mercoledì, 20 Agosto 2025
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I Negrita alla conquista dell’estremo oriente

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La musica italiana alla conquista dell’estremo oriente. I Negrita e i Subsonica si esibiranno infatti in Cina.

VERSO ORIENTE. Dopo il successo della terza edizione che ha fatto tappa a New York, Los Angeles e Miami, HIT WEEK – il più grande festival di musica italiana all’estero – sbarca a fine maggio in Cina con i live di Subsonica e Negrita. Le metropoli di Pechino e Shangai ospiteranno i concerti di due tra le band più rappresentative del panorama italiano, che si esibiranno in Cina per la prima volta nella loro carriera.

LE DATE. Questo il programma dei live, che si svolgeranno in due dei templi del rock cinese: a Pechino (Tango 3rd Floor) il 31 maggio i SUBSONICA e il 1° giugno i NEGRITA; a Shangai (Mao Live) il 3 Giugno i SUBSONICA e il 4 giugno i NEGRITA. Ogni  live sarà aperto dai pugliesi LA FAME DI CAMILLA, sostenuti da Puglia Sounds (il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale) e, nell’ottica della cooperazione e dello scambio culturale con le realtà locali, da due note rock band cinesi, SHANREN e ZHOU YUNSHAN.

LA SCOMMESSA. HIT WEEK apre una nuova scommessa per la musica italiana: dopo il successo negli Stati Uniti tenta la conquista del pubblico cinese e, nell’ambito di un progetto integrato di diffusione del patrimonio culturale italiano, sarà anche Turismo, Cinema, Enogastronomia, Moda e Design. Le band, grazie ad un accordo di settore tra FIMI (Federazione dell’Industria Musicale Italiana), Istituto per il Commercio con l’Estero e Ministero dello Sviluppo Economico, si esibiranno davanti al pubblico locale, gli operatori musicali e buyers cinesi. “L’obiettivo del progetto – ha spiegato il Presidente di Fimi, Enzo Mazza – è quello di incrementare la diffusione e la commercializzazione della musica e della creatività italiana all’estero, attraverso un contatto diretto con i più importanti artisti italiani di musica, da sempre molto apprezzati anche a livello internazionale”.

Siccità, la pioggia non basta. Decretato lo stato d’emergenza

La pioggia dei prossimi giorni non basterà a risanare la situazione che sta attraversando la Toscana. Così scatta lo stato d’emergenza per siccità decretato oggi il presidente della Regione Enrico Rossi sulla base delle valutazioni dei tecnici che nelle scorse settimane hanno monitorato la situazione idrologica in Toscana.

LA SITUAZIONE. ”La carenza di acqua è ormai conclamata – afferma il presidente Rossi – Ha piovuto pochissimo fin dall’anno scorso, fino al 40% in meno rispetto alla media, gli invasi sono in sofferenza e le previsioni non lasciano prevedere precipitazioni in grado di recuperare”. Dopo un 2010 molto piovoso, il 2011 è stato un anno decisamente secco. In dieci anni, la Toscana, è stata interessata da tre siccità importanti: nel 2003, nel 2007 e nel 2012, registrando una distanza l’una dall’altra, di quattro anni. Il lago di Bilancino è passato da 69 milioni di metri cubi ad un volume attuale di 37 milioni, l’Arno è in secca, l’Astrone (Chianciano) ha acqua per i soli prossimi tre mesi, Cerventosa a Cortona è esaurito nel dicembre scorso ed è stato riempito a seguito delle nevicate di febbraio mentre il Montedoglio ha un volume di acqua di 34 milioni di metri cubi contro i 72 milioni di portata massima. Una sofferenza degli invasi, sia grandi che piccoli, osservabile anche ad occhio nudo.

CAMBIAMENTO CLIMATICO. La situazione che stiamo attraversando e, più da vicino, la siccità invernale, è stata spiegata dal professore dell’Università degli Studi di Firenze, Giampiero Maracchi. I gas e quindi l’effetto serra, sono aumentati notevolmente negli ultimi cento anni provocando il riscaldamento della terra che ha portato ad un cambiamento della circolazione dell’atmosfera, facendo aumentare il caldo o il freddo in base alle zone interessate. Le ondate di calore (caldo anomalo) sono provocate dallo spostamento del calore dalla zona intertropicale alle zone temperate. Nel mediterraneo, ad esempio, è arrivato l’Anticiclone della Libia causando temperature ben al di sopra della norma, ad esempio in estate anche in Russia, si sono registrati valori maggiori ai 40 gradi. Il cambiamento climatico porta anche siccità. La corrente a getto, quella che determina le precipitazioni, si è spostata e ha provocato un aumento delle precipitazioni a sud (rispetto al nord). Un altro fenomeno causato dal surriscaldamento terreste è quello della pioggia intensa che risulta essere inutile e dannosa: una pioggia abbondante provoca esondazioni e alluvioni. Anche lo slittamento delle stagioni è una conseguenza del cambiamento climatico, reso evidente dalle fioriture in anticipo, dall’aumento del 30/40% delle processionarie e dallo storno che sverna adesso a Ginevra. Il cambiamento climatico è la causa di pioggia intesa, slittamento delle stagioni, alluvioni, vento forte, ondate di caldo e freddo e siccità.

PROVVEDIMENTI. ”L’emergenza non è un dato contingente. I dati scientifici ci dicono che il clima sta cambiando e noi ne subiamo le conseguenze”, ha affermato il presidente Rossi. L’emergenza nel 2012 riguarda sia l’agricoltura che l’ambito privato e domestico, in un secondo momento toccherà anche il settore dell’industria, ma il periodo in cui l’emergenza aumenterà sarà da metà agosto in poi. Per questi motivi è stato decretato oggi lo stato d’emergenza regionale per siccità che sarà seguito, entro 15 giorni, da un piano per ridurre i danni, contenere gli sprechi e aumentare gli interventi utili a risanare la situazione idrica toscana. Verrà inoltre creata una campagna comunicativa per un uso corretto dell’acqua rivolto ai privati, agli agricoltori e alle industrie. Saranno poi contattati i sindaci dei comuni ai quali verrà chiesto di emettere le ordinanze ”anti-spreco” (ad esempio non usare acqua pubblica per annaffiare i giardini e pulire l’auto).

INVESTIMENTI. La Regione investirà 20 milioni di euro per costruire un fondo di garanzia verso Fidi, che consentirà di garantire investimenti per 118 milioni di euro per interventi di emergenza e ridurre le perdite della rete idrica che oggi ammontano al 30%. In programma vi è anche la costruzione di nuovi pozzi e la riattivazione dei piccoli invasi e dei laghetti (2.462 in tutta la Regione).

AGRICOLTURA. Ad oggi i danni all’agricoltura (al momento seminati e cereali, ma subiscono le conseguenze della siccità anche il vivaismo e gli ulivi) ammontano a 60 milioni di euro, danni che potrebbero essere ridotti e contenuti se, nei prossimi 15 giorni, pioverà. Ma l’ambiente è stato danneggiato anche dagli incendi. Dal 2007 al 2011 nel periodo da gennaio a marzo si sono verificati 291 incendi boschivi. Ma da gennaio a marzo del 2012, ne sono divampati 289 in tutto il territorio regionale. Un altro dato che è una chiara conseguenza della siccità che stiamo attraversando.

L’allarme: Siccità, Publiacqua lancia l’appello: ”Più sobrietà nel consumo dell’acqua” Macché danza, ora arriva la ”preghiera della pioggia” Bilancino: livello ai minimi storici/FOTO ”Mai vista una siccità così”: l’allarme degli agricoltori toscani

Suggestioni d’Oriente a Pitti/FOTO

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“Terra di incanti”, così si intitola l’evento – frutto di uno scambio culturale tra l’Italia e il Giappone ovvero tra la Soprintendenza Speciale per i beni artistici della città di Firenze e le istituzioni museali giapponesi – sarà articolato in tre distinte mostre ognuna delle quali sarà ospitata nei diversi musei del Palazzo.

AL MUSEO DEGLI ARGENTI. Il Museo degli Argenti ospita “Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l’incontro con l’Occidente” dedicata all’arte antica del Giappone, collocabile in un arco cronologico che va dalla metà del Cinquecento alla metà dell’Ottocento; si ripercorrerà l’evoluzione di trecento anni di arte giapponese attraverso opere di qualità eccellente. Pittura, calligrafia, scultura, lacche, ceramiche, metalli, tessuti in un raffinato caleidoscopio di linee e di colori.

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I PRESTITI. L’essenza di un’estetica davvero originale, nella quale si miscelano alla perfezione la semplicità e la sintesi concettuale di un saggio di calligrafia oppure di una tazza per la cerimonia del tè, con la ricchezza cromatica, la profusione aurea e la minuzia del dettaglio di un paravento della scuola Rinpa o di un manufatto laccato. Le opere saranno concesse da prestigiosi musei giapponesi, europei ed italiani. Tra i prestiti più importanti dal Giappone ci sono splendidi paraventi e rotoli ad opera di Sakai Hitsu, Suzuki Kiitsu, Ike no Taiga, It Jakuch dello Hosomi Museum di Kyoto, un vaso di Nonomura Ninsei designato Importante Proprietà Culturale e costumi per il teatro n di proprietà della Agency for Cultural Affairs di Tokyo, la famosa tazza per il tè Murakumo di Hon’ami Ketsu del Raku Museum di Kyoto e la serie di dodici piatti di Ogata Kenzan del MOA di Shizuoka.

ALLA GALLERIA PALATINA. TLa Galleria Palatina ospita invece in Sala Bianca l’eccellenza dell’arte giapponese di epoca moderna e contemporanea nella mostra “L’eleganza della memoria. Le Arti decorative nel moderno Giappone”, curata dal National Museum of Modern Art di Tokyo, nella quale sono esposte opere degli artisti più rappresentativi delle arti decorative giapponesi dal XIX secolo ai giorni nostri, tutte proprietà di tre importanti istituzioni museali nazionali nipponiche quali The Agency for Cultural Affairs, The National Museum of Modern Art di Tokyo, The National Museum of Modern Art di Kyoto.

ALLA GALLERIA D’ARTE MODERNA. Dulcis in fundo, La Galleria d’arte moderna, nella Sala del Fiorino, accoglie la sezione della mostra dedicata al Japonisme dal titolo “Giapponismo. Suggestioni d’Oriente tra Macchiaioli e anni Trenta del Novecento”. Un nucleo di opere realizzate tra gli anni Settanta dell’Ottocento e i Quaranta del Novecento da protagonisti dell’arte italiana, come Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Giuseppe De Nittis e Mariano Fortuny, nelle quali si avverte netta l’influenza dell’arte giapponese.

Scoppio del carro, si cambia: da quest’anno ecco alcune novità

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Sarà una “edizione” diversa quella di quest’anno per quanto riguarda il rito dello Scoppio del Carro, una delle più antiche, amate e popolari tradizioni fiorentine che, da sempre, lega la liturgia pasquale alla città. Una modifica che “vuole recuperare il significato più profondo del rito e il suo valore simbolico e spirituale, segno di fede vissuta e popolare, che nel tempo ha finito per diluirsi in una manifestazione forse troppo folkloristica”, ha spiegato il vescovo ausiliare Claudio Maniago. E dunque l’accensione del carro la mattina di Pasqua da quest’anno sarà più strettamente legata all’evento che la origina: la veglia che si svolge la notte del Sabato Santo.

COSA CAMBIA. Due i cambiamenti previsti. Il momento dell’accensione del fuoco, con le tre pietre del Santo Sepolcro, sarà spostato dalla mattina di Pasqua nella Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio, alla notte del Sabato Santo all’inizio della veglia pasquale in Cattedrale: un accorgimento – spiega Palazzo Vecchio – che permette di sottolineare in maniera più evidente il profondo e originario legame di senso tra l’accensione con le tre pietre del Santo Sepolcro ed il fuoco benedetto durante la veglia di Pasqua. Inoltre, per valorizzare il rito dell’aspersione dell’acqua lustrale fatto dal Cardinale Betori, e porre in maggior rilievo il legame dello Scoppio del Carro con la celebrazione eucaristica del mattino di Pasqua, l’aspersione dell’acqua lustrale sarà inserita all’interno dei riti iniziali della celebrazione eucaristica che si svolgeranno sul sagrato della Cattedrale. “Abbiamo accolto con gioia ed interesse queste modifiche, che coinvolgono uno degli eventi più sentiti dalla città”, ha detto il vicesindaco Dario Nardella, che ha ricordato come il corteo storico della repubblica fiorentina accompagnerà tutto lo svolgimento del rito, a cui il sindaco Renzi parteciperà sia il sabato sera sia la mattina di Pasqua.

IL PROGRAMMA. La nuova “struttura rituale” prevede quindi modifiche sia il Sabato Santo che la mattina di Pasqua.

Il Sabato Santo:
– dalle 21.30 nella Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio una preghiera di benedizione dei presenti per l’invio delle tre pietre del Santo Sepolcro di Gerusalemme verso la Cattedrale.
– Si forma un corteo verso la Cattedrale con cui si portano il cofanetto contenente le tre pietre e l’acciarino per far scoccare la scintilla ed il bracere porta-fuoco della Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio (vuoto) che ospiterà il fuoco benedetto durante la veglia pasquale.
– Arrivati sul sagrato della Cattedrale, davanti alla porta centrale, accensione del fuoco che sarà benedetto dal Cardinale Arcivescovo durante l’inizio della veglia pasquale con le tre pietre del Santo Sepolcro.
– Dalle 22.30 inizio della veglia pasquale: dopo la benedizione del fuoco nuovo e l’accensione del Cero pasquale, segno della luce di Cristo Risorto, un tizzone del fuoco benedetto viene collocato all’interno del bracere porta-fuoco dove sarà custodito fino alla mattina seguente per dare avvio allo Scoppio del Carro con l’accensione della miccia della Colombina.
Durante tutta la celebrazione accanto al Cero pasquale saranno collocati sia il bracere porta-fuoco, sia il cofanetto delle tre pietre del Santo Sepolcro per sottolineare l’unità del fuoco benedetto all’inizio della veglia, segno del Cristo Risorto.

La mattina di Pasqua:
– il corteo storico con il Carro (come di consueto da via il Prato a piazza san Giovanni).
– La celebrazione dell’Ora Sesta in Battistero (alle 10.30).
– Al termine dell’Ora Sesta il Cardinale Arcivescovo si sposta sul sagrato della Cattedrale e dà inizio alla celebrazione eucaristica.
– Dopo il segno di croce ed il saluto liturgico al posto dell’atto penitenziale ha luogo il rito di aspersione dell’acqua lustrale con l’aspersione dei fedeli presenti nella piazza e del Carro.
– In processione si percorre la navata centrale della Cattedrale e si giunge nel presbiterio.
– Alle 11 il Cardinale Arcivescovo intona il canto del Gloria ed incendia con il fuoco custodito nel braciere porta-fuoco della Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio la miccia a forma di colomba e dà avvio allo Scoppio del Carro, diffondendo simbolicamente il fuoco pasquale e la luce del Signore Risorto sui presenti e su tutta la città.

Come andò l’anno scorso. Ok il volo della Colombina. Sorteggiate le partite del calcio storico / FOTO

Lite in centro, ferito al volto con una bottiglia

Doppio intervento, nella notte, da parte della polizia in città.

VIA SANT’EGIDIO. Gli agenti sono intervenuti in via Sant’Egidio, dove c’è stata una lite accesa tra un fiorentino di 34 anni e un albanese di 22. Quando la volante, chiamata da alcuni passanti, è intervenuta, ha trovato il 34enne ferito al volto. L’uomo ha riferito agli agenti di essere stato colpito da uno straniero con una bottiglia. Poco lontano la polizia ha rintracciato anche quest’ultimo, con la mano ancora sporca di sangue. Al momento, il 22enne è stato denunciato per lesioni aggravate dall’uso della bottiglia.

VIA DI NOVOLI. Intorno alla mezzanotte, invece, la polizia ha sorpreso due cittadini albanesi con strumenti da effrazione all’interno della loro auto. I due stranieri, 32 e 29 anni, entrambi con numerosi precedenti di polizia, erano stati fermati in via di Novoli per un normale controllo, quando gli agenti hanno trovato un piede di porco e un grosso scalpello nel bagagliaio della loro auto. Il titolare del mezzo è stato denunciato per il possesso ingiustificato di questi oggetti.

Alla stazione con un borsone pieno di khat

Scoperto con un borsone pieno di khat alla stazione.

SANTA MARIA NOVELLA. Nella tarda serata di sabato, la squadra di polizia giudiziaria della Polfer ha arrestato un cittadino etiope di 31 anni con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Lo straniero era stato notato dagli agenti in borghese mentre stava attraversando la galleria della stazione Santa Maria Novella con un un grosso borsone in spalla.

ATTEGGIAMENTO SOSPETTO. Il suo atteggiamento e il continuo guardarsi intorno hanno attirato l’attenzione dei poliziotti che, durante il controllo, hanno scoperto proprio dentro a quel borsone 120 fascine di khat (Catha Edulis) per un peso di 11,150 chilogrammi, nonché  alcune dosi di marjuana e circa 600 euro in contanti.

I musei aperti a Firenze per le festività

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Pasqua a Firenze, ecco i musei aperti. Buona parte dei musei cittadini sarà aperta in regime ordinario e in regime straordinario grazie alla disponibilità del personale che partecipa a progetti locali e nazionali, d’intesa con le rappresentanze del personale e le sigle sindacali.

PASQUA. La Domenica di Pasqua (8 aprile) saranno visitabili:
Galleria degli Uffizi (dove attualmente è in corso la mostra “La Galleria degli arazzi. Epifanie di tessuti preziosi”);
Galleria dell’Accademia;
Galleria Palatina e Galleria d’arte moderna (dove domani si aprono le mostre “L’eleganza della memoria. Le arti decorative nel Moderno Giappone” e “Giapponismo. Suggestioni d’Oriente tra Macchiaioli e anni Trenta del Novecento”);
Museo di San Marco;
Museo del Bargello;
Museo degli Argenti e il Giardino di Boboli (dove domani si apre la mostra “Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l’incontro con l’Occidente”);
le ville medicee della Petraia, del giardino di Castello, Poggio a Caiano e Cerreto Guidi;
i cenacoli di Andrea del Sarto e di Sant’Apollonia.
Museo di Palazzo Vecchio (dalle 9 a mezzanotte)

PASQUETTA. Il giorno di Pasquetta (9 aprile) saranno aperti:
Galleria degli Uffizi (dove attualmente è in corso la mostra “La Galleria degli arazzi. Epifanie di tessuti preziosi”);
Galleria dell’Accademia;
Cappelle Medicee;
complesso monumentale di Orsanmichele;
Museo degli Argenti e Giardino di Boboli (dove domani si apre la mostra “Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l’incontro con l’Occidente”);
Museo di Palazzo Davanzati;
Cenacolo del Ghirlandaio;
Chiostro dello Scalzo;
le ville medicee della Petraia, del giardino di Castello, Poggio a Caiano e Cerreto Guidi.
Museo di Palazzo Vecchio

L’annuncio: Pasqua e primo maggio, i bus viaggeranno

Petroli Firenze, weekend di piazzamenti

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Fine settimana di piazzamenti per la Petroli Firenze.

PIAZZAMENTI. Il team del direttore sportivo Daniele Tortoli si è infatti ben comportato nella 37° Coppa Caduti di Reda (corsa che si è disputata a Reda di Faenza, in provincia di Ravenna) ed ha piazzato due corridori tra i primi cinque dell’ordine d’arrivo. Mirko Tedeschi è giunto al 4° posto, Alessandro Mazzi ha invece chiuso la prova in 5° posizione.

IN SALUTE. La Petroli Firenze è rimasta ai piedi del podio, ma è stata comunque protagonista della gara romagnola e si è quindi confermata in salute a pochi giorni di distanza dal bel successo conquistato nel Trofeo Zanchi di Castiglion Fibocchi (da Thomas Fiumana).

LA CORSA. La compagine fiorentina può quindi guardare con massima fiducia al grande appuntamento di domani. Il tecnico Daniele Tortoli ed i ragazzi della Petroli Firenze saranno infatti impegnati nella 53° Coppa Fiera Mercatale, prestigiosa corsa che si disputerà a Mercatale Valdarno (in provincia di Arezzo) e che vedrà ai nastri di partenza le migliori squadre del panorama nazionale.

E ora ci si mettono anche gli infortuni: Amauri e Gamberini a rischio Milan

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Non c’è pace in casa viola. Non bastasse il bruttissimo momento che sta attraversando la squadra, con una classifica che dopo la sconfitta con il Chievo inizia davvero a far paura, ora i viola devono fare i conti anche con l’infermeria.

VERSO IL MILAN. Sabato c’è la partita contro il Milan – a San Siro, fischio d’inizio alle 15 – e Delio Rossi (se sarà ancora lui a sedere sulla panchina viola) inizia già a fare la conta dei giocatori che avrà a disposizione. Non ci sarà sicuramente Cerci, che sconterà il terzo e ultimo turno di squalifica dopo l’espulsione rimediata con la Juventus, mentre a rischio sono Gamberini e Amauri.

GAMBERINI E AMAURI. Gamberini – spiega la Fiorentina sul suo sito ufficiale – “ha subìto una sollecitazione muscolare al muscolo soleo. Saranno eseguiti gli accertamenti del caso per valutare l’entità della lesione”. Per quanto invece riguarda l’attaccante, uscito nell’intervallo della gara con il Chievo, si tratta di un “acutizzarsi di una tendinopatia inserzionale agli adduttori”. Da valutare le loro condizioni, per capire se sabato potranno essere della partita.

JOVETIC. “Non so perchè ci succede questo. Stiamo dando tutto per uscire da questo momento difficile, però non basta. Dobbiamo restare tranquilli anche se ci aspettano quattro partite difficili”, aveva detto ieri Jovetic. E la situazione sembra ora complicarsi ulteriormente.

In Italia e in agriturismo: ecco le mete più gettonate per le vacanze pasquali

Uno su cinque partirà. Si avvicinano le vacanze di Pasqua, e c’è già chi comincia a preparare le valige.

IN PARTENZA. Anche quest’anno infatti – in linea con gli anni scorsi – partirà per le vacanze di Pasqua il 18 per cento degli italiani. E’ quanto emerge da un recente sondaggio condotto a marzo, su oltre 4.600 utenti, da Agriturismo.it in collaborazione con Travelfool.it. Un dato che, come detto, resta invariato rispetto a quello registrato dall’Osservatorio Nazionale del Turismo nel 2011 e nel 2010.

IN AGRITURISMO. L’agriturismo è l’unica struttura ricettiva a crescere nonostante la crisi. La conferma arriva dal sondaggio dell’associazione dei consumatori Adoc, che indica l’agriturismo come luogo per l’accoglienza preferito, con un incremento delle presenze del 3%. Fra le forme di accoglienza, il 28% degli intervistati afferma che soggiornerà in agriturismo. A seguire l’ hotel (26%), il Bed&Breakfast (13%), la casa di proprietà o di amici (12%) e in affitto (10%).

IN ITALIA. L’agriturismo cresce anche grazie a un calo del 8%, rispetto al 2010, delle destinazioni estere, in favore delle mete italiane. In testa la Toscana (10%), il Trentino (4%) e la Puglia (4%) seguite da Umbria e Sicilia.

PREZZI. Una camera doppia in agriturismo con prima colazione costa in media 80 euro, dai dati di Agriturismo.it, contro i 105 euro degli hotel, dato emerso da una recente indagine di un portale del settore.