giovedì, 1 Maggio 2025
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In taxi, con il bancomat

A Firenze il taxi si paga sempre di più con il bancomat. Grazie all’accordo del Comune con il gruppo Bassilichi, cittadini e turisti per saldare il prezzo della corsa possono utilizzare carte Pago Bancomat, carte internazionali e PostePay attraverso un servizio che per un anno, a partire dalla data di attivazione, per i tassisti è gratuito.

BANCOMAT. “Il nostro intento – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Sara Biagiotti – è quello di offrire questa innovativa possibilità a tutti gli operatori che ne faranno richiesta, e che grazie a Bassilichi potranno anche frequentare un corso di formazione gratuito per approfondire sia le caratteristiche del servizio, sia i benefici per gli utenti ed i vantaggi per la categoria. Vogliamo che presto il 100% dei taxi fiorentini sia dotato di strumenti di pagamento elettronico, e che tutti siano funzionanti. Questa iniziativa, alla quale ha aderito Cotafi, insieme al lavoro svolto dall’altra cooperativa So.co.ta, va in questa direzione”. I taxi aderenti saranno riconoscibili da una vetrofania che pubblicizza il servizio, molto richeisto soprattutto dagli stranieri.

VALUTA. Bassilichi, azienda fiorentina operatore di riferimento nel Business Process Outsourcing a livello nazionale, ha messo a punto una soluzione che si basa su una piattaforma tecnologica affidabile, sicura, veloce e innovativa e che spazia dalla installazione dei terminali di ultima generazione, alla manutenzione on site e all’ help desk telefonico, per arrivare al processing della transazione. Inoltre, si potrà pagare la corsa con la conversione nella valuta richiesta dall’utente, in base al tasso di cambio in vigore nel momento della transazione. “Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione di Firenze le nostre competenze nel settore, fornendo un servizio che migliorerà l’attività quotidiana dei tassisti rendendo al contempo più soddisfacente ed efficiente il rapporto con i clienti – sottolinea Leonardo Bassilichi, amministratore delegato di Bassilichi spa – siamo convinti che lo sviluppo del nostro territorio passi anche attraverso iniziative come questa che vedono la fattiva collaborazione pubblico-privato su progetti concreti e che rappresentano uno stimolo forte verso la tracciabilità, la legalità e la trasparenza”.

Casa, apre il bando a sostegno dell’affitto

Da giovedì 4 aprile e fino al 9 maggio sarà aperto il bando a integrazione del canone di locazione per l’anno 2013.

COSA E’. Si tratta – spiegano da Palazzo Vecchio – di un contributo pubblico dato alle famiglie titolari di un contratto di locazione regolarmente registrato, con un canone di affitto alto rispetto al totale del reddito familiare. Questa misura di sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione è prevista dalla legge 431 del 1998, che istituisce un fondo regionale ad hoc dal quale tutti gli anni vengono trasferiti ai comuni i finanziamenti per i cittadini. La Regione definisce ogni anno le modalità di gestione del fondo, i requisiti per fare domanda, la somma da destinare ad ogni comune. Questo “contributo” non copre per intero l’importo del canone di locazione, ma ha lo scopo di abbatterne una parte rendendolo più equo.

CHI PUO’ RICHIEDERLO. Per poter presentare la domanda del contributo affitto, i requisiti fondamentali sono prima di tutto essere cittadino italiano o di uno stato aderente all’Unione Europea, in possesso di attestazione di regolarità di soggiorno, o di altro Stato non aderente all’Unione Europea a condizione che sia titolare di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno, di validità almeno biennale, ed esercitino regolare attività lavorativa e in possesso del certificato storico di residenza da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella Regione Toscana; e ancora, avere la residenza nell’alloggio per il quale si richiede il contributo ed essere titolare di un regolare contratto di affitto esclusivamente ad uso abitativo, regolarmente registrato ed in regola con il pagamento annuale dell’imposta di registro. Altro requisito è quello di non essere assegnatario di alloggio di edilizia residenziale pubblica o conduttore di alloggi inseriti nelle categorie catastali A/1 (abitazione di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (palazzi con pregi artistici e signorili); e ancora non essere titolari, assieme al proprio nucleo familiare, di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare e non essere titolari di diritti di proprietà su uno o più alloggi o locali ad uso abitativo, sfitti o concessi a terzi, ubicati in qualsiasi località; non essere titolari, da parte di nessuno dei componenti il nucleo familiare, di altro beneficio pubblico, da qualunque Ente ed in qualsiasi forma erogato a titolo di sostegno abitativo; e infine avere una certificazione in corso di validità dalla quale risulti un valore ISE (Indicatore della Situazione Economica) non superiore a 28.111,05 euro.

COME. Il bando e il modulo di domanda possono essere scaricati dalla rete civica del Comune (www.comune.fi.it) e ritirati presso la Direzione Patrimonio–Servizio Casa, gli URP del Comune di Firenze e le Organizzazioni Sindacali degli inquilini. Per quanto riguarda le modalità di presentazione della domanda (entro la scadenza prevista), il modulo può essere consegnata a mano al Servizio Casa secondo le modalità indicate nel bando; spedita tramite raccomandata A/R entro la data di scadenza del presente. Le domande possono essere presentate anche tramite le Organizzazioni Sindacali degli inquilini e dovranno essere consegnate al Servizio Casa entro la data di scadenza. Gli uffici raccomandano a chi volesse presentare domanda di leggere attentamente bando e sottolineano che il Comune di Firenze non inoltrerà comunicazioni personali all’indirizzo dei singoli interessati circa l’eventuale esclusione o collocazione nell’elenco provvisorio e definitivo.

Terminata l’accoglienza invernale: ospitate più di 400 persone in città

Terminata l’accoglienza invernale: ospitate più di 420 persone a Firenze.

ACCOGLIENZA INVERNALE. È finito il 31 marzo il servizio predisposto dall’amministrazione comunale per dare una risposta alle persone in difficoltà nei mesi più rigidi dell’anno. Il servizio, che ha aperto i battenti a metà novembre, consiste nella messa a disposizione di posti aggiuntivi rispetto all’offerta consueta nelle strutture di accoglienza per i cosiddetti senza fissa dimora. Non si tratta però semplicemente di un posto letto, spiegano da Palazzo Vecchio: agli ospiti infatti viene fornito anche il pasto serale e la prima colazione. “Da diversi anni come amministrazione comunale abbiamo scelto di privilegiare un’accoglienza di qualità – commenta il vicesindaco e assessore al welfare Stefania Saccardi – che punta a offrire assistenza e, a chi è interessato, percorsi di integrazione nella società. Si tratta di un grande impegno che svolgiamo grazie al prezioso contributo delle associazioni che rappresentano un vero e proprio terminale del Comune sul territorio. È soprattutto grazie al loro lavoro che, anche quest’anno, a Firenze non si è verificato nessun decesso a causa del freddo. L’azione preventiva e il sostegno delle associazioni del tavolo dell’inclusione sociale che si sono prodigate sul territorio distribuendo pasti caldi e coperte a coloro che, per loro scelta, hanno rifiutato l’ingresso nelle strutture di accoglienza, sono stati come sempre fondamentali”.

I POSTI. I posti aggiuntivi messi a disposizione questa stagione invernale sono stati 120, distribuiti tre strutture del Comune (Albergo Popolare, Foresteria Pertini, Foresteria Fuligno) e ulteriori 20 nella struttura della Caritas di via Gioberti. Analizzando i numeri, emerge che il numero delle persone accolte è diminuito rispetto allo scorso inverno (un trend che si conferma per il terzo anno consecutivo): in totale sono stati 424 gli ospiti, di cui a 351 stranieri e 73 italiani. Alla base di questa riduzione principalmente il fatto che da quest’anno l’Ostello del Carmine è inserito nell’accoglienza ordinaria e destinato ai residenti in carico ai servizi sociali. E questa è anche una delle ragioni per cui, per la prima volta, gli italiani non sono il primo gruppo per presenze, ma sono scivolati al terzo (preceduti da Marocco e Romania): i residenti sono infatti inseriti nell’accoglienza ordinaria piuttosto che in quella “straordinaria” invernale. Questo inverno ha debuttato anche il Protocollo Dea, ovvero l’intesa fra Comune e Azienda sanitaria di Firenze per l’attivazione di ricoveri in struttura per persone senza fissa dimora che stazionano nei pronto soccorso degli ospedali e che non necessitano di cure mediche. Complessivamente le chiamate dai Dea sono state diciassette.

AIUTI. Anche la città, chiamata in causa dall’appello del vicesindaco a dare una mano nel periodo più freddo dell’anno, non ha fatto mancare il suo sostegno. La Ge&Oil Nuovo Pignone ha sostenuto in parte economicamente la fornitura dei pasti per gli ospiti delle strutture; il Circo Nero ha avviato una raccolta di fondi con cui sono state acquistate coperte e giubbotti per i senza fissa dimora. Coperte sono state donate anche dagli albergatori fiorentini, mentre l’Hotel Adler Cavalieri ha donato materassi. “Ringrazio tutti coloro che hanno accolto l’appello dell’Amministrazione, testimoniando, una volta di più, l’attenzione di Firenze nei confronti delle persone meno fortunate. Un grazie anche alla Polizia Municipale e alla Protezione Civile per tutte le volte che sono intervenute dimostrando disponibilità e competenza”, conclude il vicesindaco Saccardi.

Toscana, un marzo così piovoso non si vedeva dagli anni ’50

In molti, forse, lo avevano ”sospettato” già da soli. Guai a uscire la mattina di casa senza prendere l’ombrello, perché sarebbe potuto servire, eccome. A memoria d’uomo in pochi ricordavano un marzo tanto piovoso in Toscana: e ora, in sostegno di queste “sensazioni”, arrivano anche i dati ufficiali.

DAGLI ANNI ’50. Sono quelli del consorzio Lamma, secondo cui “marzo 2013 è risultato il più piovoso dagli anni ’50 sulle province centro settentrionali (LU, PT, MS, PI, LI, FI, PO e AR)”. Insomma, in buona parte della Toscana tanta pioggia a marzo non si vedeva davvero da moltissimi anni.

PIOGGIA. Ma non solo, perché i numeri forniti dal Lamma sono anche altri. Sempre nel mese di marzo 2013, “a Lucca, Massa Carrara e Pisa – viene spiegato – è piovuto, rispettivamente, il 331%, 329% e 282% in più”. Percentuali che si commentano da sole. E ancora, conclude il Lamma, da inizio anno sono caduti 630 mm a Massa Carrara, Lucca e Pistoia, 550 mm a Pisa e 400 mm a Livorno e Firenze.

Le previsioni: La primavera può attendere: ancora pioggia e temperature in calo

Il bilancio: Maltempo, 90 milioni di euro di danni

Medio Oriente protagonista: scatta il festival ”Middle East Now”

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Scatta questa sera “Middle East Now”, il festival che, fino all’8 aprile, porterà in città il Medio Oriente, tra cinema, documentari, arti visive, eventi culinari e incontri. Si guarderà al Nord Africa, con il Marocco come paese ospite. Focus su Afghanistan, Israele/Palestina e l’attualità da Siria e Iran.

IL FESTIVAL. Quella al via è la quarta edizione del festival internazionale di cinema, documentari, arte contemporanea, incontri ed eventi, ideato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, che si svolgerà tra cinema Odeon, Auditorium Stensen e altre location della città. Festival che, quest’anno, cresce: tra lungometraggi, documentari, film d’animazione e corti, saranno presentati 44 titoli, di cui 37 anteprime nazionali (in totale 16 i cortometraggi), e a Firenze saranno presenti 25 ospiti, tra registi, attori, produttori, artisti e ospiti internazionali. Un viaggio per tappe che tocca i Paesi più “caldi” dell’area Mediorientale: le storie, i personaggi, i temi forti e l’attualità nelle produzioni più recenti da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria e Marocco, per far conoscere la cultura e la società di questi paesi, oltre i pregiudizi e le bad news dei media internazionali. I film in programma sono titoli premiati ai migliori festival internazionali, di autori emergenti e cineasti affermati, che difficilmente trovano una distribuzione nel circuito cinematografico italiano.

INAUGURAZIONE. A inaugurare il festival sarà Zaytoun, l’ultimo lungometraggio del regista israeliano del Giardino di Limoni, Eran Riklis (in anteprima nazionale), storia toccante dell’amicizia tra un bambino palestinese e un pilota israeliano durante la guerra civile libanese, che ha come co-protagonista la star di Hollywood Stephen Dorff, invitato a Firenze in occasione del festival. Per la prima volta Middle East Now assegnerà il premio del pubblico al miglior film – il Middle East Now Award – scelto tra i 22 titoli in concorso, tra documentari e film di fiction.

ORGANIZZAZIONE. Middle East Now è organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, con la direzione artistica di Lisa Chiari e Roberto Ruta, il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze – Assessorato alla Cultura, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Ambasciata del Marocco, Gruppo Why the Best? Hotels Firenze, Gruppo Cadini, con il supporto della Fondazione Sistema Toscana, della Fondazione Istituto Stensen, del Tavolo per la Cooperazione Mediterraneo e Medioriente – Regione Toscana, in collaborazione con Aria Art Gallery, Societé Anonyme, IED Istituto Europeo di Design Firenze, CCC Strozzina, Ponte33 e altre istituzioni e partner locali e internazionali. Il Festival è inserito nel cartellone della Primavera di cinema orientale, un progetto realizzato per Regione Toscana da Fondazione Sistema Toscana – Quelli della Compagnia. Per il programma e tutte le informazioni: http://www.middleastnow.it/now/.

Gli oratori? Resistono ai tempi di Facebook

C’era un tempo in cui combriccole di nonne filavano la lana sull’uscio di casa e ai bambini si raccontavano favole davanti ai camini, prima di dormire. Oggi queste fotografie sono sgualcite dal tempo, ma del costume sociale che fu restano tanti dettagli, più o meno immutati.

GLI ORATORI. Come gli oratori, veri e propri collettori di gioventù che hanno popolato l’infanzia di diverse generazioni di italiani. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, queste “istituzioni” reggono ancora. Reggono al passare del tempo e reggono alle accelerazioni moderne persino a Firenze, dove rappresentano una realtà relativamente giovane: “In Toscana, in questo senso, non abbiamo la tradizione tipica della Lombardia o un’esperienza significativa come quella degli oratori romani – spiega don Alessandro Lombardi, responsabile del Centro diocesano di pastorale giovanile della diocesi fiorentina e vice-rettore del Seminario – da noi, fatta eccezione per quelli ‘storici’ come quello salesiano, gli oratori sono figli del Giubileo del 2000”.

AI TEMPI DI FACEBOOK. Ma i ragazzi dei tempi di Facebook davvero ci vanno ancora? “Sì, la percezione che abbiamo noi ‘addetti ai lavori’ non è quella di un abbandono: i bambini e i ragazzi frequentano ancora gli ambienti legati alle parrocchie. Che magari non sono ‘oratori’ in senso stretto e quindi aprono solo in alcuni giorni della settimana, ma che sono comunque molto amati”. Piuttosto, la questione della “diserzione” si pone in un momento successivo: “Il problema che riscontriamo noi è piuttosto quello della ‘fuga del dopo-Cresima’: si è indebolito il senso di partecipazione alla vita comunitaria, e i giovani seguono il catechismo in preparazione ai sacramenti, ma succede spesso che dopo si discostino dalla parrocchia”.

SPORT E NON SOLO. L’identikit degli oratori e delle attività che al loro interno vengono portate avanti non è per il resto molto cambiato rispetto a quello di un tempo: “Generalmente ogni parrocchia individua un tema annuale attorno al quale si sviluppano le attività dell’oratorio, che sono di tipo pratico e ludico e che di solito includono anche gite a tema e la realizzazione di uno spettacolo”. Già, perché il teatro è uno dei punti di forza delle attività oratoriali, osserva il don: “Ai ragazzi piace anche per la progettualità che implica e ci sono anche molte compagnie stabili – spiega – come pure non è tramontata la tradizione del ‘campino’ attiguo alle parrocchie, e alcune hanno anche vere e proprie società sportive”. Lo sport continua insomma a essere un grande collante, un fattore socializzante, oltre che un ingrediente sano della vita dei giovani. Ma, insieme alle attività sportive, negli oratori fiorentini vengono organizzati anche corsi che strizzano l’occhio ai tempi moderni: “Come quelli per imparare un retto uso dei nuovi media – conclude don Lombardi – con incontri che coinvolgono ragazzi e genitori. Del resto, quella di approfondire i nuovi media è un’esigenza rilanciata dagli stessi nostri educatori, che di solito sono poco più che coetanei di chi frequenta gli oratori”.

Renzi, pubblicati i nomi dei finanziatori

E’ on line l’elenco dei finanziatori del comitato per le primarie e della Fondazione BigBang.

FINANZIATORI. Sul sito della Fondazione Big Bang sono stati pubblicati i nomi di coloro che hanno contribuito finanziariamente alla Fondazione dalla sua costituzione ad oggi. L’elenco – viene spiegato – “verrà periodicamente aggiornato con i nuovi contributori e con coloro che nel frattempo autorizzeranno la pubblicazione. In ottemperanza alla normativa sulla privacy, non vengono pubblicate le persone fisiche che non hanno autorizzato esplicitamente la diffusione dei loro dati”. La Fondazione – viene spiegato ancora – non conosce gli indirizzi, anche di posta elettronica, di molti finanziatori, dal momento che i contributi pervengono tramite bonifico bancario.

RENZI. “Un impegno che avevo preso e che ho mantenuto – commenta Renzi – spero che questo esempio sia seguito da altri. Nel frattempo abbiamo dimostrato che si può fare politica anche senza finanziamento pubblico ai partiti. Prima lo aboliamo, rispettando il referendum e dunque il volere dei cittadini, meglio é…”.

LA LISTA. Ecco l’elenco pubblicato sul sito della Fondazione:

A) Patrimonio iniziale Euro 20.000 conferito dal Comitato Fondatore

B) Totale finanziamenti ricevuti dai finanziatori, Euro 814.502,23

C) Finanziatori e contributo (importo in Euro):

Fabrizio Landi, 10.000
Guido Roberto Vitale, 5.000
Fausto Boni, 1.000
Carlo Micheli, 10.000
Anthilia Holding S.r.l., 750
Carlo Gentili, 1.000
Tavecchio e Associati, 1.000
Maurizio Baruffi, 1.000
Andrea Vismara, 1.000
Andrea Moneta e Paola Maiello, 1.000
Isvafim s.p.a., 60.000
Francesco Spinoso, 1.000
Calzaturificio Gabriele, 5.000
Davide Serra e Anna Barassi, 100.000
Eva Energie S.p.A., 10.000
Telit Communications S.p.A., 10.000
Sinefin S.p.A., 10.000
Paolo Fresco, 25.000
Marie Edmée Jacquelin in Fresco, 25.000
Jacopo Mazzei, 10.000
Sergio Ceccuzzi, 1.000
Giancarlo Lippi, 20.000
Le Voyage di Vasile s.n.c., 1.200
Alessandro Balp, 500
Giorgio Colli, 10.000
Andrea Marcucci, 5.000
Cimis s.r.l., 20.000
Capaccioli s.r.l., 5.000
Blau Meer S.r.l.., 20.000
Alberto Bianchi, 5.400
Andrea Casalini, 600
Renato Giallombardo, 10.000
Giovanna Folonari, 2.000
Entsorgafin S.p.A., 5.000
Antonio S.n.c. di Padula Rita, 1.100
Simon Fiduciaria S.p.A., 20.000
C.R.A.L. Comune di Napoli, 1.100
Massimo Mattei, 1.600
Guido Ghisolfi e Ivana Tanzi, 100.000
Key2 People Executive Search, 5.000
Karat s.r.l., 25.000
AIOP- Associazione Italiana Ospedalità Privata, 1.000
Martini6 s.p.a., 2.000
Agenzia Yes I Am, 2.000
Comitato per la candidatura di Matteo Renzi, 29.040,73

Roberta Ragusa, passata la Pasqua si attendono novità

E’ passata anche un’altra Pasqua, e di Roberta Ragusa continuano a non esserci notizie.

LA VICENDA. Gli inquirenti continuano a lavorare sul caso della donna scomparsa dalla sua casa nel pisano nel gennaio del 2012, ormai quasi 15 mesi fa. Un’eternità. Mesi di lunga attesa, di sconforto e speranze per tutti coloro che stanno cercando Roberta, che vogliono capire che fine abbia fatto.

SOTTO I RIFLETTORI. La vicenda è tornata ormai da tempo sotto la luce dei riflettori, con molti giornali e programmi televisivi che se ne sono occupati e che continuano a occuparsene, anche sotto la spinta dei tanti, nutriti e attivisissimi gruppi nati su Facebook nel nome della donna scomparsa.

SVOLTA. E sono state tante le novità e le indiscrezioni emerse sulla vicenda nelle ultime settimane: elementi che facevano pensare a una svolta nelle indagini, che facevano sperare in una rapida soluzione del caso.

LA VERITA’. Caso che però, per il momento, resta ancora avvolto nel mistero, con tante domande che ancora attendono risposta. E ora, passata la Pasqua, la speranza di tanti è proprio quella che gli elementi emersi ultimamente possano portare alla verità. Si continua, insomma, ad aspettare il colpo di scena, l’annuncio che possa mettere fine a un’attesa iniziata mesi e mesi fa. L’attenzione è altissima, a partire proprio dai social network, dove le persone che nel tempo si sono riunite sono oggi attive più che mai. Perchè molti sentono che il caso sta attraversando una fase decisiva, e allora – ora più che mai – vogliono continuare a far sentire la propria voce. Che continua a ripetere sempre lo stesso concetto: il popolo del web non si arrenderà finché la verità non verrà a galla.

Il ”record” dell’Abetone: si potrà sciare fino al 5 maggio

Una stagione da “record” all’Abetone.

LA STAGIONE. Sulla montagna toscana è ancora inverno, la neve è abbondante e si annuncia una stagione ancora lunga. Gli impianti – viene spiegato – saranno tutti aperti fino al 7 aprile (in zona campini dal 2 al 5 aprile possibile alternanza tra seggiovia biposto campo scuola e seggiovia tiriposto tennis), e in alcune zone del Comprensorio si andrà poi avanti addirittura fino al 5 maggio, o quantomeno fino a quando le condizioni di innevamento lo permetteranno.

IL PUNTO. Intanto, a partire da lunedì 8 aprile, questa è la situazione già confermata:

Zona Ovovia/Pulicchio: impianti sempre aperti (feriali e festivi) finché la sciabilità sarà garantita.

Zona Val di Luce: impianti aperti nei fine settimana (sabato e domenica),  finché la sciabilità sarà garantita.

Zona campini: possibili aperture anche dopo il 7 aprile.

Fiorentina, ecco la corsa verso l’Europa

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Il passo falso di Cagliari certo non ci voleva, ma in casa viola si continua a credere nel sogno dell’Europa che conta. Il campionato è al suo rush finale, e i gigliati faranno di tutto per coronare un sogno rincorso durante tutta la stagione. Perché, nonostante il passo falso della vigilia di Pasqua, tutto può ancora succedere, viste le distanze minime che dividono le varie squadre.

MILAN. Ecco allora il calendario dei viola in questo finale di stagione. Già domenica c’è un appuntamento importantissimo: al Franchi (ore 12,30) arriva il Milan, in uno scontro diretto diventato fondamentale dopo la sconfitta di Cagliari. Scontro che la Fiorentina dovrà affrontare senza l’infortunato Jovetic, ma Montella ha già cominciato a lavorare per trovare le alternative. In più, domenica i viola saranno spinti da un pubblico caldo e numeroso: il Franchi sarà tutto esaurito per la sfida.

IL CALENDARIO. Dopo il Milan, i viola dell’Aeroplanino saranno di scena a Bergamo con l’Atalanta (sabato 13 aprile ore 20,45). La domenica successiva (21 aprile) al Franchi arriva il Torino (ore 15), poi trasferta a Genova con la Sampdoria. Il 5 maggio Fiorentina-Roma, la settimana successiva la trasferta a Siena, poi in casa con il Palermo e, all’ultima giornata, trasferta a Pescara. Il sogno viola passa da qua.