martedì, 19 Agosto 2025
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Lega Nord, dalla Toscana due pullman per Bergamo

Due pullman alla volta di Bergamo per chiedere pulizia all’interno del movimento: anche i leghisti toscani si mobilitano in vista dell’appuntamento di questa sera, in giorni in cui il Carroccio è finito nell’occhio del ciclone.

DUE PULLMAN. Dalla regione saranno due i pullman che partiranno “per chiedere pulizia all’interno della Lega Nord”. La base leghista toscana partirà quest’oggi alla volta di Bergamo per l’appuntamento alla Fiera di Bergamo previsto questa sera alle 21.

“FUORI CHI HA TRADITO”. “Noi – asserisce l’eurodeputato Claudio Morganti – a differenza di altri partiti non rimaniamo inermi davanti a gente che sfrutta illegalmente il Movimento. A Bergamo andremo a chiedere pulizia e a dimostrare che la Lega è differente dagli altri partiti. Fuori chi ha tradito i principi e l’etica del nostro Movimento!”.

Roberta Ragusa, tracce ”interessanti” sull’auto del testimone

La Fiat Panda verde di Antonio Fusi, il 62enne di Pontedera che ha dichiarato di aver accompagnato la Ragusa alla stazione la notte della sua scomparsa, è stata ispezionata.

IL TESTIMONE. Antonio Fusi ha un’unica colpa, quella di aver accompagnato Roberta Ragusa all’entrata della Fi-Pi-Li la notte della sua scomparsa. Ma la conferma che fosse proprio lei la donna salita a bordo della Panda verde del 62enne, deve ancora arrivare. Ma intanto, Fusi, è stato inserito del registro degli indagati. ”Se tornassi indietro mi comporterei diversamente. Ho fatto un favore ad una persona e mi sono trovato nei guai” affermava la settimana scorsa Fusi, aggiungendo inoltre di aver visto salire Roberta, su un’altra auto, una Lancia Y metallizzata.

LA PANDA VERDE. E per fare luce sulla vicenda, i carabinieri del Ris hanno isolato, dalla Panda di Fusi, alcune tracce biologiche definite ”interessanti”. Da queste tracce sarà possibile estrarre un Dna che verrà comparato con quello dei familiari di Roberta per stabilire se le tracce presenti sull’auto appartengono realmente a lei. Se così fosse, si tratterebbe di una svolta nelle indagini.

Delio Rossi: ”Ora servono conferme”. Vargas ancora fuori

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E’ il momento delle conferme. Lo dice Rossi, lo chiedono i tifosi. Conferme di quanto di buono visto a Milano, conferma dei tre punti per uscire dalla zona caldissima della classifica.

VERSO IL PALERMO. Mercoledì 11 aprile, alle 20,45, al Franchi arriva il Palermo nel turno infrasettimanale di campionato. E alla vigilio il tecnico Delio Rossi suona la carica, per evitare quello che sarebbe l’errore più grave da commettere: rilassarsi dopo l’impresa di San Siro. Ma quale sarà la formazione che affronterà il Palermo? Quella che è stata capace di battere il Milan? “Con la settimana classica avrei optato per la stessa formazione scesa in campo a Milano – dice Rossi – la prestazione è stata sicuramente di livello e ne terrò conto. A Milano non si vince per fortuna. Domani però abbiamo bisogno di conferme. Scendere in campo e stare zitti”.

NESSUNA DISTRAZIONE. Insomma, il tecnico non ammette distrazioni. Il risultato della gara col Palermo, dice, “dipende da noi”, e dalla sfida di domani si attende “la conferma della prestazione. E’ quella che porta al risultato”.

AMAURI E DE SILVESTRI. Poi Rossi ha parlato anche di alcuni singoli: Amauri, che col Milan ha segnato la sua prima rete in viola (“Mi auguro che questa rete sia la prima di tante. L’attaccante vive di queste situazioni”), e De Silvestri, spesso criticato ma autore di una bella prova a San Siro, a partire dall’assist per il gol di Jovetic (“Non mi sono sorpreso. Quello visto a Milano è il De Silvestri che conosco. Io l’ho portato dagli Allievi in Prima squadra. Sono molto contento per lui”).

VARGAS OUT. Chi non ci sarà, invece, sarà ancora una volta Vargas. “Camporese, Vargas e Olivera non erano al massimo. Ho preferito non convocarli”, spiega il tecnico viola. Che per la gara di domani ritrova comunque Gamberini, reduce da un infortunio e per questo fuori a Milano, e Cerci, nuovamente nella lista dei convocati dopo le tre giornate di squalifica.

I CONVOCATI: Questi i convocati dal tecnico: Amauri, Behrami, Boruc, Cassani, Cerci, De Silvestri, Felipe, Gamberini, Kharja, Jovetic, Lazzari, Ljajic, Marchionni, Montolivo, Nastasic, Natali, Neto, Pasqual, Romulo, Salifu.

Milan ma non solo: Quegli ”sgambetti” viola nelle corse allo scudetto

Due giovani aggrediti durante la notte, arrestato un 25enne

La scorsa notte due giovani di 19 anni lui e 18 lei, sono stati aggrediti in piazza Giorgini, senza motivo da un 25enne ghanese. Il fatto è avvenuto intorno alle due di notte.

L’AGGRESSIONE. Le vittime erano sedute su una panchina dei giardini e stavano semplicemente scherzando. Poco lontano da loro, su un’altra panchina, era seduto lo straniero. All’improvviso, senza motivo, si è avvicinato con aria minacciosa alla coppia sferrando un pugno al ragazzo.

LA FUGA. I due giovani hanno iniziato a correre. Lui ha attirato l’attenzione dell’aggressore rifugiandosi dentro un locale, mentre lei ha trovato riparo in un taxi in sosta. L’aggressore, dopo aver inseguito il ragazzo nel ristorante, gli ha tirato una sedia che ha solamente infranto qualche bicchiere, con colpendo la vittima.

LA VITTIMA. Le volanti hanno identificato il giovane sottoponendolo a fermo per identificazione e denunciandolo per il suo gesto immotivato. Oltre a rispondere dei reati di lesioni aggravate , danneggiamento e minacce, il 25enne è risultato irregolare in Italia. Il ragazzo, la vittima dell’aggressione, ha sette giorni di prognosi. E’ stato colpito anche con un casco.

Rissa in centro, tre stranieri finiscono in manette

La scorsa notte, le volanti di polizia impegnate nei consueti controlli del territorio, sono intervenuti in via degli Anselmi per sedare una rissa scoppiata tra cinque persone.

LA RISSA. Gli agenti stavano pattugliando via de’ Sassetti quando la loro attenzione è stata richiamata dalle urla provenienti da una strada vicina. Appena arrivati sul posto, hanno sorpreso un gruppo di stranieri che avevano scatenato una rissa.

IN MANETTE. All’arrivo dei poliziotti, due erano finiti a terra e altri tre sono scappati. Un 19enne peruviano e due cittadini albanesi di 20 e 29 anni, sono finiti in manette. Degli altri due, se ne sono perse le tracce.

Moby Prince: a 21 anni dalla tragedia

E’ per non dimenticare le 140 persone che persero la vita nell’impatto tra il traghetto e la petroliera Agip Abruzzo, appena fuori dal porto di Livorno, che la città di Livorno si riunisce per una giornata all’insegna della memoria.

PER NON DIMENTICARE. Il saluto del sindaco e delle autorità, questa mattina alle 10, alle 12 la messa nella cattedrale e alle 15:30 l’appuntamento al teatro Quattro Mori per l’anteprima del lungometraggio di Francesco Sanna intitolato “Ventanni”, mentre alle 17 è fissato l’appuntamento per chi vorrà partecipare al corteo che arriverà fino all’Andana degli anelli dove verrà deposto il cuscino di fiori del Presidente della Repubblica, verranno letti i nomi delle vittime e poi saranno lanciati dei fiori in mare.

LA SICUREZZA IN MARE.  “Una celebrazione che ci porta a riflettere sulla sicurezza in mare – ha detto l’assessore alla cultura del comune di Livorno Mario Tredici – e ad altre tragedie come quella della Concordia in cui hanno perso la vita 32 persone”.

LA TRAGEDIA. La tragedia della Moby Prince si consumò la sera del 10 aprile 1991 quando il traghetto, che era appena uscito del porto e si avviava a navigare verso la Sardegna. Un attimo, forse un banco di nebbia improvviso, e l’imbarcazione colpì la prua della petroliera Agip Abruzzo, sfondando la cisterna numero 7, contenente 2700 tonnellate di carburante. Il disastro ambientale e la tragedia umana, tutto precipitò nell’arco di poche ore. Il greggio comincio a scorrere e le fiamme a invadere la nave, trasformando i ponti in un forno crematorio da cui uscì vivo, miracolosamente solo Alessio Bertrand, uno dei mozzi, che si lanciò in mare all’arrivo dei soccorsi e che per scampare alla morte, camminò sui cadaveri delle persone che si trovavano con lui a bordo.

Costa Concordia, Schettino ”resti ai domiciliari”

Francesco Schettino, accusato di omicidio plurimo colposo, abbandono della nave e naufragio, il giorno di Pasqua, ha lasciato per tre ore la sua casa per recarsi a pranzo dalla sorella.

IL PRANZO DI PASQUA. Ha ottenuto tre ore di permesso dagli arresti domiciliari per il pranzo di Pasqua a casa della sorella. Così Francesco Schettino, camicia azzurra, giacca blu, pantaloni scuro e occhiali da sole, accusato di omicidio plurimo, abbandono della nave e naufragio, ha potuto lasciare la sua abitazione di Meta di Sorrento per poi tornarci dopo aver pranzato con la famiglia. Ad accompagnarlo è stata proprio la sorella. Ma i pm di Grosseto hanno appreso delle tre ore di permesso concesse a Schettino dai carabinieri di Piano di Sorrento, solo la sera di Pasqua. E non hanno gradito.

CARCERE O LIBERTA’?. E’ iniziata, presso la corte di Cassazione, la discussione sui ricorsi contro l’ordinanza del tribunale del riesame di Firenze che il 7 febbraio scorso confermò la decisione del gip d Grosseto del 17 gennaio. In tale data fu deciso di applicare a Schettino i domiciliari annullando il fermo in carcere disposto dalla procura di Grosseto il 14 gennaio, il giorno dopo il naufragio al Giglio. I ricorsi, con obiettivi opposti, vedono da una parte la procura che chiede di ripristinare la detenzione in carcere e dall’altra, la difesa punta alla revoca degli arresti domiciliari, in cui si trova dal 17 gennaio scorso. Ma il sostituto procuratore generale della Cassazione, Vincenzo Geraci, ha richiesto che siano respinti sia il ricorso della procura che quello della difesa e che venga quindi confermata la custodia cautelare ai domiciliari. La richiesta è stata avanzata alla quarta sezione penale che dovrà decidere se confermare o meno il provvedimento emesso dal Tribunale del Riesame il 7 febbraio scorso nei confronti del comandante della Costa Concordia.

BONIFICA. Anche nel giorno di Pasqua, uomini e mezzi delle strutture operative presenti all’Isola del Giglio, sono stati impegnati nelle attività di ricerca e bonifica dei fondali. I tecnici della Smit Salvage e Neri proseguono nel recupero dei materiali e oggetti usciti dalla nave. In questi giorni, con l’ausilio della nave Acqua Azzurra, le attività si stanno concentrando sui fondali a poppa.

I DISPERSI. Dopo quasi venti giorni dal recupero degli ultimi cinque corpi a bordo della Concordia, non sono ancora state rese note le loro identità. Ma in un post nel gruppo su Facebook ”Costa Concordia survivors’ friends”, vengono pubblicati i loro nomi, ma sulla notizia non arriva ancora l’ufficialità. Questione di ore e i cinque corpi torneranno alle loro famiglie.

L’APP DELLA CONCORDIA. Dopo il libro di Schettino, il cartoon made in Taiwan, le canzoni satiriche sulla Concordia, a concludere un triste scenario di una vicenda ancora più triste e drammatica, arriva un gioco sulla tragedia. Nell’Apple Store infatti è in vendita a 0,79 centesimi il gioco ”Inchino”. Scopo del gioco è portare la nave (che per fortuna non è stata chiamata Concordia) il più vicino possibile alla costa e, una volta in prossimità degli scogli, effettuare l’inchino. Vince chi raccoglie più punti, ovvero chi effettua il maggior numero di inchini senza urtare gli scogli. Questo gioco è stato segnalato, sempre su Facebook, dal fratello di una delle vittime del naufragio che, indignato dell’App, ha lanciato un appello per la sua rimozione.

Quegli ”sgambetti” viola nelle corse allo scudetto

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Le squadre che puntano allo scudetto, d’ora in avanti, faranno bene a studiarsi approfonditamente il calendario: incontrare la Fiorentina a fine stagione, in piena corsa per il titolo, può essere molto, molto pericoloso.

SGAMBETTO AL MILAN. Lo sa bene il Milan, che a sette giornate dal termine del campionato – dopo una corsa in vetta più o meno solitaria – si è visto soffiare il primo posto dalla Juventus proprio in seguito alla sconfitta subita a San Siro con la Fiorentina. Ora la squadra di Allegri non è più padrona del suo destino, ma per riconquistare lo scudetto dovrà non soltanto vincere le proprie partite, ma anche “gufare” la squadra di Conte, che ha approfittato dello sgambetto viola ai danni dei rossoneri per saltare al comando della classifica. Uno strano scherzo del destino, quello che vede i bianconeri – se vinceranno lo scudetto – costretti a ringraziare la Fiorentina. Qualche tifoso viola, a proposito, non sarà felicissimo del regalo fatto alla Juventus, ma per la squadra di Delio Rossi c’è una salvezza da centrare, e i tre punti conquistati a San Siro la vigilia di Pasqua sono stati una manna dal cielo. Saranno le prossime sette partite a svelare chi vincerà lo scudetto, ma intanto sorpasso è stato.

IL PRECEDENTE. E non è la prima volta che la Fiorentina fa (o almeno prova a fare) uno scherzetto alla squadra capolista del campionato, in piena corsa per lo scudetto e a poche giornate dal termine. L’ultimo precedente risale a due anni fa, stagione 2009/10: quell’anno a giocarsi il primo posto sono Inter e Roma. I nerazzurri sono avanti praticamente dall’inizio del campionato, ma vedono poco a poco assottigliarsi il vantaggio sui giallorossi (tra l’altro allenati da Ranieri, da poco esonerato dall’Inter in questa stagione). Fino al “fatidico” 10 aprile 2010, quando l’Inter è di scena al Franchi con la Fiorentina. La partita finisce 2-2, con pareggio dei viola nel finale. La Roma ne approfitta, batte l’Atalanta (2-1) e si insedia al comando della classifica. Al termine del campionato mancano solo cinque partite. Alla fine la situazione si ribalta nuovamente, e l’Inter si laurea campione d’Italia.

FINALE A SORPRESA. Chissà come finirà questa volta, se la storia si ripeterà (e l’impresa della Fiorentina si rivelerà ininfluente nella lotta per il primo posto) o se i viola saranno davvero stati arbitri dello scudetto. Quel che è certo è che, già dalla prossima stagione, molti club si segneranno in rosso le date delle sfide con la Fiorentina…

Caparezza torna a Firenze. E il concerto diventerà un dvd

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Dopo il successo del concerto di capodanno in piazza Stazione davanti a 30mila persone, Caparezza sta per tornare a Firenze.

IL VIDEO. Domani 11 aprile, alle ore 21.30, tutti a ballare all’Obihall. Caparezza torna a Firenze per una delle tappe clou dell’Eretico Tour, interrotto per qualche settimana e ripartito a febbraio. E il live di domani sarà immortalato in un dvd che conferma lo stretto rapporto dell’eccentrico cantante pugliese con il pubblico toscano.

IL CONCERTO. Rispetto alla prima parte del tour, il Capa, si presenta con uno show rinnovato sia nelle coreografie che nelle scelte musicali. Porterà sul palco “La fine Gaia”, “Il dito medio di Galileo”, “La ghigliottina”, “Ti sorrido mentre affogo” e “Chi se ne frega della musica”, ma anche capolavori precedenti, da “Inno Verdiano” a “Abiura di me” fino a “Vieni a ballare in Puglia”. Il tutto sarà inserito in una cornice in pieno stile Caparezza, tra trovate sceniche, travestimenti e colpi di teatro.

Susanna Cicali, una miss verso le Olimpiadi

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Susanna Cicali, una miss verso le Olimpiadi di Londra.

L’ULTIMA TAPPA. Manca ancora una tappa, sia pure molto importante, per la qualificazione alle Olimpiadi di Londra di Susanna Cicali, la campionessa di canoa vincitrice nel settembre scorso del primo titolo di Miss Italia Sport: il lasciapassare dei campionati europei in programma a Potsdam, in Polonia, del 16-17 maggio.

CON LA SORELLA. La giovane toscana e la sorella Stefania hanno intanto superato  le eliminatorie italiane e sono in lizza insieme ad altri equipaggi per due discipline, la maratona di 20 Km con il “K2” e la gara dei 500 metri, ma possono guardare con ottimismo al prossimo impegno, essendo sicuramente tra le migliori. Dopo gli europei, comunque, lo staff tecnico delle azzurre sceglierà le partecipanti ai Giochi di Londra.

IL TITOLO. “Devo allenarmi molto e ottenere sempre risultati eccellenti prima di arrivare a questa decisione – spiega Susanna – la strada è ancora lunga e i sacrifici da fare non mancano. Colgo questa occasione per sollecitare le ragazze che praticano sport a partecipare a Miss Italia: a settembre, a Montecatini Terme, consegnerò la mia fascia di miss a chi prenderà il mio posto. E’ un titolo prestigioso che merita di essere conquistato. E poi,  il concorso, come l’ho vissuto io, è divertente perché permette di mettersi alla prova su attività diverse rispetto alle quotidiane della propria vita”.

La sportiva a Montecatini: Sport e bellezza, Susanna Cicali si racconta: ”Il mio sogno…” / FOTOSusanna Cicali sveste i panni da Miss e torna in canoa / FOTO