venerdì, 13 Giugno 2025
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Venere come un piccolo ”neo” sul Sole, aspettando l’eclissi di domani

Venere attraverserà il disco solare tra oggi e domani (5 e 6 giugno) e questa l’ultima occasione della nostra vita, per assistere ad un eclissi venusiana. La prossima è prevista per l’11 dicembre 2117. Lo spettacolo sarà visibile al sorgere del sole.

IL ”NEO” SUL SOLE. Venere apparirà come un piccolo ”neo” sul disco infuocato. Un neo in movimento sulla superficie del Sole, che inizierà il suo transito fra la mezzanotte e l’alba di domani, mercoledì 6 giugno. Un evento straordinario da non perdere, la prossima eclissi venusiana si verificherà l’11 dicembre 2117. Sarà una sfilata lenta, quella di Venere davanti al Sole, che durerà 6 ore e 40 minuti. Un fenomeno che avviene grazie al perfetto allineamento tra Sole, Venere e Terra a distanza di circa cento anni e in coppie distanziate di pochi anni fra loro. L’ultima volta che il piccolo pianeta ha eclissato il Sole, risale all’8 giugno 2004.

IN ITALIA. In Italia lo spettacolo sarà visibile soltanto quando il fenomeno sarà in già in corso ”Le fasi finali del transito osservabili dall’Italia – spiega l’Unione Astrofili Italiani (Uai) – si verificano quando il Sole è ancora molto basso sull’orizzonte orientale. Sono quindi favorite le località a Est. Sulla costa adriatica infatti l’orizzonte è libero da ostacoli ed è possibile seguire tutte le fasi del sorgere del Sole”. Ma l’osservazione, come avviene per tutte le eclissi solari, richiede cautela. E’ fondamentale osservare il Sole attraverso vetri protettivi per non danneggiare gli occhi.

Italia, parte da Pisa l’avventura europea

Italia, parte oggi l’avventura europea. Alle 15,30 da Pisa decollerà il volo charter che porterà gli azzurri di Prandelli a Cracovia, in quello che sarà il “campo base” dell’Italia per l’Europeo.

PERCORSO A OSTACOLI. Per Prandelli parte la prima fase finale di una manifestazione importante da quando siede sulla panchina di commissario tecnico azzurro. Una spedizione iniziata con una serie di difficoltà che nessuno, alla vigilia, avrebbe potuto immaginare: dasl blitz della polizia a Coverciano all’esclusione di Criscito, dal caso Buffon all’ultimo infortunio, rimediato in occasione della partita malamente persa contro la Russia da Andrea Barzagli.

BARZAGLI. Il difensore della Juventus ha riportato uno “stiramento di primo grado al soleo del polpaccio sinistro”: dovrà stare fermo circa 20 giorni. Per lui l’Europeo è dunque a rischio. Paura anche per Balotelli, alle prese con un affaticamento muscolare, ma per lui non dovrebbero esserci problemi.

VERSO LA SPAGNA. Tra meno di una settimana, domenica 10 giugno, l’Italia è attesa dalla prima sfida ufficiale. Una sfida difficile, contro la Spagna: la partita è in programma a Danzica alle 18.

AUSCHWITZ. Prima, però, gli azzurri avranno tempo anche di visitare Auschwitz. Succederà domani mattina, quando l’Italia al gran completo farà visita al campo di concentramento in cui è stata vissuta una delle più tragiche pagine della storia. “Ci teniamo tutti ad andarci. Sarà la prima volta per me, non ne abbiamo ancora parlato fra di noi ma siamo molto curiosi. Siamo orgogliosi di fare una visita del genere”, ha detto il milanista Ignazio Abate.

ROSSI. E della visita azzurra ad Auschwitz ha parlato anche il presidente della Toscana Enrico Rossi. Per il governatore si tratta di “un messaggio importante che, al di là dei risultati sportivi, qualifica la partecipazione dell’Italia ai prossimi campionati europei di calcio”. “Visitare Auschwitz – sottolinea Rossi in una lettera ad Abete – è un bel gesto, che riveste un grande significato civile. Un gesto esemplare che comunica efficacemente al mondo degli sportivi e degli appassionati il ruolo di responsabilità sociale dello sport, i valori della civiltà, del rispetto dei diritti umani e dell’impegno contro ogni forma di razzimo. Ancora oggi, troppo spesso, ci troviamo di fronte a gesti, atteggiamenti e parole che offendono quei valori. La popolarità del calcio permette di combattere tendenze pericolose, di essere parte integrante dell’antidoto che impedisce al razzismo di svilupparsi e diffondersi”.

La Fiorentina riparte da Montella

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E alla fine da Catania arrivò la fumata bianca.

L’ACCORDO. “Il Calcio Catania S.p.A. comunica che è stato trovato un accordo di massima per l’interruzione del rapporto con l’allenatore Vincenzo Montella. I prossimi giorni saranno utili per perfezionare gli accordi e le intese raggiunte”: è quanto pubblicato sul sito del club siciliano ieri. Ed era proprio questo accordo quello che mancava perché il matrimonio tra l’Aeroplanino e la Fiorentina potesse compiersi.

L’ANNUNCIO. Ora, dunque, non ci sono più ostacoli per il suo sbarco in riva all’Arno. E anche i tempi potrebbero (e dovrebbero) essere molto brevi: l’annuncio ufficiale da parte della società gigliata è atteso nelle prossime ore.

MONTELLA. “Ci tenevo a parlare proprio da Catania ed in particolare dallo splendido Centro Sportivo in cui ho lavorato, per rendere omaggio ad una realtà che mi ha messo nelle condizioni di farlo al meglio – sono state le parole di Montella dopo l’accordo, riportate sul sito del Catania – Ho trovato strada facendo il giusto feeling con la città e con la società, abbiamo fatto buone cose e la soddisfazione è stata grande. Emotivamente, di conseguenza, lasciare questa piazza è una scelta difficile: ho vissuto un’esperienza fantastica e stretto anche rapporti di forte amicizia con alcune persone che lavorano per il club. Spero che possa esser conservato un buon ricordo di una stagione davvero bella, caratterizzata da prestazioni di altissimo livello e dall’armonia del gruppo. Auguro sinceramente al Catania un futuro ancora più roseo”.

CALCIOMERCATO. Ed è esattamente quello che si augurano per la Fiorentina i tifosi viola. Una volta risolta la questione del tecnico, lo stesso Montella e Pradé dovranno buttarsi sul calciomercato: il tempo c’è, ma il lavoro da fare è tanto.

Il calendario: Serie A, le date della prossima stagione

L’ex: La ”rivincita” di Delio: la serie A lo cerca

Sisma, gli studenti toscani: ”Nelle nostre mense prodotti emiliani”

 

La solidarietà ha tante facce. E acquistare i prodotti di un territorio colpito da un terremoto è una di queste. Lo sanno bene gli studenti delle università toscane che hanno lanciato l’appello per correre in aiuto alla popolazione emiliana ferita dal sisma: “Sulle nostre mense – chiedono all’Azienda regionale per il diritto allo studio – vogliamo prodotti provenienti dall’Emilia”.

MENSA DI SOLIDARIETA’. Un’idea che ricorda da vicino la gara di solidarietà per recuperare le centinaia di migliaia di forme di parmigiano danneggiate dal sisma. Che adesso gli universitari della Toscana estendono a tutti i generi alimentari che ogni giorno circolano sui tavoli delle mense. A proporre l’iniziativa sono in particolare le organizzazioni studentesche Centrosinistra per l’Università (Firenze), Diritti a Sinistra (Pisa) e Movimento Universitario Senese. “Crediamo – affermano gli studenti – che l’Ardsu possa acquistare stock di parmigiano e altri prodotti dai territori colpiti dal sisma così da aiutare le popolazioni a risollevarsi e offrire al contempo a tutti noi studenti prodotti di grandi qualità nelle mense a gestione diretta”.

Duomo: la porta della Mandorla “rinasce” dopo dieci anni di resturo

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Dopo un restauro durato 10 anni, torna visibile il più bello dei portali del Duomo di Firenze: la Porta della Mandorla, ultima delle sette porte della Cattedrale ad essere decorata.

IL NOME. Il poetico nome le deriva dalla gotica aureola a forma di mandorla, sorretta da angeli, dentro cui la bellissima Madonna Assunta eseguita da Nanni di Banco, porge la sacra cintola ad un incredulo San Tommaso, mentre nell’angolo inferiore destro, un misterioso orso s’arrampica ad un albero. Il restauro ha interessato non solo la Porta della Mandorla, ma un’ampia porzione della facciata pari a circa 700 metri quadri.

GLI ARTISTI CHE CI LAVORARONO. Si tratta dell’opera monumentale che meglio documenta l’evoluzione della scultura fiorentina tra la fine del Tre e gli inizi del Quattrocento: un frontespizio di marmo in rilievo e intarsiato alto 18 metri, realizzato tra il 1391 e 1422 da maestri di più generazioni tra cui Donatello, Giovanni Tedesco, Lorenzo d’Ambrogio, Niccolò di Pietro Lamberti e Bernardo Ciuffagni e soprattutto Nanni di Banco. Nanni e i suoi collaboratori realizzeranno questa scena monumentale in 11 sezioni, verosimilmente assemblate in loco dopo il decesso del maestro nel 1421. Fu infatti la morte prematura dell’artista a oscurare la fama dell’opera, elogiata dal Vasari ma da lui erroneamente attribuita a Jacopo della Quercia. Tra i collaboratori di Nanni di Banco si ipotizza anche la presenza del giovane Luca della Robbia per la forte rassomiglianza di alcuni degli angeli musicanti con i fanciulli che Luca eseguirà per la celebre cantoria di Santa Maria del Fiore, oggi al Museo dell’Opera.

LA PRESENTAZIONE. Domani, martedì 5 giugno, alle ore 11.00, presentazione del restauro di fronte alla porta della Mandorla alla presenza del presidente dell’Opera del Duomo, Franco Lucchesi, del Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, e del sindaco Matteo Renzi. Interverrano i soprintendenti Cristina Acidini, Marco Ciatti, Alessandra Marino e il direttore del Museo dell’Opera, Timothy Verdon. Il restauro della Porta della Mandorla è stato eseguito dall’Opera di Santa Maria del Fiore sotto la direzione di una commissione di tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e della Soprintendenza per il Polo Museale fiorentino.

Anche Chelsea Clinton al festival della NY University di Firenze

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Al ”The Season”, il festival promosso dalla New York University di Firenze, ci sarà anche Chelsea Clinton. La manifestazione sarà inaugurata il 15 giugno alle ore 10.15, dalla prima italiana di ”Auf Wiedersehen, ‘Till We Meet Again” all’Odeon. La proiezione del documentario sarà seguita da una conversazione tra Chelsea Clinton e Linda G. Mills.

A PALAZZO STROZZI. Il festival in programma dal 15 al 27 giugno, presenta spettacoli, concerti e letture di opere in lingua originale, il tutto tra Palazzo Strozzi e Villa La Pietra. A Palazzo Strozzi in programma il 22 giugno ”Vermeer’s Daughter”, conversazione tra Benjamin Binstock e Lawrence Weschler e il 23 l’anteprima di ”Flora-Essences of Dance”, su musiche di Philip Glass e coreografia di Giorgio Mancini che debutterà poi a Villa La Pietra il il 27 giugno. Sempre a Palazzo Strozzi, il 23 giugno saranno presentati due filmati: ”Light is Calling” e ”Spark of Being”, regia di Bill Morrison, che sarà presente all’iniziativa. Il 24 giugno sarà invece dedicato alla letteratura con Writers Reading, un pomeriggio con i poeti e scrittori Francine Prose, Dorothea Lasky, Yusef Komunyakaa e Ben Okri, che leggeranno brani delle loro opere.

VILLA LA PIETRA. Ma gli spettacoli e gli incontri si terranno anche a Villa La Pietra. Il 21 giugno ad andare in scena sarà ”Macbeth” mentre il 25 giugno sarà la volta della prima italiana della nuova colonna sonora per il film tedesco d’animazione del 1926 diretto da Lotte Reiniger, ”The Adventures of Prince Achmed” e il 26 giugno l’adattamento in lingua inglese de ”Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni.

L’estate di Villa Strozzi tra arte, musica e teatro

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Tra gli artisti Area, Pino Marino, Gli Spettri, MaggioDanza, The Genesis Tribute, Jr Balletto di Toscana, Andrea Muzzi, Quartetto Klimt. Tra gli eventi Lirica sotto le stelle, il progetto Parco Danza, 7 mostre d’arte. 

DANZA, MUSICA, ARTE E TEATRO. Da mercoledì 6 giugno al 14 settembre oltre 50 appuntamenti, tra musica, danza, teatro, arte, opera. Sono questi i numeri dell’Estate a Villa Strozzi, polmone verde e area attrezzata su più livelli, a due passi dal centro cittadino (via Pisana 77), che si animerà per quattro mesi di molti eventi a 360°, giocati su tre spazi: il teatro coperto della Limonaia, l’anfiteatro all’aperto e il nuovo spazio ‘ghiaia’, antistante al bar, già aperto in orario continuato 10-24, tutti i giorni, compresi i festivi.

L’APPENNINO A DUE PASSI DA CASA. A vincere il bando dell’Estate Fiorentina per l’area, Officine Creative, in collaborazione con Arci, Comune di Firenze, Quartiere 4 e NEM – Nuovi Eventi Musicali, uniti nella volontà di rendere un servizio alla città, riqualificando il parco, sorvegliandolo e rendendolo vivo in un’estate che vuol essere per tutti. “È un bel risultato riaprire Villa Strozzi per questa Estate 2012, è un luogo recuperato per la città, fondamentale per le sue caratteristiche di spazio adibito allo spettacolo”, ha detto Riccardo Ventrella, direttore artistico dell’Estate Fiorentina 2012. Dello stesso parere il Presidente del Quartiere4, Giuseppe d’Eugenio, che ha aggiunto “Questo cartellone così ricco di iniziative spero aiuti i fiorentini a ritornare in questo posto, e a riscoprirne la piacevolezza e la magia. Siamo nel cuore di Firenze e sembra di stare sull’Appennino”.

DAL GIAPPONE ALLA GRAN BRETAGNA. Ha poi aggiunto “Questo posto deve diventare uno dei luoghi cardine del contemporaneo. Guardiamoci intorno, siamo in una struttura, la Limonaia, con il controguscio moderno pensato da Michelucci, in una struttura classica, restaurata nell’800 dal Poggi. E abbiamo l’anfiteatro all’aperto che guarda la collina, con oltre 420 posti disponibili”. In poco tempo, sotto la direzione di Marcello Bartalucci e Augusto Benvenuti (Officine Creative) e di Mario Setti (NEM) sono state messe in rete moltissime realtà, tra cui MaggioDanza, Buenos Aires Tango, AF Communications, la compagnia Farah Divas, la Lailac – associazione culturale giapponese, la compagnia L’officina, St. Mark’s Opera Company, Eventi Music Pool, e tre realtà della danza contemporanea (Versiliadanza, Opus Ballet, Compagnia Simona Bucci), unite in un programma dal titolo Parco Danza, che coinvolge giovani performer, professionisti e ospiti internazionali.

Fusti tossici: ”Mancano alcuni bidoni”. E la Toscana scrive a Monti

Le operazioni di recupero dei 114 fusti tossici su 198, dispersi al largo dell’Isola di Gorgona, sono state avviate.

FUSTI TOSSICI. Sono state avviate le operazioni di recupero dei 114 fusti pieni, vuoti e sacchetti di materiale del carico disperso in mare lo scorso 17 dicembre dall’Eurocargo Venezia al largo dell’isola di Gorgona nell’arcipelago toscano. In tutto, la nave, perse 198 bidoni.

LA LETTERA. Ma i fusti mancanti, non si trovano. Per accelerare il loro ritrovamento, Regione Toscana e Comune di Livorno, hanno annunciato l’invio di una lettera congiunta al governo perchè il ritrovamento dei fusti mancanti sia portato a termine nel più breve tempo possibile, anche ricorrendo alla Marina militare.

L’ARCIPELAGO. “Nell’Arcipelago toscano – ha affermato l’assessore regionale all’ambiente Bramerini – si sono verificati troppi incidenti, dimostrazione del fatto che le normative di sicurezza non vengono rispettate. E’ necessario che il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti faccia in modo che il decreto sulla navigazione a distanza di sicurezza dalla costa sia effettivamente applicato. Da parte nostra ci siamo già attivati perché i monitoraggi ambientali proseguano per tutta la durata delle operazioni di rimozione, così da avere sempre un controllo sulla qualità delle nostre acque e della biodiversità”.

Leggi anche: Fusti tossici, al via la seconda fase delle operazioni di recupero Fusti tossici, indagini sul pesce. ”Nessun rischio per la salute umana”

L’antico ospizio trasformato in biblioteca. Il racconto in una mostra

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A Firenze sono molti i luoghi che tutti conoscono, ma di cui si sa ben poco. E’ il caso del complesso dell’Orbatello, in via della Pergola 56, dove dal 1980 ha sede la Biblioteca Umanistica di Storia dell’arte dell’Università di Firenze. Bibliotecari, ricercatori e studenti che frequentano tutti i giorni questo storico ambiente hanno deciso ora di offrire a tutti i fiorentini la possibilità di riscoprire la storia dell’antico ospizio con una mostra allestita negli stessi locali.

L’IDEA. Era un’idea che aveva caldeggiato anche un illustre storico dell’arte Miklòs Boskovits, professore emerito dell’Ateneo, recentemente scomparso, alla cui memoria è dedicata appunto l’iniziativa.

DA ANTICO OSPIZIO A BIBLIOTECA. La mostra si apre martedì 5 giugno (inaugurazione ore 11) e rimarrà aperta fino al 5 luglio, visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19. L’Orbatello fu punto di riferimento significativo delle istituzioni assistenziali cittadine, ma anche centro vivo di committenze artistiche che annoverava opere di pittura, scultura e miniatura, in parte ancora presenti. L’esposizione ripercorre, attraverso pannelli tematici, la storia del complesso dalla sua fondazione nel 1372 fino alla trasformazione della chiesa in biblioteca universitaria, mettendo in evidenza, con riproduzioni fotografiche, la collocazione originaria dei dipinti – attualmente al Museo degli Innocenti – che si trovavano sugli altari, secondo l’indicazione della pianta pubblicata dal Richa nel 1754.

LA MOSTRA. Alla storia del complesso si aggiungono approfondimenti sulle singole opere, alcune delle quali conservate ora in chiese e musei fiorentini. Le schede sono frutto della ricerca universitaria di neolaureati in Storia dell’arte della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Adesca 13enne su Facebook, finisce in manette

Aveva iniziato a chattare con lei, appena tredicenne, facendole credere di avere 19 anni. Riesce a incontrarla e tenta di baciarla. Ma grazie a una segnalazione del padre della ragazza, finisce in  manette. Protagonista della vicenda è un 44enne di Livorno.

L’ARRESTO. L’uomo ha adescato la ragazzina su Facebook, spacciandosi per un ragazzo di 19 anni. Il padre della tredicenne si accorge però che dietro alla maschera quel ragazzo è in realtà un adulto. Preccupato dalle ripetute richieste di incontro sulla chat, segnala l’accaduto alla polizia postale. Poi segue la figlia, riuscendo così a fermare il molestatore mentre tenta di baciarla.  Il 44enne è stato arrestato dalla polizia di Livorno con l’accusa di tentata violenza sessuale.