lunedì, 12 Maggio 2025
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L’estate da (quasi) mamma di Martina Stella

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Un’estate da (quasi) mamma per Martina Stella.

IN ATTESA DI UN MASCHIETTO. La bella attrice imprunetina sta trascorrendo un’estate indimenticabile: è in attesa del suo primo figlio, che nascerà a novembre. Sarà un maschietto, il cui nome è ancora rigorosamente top secret: si saprà soltanto al momento della nascita.

UN’ESTATE INDIMENTICABILE. Insomma, un’estate diversa da tutte le altre trascorse fino a questo momento, sul set o in vacanza, per Martina Stella. La sua love story con il padre del bambino, Gabriele Gregorini, l’hair stylist conosciuto sul set di “Tutti pazzi per amore 3”, procede infatti a gonfie vele, come ripetuto più volte dalla stessa attrice recentemente.

AMORE A GONFIE VELE. La notizia della gravidanza sembra aver unito ancora di più la coppia, che a questo punto non vede l’ora di vestire gli inediti panni di genitori. E non ci sarà nemmeno da aspettare troppo: quattro mesi, fino a novembre.

MATRIMONIO? Poi, secondo alcune indiscrezioni, dopo la nascita del bambino sarà la volta del matrimonio tra Martina Stella e Gabriele Gregorini. Ma ancora è troppo presto per pensarci: prima c’è una cicogna in arrivo.

Costa Concordia, la verità di Schettino a Canale 5: ”Voglio metterci la faccia”

Ha rivissuto quella tragica notte, ha raccontato la sua versione dei fatti. Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia nella tragica notte tra il 13 e il 14 gennaio, ha parlato a “Quinta Colonna”, il programma di Canale 5 condotto da Salvo Sottile. Schettino è stato intervistato da Ilaria Cavo: ecco alcune delle sue affermazioni.

“VOGLIO METTERCI LA FACCIA”. Il comandante ha raccontato perché ha deciso di parlare di quella tragica notte. “Perché per prima cosa voglio metterci la faccia, perché credo sia mio preciso dovere spiegare come sono andati gli eventi in quanto questa vicenda è articolata e complessa secondo il mio punto di vista, ognuno ha la sua verità, non è sicuramente la verità assoluta, ma credo sia un mio preciso dovere visto che un po’ tutto il mondo è stato coinvolto direttamente o indirettamente in questa vicenda, credo sia un mio preciso dovere fare questo anche se non ne avrei tanta voglia di parlare, sinceramente lo faccio come dovere morale verso il pubblico, la mia intenzione non è di far cambiare idea al pubblico, perché ognuno ha la propria idea e la rispetto”.

L’INCHINO. Schettino ha poi detto la sua sul presunto inchino che quella notte la nave avrebbe fatto davanti al Giglio. “Io non volevo sfidare nessuno – ha raccontato – abbiamo programmato una navigazione a mezzo miglio e basta, quindi mezzo meglio per me era una distanza accettabile per fare un saluto, altrimenti non l’avrebbero manco visto, manco sentito. C’è una differenza tra un inchino e un passaggio, quello doveva essere un passaggio ravvicinato all’isola, perché in caso di inchino noi generalmente si riduce la velocità, si va a distanza ravvicinata, si scelgono le carte giuste per fare l’inchino a una certa distanza dalla terra, se fosse stato programmato un vero e proprio inchino non sarebbe successo niente”.

“ANCHE IO VITTIMA”. Ma come si sente oggi Schettino? “Sicuramente io non posso essere felice per quello che è successo – spiega a Quinta Colonna – il mio cordoglio più sincero va alle persone che purtroppo non ci sono più. Il danno economico sicuramente ci sta, i danni  sono per le perdite, per le persone che sono state colpite nei loro affetti e alla fine sicuramente per l’azienda e per il comandante della nave che poi è stato vittima di tutto questo sistema”. Insomma, anche lui si considera una vittima di quanto successo.

LA NAVE CHE AFFONDA. Cosa ha provato davanti alla scena della nave che affondava? “Io avrei voluto sorreggerla con le mani, onestamente però non mi è stato possibile, l’unica cosa che ho fatto, ho preso il cellulare e ho chiamato immediatamente i soccorsi”, dice.

Il caso. Schettino, intervista esclusiva a Mediaset. E scoppia la polemica

Riemerso dal Trasimeno corpo del 22enne aretino affogato lunedì

Si era tuffato dal pedalò e non era più riemerso. Adesso il suo corpo senza vita è affiorato dalle acque del Trasimeno, a 150 metri dalla spiaggia del lido di Tuoro, in provincia di Perugia.

RITROVATO IL CADAVERE. E’ la tragica sorte toccata a un giovane di 22 anni, S.P., residente a Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo. Ad avvistare il suo corpo è stato un pescatore che a bordo di un’ imbarcazione si stava dirigendo verso Isola Maggiore. Il cadavere del giovane aretino è stato recuperato dai vigili del fuoco di Perugia, che lo hanno portato a riva con un gommone. 

LA SCOMPARSA. Il ragazzo era annegato lunedì, dopo essersi tuffato in mare da un pedalò con a bordo i suoi familiari. I genitori del ragazzo sono accorsi sul luogo di ritrovamento del cadavere del figlio.

Tentano la ”truffa dello specchietto” in piazza Acciaioli

Tentano di mettere in atto la “truffa dello specchietto”, ma vengono scoperti e denunciati.

LA TRUFFA. Protagonisti due giobani di 33 e 26 anni che, nella mattina di ieri, in piazza Acciaoli, a bordo di un’autovettura, dopo aver volontariamente colpito lo specchietto di un’altra automobile hanno chiesto al suo conducente la cifra di 600 euro, spiegando che aveva danneggiato il loro specchietto. Insomma, la famigerata “truffa dello specchietto”.

L’INTERVENTO DELLA POLIZIA. La vittima prescelta però, un giovane di 26 anni, non è caduto nella trappola e ha chiesto ai truffatori di seguirlo a uno sportello bancomat per prendere i soldi. Nel frattempo però, risalito in auto, ha chiamato il 113. I poliziotti giunti sul posto hanno bloccato i malviventi, trovandoli in possesso di vari attrezzi, nascosti nel portabagagli dell’auto e utilizzati per infrangere specchietti e simulare sinistri stradali. La oro presenza è stata giustificata dai due con il loro presunto mestiere di arrotino.

LA DENUNCIA. Portati in via Zara, i due, che avevano precedenti penali e di polizia, sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di tentata truffa in concorso.

Aggredito dal suo cane: dovrà essere operato

Aggredito dal suo cane, ora dovrà essere operato.

L’AGGRESSIONE. E’ successo nell’aretino. La vittima è un uomo di cinquantuno anni. Per motivi ancora da chiarire, l’animale – un incrocio fra un pastore tedesco e un rottweiler – a un certo punto l’ha aggredito.

IIN OSPEDALE. In seguito all’aggressione, il cinquantunenne ha riportato diverse ferite. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale di Arezzo: ora dovrà essere operato. Le sue condizioni, che subito dopo l’aggressione era parse gravi, non desterebbero però particolari preoccupazioni tra i medici.

IL CANE. Quanto al cane, dopo l’aggressione è stato chiuso nel suo recinto dai familiari dell’uomo.

Incidente in auto e trauma facciale per Nicoletta Braschi

Brutto incidente stradale per Nicoletta Braschi, attrice e moglie di Roberto Benigni, ora ricoverata al Bufalini di Cesena con un trauma facciale.

LO SCHIANTO. La Braschi era seduta sul sedile posteriore di una Golf, quando l’autista filippino, forse accecato dal sole o per una distrazione, ha perso il controllo dell’auto andando a sbattere contro un palo della luce.

I SOCCORSI. L’incidente è accaduto ieri in via Fiorenzuola a Cesena, dove la Braschi e Benigni hanno una casa. L’attrice e il suo autista sono stati soccorsi dai sanitari di Romagna Soccorso e ricoverati al Bufalini di Cesena.  L’uomo alla guida della macchina ha riportato un ‘colpo di frusta’ e ha una prognosi di sette giorni.

LA PROGNOSI. Più complessa la situazione per la Braschi, ricoverata nel reparto maxillo-facciale. La prognosi è di trenta giorni a causa del trauma riportato al volto dopo aver sbattuto contro il sedile anteriore. Il comico toscano ha annullato tutti i suoi impegni ed è accorso immediatamente al capezzale della moglie.

LA DINAMICA. Secondo la ricostruzione della polizia municipale che ha eseguito i rilievi, l’autista, abbagliato dal sole, avrebbe provato a sterzare in curva ma l’auto sarebbe  finita contro un palo.

Sorpresi a forzare la porta di un appartamento: fermato un uomo

Tentano di svaligiare un appartamento: uno dei tre protagonisti della vicenda è statao arrestato dalla polizia.

L’ALLARME. Erano le 12,25 di ieri, in Piazza Puccini, l’attenzione di una volante è stata richiamata da un 40enne, che ha riferito ai poliziotti che pochi istanti prima, nel palazzo dove abita, tre individui, dileguatisi alla sua vista, stavano cercando di forzare la serratura dell’appartamento di una vicina di casa.

LA RICERCA. Fatta una sommaria descrizione dei tre malviventi, gli agenti si sono messi subito sulle loro tracce. Uno dei tre uomini è stato intercettato in via Pergolesi: qui è stato bloccato e controllato.

PRECEDENTI. Lui, un georgiano di 29 anni, con precedenti penali e di polizia, non in regola sul territorio nazionale, è stato immediatamente assicurato alla giustizia per tentato furto aggravato in abitazione in concorso.

Caldo e afa, è ancora ”allarme rosso”

Caldo, oggi sarà un’altra giornata da “allarme rosso”.

L’ONDATA DI CALORE. Prosegue infatti l’ondata di calore che da giorni sta interessando Firenze e l’Italia. A causa di “Minosse”, ieri la temperatura in città è arrivata fino a 34 gradi e, secondo il bollettino del Lamma (Laboratorio di meteorologia della Regione), oggi la temperatura si dovrebbe attestare sullo stesso valore. La morsa dell’afa non darà tregua neppure di notte, con minime fino a 21 gradi.

ALLERTA. La Protezione Civile è in allerta, soprattutto per le persone fragili come anziani e bambini. Confermate anche le raccomandazioni in merito al comportamento da tenere: prima di tutto evitare di uscire o di fare attività fisica all’aria aperta nelle ore più calde della giornata e non rimanere sotto il sole a lungo; si consiglia poi di fare una colazione abbondante e pasti leggeri, bere più acqua e mangiare molta frutta e verdura, e indossare vestiti chiari e leggeri.

NUMERI UTILI. In caso di necessità è a disposizione il numero verde dell’Aiuto anziani 800-801616. Il numero delle emergenze della Protezione Civile è invece lo 055-7890.

Studenti, a Firenze 15 alunni su cento sono stranieri

Sono 44 mila i ragazzi e le ragazze che da settembre a giugno siedono ai banchi delle 315 scuole di tutti i livelli, sia pubbliche che private, di Firenze.

 I DATI. E’ l’Osservatorio scolastico provinciale a scattare la fotografia della popolazione studentesca del capoluogo toscano, presentata stamani in Palazzo Medici Riccardi dall’assessore all’istruzione Giovanni Di Fede. I dati sono aggiornati all’anno scolastico 2010 – 2011. Per la precisione gli alunni fiorentini sono 44.300 tra bambini e ragazzi, un terzo del totale provinciale: di questi, 8.600 frequentano la scuola dell’infanzia, 14.400 la scuola primaria, 8.552 la secondaria di primo grado e 12.600 la secondaria di secondo grado.

GLI ALUNNI STRANIERI.  In crescita la presenza di alunni stranieri, superiore alla media di 1,5 punti percentuali nel comune capoluogo rispetto alla provincia. In particolare, gli scolari stranieri rappresentano il 15.3% del totale nelle scuole materne, il 15.5% alle elementari, il 16.5% alle medie  e l’11.9% alle superiori. Spicca la presenza di alunni peruviani (907), romeni (881) e albanesi (867). Meno consistente la presenza filippina (663) e cinese (596).

I PENDOLARI. Esigua la percentuale di studenti che decidono di andare a studiare in scuole fuori dal comuni di Firenze, pari solo al 5.2%. Gli studenti pendolari che invece scelgono, da un comune sterno, di studiare nel capoluogo, rappresentano il 22.8%.

LE PAGELLE.  E’ del 7.59 la votazione media con cui gli scolari fiorentini escono dalla scuola secondaria di primo grado. Il voto della maturità si aggira invece su una media di 75.85 punti su cento. 

CHI BOCCIA. Per quanto riguarda le bocciature, i non ammessi all’anno successivo sono pochissimi nelle scuole primarie (lo 0.4% appena), toccano quasi il 5% alle medie e  arrivano al 16,1% nelle scuole superiori. Tra questi ultimi, il 13,4% sono italiani, il 35,8% alunni stranieri, in linea con la media provinciale. Stesso andamento anche per i “ritardi”, non molto differenti rispetto al resto del territorio: il 23,8% tra gli italiani (23,9% a livello provinciale) e 69,3% tra gli stranieri (68%).

Nasce il ”Social-kiosko”: frullati e frappè con la frutta invenduta

La frutta “rinasce” in lungarno Santa Rosa. Lunedì 16 luglio alle 18,30, al circolo La Rondinella – Torrino Santa Rosa, sarà inaugurato il “Social-kiosko”.

IL KIOSKO. Di cosa si tratta? Di un luogo in cui potranno essere gustati frullati, frappè, frutta fresca e spiedini di frutta “sociali”, ovvero ottenuti grazie al riutilizzo della frutta invenduta al mercato ortofrutticolo.

NIENTE SPRECHI. E’ il nuovo risultato della collaborazione tra assessorato alle politiche sociali di Palazzo Vecchio, associazione grossisti del mercato di Novoli e CFT. Una collaborazione partita nel novembre del 2011 con un obiettivo: “riutilizzare” frutta e verdura rimaste invendute al mercato di Novoli, che altrimenti avrebbero dovuto essere buttate via. Un vero e proprio spreco, evitato grazie a questo progetto di collaborazione: frutta e verdura invendute vengono date alle 268 famiglie segnalate dai servizi sociali. Con anche un risvolto sul piano lavorativo: grazie a questo progetto è stato infatti possibile effettuare il reinserimento lavorativo di tre persone disoccupate provenienti da situazioni di marginalità, che sono state messe a lavorare per recuperare la frutta e “riconfezionarla” all’interno del mercato.

LA FRUTTA. E ora è la volta del social-kiosko. Anche in questo caso, oltre al recupero della frutta è stato possibile dare un lavoro ad altre persone alle prese, in passato, con situazioni difficili. Il kiosko sarà aperto tutti i giorni dalle 16,30 a mezzanotte, e presenterà la frutta “rivisitata” in tutte le sue forme, dai frappè agli spiedini. Niente di meglio per combattere l’estate bollente che Firenze sta vivendo.