila test l’anno. La trasparenza è un obbligo anche etico e la carta d’identità dell’acqua è da tempo anche on line e si può trovare (comune per comune) sul sito istituzionale www.publiacqua.it, sul dedicato www.acquadelrubinetto.it  e anche sugli Open Data del Comune di Firenze (www.comune.fi.it). Insomma bere dal rubinetto o dai fontanelli fa bene al portafoglio, all’ambiente e alle nostre città”.

HENDEL. Così come afferma il Dante Alighieri/Paolo Hendel nello spot pubblicitario: “Ah! Bona l’acqua del rubinetto! Sembra d’essere in Paradiso.”

Musei fiorentini, aperture per il 25 aprile

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La memoria passa anche attraverso la cultura.

MUSEI. Per questo motivo domani, 25 aprile, sessantottesimo anniversario della Liberazione nazionale, il Museo di Palazzo Vecchio resterà aperto straordinariamente fino a mezzanotte. Apertura anche per il Museo di Santa Maria Novella, dalle 9 alle 17,30 e per la Cappella Brancacci, dalle 10 fino alle 17.

FESTIVITA’. Aperture straordinarie sono previste anche per le prossime festività nazionali e non, come il 1° maggio, il 2 e 24 giugno e Ferragosto. Per maggiori informazioni: www.museicivicifiorentini.it.

MOSTRE. Per il 25 aprile e 1° maggio sono regolarmente aperte anche le mostre “Porcellane e cappelli fioriti” e “Pesiamo la storia. Bilance e sistemi di peso dal Seicento al Novecento” allestite nello Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, in via Bufalini e la mostra “Da Boldini e de Pisis” a Villa Bardini. Visitabile anche il giardino Bardini, gratuito per i resisenti.

Roberta Ragusa, l’appello delle mamme

Ci sono anche le mamme tra le tante, tantissime persone che ogni giorno seguono da vicino il caso di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua casa nel pisano ormai oltre quindici mesi fa, nella notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012.

MAMME. Mamme proprio come Roberta Ragusa, mamme che proprio per questo motivo si sentono vicine alla donna scomparsa e chiedono che venga fatta giustizia al più presto, che si possa finalmente arrivare alla tanto agognata verità.

L’APPELLO. Mamme che seguono il caso, come migliaia di altre persone, attraverso i social network, e che proprio sui gruppi nati su Facebook in nome di Roberta lanciano il loro appello: quello di fare presto, di trovare la donna scomparsa, di capire cosa sia successo quella notte di gennaio del 2012.

LA FESTA. In molti momenti, soprattutto con l’avvicinarsi delle feste, sono state tante le persone che hanno pensato ai figli di Roberta Ragusa: e le prime a farlo sono state proprio le altre mamme, che alla mamma scomparsa si sentono vicine. Tra l’altro, si avvicina sempre più la festa loro dedicata (in programma la seconda domenica di maggio, quest’anno dunque il 12) ed è questo un altro motivo per cui le madri che seguono il caso chiedono di continuare a cercare, di arrivare alla verità.

LA VERITA’. Verità inseguita dalle tantissime persone che seguono con attenzione la vicenda, e che sperano che il prima possibile possa arrivare la tanto attesa svolta. Per questo si continua a farsi sentire sui social network e a seguire la vicenda di Roberta Ragusa attraverso i media. Con la speranza, ogni volta, che possano emergere novità decisive.

Fusione tra comuni, Firenze pensa ”in grande”

“Grande Firenze grande”. Sarà questo il nome del convegno di sabato 4 maggio a Palazzo Medici Riccardi, che tratterà l’attuale tema della fusione dei comuni.

PROGETTO. Sulla spinta dei neo referendum in Toscana, che hanno portato all’unione di Figline-Incisa, anche Firenze avanza un suo progetto, decisamente ambizioso e “grande”.

FUSIONE. Nel corso del convegno si discuterà infatti sull’eventualità di una fusione globale fra la città e la sua cintura fiorentina, ovvero Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Pontassieve, Calenzano, Lastra a Signa, Signa, Impruneta e Fiesole. Undici comuni uniti, che porterebbero alla “creazione” di una Firenze da 650mila abitanti.

CONVEGNO. Il dibattito, che sarà interamente ripreso dalle telecamere di Toscana Media Channel, si impegnerà ad affrontare i problemi, illustrando inizialmente un sondaggio d’opinione sull’eventuale creazione della “Firenze Grande” e successivamente trattando i temi urbanistici, sociologici, politici, istituzionali ed economici.

Alla scoperta dei quartieri storici di Firenze

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Una passeggiata nella storia di Firenze.

INIZIATIVA. Questo lo scopo dell’iniziativa promossa da Mario Carniani e a cura del Centro Guide Turismo, per riscoprire, attraverso visite guidate gratuite, un pezzo di storia di Firenze che è sotto i nostri occhi da secoli.

VISITE. L’11 e il 25 maggio saranno infatti organizzate delle passeggiate nel centro storico della città, ripercorrendo le antiche unità amministrative dei Quartieri fiorentini e i suoi Gonfaloni.

QUARTIERI. Dopo la cacciata del Duca d’Atene, Gualtieri di Brienne, nel 1343, Firenze venne divisa negli storici quartieri di San Giovanni, Santa Croce, Santa Maria Novella e Santo Spirito che a loro volta furono suddivisi in Gonfaloni, per agevolarne l’amministrazione.

GONFALONI. In San Giovanni vi erano i gonfaloni del Lion d’Oro, il Drago, il Vaio e le Chiavi, in Santa Croce il Carro, il Bue, le Ruote ed il Lion Nero, Santa Maria Novella aveva la Vipera, il Lion Rosso, il Lion Bianco e l’Unicorno ed infine in Santo Spirito vi erano il Nicchio, la Ferza, la Scala e il Drago.

SIMBOLI. Ancora oggi si possono trovare i simboli degli antichi Quartieri e dei Gonfaloni, ad esempio sul soffitto del Salone di Cinquecento, nel cortile del Bargello, nel palazzo dell’Arte della lana o nei vessilli esposti con orgoglio durante il corteo storico per la manifestazione del Calcio Fiorentino.

PRENOTAZIONE. Le visite saranno diluite in due giornate, l’11 maggio verranno visitati i quartieri di Santa Maria Novella e di Santo Spirito, mentre il 25 sarà la volta di San Giovanni e di Santa Croce. Dato che è previsto un numero massimo di venticinque persone per passeggiata, è necessario prenotarsi al numero 055-2616056, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.

”Profumo di Fiesole”, fra ville e fiori

La primavera sbarca ufficialmente a Fiesole questa domenica, 28 aprile.

FIORI. Arriva infatti in piazza Mino la “Fiesole in fiore”, una mostra-mercato di piante e fiori, organizzata da FeLSA CISL Firenze. L’evento si svolgerà dalle 8 fino alle 20 della giornata, dando la possibilità a tutti gli amanti del giardinaggio di poter acquistare le piante dai migliori vivai e fioristi.

COLORI. Anche i più piccoli avranno un loro spazio, sarà infatti organizzato il “Trucca bimbi”, una simpatica iniziativa per portare i colori della primavera anche sui volti dei bambini.

VILLA. Giovedì 2 maggio sarà invece possibile visitare la Villa il Salviatino, grazie all’iniziativa “Visite ai Giardini delle Ville di Fiesole e Vaglia”, promossa dall’Unione dei Comuni di Fiesole e Vaglia, con la collaborazione dei Musei di Fiesole e dell’AIAPP.

VISITA. Un architetto dell’AIAPP farà da guida turistica ai visitatori. Il costo del biglietto varia dai cinque ai tre euro, mentre è gratuito per i bambini al di sotto dei sei anni. La visita prevede un numero limitato di partecipanti e per questo è bene prenotarsi lunedì 29 aprile al numero del call center del Comune 055.055.