Scavi in un cantiere e trovi la cupola del Brunelleschi in miniatura. È quello che è successo, o meglio, è quello che sembra essere successo nel corso degli scavi che precedono l’inizio dei lavori per l’ampliamento del museo dell’Opera del Duomo, nella piazza omonima di Firenze.
Famiglia intossicata dal monossido di carbonio
Famiglia intossicata dal monossido di carbonio.
SINTOMI. E’ successo nella notte a Foiano della Chiana, nell’aretino. Secondo quanto si apprende, sarebbero stati marito e moglie ad accusare i primi sintomi.
SOCCORSI. Sul posto sono intervenuti i soccorsi: i due coniugi sono stati portati a Firenze per essere sottoposti al trattamento in camera iperbarica.
I FIGLI. In casa si trovavano anche i tre figli della coppia, un maschio e due femmine, tutti adolescenti. I ragazzi sono stati portati al pronto soccorso di Foiano in osservazione: non sarebbero comunque gravi.
Screening oncologici, la Toscana sempre più attenta alla prevenzione
Una Toscana sempre più attenta alla prevenzione delle malattie oncologiche. Con una estensione e una partecipazione ai controlli che la mette al livello della più avanzate esperienze del Nord Europa.
I CONTROLLI. E’ il quadro che emerge dal XIII rapporto annuale Ispo, Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica, presentato stamani a Firenze. Il Rapporto contiene i risultati del monitoraggio dell’attività dei tre programmi di screening offerti dal Servizio sanitario regionale: tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto.
LA PREVENZIONE. I numeri (che fotografano l’attività del 2010-2011) rivelano una tendenza di costante crescita dell’estensione e dell’adesione ai programmi, con dati che soddisfano, per quanto riguarda l’estensione, i valori considerati ottimali, compresi tra 90 e 100%. Dall’analisi emerge che, in tempi di spending review, l’attività di prevenzione secondaria (appunto gli screening) si conferma come lo strumento di eccellenza per evitare sprechi, consentendo un utilizzo appropriato delle risorse e una continua valutazione della qualità delle prestazioni erogate. “Gli screening organizzati – spiega Gianni Amunni – sono strumenti riconosciuti di miglioramento della prognosi e di riduzione delle differenze per censo, nella mortalità, per alcune neoplasie. Gli interventi di prevenzione oncologica sono quindi azioni prioritarie del Servizio sanitario regionale e devono essere garantiti come livelli essenziali di assistenza, specie in periodi di crisi, in cui da più parti si mette in discussione il valore universale del servizio pubblico”. Giudica ”molto positivo” il bilancio presentato dall’Ispo l’assessore regionala alla salute Luigi Marroni. “Ancora una volta la Toscana registra una delle performance migliori d’Italia, su livelli di qualità confrontabili con le più avanzate esperienze del Nord Europa”.
Ma vediamo nel dettaglio i risultati più significativi degli screening.
TUMORE ALLA MAMMELLA. Il 93,2% delle donne tra i 50 e i 69 anni ha ricevuto l’invito biennale ad eseguire una mammografia. Bene anche l’adesione (le donne che poi effettivamente si presentano per fare la mammografia), pari al 72,5%: una conferma che il programma è ormai radicato nella popolazione. Più del 90% delle donne con tumore alla mammella sono state trattate chirurgicamente con approccio conservativo. Per i comuni della Asl 10 il sistema ha avviato l’estensione alla fascia di età tra i 70 e i 74 anni, allargamento che sarà attuato con invito attivo della popolazione o continuando a invitare chi aveva già manifestato interesse a partecipare. Nei prossimi anni, è prevista l’estensione anche alla popolazione tra i 45 e i 50 anni.
PAP TEST. Nello screening con Pap-test, che coinvolge donne tra i 25 e i 64 anni, l’estensione è in linea con gli anni precedenti e nel triennio 2009-2011 tutta la popolazione è stata raggiunta dall’invito: 99,2%. Anche l’adesione è in crescita: 55,4%. Restano alcune criticità come la lunghezza dei tempi di attesa tra il prelievo e l’invio del referto negativo del test. Quest’anno si è rilevato un aumento del numero di donne che, invitate a fare la colposcopia, hanno accettato, nell’84,5% dei casi, di farla presso i centri di riferimento. Grazie al programma sono stati diagnosticati 12 carcinomi invasivi, 11 carcinomi microinvasivi e 591 lesioni pre-invasive della cervice uterina. È in corso un progetto per individuare strategie mirate ad aumentare la partecipazione della popolazione migrante.
TUMORE DEL COLON. Il primo programma pilota per la diagnosi precoce di questo tumore, attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci, è partito, alcuni decenni orsono, proprio a Firenze. L’attivazione su tutto il territorio regionale per uomini e donne tra i 50 e i 69 anni risale al 2005: all’epoca, l’estensione raggiungeva il 50,4%; nel 2011 si è riusciti a raggiungere l’87,3% della popolazione, un dato che, anche se non ottimale, conferma il trend di crescita degli ultimi anni. Il valore di adesione raggiunge il 49,5%, con 206.600 persone che hanno effettuato l’esame. Il protocollo prevede che tutti i soggetti positivi al test di primo livello debbano effettuare una colonscopia: nel 2011 ne sono state effettuate 6.900. Questo ha permesso di diagnosticare 288 cancri – la metà dei quali a uno stadio precoce – e 1.540 adenomi avanzati, a rischio di degenerazione. Ottimi i tempi di invio della risposta negativa al test: 95% dei referti spediti entro 21 giorni. Da segnalare il fatto che il 21% delle persone positive al test non hanno effettuato la colonscopia all’interno del percorso di screening.
HPV. Tra le novità più significative in arrivo, quella che riguarda lo screening per il tumore della cervice uterina: da dicembre in Toscana si passerà progressivamente dal Pap test, utilizzato finora, al test Hpv (Human papillomavirus). Il nuovo programma prenderà il via nella sola Asl 10 di Firenze, per estendersi poi, dal 2013, prima ad altre tre aziende sanitarie, poi gradualmente a tutte le altre, per andare completamente a regime nell’arco di 4 anni. Nella fascia di età 25-34 anni continuerà ad essere utilizzato il Pap test triennale, mentre nella fascia di età 35-64 il Pap test sarà sostituito dal test Hpv, da fare ogni 5 anni. Come il Pap test, anche il test Hpv si fa con un prelievo vaginale. Le conoscenze tecnico scientifiche disponibili, frutto della stessa ricerca condotta anche dall’Ispo, indicano la necessità di utilizzare come test primario per lo screening cervicale il test Hpv nella fascia di età 35-64 anni. Per le donne di Firenze e provincia, come avveniva per il Pap test, anche per il test Hpv le donne saranno invitate a fare lo screening dall’Ispo, attraverso la propria Asl. Le stime prevedono che con il test Hpv saranno screenate ogni anno circa 79.000 donne, mentre il numero di donne screenate con il Pap test sarà di circa 36.200 l’anno.
”Pinocchio, la nostra verità”: debutta lo spettacolo recitato solo da disabili
Va in scena un “Pinocchio” molto speciale.
ATTORI SPECIALI. Al teatro Giotto di Vicchio, in provincia di Firenze, sabato 15 dicembre, ovvero domani alle ore 16, andrà in scena “Pinocchio, la nostra verità”. Sul palco saliranno gli attori disabili ospiti del centro riabilitativo “Oda” della Fondazione Opera Diocesana Assistenza Firenze Onlus e la recita sarà completamente affidata a loro, sotto la guida del regista Massimo Bonechi e dalla responsabile del progetto, Monica Simonelli.
LO SPETTACOLO. Al centro dello spettacolo il tema dell’inclusione sociale e, come racconta il sottotitolo, “tutto quello che avreste voluto sapere sulla disabilità e non vi hanno mai detto”. Sarà dunque un’occasione per festeggiare il Natale, nel bello spazio del teatro Giotto gentilmente concesso dal Comune di Vicchio, ma anche un’opportunità in più per puntare lo sguardo sul difficile percorso delle persone disabili all’interno della nostra società. L’ingresso è libero.
Piazza Dalmazia, un anno dopo la strage
Un anno dopo la strage dei senegalesi, un presidio in piazza Dalmazia ha ricordato quel terribile giorno. Tornando a dire no a violenza e razzismo.
Piazza Dalmazia ricorda la strage dei senegalesi, un anno dopo / FOTO
Tante persone si sono ritrovate questo pomeriggio nella piazza teatro, un anno fa, del terribile attentato che costò la vita ai due senegalesi Samb Modou e Diop Mor. Tante persone riunite per dire ancora no, un anno dopo, a violenza e razzismo.
PAPE DIAW. Circa trecento le persone presenti in piazza. Tra loro Pape Diaw, presidente dell’associazione dei senegalesi di Firenze: “Se dopo il nazi-facismo e le persecuzioni razziste della seconda guerra mondiale siamo ancora qui nel 2012 a commemorare due persone uccise perché nere, significa che di quella memoria abbiamo conservato poco – ha detto – Noi siamo qui oggi per ricordare in silenzio, e nel silenzio riflettere, per consegnare ai nostri figli una società più serena”. “Come società civile abbiamo fatto il nostro, ma il resto spetta alla politica. Perché una ferita se non viene curata incancrenisce”, ha aggiunto.
CARTELLI E STRISCIONI. In piazza tanti senegalesi, ma anche italiani. E tanti striscioni e cartelli per ricordare Samb e Diop, per ribadire che quanto successo non deve accedere mai più.
IZZEDIN ELZIR. “Come comunità islamica fiorentina abbiamo preferito restare in seconda fila, sebbene i due ragazzi uccisi appertenessero alla nostra comunità, per fare capire che non è una questione di religione. Dobbiamo lavorare tutti insieme per creare una cultura della condivisione”, ha detto l’imam di Firenze Izzedin Elzir.
SILVANO SARTI. “Un mondo fatto di uomini di una sola ‘razza’ sarebbe una cosa terribile, perchè sono la diversità e le esperienze diverse ciò che ci arricchisce”, ha detto Silvano Sarti, presidente provincia dell’Anpi, che si è poi rivolto al presidente della Repubblica: “Caro Napolitano, te lo chiede un partigiano: dai al più presto la cittadinanza ai ragazzi feriti nella strage”. Cittadinanza che potrebbe arrivare presto.
LE IMMAGINI:
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Le iniziative: La strage dei senegalesi un anno dopo: ricordi, presidio e concerto / FOTO
Riapre l’Otel, dopo la chiusura
Otel, pronto a riaprire i battenti.
WEEk-END NATALIZIO. Dopo il weekend di chiusura della scorsa settimana, Otel Varieté riapre regolarmente da venerdì 14 dicembre con la sua formula cena-spettacolo più disco. Da venerdì 14 a domenica 16 il locale proporrà infatti una tre giorni di quadri e scenografie tipiche della tradizione natalizia mondiale. La novità marchiata “SestoSenso”, lo show del Varieté, ripercorrà sia in modo classico che fiabesco il Natale attraverso una serie di show dall’atmosfera surreale che caleranno il pubblico in un’ambientazione visionaria fatta di boschi, fate e folletti dalle connotazioni futuristiche. Il tutto condito con costumi “glaciali” ed acconciature del corpo di ballo dalle fattezze tridimensionali.
LO SHOW. Presente il corpo di ballo al gran completo più vari artisti guest. Si comincia quindi venerdì 14 con l’esibizione di Fatmir Mura ed il suo affascinante spettacolo di bolle giganti e quadri realizzati con la sabbia. Mentre sabato 15, sempre in aggiunta al “Christmas show”, in programma un inedito live a base di successi italiani ed internazionali con Walter e Dido.
DJ SET. Per quanto riguarda l’after-dinner di Otel, la consolle sarà affidata a Marco Bertani, Marasco e Gabba, con i due “piatti forti” della line-up: le vj e showgirl romana Andrea Delogu (venerdì 14) e la cubana Johanna Martes Vidal (sabato 15). Strenne anche la domenica all’interno dell’ormai consolidato Aperishow. Ospite sul palco del Varieté il 16 dicembre, prima della dj session, il ballerino pratese Stefano Simmaco, già visto in numerose apparizioni tv, una su tutte “Bravo Bravissimo”, da lui vinta nel 1998. Simmaco lascerà il posto a Simone Baldini Tosi ed al suo energico intramezzo dal vivo. Dalle 23 via libera alla rotazione happy-house dei resident djs di Otel.
L’antefatto: Troppo affollato, Otel sotto sequestro
Renzi pronto al bis: ”Mi ricandido a sindaco nel 2014”
Le primarie sembrano un lontano ricordo per Matteo Renzi. L’attenzione, adesso, è tutta concentrata su Firenze e il futuro della città.
L’INTERVISTA. Tanto che il sindaco è già pronto a bissare, ricandidandosi al secondo mandato nel 2014. Lo rivela nell’intervista rilasciata stamani al Corriere Fiorentino, la prima del dopo primarie.
NIENTE PREMI DI CONSOLAZIONE. Renzi spiega che la battagliua portata avanti nel Pd per cambiare il partito “era giusta”. Ma il suo sfidante, il segretario Pierluigi Bersani, ha prevalso. Quindi, come più volte Renzi ha ribadito, “niente premi di consolazione” per chi esce sconfitto.
“MI RICANDIDO”. “Fare il sindaco – prosegue Renzi – è il mestiere più bello del mondo, l’avrei lasciato solo per fare il premier e provare a cambiare l’Italia”. Per questo, adesso, ha deciso di pensare solo ai progetti della città. “Ora c’è solo Firenze e nel 2014 mi ricandido a sindaco”, annuncia.
La strage dei senegalesi un anno dopo: ricordi, presidio e concerto / FOTO
Una qualsiasi mattina d’inverno pre-natalizia, gli addobbi lungo le strade e nei negozi, Firenze che si prepara alle vicine festività. Poi d’improvviso quella mattina, quel martedì mattina, viene sconvolto a una notizia: un agguato in piazza Dalmazia. Ci sono delle vittime. La città è sconvolta, ma purtroppo non è ancora finita. La follia di piazza Dalmazia si sposta poi in centro, al mercato di San Lorenzo. Qui non ci sono vittime, ma tanta paura sì. E tensione. Molta. Finché tutto finisce con la notizia della morte dell’autore della strage, l’estremista di destra Gianluca Casseri. Resta una città allibita, distrutta, in lacrime. Tutto questo succedeva esattamente un anno fa, il 13 dicembre 2011.
LE INIZIATIVE. Oggi, trascorsi dodici mesi, Firenze ricorda quella traica giornata. Lo farà per tutta la giornata, ma non solo. La giornata – che non può essere una giornata come le altre – si è aperta con un momento di preghiera (ore 8) al Centro Culturale Islamico in piazza dei Ciompi. A seguire, dalle 9 alle 13, la Sala Luca Giordano a Palazzo Medici Riccardi ospiterà il convegno “Rispetto e dignità”. Tra gli interventi previsti Youssou Ndour (Ministro del Turismo e Spettacoli della Repubblica del Senegal), Beniamino Deidda (ex Procuratore generale presso la Corte d’appello di Firenze), Doudou Diene (Rapporteur Special dell’Onu contro il razzismo e la xenofobia), Marco Revelli (Sociologo dell’Università di Torino). Nel pomeriggio, dalle 17 alle 19.30, è in programma un presidio in piazza Dalmazia, nel luogo dove sono stati uccisi Mor Diop e Samb Modou. Alle 20.30 sarà la volta del concerto Jokko! al Mandela Forum. Il programma degli eventi terminerà la sera successiva, venerdì 14 dicembre, con un doppio appuntamento: al Teatro Puccini andrà in scena la Compagnia Catalyst con lo spettacolo “Clandestino”. Parte degli incassi alle famiglie delle vittime. Mentre il Teatro Lippi dalle 21 ospiterà invece una serata di spettacolo e di riflessione con il patrocinio del Quartiere 5 e del Comune.
LA STRAGE DI PIAZZA DALMAZIA:
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IL CONCERTO. L’evento più atteso è il concerto di questa sera (di cui anche Il Reporter è media partner) al Mandela Forum. Un grande evento di musica per ricordare Mor Diop e Samb Modou, dal titolo “Jokko! Firenze-Senegal per non dimenticare”, musica e parole per ribadire concetti universali come fratellanza, integrazione e rispetto. Grandi nomi della musica italiana e senegalese si esibiranno insieme in un concerto che vuole essere un’occasione di solidarietà, un momento di incontro tra artisti senegalesi e italiani e al tempo stesso un modo per ribadire, in modo collettivo, che la città non dimentica. In lingua wolof Jokko infatti vuol dire “dialogo, comunicazione”. Non si tratta solo di una iniziativa culturale, ma di un evento ricco di significato: un modo per ricordare l’atto grave e atroce di follia razzista che ha spezzato le vite di Mor Diop e Samb Modou e ferito gravemente Cheikh Mbengue, Mor Sougou e Moustapha Dieng (ancora ricoverato a Careggi) e per lanciare un grande messaggio di condivisione e di speranza. Il concerto nasce infatti dall’esigenza, sentita e condivisa sia a Firenze che in Senegal, di esprimere la solidarietà e la vicinanza nei confronti delle famiglie direttamente colpite e più in generale della comunità senegalese e della città tutta. Una volontà che si è concretizzata in questo evento benefico organizzato dal Comune di Firenze su sollecitazione e in stretta collaborazione con l’Ambasciata italiana a Dakar, l’associazione dei senegalesi di Firenze, il Coordinamento delle associazioni dei senegalesi in Toscana (Casto), l’associazione Mandela Forum, l’associazione Eventi Music Pool e l’Arci. I proventi della serata saranno interamente devoluti al ragazzo senegalese ancora ricoverato a Careggi e ai familiari delle due vittime.
A SAN LORENZO:
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SUL PALCO. Per quanto riguarda i protagonisti della serata all’insegna della musica quale elemento di unione e che porta sul palcoscenico i grandi temi sociali, ha confermato la partecipazione all’evento il ministro del turismo della Repubblica del Senegal Youssou Ndour che insieme a tanti altri darà vita a una serata di grandi emozioni: Omar Pene, il gruppo dei Super Diamono, Yoro Ndiaye, Souleymane Faye, Bandabardò, Elio, Ginevra Di Marco, Paolo Hendel, Giobbe Covatta e Scena Muta. Sarà presente anche il ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi. Il concerto inizierà alle 20.30. Il costo del biglietto è stato fissato in 10 euro (prezzo speciale di 5 euro per gli under 18 e gratis per i bambini con meno di 10 anni).
FIORI E MESSAGGI SUL LUOGO DELL’ATTENTATO:
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DI GIORGI. E ieri a Palazzo Vecchio si è tenuta l’iniziativa “Chi ha paura dell’uomo nero ? La vita a colori” promossa da Cisl Firenze, Anolf Firenze e Toscana, in collaborazione con il Comune di Firenze e Arte per le Marche. “Valorizzare la propria identità attraverso il confronto e il rapporto con le altre culture. Questa è la sfida che ci attende e la scuola è il luogo privilegiato dove vincerla”: sono state queste le parole dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi. “A un anno dalla strage dei senegalesi in piazza Dalmazia – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – questo incontro si colloca all’interno della formazione civile della città, per parlare di immigrazione e di accoglienza. Non vogliamo limitarci a stigmatizzare il razzismo e la xenofobia, ma puntare piuttosto a valorizzare la ricchezza che nasce dalle diversità, in campo culturale e artistico, come nella società”.
IL CORTEO CONTRO IL RAZZISMO:
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Leggi anche: Renzi va a trovare il ragazzo ferito nell’attentato – Strage dei senegalesi, ”il killer agì da solo”
La letterina a Babbo Natale in un palloncino, vola per quasi 300 chilometri
“Ciao Babbo Natale, anche quest’anno penso di essere stata brava. Mi piacerebbe ricevere qualche dono. Ma non ti preoccupare se non li trovi tutti, perchè sono già una bambina fortunata…”.
LA SORPRESA. Facile immaginare la sorpresa di Paolo Tapinassi nel leggere la letterina colorata indirizzata a Santa Claus ”atterrata” nel suo giardino di casa. ”Atterrata”, proprio così. La missiva infatti era attaccata a cinque palloncini, caduti nella vigna del signor Paolo a Greve in Chianti una volta che si sono sgonfiati.
IL VIAGGIO. Ma chi l’ha scritta quella lettera e da dove arriva? Le risposte, il signor Paolo, le trova tra le righe, tra la richiesta di ”peluche” e il desiderio di ”un mini-aspirapolvere”.
LA PICCOLA CHIARA. L’autrice è la piccola Chiara, bambina residente a Bareggio, un paese in provinca di Milano. Subito appare chiaro che quella letterina ha compiuto un viaggio lunghissimo: quasi 300 chilometri in volo, dalla Lombardia fino alla Toscana.
BABBO NATALE RISPONDE..Quasi un’impresa, che merita un premio. Non a caso, il signor Paolo, Babbo Natale a sorpresa, ha deciso che non mancherà di rispondere alla piccola Chiara..a suon di regali.