mercoledì, 13 Agosto 2025
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Peggioramenti in vista. Ed è allerta meteo

Allerta meteo domani per mare agitato nelle isole dell’Arcipelago.

ALLERTA METEO. A partire da domani è previsto un peggioramento delle condizioni meteo sulla costa centro settentrionale della Toscana, in particolare sul nord dell’Arcipelago -Gorgona e Capraia- dove dal pomeriggio è attesa un’intensificazione del moto ondoso fino a mare agitato. Per questo la Sala operativa unificata della protezione civile regionale ha emesso un avviso di criticità moderata, valido dalle ore 15.00 di domani, mercoledì 18 aprile, alle ore 7.00 di giovedì 19.

PREVISIONI. Secondo il Consorzio Lamma domani la nuvolosità aumenterà ”fino a cielo nuvoloso o molto nuvoloso con precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio o breve temporale. Neve in appennino oltre i 1400-1500 metri. Venti moderati di Libeccio. Mari moto ondoso in aumento fino a mari mossi o molto mossi, localmente agitati al largo sul settore a nord dell’Elba. Temperature in calo nei valori massimi”. Giovedì la situazione dovrebbe essere pressoché la stessa tranne ”Inizialmente molto nuvoloso o coperto a ridosso di Apuane e Appennino settentrionale con precipitazioni diffuse (nevose in Appennino oltre i 1500 metri), più insistenti in mattinata. Nuvolosità variabile a tratti consistente sulle restanti zone con precipitazioni a prevalente carattere di rovescio sparso. Venti inizialmente moderati di Libeccio, tendenti a disporsi da sud e ad attenuare. Mari mossi o localmente molto mossi al largo e a nord dell’Elba. Temperature stazionarie”.

”Moro sei nei nostri cuori”, l’ultimo saluto a Morosini nel suo ”Picchi”

L’ultima volta nel suo stadio, l’ultimo saluto dei suoi tifosi. Piermario Morosini, colpito da un malore lo scorso sabato mentre era in campo con il suo Livorno a Pescara, è arrivato oggi intorno alle 14 al Picchi per ricevere il saluto di tutti gli sportivi amaranto e dell’intera città.

”MORO SEI NEI NOSTRI CUORI”. ‘‘Sei nostri cuori, Moro sei nostri cuori”, così i tifosi livornesi riuniti al Picchi di Livorno hanno accolto il feretro di Piremario Morosini, entrato nello stadio per l’ultimo giro di campo mentre risuonavano le note delle canzoni di Ligabue e Jovanotti. Sugli spalti lo hanno atteso oltre 8mila persone. Prima di lasciare lo stadio, la salma è stata benedetta dal vescovo Simone Giusti che ha concluso la sua benedizione con un “buon viaggio”.

L’AFFETTO DAVANTI ALLO STADIO. Sciarpe amaranto insieme a quelle degli eterni avversarsi del Pisa ma anche di altre squadre, sono state posizionate dai tifosi davanti allo stadio di Livorno. I cancelli del Picchi sono stati aperti molto prima dell’arrivo della salma di Morosini ed i primi tifosi sono entrati nella tribuna e in curva nord per l’ultimo saluto al centrocampista. Insieme alle sciarpe, i tifosi hanno accesso lumini, lasciato biglietti, fiori e bandiere amaranto abbrunate. E tra i cuscini di fiori lasciati c’è anche quello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Comune di Livorno e della Società Livorno Calcio. Tra i presenti allo stadio oltre ai compagni di squadra del Livorno anche l’Empoli al completo. Anche dei giocatori del Pisa hanno deposto un mazzo di fiori di fronte ad uno striscione che ricorda il ‘Moro’.

TUTTI CON LA MAGLIA 25. Ma se i suoi tifosi potranno salutarlo e ricordarlo oggi, la serie B al gran completo lo farà nel prossimo turno. Il primo che non vedrà in campo la maglia numero 25 del Livorno (che sarà ritirata), ma che in compenso di maglie con quel numero ne vedrà molte, moltissime altre. “Nella prossima giornata tutte le squadre della B, ma chiederemo di fare altrettanto anche all’Aia, scenderanno in campo con la maglia numero 25 insieme alla foto di Morosini”: lo ha annunciato ieri mattina il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi. “Io – ha aggiunto – ho cercato di fare il mio dovere attorno a questa tragedia, attorno alla quale si è raccolta tutta la Serie B. Dovevamo farlo in modo discreto e non eclatante. In questi casi bisogna rimanere in silenzio rispetto alla normalità e riflettere sul dato dei tanti problemi cardiaci che colpiscono tante persone ogni giorno, così come successo al povero Piermario. Le prime 48 ore dunque sono passate silenziosamente a pensare a quanto è successo e a cosa si può fare”.

MINUTO DI SILENZIO. Sempre nel prossimo turno sarà osservato un minuto di silenzio, su tutti i campi di calcio, per ricordare il “Moro”.

LE CAUSE DELLA MORTE. Intanto, si cerca di far luce sulle cause della tragedia. Dai primi accertamenti sarebbero esclusi aneurisma e infarto come causa della morte di Morosini, mentre tra le ipotesi c’è quella di un difetto genetico del cuore.

La tragedia: Malore in campo, muore Morosini del Livorno. Il calcio si fermaIl Livorno ritira per sempre la maglia numero 25

“Maria Sandra Mariani è libera”. La conferma della Farnesina

E’ stata liberata Maria Sandra Mariani, turista di San Casciano Val di Pesa che era stata rapita nel febbraio 2011 nel sud dell’Algeria.

LA CONFERMA. “Maria Sandra Mariani e’ libera. Ne ho appena informato i familiari. Mi unisco alla loro grande soddisfazione e sollievo per questa magnifica notizia”, queste le parole del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che ha immediatamente informato i familiari della donna.

L’EMOZIONE DEI PARENTI. Emozionati e in lacrime i genitori di Maria Sandra, che a distanza di oltre un anno dal rapimento, stentavano a credere alla bella notizia.

LA NOTIZIA DA CONFERMARE. La notizia, arrivata dall’emittente al-Arabiya, ha subito mobilitato la Farnesina, che si è messa all’opera nella tarda mattinata per verificarne la veridicità. “La Farnesina e lo stesso ministro degli Esteri Giulio Terzi personalmente e attraverso l’Unita’ di Crisi – si leggeva nel primo pomeriggio in una nota del Ministero – stanno seguendo costantemente gli sviluppi”. 

IL RAPIMENTO. La 53enne di San Casciano era stata rapita mentre si trovava in Algeria per turismo.

Record Store Day, un evento mondiale nel nome del Vinile

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Il prossimo 21 aprile, in tutto il mondo, verrà celebrato il Record Store Day, una giornata interamente dedicata alla salvaguardia dei negozi di dischi e del Vinile che sta lentamente scomparendo nell’epoca del download.

IL VINILE. Eppure il Vinile ha sempre il suo fascino. Quel disco nero, enorme in confronto ai supporti dell’era digitale e del download, porta con se le storie di anni passati, di rivoluzione musicale, degli anni in cui il rock veniva trasmesso per la prima volta nelle radio di tutto il mondo. Di una fragilità tale che veniva conservato con cura, come un trofeo da esibire tra gli scaffali di una libreria. Protagonista degli anni d’oro della musica, arricchito da copertine artistiche, oggi sta piano piano scomparendo.

RECORD STORE DAY. E proprio per salvaguardare la straordinaria natura del Vinile, il fascino che racchiude in se e gli stessi negozi d dischi, il 21 aprile tutto il mondo celebrerà il Record Store Day. E anche Firenze festeggerà la giornata del ”disco vintage” con aperture straordinarie e iniziative all’interno dei negozi, sia quelli storici che di recente apertura.

Rapinatore incastrato da un’impronta lasciata su una bottiglia di birra

Lo scorso 10 febbraio, gli agenti di polizia, liberarono il titolare e la dipendente di una panineria di viale dei Mille, chiusi a chiave da un rapinatore, all’interno della cucina del locale. L’uomo è stato arrestato venerdì scorso dalla polizia.

IL FATTO. Dopo aver consumato una piadina, due panini, una birra e atteso che il locale si svuotasse, un uomo, armato di pistola, si avvicinò alla cassa e mentre la dipendente stava stampando lo scontrino, si fece consegnare tutto l’incasso. Dopo aver chiuso a chiave nella cucina la donna e il titolare della paninoteca, fuggì con il bottino di 250 euro.

INDAGINI. Le vittime riuscirono però ad avvisare la polizia che, grazie alle indagini, hanno individuato il rapinatore, tradito da una sua impronta lasciata sulla bottiglia di birra consumata prima del colpo.

L’ARRESTO. Dopo lunghe ricerche, complicate dal fatto che il 34enne non aveva una dimora abituale, venerdì scorso la polizia lo ha catturato a Montespertoli dove aveva trovato ospitalità da un conoscente. Il rapinatore si trova in carcere con l’accusa di rapina a mano armata e sequestro di persona.

Ubriaco aggredisce autista di un autobus, denunciato

Intorno alle 14, un fiorentino 56enne, è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio e lesioni personali aggravate.

L’AGGRESSIONE. Il 56enne, completamente ubriaco è salito su un autobus in sosta al capolinea in piazza Adua a Firenze e ha cominciato ad inveire contro la conducente.

LA VITTIMA. La donna, cogliendo le intenzioni dell’uomo, ha attirato l’attenzione dei suoi colleghi in strada e a quel punto l’aggressore l’ha afferrata per il bavero strattonandola talmente forte da alzarla dal sedile.

I SOCCORSI. La polizia, una volta intervenuta, ha bloccato l’aggressore che è stato denunciato mentre l’autista ha riportato qualche lesione. A causa del fatto, la corsa del bus ha subito un lieve ritardo.

Furto di rame, in tilt la linea ferroviaria Genova-Roma

Un furto di cavi di rame in zona stazione di Torre del Lago, questa mattina ha rallentato la circolazione ferroviaria sulla linea Genova-Roma, tra le stazioni di Viareggio e Pisa, dalle 10.15 alle 11.15.

DANNI E DISAGI. Il danno economico non è elevato, è stato invece pesante in termini di disagi per i viaggiatori oltre al lavoro aggiuntivo per il ripristino del regolare funzionamento della linea. Il furto ha coinvolto 3 treni a lunga percorrenza e 2 regionali che hanno registrato ritardi tra i 10 ed 60 minuti.

IN CASO DI FURTO. Le Ferrovie ricordano che in occasione di furti o tentativi di furto di cavi di rame, la sicurezza dell’esercizio ferroviario, e quindi l’incolumità dei viaggiatori, non è mai messa a rischio. In caso di sottrazione di cavi, infatti, i segnali ferroviari si predispongano immediatamente al rosso obbligando i treni a fermarsi e a riprendere la marcia a velocità ridotta.

Rapina a mano armata in banca, ma era una pistola giocattolo

Colpo in una banca del grossetano. Rapinatori effettuano il colpo con una pistola giocattolo ma portano via quella vera del vigilante.

LA RAPINA. Due uomini hanno messo a segno un colpo nell’agenzia di Castiglione della Pescaia della Cassa di Risparmio di Firenze. Uno dei due è rimasto fuori in attesa, l’altro è entrato nella banca con in mano una pistola giocattolo con la quale ha minacciato un vigilante e si è fatto consegnare da lui quella vera.

LA FUGA. I due, dopo la rapina, si sono dati alla fuga prima in auto e poi a piedi. Dopo alcuni chilometri di inseguimento, sono stati arrestati dai carabinieri.

Senza casa e senza lavoro, coppia brinda a sei mesi di vita in auto

Senza casa e senza lavoro. Una giovane coppia di Massa, Luca e Cinzia, sono costretti a vivere in auto.

IN AUTO. Da quando hanno perso il lavoro e la casa, Luca e Cinzia, due giovani coniugi di Massa, sono stati costretti a dormire nella loro auto, parcheggiata sotto la sede del comune.

SEI MESI. Questa mattina, per ”festeggiare” i loro sei mesi di vita in auto, hanno stappato una bottiglia di spumante davanti alla folla di cittadini di passaggio verso gli uffici comunali. La coppia vive ricevendo la solidarietà di molti loro concittadini. Un forno regala loro il pane, pacchi di pasta e scatolame sono stati donati da alcuni consiglieri comunali.

Starbucks a Firenze: la locandina corre su Fb. Stavolta sarà vero?

Addio cappuccino, benvenuto Frappuccino.

LA LOCANDINA. Dopo la bufala di qualche tempo fa, torna a fare capolino su Facebook una locandina che paventa l’apertura di una caffetteria Starbucks – colosso del coffee take away in tutte le salse con punti vendita sparsi in tutto il globo – nella città del giglio.

I PRO E I CONTRO. Ma sarà verò? “Florence, oct 2012”, si legge in un’immagine dove campeggia un giglio fatto di chicchi tostati. E le condivisioni già piovono a centinaia. Il popolo della rete si divide tra i tantissimi che vorrebbero, anche da noi, i beveroni caldi all’americana conditi da dolcetti, succhi di frutta, divani e connessione wireless gratis e quelli che invece inneggiano alla perdita delle tradizioni del nostro di caffè, un sorso e via, che affonda le radici nella storia del bel paese.

VERO O FALSO? Ancora non è chiaro se l’annuncio facebookiano sia vero oppure no, e a far sentire puzza di bruciato ai più attenti è stato il link ad una pagina che nonostante i loghi, non ha niente a che vedere con la fan page ufficiale dell’azienda. Ai bevitori di caffè l’ardua sentenza.