domenica, 25 Maggio 2025
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Terremoto nel Chianti: scossa sismica nella notte

Terremoto nella zona del Chianti.

LA SCOSSA. La scossa sismica è stata registrata questa notte dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il terremoto, di magnitudo 3.6, è avvenuto alle 3:40:50 italiane della scorsa notte.

CHIANTI. Il terremoto – viene spiegato – è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico della zona del Chianti, in provincia di Siena.

La Provincia avvisa: ”Estranei ai sondaggi telefonici sull’acqua”

La Provincia di Firenze “è estranea ai sondaggi telefonici sull’acqua”.

AVVISO. E’ questo l’avviso che viene lanciato da Palazzo Medici-Riccardi, dopo l’aumento delle segnalazioni dei cittadini riguardo strani sondaggi telefonici sul servizio idrico, fatti a nome della Provincia.

SONDAGGIO. Le telefonate ricevute sono fatte con voce robotizzata e hanno il fine di proporre, dopo un lungo sondaggio con domande anche specifiche, l’acquisto di prodotti per la depurazione.

SEGNALAZIONI. La Provincia invita i cittadini che ricevono queste telefonate a registrarle, ove e quando possibile, e segnalarle sempre all’ufficio risorse idriche ([email protected] 0552760824/953) o all’Urp ([email protected], 0552760241).

L’allarme: Acqua potabile, ”attenzione a quel sondaggio telefonico”

Tamponamento mortale sulla A15

Incidente mortale in autostrada alle 5.45 di questa mattina.

TAMPONAMENTO. Due tir si sono tamponati all’interno di una galleria sull’autostrada A15, in direzione Parma, al chilometro 55 fra Toscana ed Emilia.

DECESSO. Uno dei due guidatori, un cinquantenne, è deceduto a causa dell’impatto. A nulla è servito l’intervento del 118.

RALLENTAMENTI. L’autostrada è rimasta chiusa fra Pontremoli e Berceto, le località attorno al chilometro 55, ma forti rallentamenti del traffico si sono presentati anche nelle ore successive in direzione Parma. Disagi anche nella corsia non interessata dall’incidente.

Maltempo: l’agricoltura toscana è sott’acqua

L’agricoltura toscana sta “affogando”.

PIOGGIA. Il maltempo di queste ultime due settimane ha portato alla caduta di 110 millimetri di pioggia, in netto contrasto con i 20 millimetri di tutto il mese di marzo 2012.

AGRICOLTURA. Chi sta subendo fortemente il gioco di queste continue, e a tratti anche violente, piogge, è l’agricoltura. Interi ettari di terreni agricoli sono sommersi sotto 10-15 centimetri di acqua, rendendo impossibile la raccolta degli ortaggi di stagione, tutta l’agricoltura è infatti – fa sapere Coldiretti Toscana – costretta “ad uno stop forzato a causa delle grandi quantità d’acqua che stanno rendendo impossibile qualsiasi tipo di pratica agricola”.

PREVISIONI. Il settore primario è dunque colpito senza tregua, dopo un inverno particolarmente rigido e sale la preoccupazione fra gli agricoltori, anche perchè le previsioni meteo per i prossimi giorni non sembrano dare buone notizie e alcune produzioni potrebbero essere compromesse.

CEREALI. Fra queste vi sono i cereali, che in Toscana vedono oltre 115mila ettari e oltre 12mila aziende impegnate nel settore. Intere aree sono allagate o stanno per esserlo. La situazione più grave si trova nel senese. “Ad essere maggiormente colpite sono le coltivazioni cerealicole – conferma Marcelli, presidente Coldiretti Toscana – ma sono a rischio anche gli alberi da frutto, in fase di germinazione, e le “primizie” primaverili di questa stagione. La preoccupazione è rivolta anche alle colture orticole, alcune già in fase di crescita, e, per queste, l’ondata improvvisa di freddo, proprio a ridosso dell’entrata della primavera, va a sommarsi al dato negativo, e in controtendenza sulla media nazionale, che registra il -40% delle semine come dato medio”.

SMOTTAMENTI. In relazione al maltempo, vi sono anche gli smottamenti di terreno a danneggiare le produzioni agricole. I terreni sono “fragili” – viene spiegato – e si contano già danni di milioni di euro a causa delle frane.

Confcommercio Toscana: ”Bisogna porre un freno alla recessione”

“La crisi economica sta diventando crisi sociale”. Sono parole decise quelle usate da Andrea Nardin, direttore di Confcommercio Toscana, dopo aver visionato i dati di Unioncamera Toscana riferiti al trimestre del 2012.

STABILITA’. “E’ urgentissimo porre il freno alla recessione e alla emorragia di attività: basta chiedere sacrifici agli imprenditori. Ora è tempo che le Istituzioni dello Stato – afferma Nardin – e le organizzazioni politiche riprendano contatto con i territori, con i cittadini, con le imprese. E’ tempo di porre fine alle scaramucce politiche di basso rango e si dia stabilità al Paese, in modo che la fiducia dei mercati e dei consumatori ricominci a salire”.

CRISI. “L’analisi testimonia ancora una volta la crisi epocale che sta attraversando il piccolo commercio – continua il direttore – e che è sotto gli occhi di tutti con i tanti cartelli ‘vendesi’ e ‘affittasi’ affissi alle porte dei fondi svuotati. Sono 284 i punti vendita perduti rispetto al dicembre 2011. Risulta che in Toscana i dati sono meno terribili che nel resto d’Italia, e questo depone sicuramente a favore del tessuto imprenditoriale  e delle iniziative di valorizzazione come Vetrina Toscana. Ma non può bastare. I negozi sono vuoti, le banche non concedono crediti, gli imprenditori già indeboliti vedono arrivare solo IMU, IVA, Tares, ma nessun provvedimento che tenti di far ripartire l’economia, nessuna assunzione di responsabilità che possa dare fiducia a livello nazionale e internazionale. La crisi economica rischia anche in Toscana di diventare crisi sociale”.

POLITICA. “Seguiamo con apprensione gli sviluppi della politica  e l’auspicio – conclude – è che la paralisi decisionale di questi giorni si sblocchi e che le Istituzioni riescano ad affrontare con impegno e dedizione l’emergenza del Paese, come ogni giorno i piccoli imprenditori affrontano con serietà e consapevolezza le sfide e le fatiche quotidiane di questo angoscioso momento”.

Al Museo degli Argenti il ”lusso e l’eleganza delle porcellane”

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Ci saranno oltre centoventi porcellane alla mostra “Lusso ed eleganza. La porcellana francese a Palazzo Pitti e la manifattura Ginori (1800-1830)”, attiva al Museo degli Argenti da domani, 19 marzo, fino al 23 giugno.

MOSTRA. Per celebrare i quarant’anni dall’apertura del Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e l’Associazione Amici di Doccia hanno voluto allestire questa mostra, per esaltare la quantità e la bellezza della collezione di Palazzo Pitti e la ricca produzione della Richard Ginori, influenzata dal dominio napoleonico e dei Lorena (1800-1830). Un nostalgico quadro dell’epoca d’oro della grande arte manifatturiera della fabbrica di Sesto Fiorentino, fallita lo scorso gennaio.

PORCELLANA. L’esposizione si avvalerà anche di capolavori provenienti dai principali musei italiani, francesi e da collezioni private. Fra i molti pezzi pregiati, attireranno sicuramente la curiosità dei visitatori la teiera e il vassoio, donati da Napoleone alla sorella Elisa Bonaparte nel 1813. Per maggiori informazioni: www.unannoadarte.it

Abbandonarono 130 barattoli di vernice lungo la Greve: ritrovati e denunciati

Ritrovati 130 barattoli di vernice lungo l’argine della Greve, sotto il ponte Berlinguer. E’ accaduto a fine gennaio.

INDAGINE. E’ stato un cittadino a fare il ritrovamento dei barattoli e la Polizia Municipale di Scandicci ha avviato subito le indagini, in collaborazione con gli ispettori ambientali di Quadrifoglio, i quali hanno anche preventivamente provveduto a smaltire i rifiuti.

DENUNCIA. La fine dell’inchiesta ha portato alla localizzazione dei colpevoli, un italiano di 79 anni e un pakistano di 46, ritrovati in provincia di Arezzo. I due sono stati denunciati per abbandono di rifiuti speciali pericolosi. Se vi fosse stata una piena del fiume, infatti, i barattoli sarebbero stati trasportati via lungo il fiume, provocando un gravissimo danno ambientale.

Presidio degli operai della Ginori davanti alla fabbrica

Il maltempo e la pioggia non li hanno fermati.

PRESIDIO. Gli operai della Richard Ginori, antica azienza di porcellane dichiarata fallita il 7 gennaio scorso, hanno organizzato un presidio pacifico davanti alla fabbrica a Sesto Fiorentino, manifestando il loro punto di vista con l’esposizione di lunghe lenzuola bianche, riempite da centinaia di firme.

OFFERTA. L’attesa di notizie era cresciuta fino alle 12 di questa mattina, termine ultimo  per presentare nuove offerte per rilevare l’azienza, evitandole la definitiva chiusura, ma dal Tribunale di Firenze si apprende che non vi è stata alcuna richiesta d’acquisto. Il tentativo di vendita continuerà e spetterà ad Andrea Spignoli, curatore fallimentare, il compito di presentare un nuovo bando per l’asta.

Roberta Ragusa, tutti col fiato sospeso: siamo alla svolta?

Con il fiato sospeso.

LA SVOLTA. Da venerdì scorso, ovvero da quando Tgcom 24 ha annunciato in esclusiva il ritrovamento di ”alcuni reperti riferibili a Roberta Ragusa”, l’attesa e la tensione sono alle stelle. Perchè il giallo della donna scomparsa dalla sua casa nel gennaio del 2012 potrebbe essere a una svolta, a quella svolta attesissima da tutte le persone che in questi mesi hanno seguito il caso di Roberta Ragusa.

L’ATTESA. La notizia data alla fine della scorsa settimana da Tgcom 24 è stata una “bomba” esplosa nell’ambito di un caso seguito ormai ogni giorno da migliaia di persone, anche attraverso i social network. Da quel giorno è cresciuta ulteriormente un’attesa già altissima e molto lunga, iniziata ormai più di un anno fa.

FIATO SOSPESO. Così, ora sono tantissime le persone con il fiato sospeso, che attendono solo di conoscere gli sviluppi della situazione, di capire se e cosa siano i “reperti” di cui si è parlato. Tantissime, insomma, le persone che attendono una svolta nella vicenda, e che dallo scorso venerdì sono in fibrillazione.

INDAGINI E SVILUPPI. Come e più dei mesi scorsi, infatti, anche questa settimana in migliaia di persone si preparano a seguire da vicinissimo indagini e sviluppi della situazione anche attraverso i media. Sperando che l’anticipazione dello scorso venerdì abbia un seguito, e che la svolta sia ormai a un passo.

Centro fashion design a Villa Strozzi, via al progetto

Si è raggiunta l’intesa fra Firenze, Shangai e Polimoda.

PROGETTO. Il tutto è stato siglato ieri a Villa Favard, con una lettera d’intenti che dà il via al progetto per creare un centro di fashion e design a Villa Strozzi, che offrirà servizi, attività didattiche ed esposizioni, il tutto per sviluppare il commercio tra Cina e Italia. L’iniziativa coinvolge infatti il Comune di Firenze, il Comune di Shangai e Polimoda, che ha già la sede nella Villa.

POLO. Il nome del centro culturale sarà “Sino-Eu Desing Exchange Center” ed entrerà in funzione entro la fine del 2013. “Costituirà un polo di eccellenza nel campo della formazione di alto livello e dell’integrazione, con un forte carattere di reciprocità tra Firenze e Shangai – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Sara Biagiotti – Avrà un ruolo internazionale di spicco nei settori dell’industria creativa e dell’incubazione per le aziende di design, oltre a rappresentare una interessante opportunità per le industrie creative di Shanghai per attività, mostre e spettacoli culturali”.

CAMPUS. Villa Strozzi diverrà quindi un “incubatore del design” per le imprese creative italiane e cinesi e, grazie alla Tongji University, ospiterà anche un “campus”, con corsi di formazione sul fashion design e management della moda, rivolti a tutti i neolaureati di entrambi i paesi.