mercoledì, 17 Settembre 2025
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Il lago di Isabella Collodi

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Da Venerdì 14 marzo, alla galleria della Fondazione Il Bisonte, sarà in mostra una personale di Isabella Collodi, o meglio una sostanziosa antologia di 9 disegni acquerellati e oltre 50  incisioni all’acquaforte in qualche caso combinata alla puntasecca.

Fogli ricolmi di creature e paesaggi fantastici, in apparenza di facile approccio, ma in realtà complessi, dai quali promana un’atmosfera incantata ed intensamente poetica e da guardare, se non proprio con la lente, certo con molto riguardo. Segni armoniosi e sinuosamente fluenti che illustrano, tra l’altro, I Ching, una cui frase è stata scelta appunto come titolo della mostra.

Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9.00/13.00 – 15.00/19.0 Sabato su appuntamento – domenica chiuso. La mostra rimarrà aperta fino al 24 aprile

 

Aria di primavera a Villa Vogel

La Commissione Ambiente del Quartiere 4 propone anche quest’’anno l’iniziativa. La Festa di Primavera 2008 sarà imperniata su due aspetti caratterizzanti, che sono sintetizzati nel titolo dell’’iniziativa ‘Voli e pedalate’. I voli del pipistrello, come alleato naturale per combattere le zanzare, le pedalate sulla bici, per scoprire il gusto della lentezza a bordo di un mezzo di trasporto sano e ecologicamente perfetto.

Sabato 15 marzo, nella Sala Consiliare di Villa Vogel, alle 9, saluto del Consiglio di Quartiere; alle 9,30, dotoressa Verdini, Asl 10, Attenzione alla zanzara tigre; ore 10, dott.Bella (Quadrifoglio), Interventi pubblici nella lotta alla zanzara; ore 10,30, il dottor Agnelli presenta il progetto ‘Un pipistrello per amico’, a cura del Museo di Storia Naturale di Firenze; ore 11,30, Marco Banchi (Lipu)- Liberazione di volatili del centro di recupero Lipu del Mugello.

Domenica 16 marzo, ore 9,30, Piazza dell’Isolotto. Partenza per una pedalata alla scoperta dei parchi intorno all’’Arno. Faranno da guida i nostri esperti, Daniela Dinelli e Marco Lebboroni, due biologi che alcuni anni fa hanno curato una preziosa pubblicazione sugli itinerari naturalistici nel Q.4. E’ in programma l’’attraversamento e la visita del parco dell’Argingrosso e del parco delle Cascine, con rientro previsto attorno alle 12,30.

Collaborano alla manifestazione: Università di Firenze (Museo di Storia Naturale), Asl 10 Firenze, Quadrifoglio spa, Veni Vidi Bici, Città Ciclabile, FirenzeInBici, Giacche Verdi-Guardie Ambientali a cavallo, ISDE- Medici per l’Ambiente, Unicoop Firenze. Per informazioni: Segreteria Commissione Ambiente Quartiere 4, 055.2767150, per la biciclettata 329.6516245.

UN DISINFESTANTE ‘BIOLOGICO’ PER LE ZANZARE: IL PIPISTRELLO – Il pipistrello? Quante brutte cose di dicono di lui: si attacca ai capelli, succhia il sangue, aggredisce l’uomo. Ma avete un’idea delle dimensioni di questo pericolo pubblico? Una ‘gioiosa macchina da guerra’ di 5-7 cm e dal peso di 5-15 grammi. Davvero spaventoso, non c’è che dire…

Conosciamolo dunque un po’ meglio questo parente di Batman. Il pipistrello è l’unico mammifero che sa volare e, grazie ad un sofisticatissimo sistema di radar ad ultrasuoni, riesce a ‘vedere’ anche nella più completa oscurità. Insomma, un vero specialista! Con in più una caratteristica che dovrebbe interessarci molto: è un grande divoratore di insetti. In una notte d’estate un pipistrello può arrivare a ingurgitare fino a 2.000 (sì, duemila, avete capito bene!!) zanzare.

Soffermiamoci su questo punto perché tutti nelle ultime estati abbiamo sofferto gli assalti fastidiosi delle zanzare, reagendovi rabbiosamente armati di insetticidi o invocando le agognate disinfestazioni. Ma così facendo in realtà rischiamo di procurarci un male ancora peggiore perché i piretroidi e gli esteri fosforici alla base degli insetticidi chimici non sono selettivi e pertanto uccidono quasi tutti gli insetti, immunizzando peraltro quelli che riescono a sopravvivergli. Senza contare che alcuni test di questi prodotti sulle cellule umane hanno evidenziato alti livelli di pericolosità per la nostra salute.

Per quanto concerne le disinfestazioni esse sono dannose per l’’ecosistema in generale anche perché colpiscono pure gli insetti utili (basta pensare alle api sempre più decimate dalle irrorazioni chimiche). Quindi la lotta contro le zanzare deve essere – per quanto possibile – condotta con mezzi ‘biologici’ e dunque spazio al predatore ‘numero 1’ degli insetti nocivi: proprio lui, il pipistrello. Ma non dobbiamo dimenticare neppure altri preziosi ‘collaboratori’ come gechi, rondini, rondoni e balestrucci.

Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze ha messo a punto un progetto per tutelare e proteggere i nostri amici ‘chirotteri’ (così si chiamano scientificamente) nell’ambiente urbano. Si deve sapere che il pipistrello non nidifica in proprio ma si serve di rifugi preesistenti (cavità degli alberi, grotte, gallerie, cave etc.). E’’ chiaro che l’attuale sistema di vita delle nostre città si presenta quanto mai inospitale per il mangia-zanzare volante e dunque i ricercatori hanno predisposto per lui dei rifugi speciali: le bat house o bat box. Posizionate sugli alberi o sulle pareti della casa, a circa 4 metri di altezza dal suolo, queste casette offrono al pipistrello un confortevole rifugio.

Insomma, se vogliamo davvero sbarazzarci dalle zanzare senza avvelenare noi stessi e l’ambiente circostante, beh, dovremmo proprio adottare un pipistrello.

Operaio cade dal tetto

L’operaio stava verificando la copertura del tetto del capannone insieme ad un collega, quando una botola ha ceduto e l’uomo è cascato compiendo un volo di sei metri.

È stato il collega a chiamare i soccorsi, che hanno trasportato il ferito in elicottero all’ospedale di Careggi. Il trentasette non è, comunque, in pericolo di vita.

Ora il lavoro è passato in mano ai vigili del fuoco, ai carabinieri e al personale di Medicina del Lavoro della Asl, che devono verificare l’applicazione delle misure di sicurezza.

Scrivere con gli occhi

Gli strumenti permettono a una persona che concentra lo sguardo su uno schermo di “scegliere” con il solo movimento degli occhi ad esempio una sequenza di lettere che formano parole, righe e periodi.

In breve, si tratta di una sorta di “mouse” oculari che una volta tarati sulla singola persona consentono a chi non è in grado di muovere altro se non lo sguardo di comunicare con il mondo.

La Regione Toscana, assessorato per il diritto alla salute, ha deciso di finanziare l’acquisto di questi dispositivi per fornirli in uso a persone affette da gravissime patologie.

La delibera si riferisce a persone affette da gravi patologie neurovegetative (come la Sclerosi laterale amiotrofica), da sindromi post traumatiche per lesioni cervicali alte che comportano una completa tetraparesi (cioè l’impossibilità di muovere tutti gli arti), con dipendenza da ventilatore meccanico e coloro che sono affetti dalla sindrome “locked-in”.

Tutte persone che, pur mantenendo inalterate le capacità cognitive e le funzioni cerebrali superiori, subiscono una alterazione severa della capacità espressiva sia verbale che scritta e perdono progressivamente la facoltà di comunicazione e di relazione, rischiando di vivere nel totale isolamento. Unica risorsa, molto spesso, il movimento degli occhi, ed ecco quindi intervenire l’utilità di questi straordinari strumenti messi a disposizione dalle moderne tecnologie.

La spesa prevista dalla Regione è di 350.000 euro per ausili che hanno ciascuno un costo variabile tra i 13.000 e i 22.000 euro. Obiettivo del finanziamento è quello di agevolare e incentivare la comunicazione interpersonale di questi pazienti e la possibilità di mantenere una certa vita di relazione anche nelle fasi più acute e invalidanti della patologia.

In Toscana esistono esperienze aziendali consolidate nel campo della “assistite technology” presso i Laboratori ausili aziendali istituiti nelle Asl di Prato, Pistoia, Pisa, Livorno, Arezzo e Firenze, che hanno sviluppato specifiche competenze nel settore degli ausili elettronici e informatici per la comunicazione, l’apprendimento e il controllo ambientale. Questi laboratori assicurano, grazie al lavoro di equipes multidisciplinari, una valutazione competente dei bisogni dei pazienti e operano in raccordo con i servizi delle Asl di residenza dei pazienti stessi.

 

Le sculture di Danti al Bargello

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La mostra ha preso occasione dal restauro attualmente in corso delle tre grandi figure in bronzo del Battistero di Firenze, che raffigurano la Decollazione del Battista e sono il capolavoro dello scultore.

Grazie alla disponibilità dell’Opera di Santa Maria del Fiore, questo gruppo monumentale appena restaurato costituirà il fulcro dell’esposizione, che è perciò intitolata: I grandi bronzi del Battistero. L’arte di Vincenzo Danti, discepolo di Michelangelo.

Contemporaneo del Giambologna, ma morto assai giovane, come lui Danti lavorò a lungo al servizio dei Medici.
Gran parte delle opere che realizzò per Cosimo I sono oggi conservate al Museo Nazionale del Bargello, che è dunque la sede privilegiata per richiamare l’attenzione del pubblico su questo straordinario scultore del Cinquecento, particolarmente attento alla lezione di Michelangelo.

Nonostante Danti non sia stato né un allievo né un collaboratore diretto del Buonarroti, ne fu tuttavia tra i più originali e importanti seguaci.

Il suo rapporto con Michelangelo, di cui può ritenersi un ideale “discepolo”, si basò infatti su una libera elezione delle opere del maestro come modelli normativi: studiandole lungamente e da vicino, egli ne condivise in profondità non solo gli ideali formali, ma anche la tecnica e il metodo di lavoro.

Peraltro, il suo ‘michelangiolismo’ è diverso da quello dei seguaci fiorentini del Buonarroti, legati alle opere giovanili del maestro presenti a Firenze.

Danti porta invece nella città dei Medici il linguaggio formale del Michelangelo romano e dei molti suoi discepoli – scultori e pittori – dal 1550 in poi.

La mostra, che intende riunire al gruppo del Battistero e alle opere del Danti già presenti al Bargello gran parte di quelle collocate in altre sedi fiorentine e in raccolte museali in Italia e all’estero, sarà certamente l’occasione per uno studio critico approfondito di questo scultore anche dal punto di vista della sua tecnica magistrale.

L’attuale restauro del gruppo monumentale del Battistero, condotto sotto la supervisione dell’Opificio delle Pietre Dure, offrirà alla mostra e al catalogo un ulteriore fondamentale apporto di conoscenze scientifiche.

La rassegna sarà a cura della Direzione del Museo Nazionale del Bargello e di Charles Davis, noto specialista di scultura del Cinquecento e di Vincenzo Danti in particolare. Altri studiosi e specialisti svilupperanno con loro saggi in catalogo i diversi aspetti dell’arte del Danti, per offrirne un “ritratto” quanto più possibile completo e nella più larga prospettiva della cultura figurativa del suo tempo.

Museo Nazionale del Bargello Firenze
Dal 16 aprile al 7 settembre 2008

Sanitari, anticipo sul contratto

Una bella sorpresa per infermieri e personale del ruolo sanitario, professionale, tecnico e amministrativo. Infatti l’Assessorato per il diritto alla salute, aderendo alla richiesta delle organizzazioni sindacali, ha dato mandato ai direttori generali delle Aziende di mettere subito in pagamento una quota pari al 90% degli incrementi dello stipendio tabellare previsti dalla ipotesi di accordo di Contratto nazionale siglata il 29 febbraio scorso, da calcolare per il 2006, 2007 e primo trimestre 2008.

Da tenere conto che la quasi totalità degli incrementi previsti dall’ipotesi di accordo è concentrata proprio sullo stipendio tabellare.

L’onere finanziario a carico del sistema per questo acconto (salvo conguaglio) ammonta a circa 80 milioni di euro. L’aumento in busta previsto dal contratto per il dipendente si aggirerà a regime mediamente intorno a 103 euro mensili lordi. Usufruiranno dell’anticipo gli oltre 40.000 dipendenti del Servizio sanitario regionale delle categorie del comparto.

L’anticipazione esce di fatto dalle normali procedure in quanto l’ipotesi di contratto siglata da sindacati e Aran non ha ancora superato tutti i passaggi che la trasformeranno in contratto pienamente in vigore.

Ma è stata resa possibile dalle buone condizione finanziarie della sanità toscana, dalla disponibilità delle risorse necessarie per la copertura, che sono state a suo tempo accantonate, e rappresenta un segnale concreto nei confronti di decine di migliaia di lavoratori impegnati ogni giorno nei servizi, a garanzia del buon funzionamento e della qualità della sanità pubblica toscana.

I sapori del vino…in libreria

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Questa volta lo fa con I sapori del vino – Bere e ribere girando l’Italia, della Edizioni Medicea: una piacevole escursione tra i più rinomati vini italiani, dal Piemonte alla Sicilia, tra rossi, bianchi, rosati, frizzanti, spumanti e aromatizzati.

Non mancano accenni ai principali vitigni che caratterizzano la produzione vinicola del nostro paese, come pure ai diversi disciplinari di produzione, dall’Igp al Docg, che garantiscono il consumatore. Non mancano neppure i consigli di come fare il vino per gli appassi0onati dilettanti.

Il volumetto è stato commissionato alla Edizioni Medicea da un’organizzazione multinazionale che, periodicamente, fa simpatico dono della descrizione delle caratteristiche enogastronomiche del nostro paese ai propri associati.

Valdemaro Casini conclude il suo lavoro con lo spumeggiante ”Decalogo dell’Assaggiatore di vini” che, fra il serio e il faceto, Beppe Gavotti fa del dono di Bacco.

Due mostre di Adéagbo in città

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Adéagbo, da qualche anno, ha avuto ampio riconoscimento anche in Europa.Due le città, come due i luoghi ricchi di storia coinvolti per costruire “l’incontro” di Adéagbo con la cultura occidentale: se nei mesi scorsi Venezia e la Fondazione Querini Stampalia sono state per lui una straordinaria fonte di ispirazione, Firenze e Palazzo Vecchio saranno la nuova occasione che arriverà a coinvolgere addirittura due sedi espositive.

La prima installazione è pensata appositamente per le sale del Museo di Palazzo Vecchio, centro politico e simbolo della città, la seconda viene invece presentata nello spazio espositivo della galleria Frittelli arte contemporanea.

Per la prima volta il Museo di Palazzo Vecchio aprirà i Quartieri Monumentali ad una esposizione di arte contemporanea.

Georges Adéagbo realizzerà un progetto site specific nato dalla relazione con la storia di Firenze e la visione contemporanea di un artista dell’Africa occidentale: uno sguardo straniante nato dall’incontro di due culture così diverse.

I libri e le carte antiche della Biblioteca, i cicli di affreschi, le opere d’arte distribuite nel Museo, ma anche gli antichi strumenti musicali e le raffigurazioni del mondo nei cartigli della Sala delle Mappe, come i suoni e i colori della città, la sua architettura, i monumenti, le persone che la popolano, diventano per l’artista una inesauribile fonte d’ispirazione per costruire il suo “incontro” con Firenze.

Nel suo fare arte Adéagbo evidenzia le difficoltà di persone che vivono separate e che cercano un contatto: “…vicini, separati da un alto muro, sentono ciascuno i rumori dell’altro, ma hanno solo un’idea vaga di come gli altri vivano. Alla fine uno di loro costruisce una scala, vi si arrampica e intravede chi sono gli altri e come vivono”.

Nelle sale del Museo di Palazzo Vecchio Adéagbo interviene con piccole sculture lignee, libri, oggetti di uso quotidiano, carte e dipinti eseguiti da artisti del Benin, facendoli dialogare e reagire con l’ambiente e le opere cariche di storia e significati.

Negli spazi di Frittelli arte contemporanea approda il lavoro che Georges Adéagbo ha realizzato per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia: si compie così l’incontro tra Venezia e Firenze «La rencontre»..!Venise – Florence..!

Dalla dimensione particolare propria del progetto di Palazzo Vecchio, lo sguardo si espande qui sull’intera società occidentale rappresentata da una molteplicità di oggetti (stralci di giornale, fotografie, libri usati, dischi in vinile, ombrelli, bottiglie, etc.) che come tracce della nostra cultura dialogano con manufatti provenienti dalla patria di origine dell’artista.

La “partecipazione” fa scuola a Parigi

La legge sulla partecipazione della Toscana, approvata dal Consiglio regionale a dicembre, sarà infatti una delle buone pratiche protagoniste della quinta Conferenza europea sulla qualità dei servizi pubblici.

L’appuntamento è a Parigi, ad ottobre. La prossima edizione sarà dedicata al ruolo giocato dai cittadini e dai portatori di interesse nel determinare la qualità dei servizi e delle politiche pubbliche.

Il dipartimento della funzione pubblica del Consiglio dei ministri italiano ha selezionato la legge toscana, un testo che guarda sicuramente alle esperienze d’Oltralpe ma è anche molto toscano, e l’Azienda sanitaria di Nuoro, che sta portando avanti un progetto per coinvolgere i cittadini nel monitoraggio e nella valutazione dei servizi sanitari.

La scelta ‘partecipativa’ della Toscana non sta comunque solo nella legge approvata a dicembre. Modelli e strumenti di partecipazione si ritrovano nella proposta di legge sui servizi pubblici locali che la giunta si accinge a proporre.

Sulla sanità invece (e sul ticket sanitario in particolare) la giunta ha organizzato l’anno scorso il secondo electronic town meeting di Marina di Carrara: una grande ‘assemblea’ telematica che ha permesso di coinvolgere in una discussione vera, per un giorno intero, centinaia di cittadini.

Della legge sulla partecipazione toscana si è parlato nei giorni scorsi anche a Perugia. L’assessore alle riforme Agostino Fragai ha raccontato il modello scelto dalla Regione nel corso di un convegno che si è svolto a Palazzo Cesaroni il 6 marzo, organizzato dal Consiglio regionale umbro.

La Franciacorta a Firenze

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La grande festa a Firenze, che avverrà il 19 marzo al Grand Hotel, prevede eventi, appuntamenti, degustazioni per sorprendere ed entusiasmare la città.

Saranno giorni di incontro con i produttori e di racconti sul territorio per comunicare la cultura delle bollicine a Firenze, città abituata storicamente e culturalmente ad apprezzare vini prestigiosi.

Il Franciacorta, prodotto in un territorio dalle caratteristiche uniche, risultato di lunghi anni di evoluzione in cantina, di un metodo fatto di regole severe e di un rapporto passionale con l’uomo che lo cura, si presenta a Firenze per raccontare la sua storia arricchita da radici lontane e da esperienze giovani, e la sua realtà fatta di qualità al livello più alto in Italia.

E per condividere questa qualità che non è solo frutto del lavoro di una Regione ma risultato di capacità e passioni tutte italiane.

Franciacorta a Firenze offrirà lo spunto per provare gli abbinamenti con importanti cucine e con tanti prodotti della gastronomia toscana: un gioco che vuole accompagnare la già vasta cultura locale e offrire stimoli nuovi e scoperte entusiasmanti.