domenica, 17 Agosto 2025
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Roberta Ragusa, lanciata una petizione per far ripartire le ricerche

Dati, indizi e testimonianze. Varie le piste seguite dagli inquirenti ma di Roberta Ragusa non si hanno più notizie certe dalla notte della sua scomparsa, la stessa notte in cui, poco più lontano, trentadue persone perdevano la vita nel naufragio della Costa Concordia.

LA PETIZIONE. Le ricerche di Roberta vanno a rilento. In molti hanno dichiarato che sul caso non è stato fatto abbastanza, tranne nelle 48 ore successive alla sua scomparsa. Su Facebook, dal gruppo ”Troviamo Roberta Ragusa”, in questi ultimi tre mesi è partito un susseguirsi di appelli. L’ultimo è stato quello di Loretta Croatto che, a nome del gruppo ”Roberta Ragusa – dove sei?” ha lanciato una petizione online nella quale si legge per conto del gruppo “Troviamo Roberta Ragusa”,chiedo le firme, affinchè vengano riprese le ricerche per ritrovare questa donna, scomparsa da S.Giuliano Terme (Pisa) la notte tra il 13 e il 14 Gennaio 2012 e di cui non si hanno più avuto notizie”. Al momento la petizione, al momento, è stata firmata da 242 persone.

I VOLONTARI. E visto che, a quanto pare, le ricerche sono state sospese, da un gruppo di volontari, sempre su Facebook, è nata l’iniziativa di scendere in campo e partecipare alle ricerche di Roberta affiancati dai Ris dei carabinieri. Ma l’autorizzazione ancora non è arrivata. Il gruppo, proveniente anche dal Piemonte, avrebbe dovuto raggiungere Gello nel prossimo fine settimana. Ma se l’autorizzazione non arriverà entro le 48 ore precedenti l’iniziativa, non sarà possibile organizzare la partenza verso il paese del pisano.

I TERRITORI. Gello è un piccolo paese nel comune di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa ed è ricco di zone verdi, isolate e campi aperti. Ed è proprio in queste zone che i volontari vorrebbero avviare le ricerche di Roberta senza dimenticare però, di perlustrare anche le aree intorno alla sua abitazione dove si trova il pozzo, mai esplorato, e il campo buio vicino alla strada.

ALLONTANAMENTO?. Ieri sera, la trasmissione di Federica Sciarelli, è tornata a parlare del caso Ragusa. In studio era presente l’avvocato Enrico Maria Gallinaro, il legale della cugina e dello zio di Roberta. E ancora una volta, Gallinaro, ha affermato di essere ancora più convinto che la donna non si sia allontanata volontariamente aggiungendo inoltre che, a parer suo, quella notte è successo qualcosa. Le dichiarazioni dell’avvocato arrivano dopo un colloquio con le amiche di Roberta che, da sempre, sostengono che non sia sparita senza lasciare tracce per sua volontà. Anche per la cugina Sonia Alpini, intervenuta telefonicamente durante la trasmissione, è impossibile che Roberta abbia abbandonato la sua vita a Gello e i suoi figli “Ma scherziamo, non è davvero possibile che Roberta abbia chiesto un passaggio a tre auto diverse”.

L’ALTRO INDAGATO. I microfoni di ”Chi l’ha visto?” hanno raggiunto anche Antonio Fusi, l’altro indagato colpevole (al momento) di aver dato un passaggio a Roberta prima che scomparisse nel nulla. L’uomo ha rilasciato dichiarazioni confuse, lasciando percepire una mancanza di sicurezze sulla ricostruzione della notte in questione. Fusi non sarebbe convinto sull’identità della donna che è salita sulla auto verde e lasciata poi alla stazione di Pontedera. Insomma, la donna misteriosa che sarebbe salita sull’auto di Fusi, potrebbe essere Roberta, ma anche un’altra qualsiasi donna.

Ecco il primo modello in vitro di diabete

Dai laboratori dell’Università di Pisa arriva uno studio innovativo per aiutare a prevenire le malattie metaboliche: grazie a una ricerca interdisciplinare condotta da Arti Ahluwalia, professoressa di Bioingegneria, e dal suo gruppo del Centro di Ricerca Interdipartimentale “E. Piaggio”, è stato riprodotto in vitro il primo modello di diabete.

L’ESPERIMENTO. “Nel nostro esperimento abbiamo riprodotto in vitro molte delle alterazioni caratteristiche del metabolismo umano, simulando lo stress a cui sono sottoposti gli organi a causa del diabete”, spiega Arti Ahluwalia. “Il sistema ha risposto come il corpo umano, mostrando gli stessi segni di danno che compaiono al livello sistemico e nel tessuto vascolare in presenza della malattia”.

RICERCA. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista PLoS ONE nell’articolo «Glucose and Fatty Acid Metabolism in a 3 Tissue In-Vitro. Model Challenged with Normo- and Hyperglycaemia», sono di grande rilievo non solo per lo studio delle malattie dismetaboliche (tra cui l’obesità), ma quanto per le sue potenziali applicazioni allo studio di altre patologie e quindi alla realizzazione di nuovi modelli fisiopatologici. Si aprono così una serie di possibilità d’indagine nella ricerca di segnali tissutali integrati, che fino ad oggi era stata ritenuta impossibile in vitro. La ricerca ha visto l’utilizzo dell’innovativo sistema di coltura cellulare Quasi-Vivo, che nel frattempo è stato concesso in licenza alla Kirkstall Ltd. Tutti gli esperimenti sono stati condotti dalla dottoressa Bruna Vinci, durante il suo dottorato e il suo post-doc, dividendo la sperimentazione e trascorrendo il suo tempo tra i laboratori di Pisa e quelli dell’Università di Padova.

RISULTATI. Nello studio descritto, sono stati coltivati insieme tre tipi di cellule derivanti da altrettanti tessuti attivi e responsivi al metabolismo di substrati energetici e molecole secondarie (cellule da tessuto epatico, tessuto adiposo e cellule da tessuto endoteliale). Le cellule e i tessuti, posti in un sistema di coltura a “tre comparti separati” comunicanti e collegati grazie un flusso di un mezzo di coltura comune, sono stati sottoposti a condizioni simulanti sia stati fisiologici che patologici post-prandiali (ad es. normo- e iperglicemia da alimentazione). I risultati sono stati sorprendenti perché hanno dimostrano che una cultura multipla di tessuti collegati secondo schemi razionali e in scala allometrica, può simulare e riassumere (in maniera semplificata) molte delle alterazioni caratteristiche del metabolismo umano in sovraccarico nutrizionale, come ad esempio l’infiammazione sistemica e danno vascolare.

LE MALATTIE. Le malattie metaboliche sono spesso legate a un eccesso di tessuto adiposo. Queste patologie sono la prima causa di morbilità e mortalità nel nostro paese in un progressivo aumento legato all’innalzamento della vita media della popolazione. Il diabete, come altre malattie metaboliche è multifattoriale; ha natura infiammatoria, genetica ed epigenetica, ed è diventata una malattia fortemente penalizzante per la qualità e la durata della vita poiché crea complicazioni decise prevalentemente a carico dell’apparato cardio-circolatorio. Là dove la prevenzione delle malattie metaboliche è insufficiente, cresce l’impegno per il miglioramento del suo trattamento specifico nella prospettiva di una medicina sempre più mirata e personalizzata. Gli sforzi scientifici s’indirizzano verso modelli di studio in vitro sempre più complessi e vivosimilari, avvalendosi di nuove tecnologie capaci d’integrare principi di natura diversa. Questi sforzi permettono di individuare le interazioni tra i vari tessuti e il ruolo specifico di ogni organo nella omeostasi metabolica. Inoltre, permettono di abbattere l’utilizzo di animali per il testing di farmaci e come modelli di patologie umane, da cui è nota la difficoltà e imprecisione a estrapolare alla casistica umana.

C’è vita su Marte? Nuove conferme arrivano (anche) dalla Toscana

C’è vita su Marte? Ormai da molti, moltissimi anni l’uomo si pone questo interrogativo. Tra film, libri e studi più o meno approfonditi il tema è tornato più volte al centro dell’attenzione.

NUOVE CONFERME. E ora arrivano nuove conferme che, sul Pianeta rosso, ci sarebbero tracce di vita. E’ la matematica, questa volta, a confermare l’impronta rilevata nel ’70 dalle sonde Viking.

LO STUDIO. Lo studio, effettuato della Keck School in collaborazione con l’Università di Siena, è stato pubblicato sull’International Journal of Aeronautical and Space Sciences: secondo un’analisi matematica, arriverebbe la conferma che uno dei quattro esperimenti effettuati all’epoca avrebbe identificato attività biologica.

L’ANALISI DEL TERRENO. Insomma, dall’analisi sui campioni di terreno marziani sembrerebbe arrivare una nuova conferma della presenza di vita su Marte. E il dibattito sembra ora destinato a riaprirsi nuovamente.

Telefonate gratis, dal centro commerciale

Ai Gigli nasce un nuovo servizio rivolto a tutti i clienti, il Free Phone.

FREE PHONE. Free Phone è il nuovo servizio che il centro commerciale i Gigli offre a tutti i suoi clienti. E’ un vero e proprio telefono collocato nell’area YoUtility i Corte dell’Oste dal quale tutti i clienti potranno chiamare gratuitamente tutti i numeri fissi in Italia. Per usufruire del servizio basterà essere dotati della tessera sanitaria, con il microchip, della Regione Toscana. La tessera va inserita nell’apparecchio e poi seguire le indicazioni che appaiono sullo schermo. Successivamente bisognerà digitare il proprio codice fiscale e il numero di rete fissa. Ogni telefonata avrà una durata massima di cinque minuti.

TECNOLOGIA. “È un servizio unico nel suo genere ed è da inquadrarsi all’interno del progetto dei servizi a forte contenuto tecnologico de i Gigli – spiega il direttore del centro commerciale Yashar Deljoye Sabeti – crediamo che, nonostante la diffusione dei telefoni cellulari, fornire la possibilità di effettuare chiamate gratuite per necessità o per diletto possa essere utile e piacevole. L’alto numero di chiamate registrate nella fase sperimentale ci conferma il gradimento da parte della clientela”. Il telefono gratuito si va così ad aggiungere alla rete Wi-fi gratis dei Gigli.

Costa Concordia, quando il dramma diventa un gioco

Prima iTunes e adesso Android, in vendita nel loro store il gioco ”I-nchino” e ”Acchiappa Schettino”, due visioni distorte del dramma vissuto da migliaia di persone nella notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi.

LO STRAVOLGIMENTO DEL DRAMMA. Quando si verificano delle tragedie c’è sempre chi trova il modo di sdrammatizzare, ma se nel dramma qualcuno perde la vita, non c’è sdrammatizzazione che tenga. Dalla notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi sul web se ne erano viste di tutti i colori, a partire dalla t-shirt con scritto ”Vada a bordo c…”, la fatidica frase pronunciata da De Falco a Schettino mentre il dramma era ancora in corso. E dalla maglietta è stato un susseguirsi di trovate stravaganti. Il comandante lo abbiamo visto nei panni di ”Capitan Schettino”, rivisitazione de ”La canzone del capitano” di Dj Francesco. Successivamente in vari fotomontaggi in cui prende il posto di Capitan Findus sulla confezione degli spaghetti allo scoglio. Addirittura era diventato ”Capitan Codardo” in un cartoon made in Taiwan e gli era stato dedicato anche il capolavoro di De Andrè, Don Raffaé. E’ finito anche tra le grinfie del Sergente Hartman e del David Letterman Show.

IN VENDITA ONLINE. E molti oggetti scampati chissà come alle acque invernali del mare del Giglio, finirono in vendita online. Su eBay infatti, a pochi giorni dal naufragio era possibile acquistare, anche a cifre esorbitanti, oggetti della Concordia: menù del ristorante, caramelle, ticket di viaggio e anche il modellino della nave. Addirittura, durante il Carnevale, era possibile comprare la divisa di Schettino. In fin dei conti era una semplice veste da comandante, giacca bianca e cappello da marinaio, ma era messa in vendita come ”La divisa di Schettino”. E il fondo venne toccato proprio da una donna che travestì il proprio bambino da Schettino trasformando il passeggino nella Concordia.

PRIMA iTUNES ADESSO ANDROID. Per un po’ di tempo, di stravaganze non se ne videro più, fino al lancio della nuova App per dispositivi Apple: il gioco chiamato ”I-nchino”, in vendita a 0,79 centesimi. Scopo del gioco è portare la nave (che per fortuna non è stata chiamata Concordia) il più vicino possibile alla costa e, una volta in prossimità degli scogli, effettuare l’inchino. Vince chi raccoglie più punti, ovvero chi effettua il maggior numero di inchini senza urtare gli scogli. Prima iTunes, adesso Android nel cui play store si trova un altro gioco: ”Acchiappa Schettino”, gratis nella versione di prova e acquistabile, nella versione full, a 0.99 centesimi. In questo caso l’obiettivo è colpire in testa, con delle ancore, il capitano della Concordia che spunta da alcuni buchi. La difficoltà sta nel non colpire De Falco, pena la perdita di una vita e 50 punti. A denunciare la presenza di entrambi i giochi è stato il fratello di un membro dell’equipaggio della Costa Concordia ancora oggi disperso. E mentre ancora due persone mancano all’appello e altre cinque devono essere identificate, la macchina della sdrammatizzazione resta in moto. Ma dal web, più esattamente nel gruppo nato su Facebook ”Costa Concordia survivors’ firends”, i cui membri sono superstiti del naufragio e parenti e amici delle vittime, viene lanciato un appello per il ritiro di entrambi i giochi.

Nel dramma: De Falco: boom su Twitter. E a sorpresa arriva anche la t-shirt/FOTOSchettino, da De André al David Letterman Show, follie del web / VIDEOSchettino, i paragoni ora si sprecano: ”Anche Mourinho come lui”Il capitano diventa un cartoon, a Taiwan / VIDEOSu Facebook la tragedia diventa satira. E il protagonista è il capitano / FOTO

Fiorentina, sei finali per la salvezza: il ”calendario della paura”

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Chi l’avrebbe mai detto, solo qualche mese fa. E chi l’avrebbe mai detto dopo l’exploit di Milano. Ma la Fiorentina, con una partita in meno da giocare, è sempre più coinvolta nella lotta per non retrocedere.

LA LOTTA. Classifica alla mano, le ultime due posizioni sembrano ormai consolidate (Cesena e Novara), ma il sorprendente girone di ritorno del Lecce di Serse Cosmi ha rimesso in discussione il terzetto che – fino a qualche tempo fa – sembrava destinato ad andare in serie B. Il colpo dei pugliesi a Catania ha infatti aperto nuovamente la lotta per il terzultimo posto, che ora riguarda da vicino i viola (a + 3), il Genoa (fermato in casa sul pari dal Cesena, e soltanto due punti sopra il Lecce) e il Bologna, a 37 punti come la Fiorentina ma con una partita in meno, quella interna con il Cagliari in programma stasera. E proprio lo stesso Cagliari, insieme al Parma, non può dirsi tranquillissimo, con i suoi 38 punti.

CALENDARI A CONFRONTO. Alla fine della stagione mancano 6 partite. Ecco i calendari a confronto. Nel prossimo turno i viola saranno di scena a Roma con i giallorossi (posticipo delle 20,45), il Lecce giocherà in casa col Napoli e il Genoa sarà di scena a San Siro contro il Milan. Il turno successivo sono in programma Fiorentina-Inter, Lazio-Lecce e Genoa-Siena. Poi, alla trentacinquesima giornata, Atalanta-Fiorentina, Lecce-Parma e Bologna-Genoa. Nel terzultimo turno si disputeranno Fiorentina-Novara, Juventus-Lecce e Genoa-Cagliari. Quello successivo sarà la volta dello scontro diretto tra Lecce e Fiorentina, con il Genoa di scena a Udine. Infine, all’ultima giornata, Fiorentina-Cagliari, Chievo-Lecce e Genoa-Palermo.

COLPI DI SCENA. Difficilissimo fare previsioni, per un campionato che si preannuncia aperto fino all’ultima giornata. E non sono esclusi nemmeno ulteriori colpi di scena, visti i pochi punti che dividono molte squadre. Ancher altre formazioni, infatti, potrebbero essere risucchiate nella zona caldissima della classifica. “Ci sarà da soffrire fino in fondo”, ha detto ieri Andrea Della Valle. Ma la speranza dei tifosi è che questa sofferenza possa finire il prima possibile, per cominciare a pianificare una nuova, e meno complicata, stagione.

Il pareggio col Palermo: Viola, passo indietro e torna la paura

Viola, passo indietro e torna la paura

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Un pareggio (0-0) che fa più comodo al Palermo che non alla Fiorentina accolta con grandi cori dopo il successo ottenuto sabato scorso contro il Milan. Tutti si aspettavano una nuova vittoria ma la squadra di Delio Rossi è apparsa brillante solo nel primo tempo quando ha sprecato malamente almeno due ghiotte occasioni da gol e si è spenta nella ripresa fino al gol che Amauri ha realizzato di mano (e quindi annullato) e che gli è costata un’ammonizione. Diffidato l’italo-brasiliano salterà la gara di domenica sera contro la Roma.
PRIMO TEMPO. La Fiorentina parte bene e si propone davanti a Viviano (salutato calorosamente dal pubblico della Fiesole) in più occasioni. Tenta di sbloccare il risultato colpendo anche un palo in avvio di gara con Nastasic. Amauri e Jovetic provano a impensierire Viviano ma il muro rosanero non viene scalfito. Il Palermo si fa vedere dopo la mezz’ora con almeno tre nitide palle gol ma senza mai impensierire seriamente Boruc.
SECONDO TEMPO. La squadra di Bartolo Mutti fa più movimento nella ripresa alzando molto il proprio baricentro. In difficoltà la Fiorentina mostra qualche fatica nel ripartire e c’è più equilibrio in campo. Al 27′ conclusione di Jovetic, bravo a portarsi la palla sul destro e a trovare lo spazio per calciare. Il pallone è deviato e Viviano para. Al 35′ è ancora Jovetic a tirare dopo essersi liberato, ma Viviano si salva con i piedi. Dall’azione seguente Amauri va in gol, ma colpisce nettamente la palla con il braccio. L’arbitro sembra convalidare ma l’assistente annulla e l’attaccante brasiliano viene ammonito. Al 40′ l’ultima occasione con Nastasic che da due metri incorna troppo debolmente e la palla finisce tra le mani del portiere rosanero. Era dal 1949 che Fiorentina-Palermo non finiva 0-0. Un risultato, storico.
Delio Rossi commenta: “La manovra non è stata molto fluida ma abbiamo avuto belle occasioni in apertura. Poi è venuta fuori anche un po’ di paura. Su Amauri non voglio dir niente, dipende da come uno la vede, se me l’avessero fatto contro mi sarei arrabbiato, ma non va fucilato, c’è chi ha vinto Mondiali così. Amauri e Jovetic sono stati anche troppo generosi, devono imparare a farsi aiutare ed il centrocampo doveva essere più incisivo. Ci sarà da soffrire tantissimo, la quota salvezza quest’anno è alta, probabilmente sopra i 42 punti. Dobbiamo pensare solo ai punti”.

Travolta da un’onda anomala. Donna perde la vita in Florida

E’ stata travolta da un’onda alta otto metri mentre stava nuotando nei pressi di Key West.

LA VITTIMA. Paola Falco, fiorentina di stanza a Figline Valdarno, non è sopravvissuta all’incidente che l’ha colta di sorpresa mentre si trovava in vacanza in Florida insieme al marito.

LA DINAMICA. Secondo le prime ricostruzioni la donna, 47 anni, che lavorava come dirigente presso una compagnia assicurativa con sede a Firenze, è stata sbattuta dalla forza dell’acqua contro gli scogli insieme ad un altro bagnante e sono entrambi morti sul colpo. La Falco, la cui salma dovrebbe rientrare nei prossimi giorni, lascia una figlia di 17 anni.

Chiara Francini madrina del festival gay

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E’ la bella toscana, rivelazione all’ultimo festival del cinema di Venezia, la madrina del prossimo Torino Glbt film festival “da Sodoma a Hollywood”, diretto da Giovanni Minerba.

L’ATTRICE. Chiara Francini, cresciuta a Campi Bisenzio e formatasi professionalmente al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino, ha raggiunto la fama con Miracolo a Sant’Anna, di Spike Lee, i film Maschi contro Femmine e Femmine contro maschi di Fausto Brizzi e non da ultima, la campagna pubblicitaria mondo per la primavera estate 2012 di Dolce e Gabbana.

IL FESTIVAL. A Torino, la Francini presterà il volto alla popolare manifestazione dedicata al mondo gay and lesbico, che dal 19 al 25 aprile offrirà al pubblico 140 film provenienti da tutto il mondo, in particolare dagli Stati Uniti. A aprire il festival ci sarà anche la cantante Arisa, reduce da un secondo posto al festival di Sanremo e diventata celebre con la canzone “Sincerità”.

Viagra addio, ora arriva uno spray nasale

Presto le famose “pillole blu” dell’amore, il Viagra, potrebbero lasciare spazio a uno spray nasale.

LO SPRAY. A rivelarlo è nientemeno che il Journal of Sexual Medicine: lo spray in questione – che a breve potrebbe essere disponibile anche in Italia – avrebbe la stessa capacità del Viagra di risvegliare la libido sessuale negli uomini. Grazie all’ossitocina.

LA SCOPERTA. Secondo quanto spiega il Journal of Sexual Medicine, inalando due volte al giorno lo spray all’ossitocina a un uomo sposato e padre di tre bimbi che aveva iniziato a soffrire di disordini legati al deficit di attenzione e aveva difficoltà a mantenere relazioni sociali, questi aveva sì avuto un certo miglioramento nella fobia sociale, ma soprattutto uno straordinario progresso nell’aumento della libido.

LO STUDIO. Insomma, presto per i disturbi sessuali maschili potrebbe esserci una nuova soluzione. E proprio a Firenze, nel corso del Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Generale, era recentemente emerso che gli italiani preferiscono parlare dei propri disturbi sessuali al medico di famiglia piuttosto che al partner: ben sei italiani su dieci si confidano infatti con il medico di famiglia.