giovedì, 21 Agosto 2025
Home Blog Pagina 2031

”Mai vista una siccità così”: l’allarme degli agricoltori toscani

Cresce la preoccupazione per la siccità: a lanciare l’allarme, questa volta, sono gli agricoltori toscani. “Mai vista una siccità così’”, assicurano questi ultimi osservando il cielo, inseguendo le nuvole e facendo zapping sul televisore tra un bollettino meteo e l’altro, per capire quando, e soprattutto se, pioverà. E’ allarme in tutta la regione: a confermarlo è Coldiretti. Anche in Toscana si è registrato, un po’ come in tutto il centro nord del paese, un dimezzamento delle precipitazioni invernali.

GRANO E CEREALI. A risentirne, già nelle prossime settimane, saranno la produzione di grano (tenero e duro) e cereali (mais e orzo in particolare), che stanno per entrare in una fase cruciale. Un settore che in Toscana significa 12mila aziende, migliaia di addetti tra lavoratori diretti e indotto, 115mila ettari e una produzione, solo di grano, intorno ai 4,5 milioni di quintali. La crescente preoccupazione per le mancate piogge va così di pari passo con il bel tempo e temperature decisamente fuori stagione che, secondo Coldiretti, avranno un drastico effetto sulla resa ad ettaro con un abbattimento del 50% della produzione. La mancanza di piogge potrebbe costare, in termini di produzione, oltre due milioni di quintali di grano per un valore tra 50 e 60 milioni di euro.

PRODUZIONE COMPROMESSA. “Il deficit idrico accumulato è già pesante – analizza Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana – se entro 15 giorni non piove la produzione di grano rischia di venire compromessa seriamente. I cereali autunno-vernini, come il grano appunto, la cui produzione in Toscana è molto importante in particolare nel pisano, grossetano, livornese, sta entrando nella fase decisiva: senza acqua la fioritura e la maturazione sono in forte dubbio. Siamo preoccupati anche per mais, girasole ed orzo: abbiamo ancora alcune settimane per affrontare il nodo della semina. La situazione non è facile”. In difficoltà ci sono anche il settore orticolo, la tabacchicoltura e l’olivicoltura. Poca acqua, poco prodotto: “Ed anche i prezzi potrebbero risentirne – spiega ancora Marcelli”.

SICCITA’ INVERNALE. In trent’anni Paolo Nacci, imprenditore di San Miniato, 550 ettari di cereali tra Castelfiorentino, Fucecchio, Santa Maria a Monte e zone limitrofe, non avrebbe mai pensato di trovarsi ad affrontare una siccità invernale: “Ho visto e vissuto più di una siccità estiva – racconta Nacci – ma venivamo da un inverno piovoso. Questa volta veniamo da un inverno con piogge molto scarse e ci stiamo dirigendo verso un’estate molto calda e con scarsissime piogge. E’ un quadro che fa paura. Il clima è cambiato”. Eppure, in Toscana, la neve di questo inverno, solo alcune settimane fa, avrebbe dovuto portare qualche beneficio. Ma non è stato così: “La neve è caduta copiosa ma il vento l’ha spazzata via – spiega ancora Nacci – E’ come se non fosse nevicato. In Toscana c’è un proverbio: ‘Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame’, che gli agricoltori conoscono bene e che spiega, con fare semplice, i ritmi secolari a cui siamo abituati. Se piove troppo il seme affonda e marcisce, se nevica al contrario, il seme germoglia bene con la primavera. Quest’anno è successo tutto ed il contrario: ha piovuto molto poco e la neve è stata spazzata via dal vento. I presupposti non sono a nostro favore. Proveremo con la danza della pioggia”.

15 GIORNI CRUCIALI. L’agricoltura toscana ha ora 15 giorni di fronte importantissimi per capire che estate e che raccolto sarà: “Tutto si gioca nelle prossime settimane che saranno determinanti – ammette ancora Marcelli – e se non piove sarà dura per l’agricoltura. E’ evidente che serve, alla nostra regione, un piano idrico pluriennale per affrontare il cambiamento climatico che è diventato ormai la regola e con cui dovremo probabilmente convivere nei prossimi anni”. Coldiretti chiede la realizzazione di pozzi e piccoli laghetti privati nelle campagne, e pensa al recupero delle acque, pratica che è destinata a tornare di moda, e all’impiego di strumenti moderni e tecnologici per meglio distribuire ed ottimizzare la distribuzione e l’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione dei campi: “L’acqua è l’emergenza del futuro – conclude Marcelli – dobbiamo prepararci ad affrontarla”.

Il punto: Emergenza acqua: la situazione? ”Come alla fine di un’estate di siccità”

Le previsioni: Meteo, è primavera. Attese punte di 25 gradi

Cala il sipario sulle Mulina: addio ippodromo, ma il trotto è salvo

E’ calato il sipario sul celebre ippodromo fiorentino delle Mulina, dove ieri è andata in scela l’ultima corsa.

L’ULTIMA CORSA. Una data storica quella del 27 marzo 2012, quando per l’ultima volta i cavalli si sono dati battaglia pr arrivare primi al traguardo. L’ippodromo, infatti, ha definitivamente chiuso i battenti. Nato 121 anni fa, sono state moltissime le corse epiche che qui hanno avuto luogo. Alle Mulina, tra gli altri, hanno corso (e vinto) autentiche leggende dell’ippica come Tornese e, più recentemente, Varenne.

IL TRASLOCO. Una brutta notizia, insomma, per gli amanti del trotto, che però potranno continuare ad assistere alle corse anche a Firenze: il trotto, infatti, sarà trasferito all’interno dell’altro ippodromo presente in città, quello del Visarno, finora riservato soltanto al galoppo. Qui verrà realizzata una nuova pista, che dovrebbe esordire il prossimo 3 ottobre.

La Juventus ha scelto: è Jovetic il dopo-Del Piero

0

Piace a mezzo mondo (del calcio), squadre inglesi in primis, ma la candidata principale per accaparrarsi il gioiellino viola Stevan Jovetic è un’italiana: la Juventus.

SEMPRE PIU’ RUMORS. I rumors di calciomercato si vanno intensificando su quello che potrebbe essere il colpo dell’estate: il trasferimento a Torino del montenegrino. Fantamercato? Sembra proprio di no. Dopo la brillante stagione che sta vivendo, la società bianconera vuol rafforzare la squadra per il prossimo anno, con acquisti mirati e di qualità. E con un obiettivo per niente semplice: trovare il sostituto di Del Piero.

L’IDENTIKIT DELLA JUVENTUS. E sarebbe stato proprio Jovetic il giocatore individuato come quello giusto allo scopo. Giovane, talentuoso, un “bravo ragazzo” che corrisponde in pieno all’identikit che la Juventus ha tracciato. L’assalto al giocatore partirà alla fine del campionato, per non destabilizzare una squadra ancora in corsa per scudetto e Coppa Italia.

LE MOSSE VIOLA. Ma la Fiorentina venderà veramente il suo gioiellino? Più volte, anche nel recente passato, è stata annunciata la sua incedibilità. Ma le leggi e le strade del calciomercato, si sa, sono imprevedibili. Tanto più che che la “rivoluzione” in casa viola, con il divorzio annunciato da Corvino, potrebbe cambiare le carte in tavola. Una preoccupazione in più, insomma, per i tifosi. Da rimandare però a fine campionato: ora c’è da conquistare, e al più presto, la salvezza.

Il lavoro non va: si toglie la vita pugnalandosi alla gola

Il lavoro andava male e si è tolto la vita. E’ successo ad un uomo di sessant’anni, agente di commercio, residente a Figline Valdarno.

L’ACCADUTO. Ha aspettato che la sua famiglia si allontanasse di casa per entrare in bagno e pugnalarsi alla gola, davanti allo specchio, accasciandosi per terra e morendo per emorragia.

I PROBLEMI AL LAVORO. Secondo quanto appreso da fonti vicine all’uomo, in famiglia lavoravano tutti e non c’erano particolari problemi economici, ma nell’ultimo periodo il suo lavoro era andato a calare drasticamente e non riusciva a più vendere le stesse quantità di prodotti nelle farmacie e nei negozi specializzati, faccenda che lo aveva fatto piombare in una forte depressione.

L’ARMA. L’arma con cui si è inferto il colpo mortale è un coltello trovato in casa. In un primo momento si era pensato ad un omicidio ma la casa era in rodine e non mancava nessun oggetto. La procura ha disposto l’autopsia.

Rui Costa fa 40: auguri ”O maestro”

0

Tanti auguri “O maestro”. Rui Manuel César Costa, da tutti conosciuto semplicemente come Rui Costa, domani spegne 40 candeline. Il portoghese è nato a Lisbona il 29 marzo 1972.

GLI ANNI IN VIOLA. In viola ha vissuto sette stagioni (tra il 1994 e il 2001, quando passò al Milan), collezionando in tutto 215 partite e realizzando 38 gol. Ma facendone fare tanti, tantissimi altri. A un certo Batistuta, ma non solo.

IDOLO. Era appunto il 1994 quando il portoghese arrivò a Firenze dal Benfica. E ci mise poco, Rui, a farsi amare. In campo e fuori. Indimenticabili, per i tifosi, quegli anni: la Coppa Italia vinta nel 1996, la qualificazione e le notti magiche di Champions League. Una leadership divisa con un altro grandissimo campione, il Re Leone: poi, quando Bati venne ceduto, la fascia di capitano passò proprio sul braccio del portoghese.

L’ADDIO. Toccò anche a Rui Costa essere venduto: successe nel 2001, anno in cui la società versava in cattive acque. Passò al Milan (lo stesso anno Toldo fu ceduto all’Inter): indimenticabile il saluto con Firenze, in uno stadio pieno solo per dire addio a Rui Costa. La Fiorentina resta la squadra in cui il portoghese ha segnato più reti.

Il ”record” di un trans: 138 multe per divieto di sosta

E’ stata fatale, per un trans brasiliano di 47 anni, la 139esima multa per divieto di sosta. Fino a quel momento, infatti, era riuscito a non pagare le precedenti 138 contravvenzioni.

LA “COLLEZIONE”. Tutto è successo a Montecatini Terme, che in meno di un anno, da aprile 2011 a oggi, era riuscito nella non facile impresa di collezionate ben 138 multe, tutte per divieto di sosta. E tutte regolarmente non pagate.

L’ULTIMA MULTA. Ma, come detto, per il trans è stata fatale la 139esima multa: la sua auto era stata portata via con il carro attrezzi e, quando è andata a riprenderla al comando di polizia municipale, si è visto contestare gli arretrati e “presentare il conto”.

Festino a luci rosse, arrivano i carabinieri

E’ stato scoperto (e interrotto) dai carabinieri un festino a luci rosse che stava andando in scena in un podere abbandonato ad Aulla.

IL FESTINO. Protagonisti dell’episodio due uomini di 35 anni e una ragazza di 18: lei aveva raccontato ai genitori che sarebbe andata alla Festa della Nocciola. Invece aveva scelto di partecipare a una festa più “piccante”, che però potrebbe avere degli strascichi: i tre, infatti, rischiano ora una denuncia per violazione di domicilio.

“E’ UN SET FOTOGRAFICO”. All’arrivo dei carabinieri, i tre hanno provato a giustificarsi sostenendo che si trattasse di “un set fotografico, stiamo realizzando un book, questa è la nostra modella”, come hanno detto i due uomini ai militari indicando la ragazza. Ma per i carabinieri non era andata proprio così.

Via Faentina, il parcheggio è salvo

Gli abitanti di via Faentina possono tirare un sospiro di sollievo: il parcheggione del Lapo è salvo. Ad annunciarlo è stato l’assessore alla mobilità e manutenzioni di Palazzo Vecchio Massimo Mattei, al termine di un incontro avuto oggi con i responsabili di FS Sistemi Urbani, la società del gruppo ferrovie che gestisce il patrimonio immobiliare non funzionale all’esercizio ferroviario e attività di servizio.

L’INCONTRO. Incontro il cui esito è stato questo: il parcheggio non chiuderà. “I cittadini possono stare tranquilli – commenta l’assessore Mattei – perché il parcheggio non chiuderà. Abbiamo infatti trovato l’accordo che consentirà il passaggio dell’area di sosta al Comune. In questo modo sarà possibile dare una risposta positiva sia alle legittime aspettative dei residenti sia alle altrettanto legittime preoccupazioni di FS Sistemi Urbani”.

LA FIRMA DELL’INTESA. Nei prossimi giorni sarà firmata l’intesa che specificherà i passaggi per la presa in consegna del parcheggio da parte dell’Amministrazione comunale.

LISTA GALLI. “L’annuncio dato dall’assessore Mattei che il parcheggio di via Salviati non chiuderà ci trova soddisfatti: era questa la richiesta partita dai residenti e da noi segnalata, bene dunque. Un plauso quindi all’assessore Mattei per questo che consideriamo un primo risultato. A questo punto, aspettiamo di conoscere, già dall’assemblea coi residenti di domani, i dettagli dell’accordo con Ferrovie: solo allora infatti sapremo le modalità di utilizzo del parcheggio per i residenti”. Questa la dichiarazione dei consiglieri di Lista Galli Cittadini per Firenze.

Roberta Ragusa avvistata in Toscana. I carabinieri smentiscono: “Non è lei”

Sembrava si fosse arrivati ad una svolta nel caso Ragusa e invece no.

”AVVISTATA’. I carabinieri hanno smentito la testimonianaza di una donna, una conoscente di Roberta Ragusa, la quarantacinquenne scomparsa dalla sua abitazione di Gella oltre due mesi fa, che sosteneva di averla vista entrare in un cancello, tutta vestita di nero, il 19 marzo. 

NON E’ LEI. Secondo i militari invece la testimone oculare avrebbe scambiato per Roberta la dipendente di uno studio legale che effettivamente assomiglia molto alla donna di cui si sono perse le tracce.

LA SCOMPARSA. Roberta Ragusa, madre di due figli di 10 e 15 anni, è scomparsa dalla sua casa oltre due mesi fa, nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 gennaio, mentre la sua famiglia riposava. Il marito si è accorto solo all’alba dell’assenza della moglie e ha dato l’allarme. Pochi giorni prima della scomparsa, la Ragusa avrebbe subito un incidente a causa del quale soffriva di vuoti di memoria temporanei. Roberta inoltre si sarebbe allontanata da casa senza il suo cellulare o altri effetti personali. Le forze dell’ordine hanno ascoltato testimoni che affermavano di averla avvistata all’aeroporto di Peretola e Firenze e in altre zone della Toscana, ma le segnalazioni dei cittadini non hanno portato ad alcun esito positivo.

OMICIDIO?. Sul caso è indagato per omicidio il marito, Antonio Logli. L’uomo aveva una relazione segreta con la segretaria dell’autoscuola di famiglia. I cellulari dei due sono stati sequestrati e controllati i tabulati della notte della scomparsa. Ma all’appello mancherebbero altri due telefonini, usati dagli amanti per parlare esclusivamente tra di loro.

LA FIACCOLATA. In occasione del 45esimo compleanno di Roberta, a Gello è stata organizzata una fiaccolata alla quale hanno preso parte un migliaio di persone. Erano presenti, oltre agli amici, anche i figli e la suocera ma non il marito, su consiglio del suo avvocato.

LA SVOLTA. Una svolta potrebbe dunque arrivare oggi pomeriggio, quando il comandante provinciale dei carabinieri di Pisa, Gioacchino Di Meglio, renderà pubbliche importanti informazioni. I militari stanno compiendo accertamenti, ma ritengono che l’avvistamento sia fondato. Siamo forse di fronte ad una scomparsa volontaria o le segnalazioni del 19 marzo si riveleranno, ancora una volta, inattendibili?.

Lutto in casa Della Valle, morto il padre di Diego e Andrea

0

Grave lutto in casa Della Valle: questa mattina è venuto a mancare Dorino Della Valle, padre di Diego e Andrea.

LA SCOMPARSA. A darne notizia è stata l’ACF Fiorentina. “Il Presidente Cognigni, l’Amministratore Delegato Mencucci, il Direttore Sportivo Corvino, la dirigenza, i dipendenti, lo staff tecnico e tutte le squadre viola si stringono con affetto e partecipazione al profondo dolore della famiglia Della Valle per la scomparsa di Doro”, recita il comunicato apparso sul sito ufficiale del ckub viola, che lo ricorda come un “uomo di altissimo valore morale, imprenditore dalle grandi intuizioni e fondatore di un gruppo industriale che nel corso degli anni è diventato leader internazionale nel proprio settore”.

IL CORDOGLIO DEL CLUB. La società viola si unisce al cordoglio generale ed esprime la più sentita vicinanza stringendo in un forte abbraccio Diego, Andrea, la sorella Gisella e tutti i familiari di Dorino.

RENZI. “Firenze si stringe attorno alla vostra famiglia nel giorno della scomparsa di Dorino Della Valle”. Lo scrive il sindaco Matteo Renzi in un messaggio a Diego e Andrea Della Valle, una volta appresa la notizia della morte del padre Dorino. “In questo momento di grande dolore – scrive ancora il sindaco Renzi – a Diego e Andrea un abbraccio affettuoso e commosso a nome mio personale e della città”.