La pioggia dei prossimi giorni non basterà a risanare la situazione che sta attraversando la Toscana. Così scatta lo stato d’emergenza per siccità decretato oggi il presidente della Regione Enrico Rossi sulla base delle valutazioni dei tecnici che nelle scorse settimane hanno monitorato la situazione idrologica in Toscana.
LA SITUAZIONE. ”La carenza di acqua è ormai conclamata – afferma il presidente Rossi – Ha piovuto pochissimo fin dall’anno scorso, fino al 40% in meno rispetto alla media, gli invasi sono in sofferenza e le previsioni non lasciano prevedere precipitazioni in grado di recuperare”. Dopo un 2010 molto piovoso, il 2011 è stato un anno decisamente secco. In dieci anni, la Toscana, è stata interessata da tre siccità importanti: nel 2003, nel 2007 e nel 2012, registrando una distanza l’una dall’altra, di quattro anni. Il lago di Bilancino è passato da 69 milioni di metri cubi ad un volume attuale di 37 milioni, l’Arno è in secca, l’Astrone (Chianciano) ha acqua per i soli prossimi tre mesi, Cerventosa a Cortona è esaurito nel dicembre scorso ed è stato riempito a seguito delle nevicate di febbraio mentre il Montedoglio ha un volume di acqua di 34 milioni di metri cubi contro i 72 milioni di portata massima. Una sofferenza degli invasi, sia grandi che piccoli, osservabile anche ad occhio nudo.
CAMBIAMENTO CLIMATICO. La situazione che stiamo attraversando e, più da vicino, la siccità invernale, è stata spiegata dal professore dell’Università degli Studi di Firenze, Giampiero Maracchi. I gas e quindi l’effetto serra, sono aumentati notevolmente negli ultimi cento anni provocando il riscaldamento della terra che ha portato ad un cambiamento della circolazione dell’atmosfera, facendo aumentare il caldo o il freddo in base alle zone interessate. Le ondate di calore (caldo anomalo) sono provocate dallo spostamento del calore dalla zona intertropicale alle zone temperate. Nel mediterraneo, ad esempio, è arrivato l’Anticiclone della Libia causando temperature ben al di sopra della norma, ad esempio in estate anche in Russia, si sono registrati valori maggiori ai 40 gradi. Il cambiamento climatico porta anche siccità. La corrente a getto, quella che determina le precipitazioni, si è spostata e ha provocato un aumento delle precipitazioni a sud (rispetto al nord). Un altro fenomeno causato dal surriscaldamento terreste è quello della pioggia intensa che risulta essere inutile e dannosa: una pioggia abbondante provoca esondazioni e alluvioni. Anche lo slittamento delle stagioni è una conseguenza del cambiamento climatico, reso evidente dalle fioriture in anticipo, dall’aumento del 30/40% delle processionarie e dallo storno che sverna adesso a Ginevra. Il cambiamento climatico è la causa di pioggia intesa, slittamento delle stagioni, alluvioni, vento forte, ondate di caldo e freddo e siccità.
PROVVEDIMENTI. ”L’emergenza non è un dato contingente. I dati scientifici ci dicono che il clima sta cambiando e noi ne subiamo le conseguenze”, ha affermato il presidente Rossi. L’emergenza nel 2012 riguarda sia l’agricoltura che l’ambito privato e domestico, in un secondo momento toccherà anche il settore dell’industria, ma il periodo in cui l’emergenza aumenterà sarà da metà agosto in poi. Per questi motivi è stato decretato oggi lo stato d’emergenza regionale per siccità che sarà seguito, entro 15 giorni, da un piano per ridurre i danni, contenere gli sprechi e aumentare gli interventi utili a risanare la situazione idrica toscana. Verrà inoltre creata una campagna comunicativa per un uso corretto dell’acqua rivolto ai privati, agli agricoltori e alle industrie. Saranno poi contattati i sindaci dei comuni ai quali verrà chiesto di emettere le ordinanze ”anti-spreco” (ad esempio non usare acqua pubblica per annaffiare i giardini e pulire l’auto).
INVESTIMENTI. La Regione investirà 20 milioni di euro per costruire un fondo di garanzia verso Fidi, che consentirà di garantire investimenti per 118 milioni di euro per interventi di emergenza e ridurre le perdite della rete idrica che oggi ammontano al 30%. In programma vi è anche la costruzione di nuovi pozzi e la riattivazione dei piccoli invasi e dei laghetti (2.462 in tutta la Regione).
AGRICOLTURA. Ad oggi i danni all’agricoltura (al momento seminati e cereali, ma subiscono le conseguenze della siccità anche il vivaismo e gli ulivi) ammontano a 60 milioni di euro, danni che potrebbero essere ridotti e contenuti se, nei prossimi 15 giorni, pioverà. Ma l’ambiente è stato danneggiato anche dagli incendi. Dal 2007 al 2011 nel periodo da gennaio a marzo si sono verificati 291 incendi boschivi. Ma da gennaio a marzo del 2012, ne sono divampati 289 in tutto il territorio regionale. Un altro dato che è una chiara conseguenza della siccità che stiamo attraversando.
L’allarme: Siccità, Publiacqua lancia l’appello: ”Più sobrietà nel consumo dell’acqua” – Macché danza, ora arriva la ”preghiera della pioggia” – Bilancino: livello ai minimi storici/FOTO – ”Mai vista una siccità così”: l’allarme degli agricoltori toscani