sabato, 24 Maggio 2025
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Roberta Ragusa, si lavora per la manifestazione di gennaio

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Saranno dieci mesi, tra pochi giorni, che di Roberta Ragusa non si sa più niente.

LA SCOMPARSA. La donna è scomparsa dalla sua casa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi: il 13 novembre, dunque, saranno passati dieci mesi da quella misteriosa notte. Dieci mesi trascorsi tra la disperazione, le speranze e l’attesa di tutti coloro che stanno cercando la donna, che si chiedono che fine abbia fatto, se sia ancora viva o se invece – come temuto – sia stata uccisa e il suo corpo fatto sparire.

ATTESA E SPERANZE. Domande, incertezze, dubbi e interrogativi che si sono ripetuti più volte nel corso di questi mesi, trascorsi in un’attesa che si sta rivelando lunga, lunghissima, molto più di quanto si potesse pensare. Perché più volte il caso di Roberta Ragusa è sembrato vicino a una svolta, perché più volte – tra segnalazioni, indagini e ricerche – si è sperato che la verità potesse ormai essere vicina.

GLI APPELLI. Invece, per il momento, ancora niente. Non sembrano esserci certezze, non sembrano esserci risposte. Restano le domande, le domande di coloro che vogliono sapere che fine abbia fatto la donna, che pretendono di conoscere la verità. Domande spesso urlate attraverso appelli lanciati a più riprese, appelli ai media perché continuassero a parlare della vicenda perché il caso non venisse inghiottito dal buio e dal silenzio.

SUL WEB. Ed è quello che le tante persone che stanno cercando Roberta – che nel tempo si sono “organizzate” attraverso i social network per essere più informate e utili possibili alla causa – continuano a fare: fare di tutto perché la verità venga scoperta.

LA MANIFESTAZIONE. Così, si continua a lavorare alla grande manifestazione in fase di organizzazione prevista per il prossimo 13 gennaio, quando – se nel frattempo non ci sarà la tanto attesa svolta nelle indagini – sarà passato un anno da quella scomparsa. Una manifestazione che si terrà a Gello, una manifestazione per non dimenticare, non dimenticare Roberta né quanto accaduto. Nessuno spera di dover arrivare a quella data, la speranza è quella che il caso venga risolto prima, ma se non dovessero esserci novità coloro che stanno cercando la donna scomparsa non si faranno trovare impreparati. E ribadiranno, ancora una volta, che continueranno a farsi sentire (e vedere) finché non sarà fatta piena luce su questa brutta vicenda.

Fiorentina, c’è il Cagliari. Con i palloncini di Save the Children

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Per vincere e per la solidarietà. Dopo la bella vittoria di Marassi sul Genoa, i viola torneranno in campo domenica (ore 15) contro il Cagliari al Franchi.

IN CAMPO… L’obiettivo di Montella è quello di concludere al meglio una settimana in cui i viola hanno saputo imporsi contro Lazio e Genoa, con una classifica sempre più interessante. La squadra lavora dunque per preparare il nuovo impegno, contro una squadra rilanciata dopo il cambio d’allenatore.

…E FUORI. Ma in occasione della partita tra Fiorentina e Cagliari si rinnoverà anche l’impegno viola per sostenere Every One, la campagna di Save the Children nata per combattere la mortalità infantile. Domenica 4 novembre, in occasione della sfida contro il Cagliari – spiega lo stesso club gigliato sul suo sito ufficiale – i bambini del Settore Giovanile viola saranno i testimonial d’eccezione dell’Organizzazione e promuoveranno il numero di telefono solidale 45507 attivo fino all’11 novembre.

PALLONCINI. I palloncini di Save the Children torneranno a colorare Firenze e il Franchi: 23 bambini accompagneranno in campo le squadre indossando t-shirt dedicate al numero solidale 45507 e tenendo in mano un palloncino rosso, simbolo dei bambini da salvare e della campagna. I bambini – spiega ancora la Fiorentina – assisteranno poi alla gara nella lunetta di Tribuna Autorità per poi tornare protagonisti, a fine partita, nello speciale “terzo tempo” dedicato a Every One, quando saluteranno le squadre ai lati del tradizionale tappeto viola.

DONAZIONI. Ma non solo: i led a bordo campo ricorderanno il numero di sms solidale 45507, sul maxischermo verranno diffusi gli spot della campagna e lo speaker spiegherà più volte come partecipare alla raccolta fondi. Grazie al supporto degli italiani e dei tifosi viola – ricorda la società – finora è stato raccolto più di un milione di euro, ma c’è ancora tempo per donare e aiutare così i quasi 7 milioni di bambini sotto i 5 anni che ogni anno muoiono nel mondo, circa 1 ogni 5 secondi, per cause facilmente prevenibili e curabili, come la polmonite, la malaria o la malnutrizione. Morti che sarebbero facilmente evitabili con soluzioni semplici e a basso costo, come vaccini, zanzariere e antibiotici. Fino all’11 novembre, dunque, sarà possibile contribuire a salvare la vita di milioni di bambini e donare 2 euro inviando un sms al numero 45507 dai cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, Poste Mobile, CoopVoce e Nòverca o chiamando da rete fissa TWT. Oppure è possibile contribuire con 2 o 5 euro chiamando da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.

Treno bloccato sulla Tirrenica: disagi e rallentamenti

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Guasto a un treno regionale in Toscana: rallentamenti e disagi.

IL GUASTO. E’ accaduto al convoglio regionale partito questa mattina alle 6,57 da Grosseto: il treno si è bloccato sulla ferrovia litoranea tirrenica, tra Rosignano e Castiglioncello.

IN GALLERIA. Tutto sarebbe accaduto a causa di un problema a un pantografo avvenuto intorno alle 8.30 in una galleria. E proprio in galleria – da quanto emerge – ci sarebbero stati attimi di spavento tra i passeggeri, che avrebbero sentito rumore di ferraglia e visto molte scintille.

RALLENTAMENTI. Il treno si è poi bloccato sui binari vicino a Castiglioncello. A causa di quanto accaduto, sono segnalati disagi e rallentamenti sulla linea Livorno-Roma.

Leonard Bundu, boxe protagonista al Torrino

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“In tensione, la storia di Leonard Bundu” di Michela Lanza.

IL CICLO. Sarà questo il secondo appuntamento del ciclo “I lunedì del Torrino”, con libri ispirati allo sport e ai grandi campioni.

LA SERATA. Alla serata in programma il 5 novembre (ore 21.15) al Torrino di Santa Rosa in lungarno Soderini 2 parteciperanno, oltre all’autrice e Leonard Bundu, il vicepresidente nazionale della Federazione Pugilistica Italiana Alberto Brasca, il presidente regionale Pino Ghirlanda e il campione italiano dei pesi gallo Rodrigo Bracco. Conduce il giornalista di Mediaset Franco Ligas.

Prima vittoria viola in trasferta

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Dopo trenta anni la Fiorentina torna alla vittoria (1-0) al Luigi Ferraris contro il Genoa. Un successo importante che rilancia le ambizioni della squadra di Vincenzo Montella che adesso è quinta in classifica, ad un punto dalla Lazio. Il Genoa di Gigi Delneri, alla terza sconfitta consecutiva, è in crisi e lo si vede fin dai primi minuti di gioco. Di questa situazione non ne approfitta la Fiorentina che spreca troppo e non riesce mai a chiudere in maniera definitiva la gara. Almeno quattro le occasioni da rete per il raddoppio che i viola sprecano malamente. Alla fine decide il gol di Pasqual al 14′ del primo tempo. La formazione di Delneri, raramente in partita, non ha praticamente mai impensierito Viviano.

 

PRIMO TEMPO – Gara in mano alla Fiorentina fin dalle prime battute. Se è vero che presto entrerà a far parte dello staff di Montella anche un tecnico di calcio a 5 per migliorare ulteriormente il possesso palla, già dai primi minuti si può dire che i viola sono già sulla buona strada. Al 14′ il gol di Pasqual con un cucchiaio su spiovente di Cuadrado. Frey deve poi distendersi in tutta la sua lunghezza per smanacciare in angolo una botta di Jovetic. Cuadrado è una vera e propria spina nel fianco ma è impreciso. Il colombiano, infatti, ha sui piedi la palla del 2-0 ma, pur avendo tempo e possibilità di mira, sbaglia. Sempre Cuadrado è strepitoso nell’offrire a Ljajic il pallone del raddoppio neutralizzato da una prodezza del portiere, provvidenziale anche su Jovetic poco dopo. Il Genoa è evanescente. Ci prova Immobile senza pungere.

SECONDO TEMPO – Delneri lascia negli spogliatoi l’inconsistente Hallenius che viene rilevato da Jorquera ma è sempre la Fiorentina a menare le danze e sfiorare il raddoppio con Ljajic su passaggio di Jovetic con Frey che si salva. Montella successivamente richiama Fernandez e Ljajic per inserire Aquilani ed El Hamdaoui. Fra i cambi il Genoa ci prova con Tozser, subentrato a Merkel,  con un tiro teso che mette per la prima volta in difficoltà Viviano. Migliaccio sostituisce Borja Valero e si vede anche Said per Bertolacci ma è ancora Immobile a tentare di far pervenire il Genoa al pareggio con una palla che, però, calcia molto male.
L’ALLENATORE – Orgoglioso a fine gara Vincenzo Montella: “Partita sofferta, ma la vittoria è meritata. La squadra ha creato tante occasioni, non siamo stati bravi e fortunati a creare occasioni nel primo tempo. Abbiamo sofferto il Genoa – ha detto ancora Montella – ma la squadra ha mostrato voglia di vincere, si tratta di una vittoria che mi riempie di orgoglio. Abbiamo sfatato il tabù-Marassi, siamo felici. Abbiamo preso la situazione di petto, senza nasconderci, volevamo la vittoria”. Sull’innesto di El Hamdaoui, Montella piega: “Toni sta molto bene, durante la partita però pensavo che un giocatore come El Hamdaoui potesse essere efficace. El Hamdaoui deve migliorare a livello fisico, è un giocatore abile con il pallone tra i piedi, ha grandi colpi, deve cercare però più la profondità”.

Province, in Toscana da 10 a 4. Ma Prato alza la voce: ”Mai con Firenze”

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La “nuova” Toscana è servita: quattro province invece di dieci e accorpamenti che fanno già discutere.

LA “NUOVA” TOSCANA. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che riduce le province italiane da 86 a 51. E anche in Toscana le novità non mancheranno: le province, come detto, scenderanno da dieci a quattro. Secondo il nuvo “disegno” si “salva” solo Arezzo, che rimane l’unica a se stante. Per il resto, saranno accorpate le province di Firenze-Pistoia-Prato, quelle di Siena-Grosseto e quelle di Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno.

IL NO DI PRATO. Ma le reazioni arrivano subito. “Mai con Firenze, il governo non commetta il gravissimo errore di inglobare Prato nell’area metropolitana fiorentina”: con queste parole il presidente del consiglio comunale di Prato, Maurizio Bettazzi, annuncia la seduta straordinaria appena convocata per le 18.45 di oggi nel salone consiliare. “Siamo pronti a prendere in considerazione azioni forti ed eclatanti – aggiunge – contro un provvedimento ingiusto, incomprensibile e oltremodo dannoso per il nostro territorio, già martoriato da crisi economica e imponenti flussi migratori. La provincia e gli uffici territoriali dello Stato annessi e connessi non si toccano. Per questo chiederemo ai parlamentari eletti in Toscana di togliere immediatamente la fiducia al governo Monti”. Intanto, come forma di protesta, il sindaco Roberto Cenni ha ”ricevuto” alcuni giornalisti per un’intervista seduto sul wc di un bagno del Municipio. “Sarebbe indegno accostare il gonfalone della nostra città – ha spiegato Cenni riferendosi allo sfondo sul quale solitamente vengono registrate le interviste – a questa vergogna istituzionale”.

BARDUCCI. “La Città metropolitana deve nascere dal rapporto paritario tra Firenze, Prato e Pistoia per costruire insieme la nuova ‘governance’ di questa importantissima area della Toscana centrale”.  E’  questo il primo commento di  Andrea  Barducci, presidente della Provincia di Firenze, alle decisioni assunte dal governo in merito al riordino delle Province. “Il coinvolgimento di Firenze, Prato e Pistoia nella creazione della Città metropolitana è uno scenario che auspicavamo, per il quale abbiamo lavorato da anni e che ovviamente non ci coglie impreparati – spiega il presidente Barducci  – già da tempo le Province di Firenze, Prato e Pistoia hanno avviato intese e collaborazioni a livello istituzionale per ottimizzare il servizio ai cittadini: dalla gestione dei rifiuti, al turismo fino alla pianificazione dei parchi e della aree verdi. Un processo di collaborazione sempre più stretto che era stato sollecitato anche dal mondo economico più rappresentativo delle tre province”. “Ora dobbiamo lavorare tutti insieme – aggiunge Barducci – per  cogliere le importanti opportunità che si aprono per questa area della Toscana centrale che, lo ricordo, accoglie al suo interno  oltre un milione e mezzo di abitanti, e che genera oltre il 50% del  Pil regionale”. “A questo punto sarà fondamentale il rapporto di collaborazione con la Regione Toscana – precisa Barducci – per definire al meglio deleghe e sistema di governance. Credo che questo processo virtuoso appena iniziato debba continuare favorendo la fusione tra i Comuni”.

UNCEM. “A parte il fatto che Arezzo sia riuscita per poco a mantenere la sua autonomia, per il resto trova sostanziale conferma l’idea iniziale del presidente Rossi delle tre aree vaste. Una decisione che sembra avere una sua logica, soprattutto nell’unire Prato e Pistoia a Firenze, creando una importante area centrale, nevralgica per tutta la Regione”: è questo il commento a caldo di Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana. “A questo punto spero che ogni ragionamento legato a logiche campanilistiche debba essere abbandonato – continua Giurlani – oltretutto le aree che si vanno a costituire sostituiscono le province, non i comuni. Quindi, per esempio, non capisco la grande avversità di Prato a stare insieme a Firenze. Qualche dubbio, casomai, può nascere dal concentrare nello stesso ente ben 4 delle attuali province, cioé Lucca, Massa-Carrara, Livorno e Pisa, anche se mi pare comunque una soluzione più omogenea e sostenibile di quanto non fosse quella che accorpava Pistoia e Prato all’area del nord della regione”.

Pioggia e vento: Halloween e Ognissanti con l’allerta meteo. Attese mareggiate

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Halloween e Ognissanti (o almeno una parte) con l’allerta meteo. Da oggi le precipitazioni tornano infatti a interessare tutta la Toscana, con particolare intensità sulle zone nord occidentali, costiere e meridionali, accompagnate da vento forte e mare agitato. Per questo, la Sala operativa unificata della protezione civile regionale ha emesso un’allerta meteo, di criticità moderata, valida dalle 8 di mercoledì 31 ottobre fino alle 12 di giovedì 1° novembre.

LA FRANA. Una frana causata dalle piogge in atto, anche se non particolarmente intense, viene segnalata dalla Protezione civile regionale in località Forcello, nel comune di Stazzema.Il movimento franoso interessa sia la viabilità quanto una abitazione, che è stata evacuata e i cui cinque abitanti sono stati sistemati al sicuro presso parenti. La viabilità, che costituisce l’unico collegamento con le frazioni di Farnocchia e Pomezzana, è attualmente a senso unico alternato. Il Comune ha subito avviato un intervento di ripristino d’urgenza, ma le operazioni sono rese difficoltose dal maltempo che perdura, si sottolinea dalla Soup.

Ecco i fenomeni attesi:

PIOGGIA E TEMPORALI FORTI. Allerta dalle 8 alle 23.59 di mercoledì 31 ottobre. Nella giornata dioggi  le precipitazioni tenderanno a interessare dapprima l’Arcipelago, le zone costiere centro-meridionali e le zone interne meridionali con possibilità di forti temporali. Dal primo pomeriggio le precipitazioni tenderanno a interessare anche il resto della regione, risultando più intense e persistenti sulle zone di nord-ovest e appenniniche settentrionali con possibilità di forti temporali. Cumulati abbondanti, localmente molto abbondanti sui bacini di Magra, Versilia, Serchio e Basso Serchio e sui bacini di Ombrone-Bisenzio e Valdarno Inferiore (in particolare sui rilievi), intense tra tardo pomeriggio e sera (anche superiori a 40 mm/h). Sulle aree centrali della Toscana cumulati poco abbondanti, localmente abbondanti in corrispondenza delle precipitazioni più intense (anche superiori a 40 mm/h). Lungo i bacini di Orcia, Bruna, Albegna e Fiora cumulati abbondanti con precipitazioni intense (anche superiori a 50 mm/h), in particolare tra mattina e pomeriggio.

VENTO FORTE E MARE AGITATO. Allerta dalle  8 di mercoledì 31 ottobre fino alle 12 di giovedì 1° novembre. Nella giornata dioggi  venti di scirocco sulla costa centromeridionale e nelle zone interne del grossetano (Foce dell’Arno, Cornia, Isole dell’Arcipelago, Orcia, Bruna, Albegna e Fiora) fino a burrasca. Dalla sera rotazione dei venti fino a disporsi da libeccio, temporaneamente di maestrale nelle prime ore di giovedì. I mari saranno inizialmente molto mossi ma con moto ondoso in ulteriore aumento fino ad agitati o localmente molto agitati al largo, sull’Arcipelago e sulle coste esposte al flusso sciroccale. Per quanto riguarda il mare agitato, è stata prolungata fino alle 9 di venerdì 2 novembre la durata dell’allerta meteo emessa dalla Sala operativa unificata della protezione civile regionale: la decisione è stata assunta per i rischi conseguenti alle mareggiate attese sul litorale centrosettentrionale (Foce dell’Arno, Cornia, Isole dell’Arcipelago e Versilia) della nostra regione.

ALLAGAMENTI. Per la forte pioggia, informa la Soup, sono possibili allagamenti diffusi nelle aree depresse dovuti a ristagno delle acque, a tracimazioni dei canali del reticolo idrografico minore e all’incapacità di drenaggio da parte della rete fognaria dei centri urbani. Sarà possibile anche l’innalzamento dei livelli idrici nei corsi d’acqua con conseguenti possibili inondazioni localizzate nelle aree contigue all’alveo. Infine, c’è la possibilità di frane e smottamenti nelle zone ad elevata pericolosità idrogeologica.

VIABILITA’ E TRASPORTI. Per il mare agitato sono possibili problemi ai tratti stradali a ridosso della battigia e agli stabilimenti balneari. Possibilità di ritardi nei collegamenti marittimi e problemi alle attività marittime. Inoltre, pericolo per la navigazione di diporto e per i bagnanti. Per il vento forte, possibili blackout elettrici e telefonici, caduta di alberi, cornicioni e tegole, danneggiamenti alle strutture provvisorie. Possibili anche problemi alla circolazione stradale, ai collegamenti marittimi e alle attività marittime.

Leggi anche: Dal freddo alla pioggia, le previsioni per i prossimi giorni

Si commemorano i defunti, orari prolungati per i cimiteri

Venerdì 2 novembre si celebra la festa dei defunti. Per quest’occasione i cimiteri di Firenze e dintorni avranno degli orari di apertura prolungati.

FIRENZE. In occasione della celebrazione dei defunti tutti i cimiteri del comune saranno aperti anche nel giorno festivo dei Santi, giovedì 1° novembre, con orario prolungato dalle 8 alle 17 (non dalle 8 alle 13).

FIESOLE. Anche a Fiesole i cimiteri in occasione del periodo della ricorrenza della celebrazione dei defunti faranno un orario di apertura continuato: dalle 8 alle 17. Anche giovedì 1 novembre i cimiteri resteranno aperti.

SCANDICCI. In occasione della ricorrenza per la commemorazione dei defunti, i cimiteri comunali saranno aperti nei seguenti orari : da lunedì 22 ottobre a domenica 4 novembre orario continuato dalle 8 alle 17. Gli orari dei singoli cimiteri per le celebrazioni religiose. Sant’Antonio: 1.11 ore 15,30 benedizione, 2.11 ore 10 messa; Pieve a Settimo: 4.11 ore 15,30 messa con benedizione, 2.11 ore 9,30 messa; Badia a Settimo: 4.11 ore 16 benedizione, 4.11 ore 17 messa (in chiesa); San Colombano: 1.11 ore 15 messa con benedizione; San Martino alla P. : 4.11 ore 12 benedizione, 4.11 ore 11 messa (in chiesa); Casignano: 1.11 ore 15,30 benedizione; Mosciano: 1.11 ore 15 benedizione; San Polo: 1.11 ore 15,45 benedizione; San Vincenzo a T. : 1.11 ore 16 benedizione; San Michele a T. : 2.11 ore 16 benedizione; Giogoli: 1.11 ore 16,15 benedizione, 1.11 ore 15 messa.

Commercio, un 1° novembre con lo sciopero

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Commercio, sciopero il 1° novembre in Toscana.

LO SCIOPERO. Nei giorni scorsi le segreterie regionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uilhanno proclamato un’intera giornata di sciopero a livello regionale per il 1° novembre, aderendo – viene spiegato – “ai contenuti e alle motivazioni dell’iniziativa dell’area fiorentina in merito alla ripresa di un confronto a 360° sulle aperture domenicali e festive dei negozi ed in vista di scelte unilaterali di alcuni punti vendita di aprire anche per la festività di ognissanti”. Il riferimento è all’iniziativa dei sindacati del commercio di Firenze, che sabato scorso avevano unitariamente “denunciato l’abuso delle aperture domenicali e festive”. “L’abuso dei calendari di apertura – scrivevano tra l’altro in un comunicato stampa – mette a dura prova la resistenza di chi deve lavorare per una magra maggiorazione di 15 euro, lasciando a casa la famiglia i bambini, e rinunciando agli amici, per ritrovarsi in giorno di riposo quando tutti gli altri lavorano o sono a scuola”.

BARDUCCI. E ora sulla vicenda è tornato anche il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci. “Anche tra gli economisti più ortodossi si comincia a capire che non si esce dalla crisi sfruttando sempre di più i lavoratori – spiega il presidente della Provincia – Questa è una visione arretrata dei processi economici che comincia a traballare anche nei paesi asiatici. Del resto lo dimostra l’esperienza italiana di questi ultimi mesi: la dilatazione degli orari e del calendario di apertura dei negozi non ha prodotto nessun aumento delle vendite e nemmeno la grande distribuzione ha aumentato i fatturati. Quello dei commessi e delle commesse è stato un sacrificio inutile”. “Ecco perché considero del tutto legittimo lo sciopero indetto dai sindacati per il primo giorno di novembre – aggiunge Barducci – se non cambia la legge, e io mi auguro che la Corte Costituzionale cancelli quanto prima questa ingiustizia, questo è l’unico modo per tutelare i diritti e la dignità dei lavoratori del commercio”.

Scuola marescialli, arrivano le condanne

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Scuola marescialli, arrivano le condanne.

CONDANNE. Il tribunale di Roma ha inflitto le sue condanne per i lavori alla nuova scuola Carabinieri di Firenze: tre anni e 8 mesi ad Angelo Balducci, ex presidente del provveditorato ai lavori pubblici, e Fabio De Santis, ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana.

INTERDIZIONE. Condannati poi gli imprenditori Francesco Piscicelli, 2 anni e 8 mesi, e Riccardo Fusi, 2 anni con pena sospesa. Per Balducci e De Santis anche l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.

“CORRUZIONE AGGRAVATA”. La cosidetta ”cricca” era accusata di corruzione aggravata.