giovedì, 12 Dicembre 2024
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Scoppio del carro, si cambia: da quest’anno ecco alcune novità

L'accensione del fuoco sarà la sera del Sabato Santo, per ''recuperare il significato più profondo del rito e il suo valore simbolico e spirituale''. Ecco cosa cambierà.

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Sarà una “edizione” diversa quella di quest’anno per quanto riguarda il rito dello Scoppio del Carro, una delle più antiche, amate e popolari tradizioni fiorentine che, da sempre, lega la liturgia pasquale alla città. Una modifica che “vuole recuperare il significato più profondo del rito e il suo valore simbolico e spirituale, segno di fede vissuta e popolare, che nel tempo ha finito per diluirsi in una manifestazione forse troppo folkloristica”, ha spiegato il vescovo ausiliare Claudio Maniago. E dunque l’accensione del carro la mattina di Pasqua da quest’anno sarà più strettamente legata all’evento che la origina: la veglia che si svolge la notte del Sabato Santo.

COSA CAMBIA. Due i cambiamenti previsti. Il momento dell’accensione del fuoco, con le tre pietre del Santo Sepolcro, sarà spostato dalla mattina di Pasqua nella Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio, alla notte del Sabato Santo all’inizio della veglia pasquale in Cattedrale: un accorgimento – spiega Palazzo Vecchio – che permette di sottolineare in maniera più evidente il profondo e originario legame di senso tra l’accensione con le tre pietre del Santo Sepolcro ed il fuoco benedetto durante la veglia di Pasqua. Inoltre, per valorizzare il rito dell’aspersione dell’acqua lustrale fatto dal Cardinale Betori, e porre in maggior rilievo il legame dello Scoppio del Carro con la celebrazione eucaristica del mattino di Pasqua, l’aspersione dell’acqua lustrale sarà inserita all’interno dei riti iniziali della celebrazione eucaristica che si svolgeranno sul sagrato della Cattedrale. “Abbiamo accolto con gioia ed interesse queste modifiche, che coinvolgono uno degli eventi più sentiti dalla città”, ha detto il vicesindaco Dario Nardella, che ha ricordato come il corteo storico della repubblica fiorentina accompagnerà tutto lo svolgimento del rito, a cui il sindaco Renzi parteciperà sia il sabato sera sia la mattina di Pasqua.

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IL PROGRAMMA. La nuova “struttura rituale” prevede quindi modifiche sia il Sabato Santo che la mattina di Pasqua.

Il Sabato Santo:
– dalle 21.30 nella Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio una preghiera di benedizione dei presenti per l’invio delle tre pietre del Santo Sepolcro di Gerusalemme verso la Cattedrale.
– Si forma un corteo verso la Cattedrale con cui si portano il cofanetto contenente le tre pietre e l’acciarino per far scoccare la scintilla ed il bracere porta-fuoco della Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio (vuoto) che ospiterà il fuoco benedetto durante la veglia pasquale.
– Arrivati sul sagrato della Cattedrale, davanti alla porta centrale, accensione del fuoco che sarà benedetto dal Cardinale Arcivescovo durante l’inizio della veglia pasquale con le tre pietre del Santo Sepolcro.
– Dalle 22.30 inizio della veglia pasquale: dopo la benedizione del fuoco nuovo e l’accensione del Cero pasquale, segno della luce di Cristo Risorto, un tizzone del fuoco benedetto viene collocato all’interno del bracere porta-fuoco dove sarà custodito fino alla mattina seguente per dare avvio allo Scoppio del Carro con l’accensione della miccia della Colombina.
Durante tutta la celebrazione accanto al Cero pasquale saranno collocati sia il bracere porta-fuoco, sia il cofanetto delle tre pietre del Santo Sepolcro per sottolineare l’unità del fuoco benedetto all’inizio della veglia, segno del Cristo Risorto.

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La mattina di Pasqua:
– il corteo storico con il Carro (come di consueto da via il Prato a piazza san Giovanni).
– La celebrazione dell’Ora Sesta in Battistero (alle 10.30).
– Al termine dell’Ora Sesta il Cardinale Arcivescovo si sposta sul sagrato della Cattedrale e dà inizio alla celebrazione eucaristica.
– Dopo il segno di croce ed il saluto liturgico al posto dell’atto penitenziale ha luogo il rito di aspersione dell’acqua lustrale con l’aspersione dei fedeli presenti nella piazza e del Carro.
– In processione si percorre la navata centrale della Cattedrale e si giunge nel presbiterio.
– Alle 11 il Cardinale Arcivescovo intona il canto del Gloria ed incendia con il fuoco custodito nel braciere porta-fuoco della Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio la miccia a forma di colomba e dà avvio allo Scoppio del Carro, diffondendo simbolicamente il fuoco pasquale e la luce del Signore Risorto sui presenti e su tutta la città.

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