sabato, 17 Maggio 2025
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Dimissioni di Fantoni: Petretto e Givone nuovi assessori

Giornata di novità e di nuovi assessori a Palazzo Vecchio. Dopo le dimissioni dell’assessore a bilancio, patrimonio e casa Claudio Fantoni (nella foto), annunciate sabato, il sindaco Renzi ha scelto il nome del suo successore. Ma non solo: assessore al bilancio sarà Alessandro Petretto, professore ordinario di economia pubblica alla Facoltà di Economia di Firenze, mentre la cultura, che dal momento dell’addio di Da Empoli si era tenuto ad interim il sindaco, sarà affidata al filosofo Sergio Givone, professore ordinario di estetica alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze.

LE DIMISSIONI. Il “terremoto” è iniziato sabato, con la lettera di dimissioni di Fantoni. “Oggi ho inviato al sindaco la mia lettera motivata di dimissioni da assessore al bilancio, patrimonio e casa del Comune di Firenze e conseguentemente da delegato alle politiche abitative e presidente della consulta casa per l’Anci nazionale – aveva scritto l’ormai ex assessore – nel motivare questa mia decisione irrevocabile non sono ricorso al richiamo delle rituali ‘ragioni personali’. Le mie dimissioni sono dovute esclusivamente a motivi di carattere politico e amministrativo e intervengono in assenza di qualsiasi paracadute ovvero trasferimento ad altro incarico ‘compensativo’. Ho continuato a svolgere ostinatamente il lavoro affidatomi sin dalle ultime ore, ma ad oggi con particolare riferimento ad insanabili divergenze in ordine alle procedure e alle azioni da mettere in atto realtive alla gestione economica/finanziaria dell’ente, quindi alla sicurezza dei conti, non posso che considerare venute meno le condizioni perché io possa proseguire coerentemente nell’esercizio delle deleghe affidatemi, quindi nel rapporto di collaborazione con il sindaco, Matteo Renzi”.

SERVIZIO ALLA CITTA’. “Ho sempre pensato – ha concluso Fantoni – che chi svolge un ruolo politico e amministrativo lo debba fare in una logica di servizio alla cosa pubblica quindi in favore della collettività. Ho sempre pensato che chi è chiamato a governare Firenze sia al servizio della città e non che la città, Firenze, sia a servizio e uno strumento utile al perseguimento di ambizioni personali”.

RENZI. Sulle dimissioni di Fantoni era poi intervenuto anche lo stesso sindaco Renzi. “Le dimissioni di Claudio Fantoni meritano il rispetto e la stima di chi in questi anni ne ha apprezzato l’impegno e la dedizione. Ho espresso a Claudio il disaccordo di metodo e di merito sulle sue valutazioni ma questo non mi impedisce di fargli un grande in bocca al lupo per il suo futuro”.

I CONTI DEL COMUNE. “I conti del Comune di Firenze – ha detto il sindaco – sono in ordine e nessuno allarmismo è giustificato dalle cifre. Certo esiste una divergenza sulle conseguenze di una possibile violazione del patto di stabilità. Ho detto e ripeto che sono disponibile a pagare anche in termini personali, con la riduzione della mia indennità, pur di assicurare alle aziende il giusto riconoscimento per ciò che hanno fatto. E certo non interrompiamo i lavori in corso in omaggio ad un principio ragionieristico e contabile che cozza con la realtà e la congiuntura del Paese. Ma i cittadini di Firenze hanno la fortuna di vivere in una città dove il bilancio è sano e le tasse si abbassano e non si alzano come è avvenuto sulla addizionale Irperf per mia scelta che rivendico”.

IMPEGNO NAZIONALE. “Quanto all’accusa di considerare una sovraesposizione nazionale ricordo sommessamente che se abbiamo chiuso partite storiche ferme da anni da, dall’ Iti al contributo soggiorno all’accordo con il Mibac per finire con la Firenze card, questo è dovuto prima di tutto al nostro impegno in sede nazionale. Le conseguenze in termini di risparmio ed in termini di bilancio – ha concluso Renzi – sono evidenti”.

Uffizi, in arrivo tre sale rosse

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Saranno inaugurate altre tre sale del complesso dei Nuovi Uffizi. La prima, adiacente alla Loggia dei Lanzi sarà allestita con sculture ellenistiche, le altre accoglieranno opere dei più importanti artisti del Cinquecento.

Uffizi: dopo quelle blu arrivano le sale rosse / FOTO

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Sabato 16 giugno saranno inaugurate, nove sale espositive realizzate nell’ambito dei lavori dei Nuovi Uffizi, situate al primo piano della fabbrica vasariana.

LE SALE. La prima, adiacente alla Loggia dei Lanzi sarà allestita con sculture ellenistiche; le altre, disposte lungo la facciata, accoglieranno opere dei più importanti artisti del Cinquecento, da Andrea del Sarto, a Bronzino, a Raffaello.

LE IMMAGINI:

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I PRECEDENTI. E’ prevista la partecipazione del direttore della galleria, Antonio Natali, di Cristina Acidini, Soprintendente al Polo Museale fiornetino e di Alessandra Marino, soprintendente per i beni architettonici. Con questa inaugurazione continua l’operazione di opening “a tappe” delle nuove sale, inziata lo scorso dicembre con l’apertura degli otto spazi dalle pareti blu dedicate alla pittura fiamminga, spagnola, olandese e francese.

Aggredisce una donna seduta in autobus: denunciato

Era tranquillamente seduta sull’autobus quando è stata aggredita alle spalle.

L’AGGRESSIONE. E’ la brutta avventura vissuta da una 38enne fiorentina che intorno alle 19.30 di ieri, al capolinea di via Alamanni, si trovava seduta tra le ultime file di un autobus quando è stata aggredita alle spalle da un uomo.

L’INTERVENTO. Le sue invocazioni d’aiuto hanno attirato l’attenzione di un poliziotto libero dal servizio che, senza perdere tempo, si è avvicinato alla donna, liberandola dall’energica presa al collo di un cittadino peruviano di 35 anni, da subito apparso ubriaco.

UBRIACO. Costretto a scendere dall’autobus, il sudamericano ha tentato a più riprese di colpire l’agente che, grazie al tempestivo supporto della volante di zona, lo ha bloccato definitivamente. L’autore del gesto, verosimilmente riconducibile solo a un uso eccessivo di sostanze alcoliche, è risultato incensurato e in regola con le norme sul soggiorno in Italia. L’uomo è stato denunciato per resistenza, lesioni e percosse e sanzionato per ubriachezza.

LIEVI LESIONI. La 38enne ha riportato lievi lesioni al collo.

Ubriaca, si siede sul cornicione a 20 metri d’altezza: salvata una 23enne

Si siede su un cornicione a venti metri d’altezza, ubriaca: salvata dalla polizia.

IN VIA SOLFERINO. E’ successo questa mattina in via Solferino. La giovane americana, di 23 anni, arrivata a Firenze in visita al fratello, è salita sul tetto di uno stabile a un’altezza di circa 20 metri e, sedutasi sul cornicione con le gambe a penzoloni ha iniziato a gridare, invocando aiuto.

IL SALVATAGGIO. I passanti, udite le urla, hanno dato l’allarme al 113: sul posto sono giunte, dopo qualche istante, due volanti. Mentre due poliziotti, sotto l’edificio, hanno tentato di dissuadere la giovane dal compiere atti estremi, invitandola alla calma e rassicurandola, altri due agenti si sono introdotti all’interno dello stabile, raggiungendo il tetto. Qui i poliziotti si sono avvicinati con cautela alla ragazza, in evidente stato di ebbrezza alcolica, l’hanno rasserenata e, dopo averla afferrata, l’hanno tratta in salvo.

IN OSPEDALE. Spaventata, la 23enne americana è stata condotta in ospedale per le cure del caso.

Roberta Ragusa, le amiche chiedono la verità

Lo scorso 22 maggio, nei boschi di Montaione, una cercatrice di funghi ha trovato alcuni indumenti femminili tra cui un paio di pantaloni di pigiama color rosa. L’attesa, per le amiche e per i familiari, si fa sempre più estenuante ”Aspettiamo i risultati sugli indumenti”. Sembrerebbe anche che il numero di scarpe trovate tra le foglie, combaci con quello di Roberta.

GLI INDUMENTI. Lo scorso 22 maggio nei boschi di Montaione, una signora in cerca di funghi, ha trovato, tra le foglie e i rami secchi, indumenti femminili. Fin qui, non ci sarebbe niente di strano, capita spesso (purtroppo) di trovare nei boschi oggetti abbandonati. ma a rendere ”misteriosa” la scoperta, è stata la presenza di un pigiama rosa, oltre che ad un asciugamano, slip, reggiseno, scarpe e una cravatta. La signora, residente nel comune di San Miniato, alla vista di quel pigiama, ha subito pensato a Roberta Ragusa, scomparsa dalla sua abitazione di Gello, più di quattro mesi fa. La donna, stando a quanto dichiarato dal marito, al momento della scomparsa, avrebbe indossato proprio un pigiama rosa, simile a quello abbandonato nel bosco. E’ stato questo particolare, ripetuto molte volte dai media locali e nazionali, ad insospettire la cercatrice di funghi che ha immediatamente avvertito la redazione de Il Tirreno. Gli indumenti sono stati poi sequestrati dai carabinieri per effettuare la comparazione del Dna, in modo da verificare o meno, se quegli abiti appartengono realmente a Roberta.

LE SCARPE. Secondo quanto emerso nei giorni scorsi, il pigiama rosa trovato nei boschi, che riporta una fantasia a righe, non corrisponderebbe a quello indossato da Roberta, così come affermato da Antonio Logli, suo marito, e da Alessia, sua figlia. Ma il dubbio sull’appartenenza di quei pantaloni, resta e potrà esser sciolto soltanto dai risultati delle analisi del Dna. Quello che alimenta maggiormente i dubbi, è la corrispondenza del numero di scarpe ritrovate nel bosco, con quello che calzava Roberta: il numero 39. ”Stiamo aspettando con grande ansia le risposte delle analisi sugli indumenti ritrovati a Montaione. Un’ansia che cresce di giorno in giorno, vista la corrispondenza del numero di scarpe con quello di Roberta”. A parlare è Cinzia Guidi, amica della donna scomparsa. ”Vogliamo che sia fatta chiarezza. Se c’è qualcuno che sa qualcosa, vorrei che si facessero coraggio e parlassero. A casa ci sono due bambini che hanno perso la madre e che soffrono molto”, ha aggiunto Cinzia Guidi, parlando a nome del gruppo Facebook ”Roberta Ragusa – Dove sei?”. Un’attesa estenuante per le amiche e per i familiari, che può essere interrotta soltanto dalla soluzione del caso e, a questo punto, dal ritrovamento del corpo di Roberta.

Il caso: Roberta Ragusa: sospetti, dubbi e incertezze. Ma nessuna traccia

L’sms: Caso Ragusa, spunta la pista del messaggio

Montaione: Roberta Ragusa, è suo il pigiama rosa trovato nei boschi?

Uffizi: dopo le sale blu arrivano le sale rosse

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Sabato 16 giugno saranno inaugurate, nove sale espositive realizzate nell’ambito dei lavori dei Nuovi Uffizi, situate al primo piano della fabbrica vasariana.

 

LE SALE. La prima, adiacente alla Loggia dei Lanzi sarà allestita con sculture ellenistiche; le altre, disposte lungo la facciata, accoglieranno opere dei più importanti artisti del Cinquecento, da Andrea del Sarto, a Bronzino, a Raffaello.

I PRECEDENTI. E’ prevista la partecipazione del direttore della galleria, Antonio Natali, di Cristina Acidini, Soprintendente al Polo Museale fiorentino e di Alessandra Marino, soprintendente per i beni architettonici. Con questa inaugurazione continua l’operazione di opening “a tappe” delle nuove sale, inziata lo scorso dicembre con l’apertura degli otto spazi dalle pareti blu dedicate alla pittura fiamminga, spagnola, olandese e francese.

Terremoto, la sismicità dell’area fiorentina

 

Alla luce dei due terremoti che si sono abbattuti sull’Emilia Romagna il 20 e il 29 maggio, la protezione civile della provincia di Firenze ha delineato la situazione e il rischio sismico dell’area fiorentina, facendo riferimento in primo luogo a due terremoti (1895 e 1919) e ai danni da essi provocati.

IL TERRITORIO ITALIANO. Il territorio italiano si estende su più placche tettoniche, il cui movimento reciproco genera periodicamente dei terremoti. Per questo motivo il nostro Paese è ad alto rischio sismico e come la storia ci ha insegnato, anche la più recente con i terremoti di Umbria, Molise, Abruzzo ed Emilia Romagna, il terremoto è un fenomeno imprevedibile e generalmente di breve durata che può, in base all’intensità con cui si manifesta, provocare innumerevoli e catastrofici danni. Occorre considerare che i terremoti vanno a colpire un patrimonio edilizio che per buona parte, soprattutto nei centri storici dei nostri numerosi comuni, risale a epoche antiche, quando ancora non si conoscevano le tecniche di costruzione antisismica. Si calcola pertanto che 20 milioni di italiani siano potenzialmente esposti al rischio sismico. Ed è l’impossibilità di prevedere i terremoti a determinare, ancor più che per gli altri rischi, la necessità di un’accurata ed estesa opera di prevenzione.

IL TERRITORIO FIORENTINO. ”Gli ultimi 20 anni di registrazioni strumentali sul territorio italiano della rete sismica nazionale permettono di definire le linee principali della sismicità locale, evidenziando nel territorio fiorentino un rilascio dell’energia sismica prevalente lungo la zona di catena appenninica – prosegue la protezione civile -. Il 10% dei terremoti è associato ad una profondità ipocentrale di 15km e i valori di magnitudo locale (Ml), sempre inferiori a 5, sono centrati intorno al valore medio di 2. La distribuzione energetica dei terremoti segue una distribuzione di potenza ben definita,mentre gli eventi più importanti sono stati registrati nelle aree del Mugello con magnitudo registrate intorno a 4. Numerosi terremoti di piccola intensità si sono registrati nella pianura alluvionale di Firenze – Pistoia”.

PRINCIPALI EVENTI. I principali eventi storici nell’area fiorentina si concentrano nel bacino del Mugello dove nel 1919 si verificò il terremoto più importante e distruttivo di questa zona dell’Appennino settentrionale. Anche Firenze, risulta epicentro di importanti terremoti avvenuti in epoca storica, la cui magnitudo è risultata comunque inferiore a 5. L’analisi dei dati a disposizione e delle fonti bibliografiche riguardo a eventi sismici che hanno causato danni nella città di Firenze, ha permesso di caratterizzare quello che viene chiamato “terremoto di progetto”, cioè l’ipotetico evento sismico più probabile per una data area.

LE ZONE PIU’ DANNEGGIATE. La protezione civile prosegue ”Dal punto di vista sismogenetico, l’area fiorentina appare storicamente sede di una moderata attività sismica che portato a terremoti locali con Imax = VIII grado della scala Mercalli-Cancani-Sibel” aggiungendo inoltre che ”La ricostruzione del campo macrosismico all’interno di un centro urbano costituisce preludio alla cosiddetta “microzonazione sismica”, l’individuazione cioè delle aree con differente risposta sismica e quindi diversa intensità massima risentita. Ciò è dovuto a fattori molto locali, costituiti prevalentemente da forti differenze composizionali del substrato di fondazione, che causano comportamento geologici anomali, oltreché a metodologie costruttive diverse”. Analizzando i dati risulta che, i danni subiti dalla città di Firenze nei terremoti del 1895 e del 1919, sono stati maggiori nei quartieri delle Cure, di San Jacopino, di San Salvi, di San Frediano e di San Niccolò. Per quanto riguarda la zona interna alla cerchia dei viali, le zone maggiormente danneggiate risultano essere Santa Croce, San Gallo e Piazza della Libertà.

Marroni, ”esordio” in consiglio regionale. ”Sono qui per lavorare”

Primo giorno di “scuola”, ovvero primo consiglio regionale per il nuovo assessore al diritto alla salute Luigi Marroni.

LE PRIME PAROLE. “Sono qui per lavorare, mi sento fiducioso e pieno di speranza, di positività. Il nostro sistema sanitario è un’àncora, un solido pilastro, un punto di riferimento”: sono state le sue parole nella seduta straordinaria interamente dedicata alla sanità e alla vicenda della Asl di Massa. “E’ per me un grande onore essere qui, ho un profondo rispetto per questa assemblea. Ed è con grande senso di responsabilità che mi accingo ad assumere questo incarico. Potete contare sul mio impegno e la mia disponibilità”.

IMPEGNO ED ENTUSIASMO. Poi, con i giornalisti, Luigi Marroni affronta subito le questioni “calde”: i tagli, la tenuta economica, il Piano sanitario e sociale, la vicenda della Asl di Massa. Questi problemi, ha detto, “sono fonte di riflessione e impegno, ma anche di rinnovato entusiasmo”. “C’è la questione urgente della tenuta economica dell’anno in corso – ha aggiunto – ma stiamo anche studiando obiettivi di più ampia portata. Vogliamo continuare il lavoro già intrapreso sul fronte della qualità, dell’accesso dei cittadini. A proposito della riduzione delle risorse in corso, dobbiamo attuare nuovi meccanismi di gestione, continuando nel lavoro che facciamo da anni e che ora è ancora più cruciale. A queste dichiarazioni seguiranno atti precisi”.

ASL DI MASSA. Il nuovo assessore rassicura poi sul fatto che, per quanto lo riguarda, l’iter del nuovo Piano sanitario e sociale non dovrebbe subire interruzioni, informa che “farà di tutto per avere ottimi rapporti con la commissione sanità” e si dice “sicuro che ciò sarà possibile”. Quanto all’Asl di Massa, “la dottoressa De Lauretis sta facendo un eccellente lavoro. Aveva presentato un piano di rientro di 3 anni, che sta procedendo e che entro il 2013 dovrebbe essere completato”.

Leggi anche: Marroni, primo giorno da assessore. ”Di sfide ne abbiamo molte” Scaramuccia si dimette: Marroni nuovo assessore alla sanità

Castiglioncello in festa per i 50 anni de ”Il sorpasso” / VIDEO

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”Il sorpasso”, il film di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant, compie 50 anni. E sarà anche Castiglioncello a rendere omaggio alla corsa della storica pellicola.

CASTIGLIONCELLO. Perchè festeggia anche Castiglioncello? Semplice: la fama della località toscana, è dovuta proprio alla pellicola, grazie alle scene che hanno fatto da cornice ai personaggi. Il viaggio, parte da Roma, in un ferragosto deserto, e si conclude proprio a Quercianella, nella tragica curva di Calafuria.

LA CURVA DI CALAFURIA.

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IL SORPASSO. ”Il sorpasso”, simbolo di un cinema che ha fatto la storia, compie cinquant’anni, pur non dimostrandoli. Il film venne in realtà girato nel 1961 ma nelle sale andò solo nell’estate del 1962.