lunedì, 8 Settembre 2025
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Quando attraversare diventa pericoloso

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Le strisce pedonali che attraversano viale Giannotti, davanti al Centro Coop di Gavinana, sono tra le più pericolose di tutta Firenze. Tamponamenti, incidenti e investimenti sono molto frequenti. E per i pedoni è diventato ancora più difficile attraversare la strada da quando è stata creata la corsia preferenziale.

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Strisce pedonali, quando attraversare diventa pericoloso / VIDEO

Le strisce pedonali che attraversano viale Giannotti davanti al Centro Coop di Gavinana, sono tra le più pericolose di tutta Firenze. Auto che sfrecciano, pedoni che attraverso e bus che si fermano sono la causa dei sempre più frequenti incidenti stradali all’altezza dell’attraversamento pedonale.

I PEDONI. ”Da quando è stata creata la corsia preferenziale – ci spiega un pedone – per attraversare la strada in direzione della Coop, bisogna guardare a sinistra, a destra e di nuovo a destra”. Si perchè, la strada è divisa in tre corsie: una che porta in viale Europa, una verso piazza Gavinana e quella centrale è preferenziale, ovvero per gli autobus e i mezzi autorizzati. Il pedone si trova quindi in difficoltà nell’attraversare i pochi metri che lo separano da piazza Bartali. Oltre a dover guardare in tre direzioni prima di accingersi ad attraversare, il pedone deve stare attento alle auto che sfrecciano lungo il viale. Perchè, nonostante la strada sia abbastanza stretta, nonostante ci siano le strisce pedonali e la fermata del bus, le auto sfrecciano senza preoccuparsi del pedone che ha la precedenza. ”Da un lato, le auto non rallentano neanche in prossimità delle strisce – afferma un fiorentino – Dall’altro, c’è da dire che spesso i pedoni si buttano in mezzo alla strada senza guardarsi troppo intorno, certi che l’auto che sta arrivando, si fermerà”.

L’ATTRAVERSAMENTO PEDONALE.

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LE AUTO. E in effetti, le auto sfrecciano senza curarsi di cosa accade intorno a loro. Arrivano a gran velocità in prossimità delle strisce, a volte rallentano incerti, creando così dei dubbi nel pedone che sta cercando di attraversare. E infine, il pedone non attraversa la strada perchè non capisce quali siano le intenzioni del mezzo, lasciando a lui la precedenza. ”E’ tutta questione di inciviltà – spiega un uomo che da anni vive tra Firenze e la Francia – Non c’è più rispetto. Nessuno vuole più bene all’altro e neanche a questa splendida città. Quando sono arrivato a Firenze dall’Umbria, le persone si comportavano diversamente. Anche per strada c’era rispetto. Ma adesso, è tutto piombato nel caos”. E parlando della Francia, ci spiega ”In Francia, come in altri Paesi che non siano l’Italia, gli automobilisti, ma anche i pedoni, sono più civili. Se una persona è vicina alle strisce, anche se non accenna ad attraversare, l’auto si ferma. Poi, anche all’estro ci sono delle eccezioni. Ma in linea di massima, le auto si fermano. E non c’è tutta questa fretta di andare… chissà poi dove”, conclude.

L’AUTOBUS. E poi c’è il bus a complicare ulteriormente le cose. La fermata in direzione viale Europa, si trova in prossimità del marciapiede dove spesso le persone si accalcano nell’attesa del mezzo pubblico, sostando anche in strada. In direzione opposta, ovvero verso piazza Gavinana, la fermata si trova al centro della strada, su uno spartitraffico al lato della corsia preferenziale. Tutto questo provoca disagi tra gli automobilisti impazienti di giungere a destinazione e che non hanno la pazienza di sostare qualche minuto (forse anche meno) dietro ad un autobus che offre un servizio. Disagi tra i pedoni perchè devono prestare attenzione ad ogni passo che fanno anche se si trovano sulla strisce pedonali. E disagi per gli autobus che spesso devono ”scansare” le persone che lo attendono fuori dal marciapiede. Quindi, auto che sfrecciano, pedoni che attraversano e bus che si fermano, sono la causa dei sempre più frequenti incidenti stradali all’altezza dell’attraversamento pedonale in una zona mai deserta.

Riciclaggio di 1,7 milioni: undici indagati

La criminalità organizzata nel mirino della guardia di finanza di Firenze.

LE INDAGINI. Associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, truffa, fatturazione per operazioni inesistenti e presentazione di dichiarazioni fiscali infedeli: sono questi i reati contestati a undici indagati a conclusione di complesse indagini svolte dalle fiamme gialle del Gruppo di Firenze, per le quali il PM – dottor Pietro Suchan – proprio in questi giorni ha inoltrato al giudice per l’udienza preliminare la richiesta di rinvio a giudizio.

RICICLAGGIO. In sostanza – spiega la guardia di finanza – un imprenditore campano, residente a Vignola (Mo), sarebbe stato il perno centrale attorno al quale, tra il 2004 e 2005, si sarebbe sviluppato un complesso sistema di riciclaggio che ha visto coinvolti, da una parte, affiliati a clan camorristici napoletani/casalesi e malavitosi nolani, e dall’altra un imprenditore di Barberino del Mugello, titolare di un’impresa di trasporti ubicata a Vaglia (fallita nel 2006).

ALTRI INDAGATI. Le indagini, coordinate dalla Dda di Firenze, hanno permesso di focalizzare l’attenzione anche su altri 13 indagati, la cui posizione è poi stata stralciata dall’A.G. fiorentina. Proprio un filone investigativo di questa indagine ha permesso alla Dda di Bologna e ai finanzieri del Gico del Nucleo PT di Bologna di arrestare, nel marzo 2010, venti affiliati e fiancheggiatori del clan dei casalesi, da anni stabilizzatisi nel modenese.

Uno striscione per Rossella e Maria Sandra

Sorridono da Palazzo Vecchio a coloro che passano da piazza della Signoria Rossella Urru e Maria Sandra Mariani.

LO STENDARDO. Da questa mattina (e il giorno, 8 marzo, non è stato scelto a caso) al terrazzo di Palazzo Vecchio è stato appeso uno striscione con le foto sorridenti delle due donne rapite – in posti e momenti diversi – in Africa. “Rossella e Sandra libere”, recita lo stendardo esposto per non dimenticare le vicende di Rossella Urru e Maria Sandra Mariani, che si trovano ancora nelle mani dei loro sequestratori.

MARIA SANDRA MARIANI. Maria Sandra Mariani, fiorentina, era stata rapita il 2 febbraio 2011 in Algeria: di lei non si ha più notizia da molto tempo.

ROSSELLA URRU. Diversa la situazione di Rossella Urru, la cooperante italiana di 29 anni rapita in Algeria più di quattro mesi fa, per cui ultimamente erano stati lanciati molti appelli e che sembrava vicinissima alla liberazione. Ma così (ancora) non è stato.

Dai fischi a ”eroe” per una sera: la rivincita di Cerci

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Firenze, non è un mistero, non lo ha mai amato più di tanto. E’ una storia di un amore mai sbocciato quello tra la città e Alessio Cerci, un passato (tra le altre squadre) nel Pisa e un rapporto tra alti (pochi) e bassi (molti di più) con i tifosi viola.

VICINO ALL’ADDIO. Più volte è sembrato vicino, vicinissimo all’addio, sia la scorsa estate (si parlava di un interessamento niente meno che del Manchester City), sia questo inverno, quando era parso davvero a un passo dal Genoa di Preziosi, per rafforzare così la colonia di ex viola traslocata in rossoblù.

DECISIVO A PARMA. Ma niente, alla fine Cerci è rimasto a Firenze, così come nel mirino di uno stadio che non gli perdona nulla. Da ieri, però, qualcosa potrebbe cambiare. Entrato in campo nel secondo tempo della partita di Parma, con la Fiorentina sotto di un gol, Cerci ha cambiato la gara. Prima si è conquistato la punizione con cui i viola hanno trovato il pareggio (gol di Nastasic), poi ha realizzato la rete del sorpasso gigliato, prima del definitivo 2-2 di Giovinco su calcio di rigore.

“IO E FIRENZE”. Una prova assolutamente positiva la sua, che potrebbe cambiare il finale di stagione per se stesso e per la Fiorentina. “Per l’impegno meritavamo la vittoria, il pari ci sta stretto, abbiamo giocato bene – ha detto a fine partita ai microfoni di Sky – io e Firenze? Spero che le cose migliorino, io non ho fatto nulla di male. Spero che la gente mi sostenga, io e i tifosi ci vogliamo il bene della Fiorentina”.

LA SCOMMESSA. Insomma, potrebbe essere proprio lui l’arma in più di Delio Rossi fino a fine stagione. Aspettando il recupero di Jovetic e il primo gol in maglia viola di Amauri, per Cerci la grande occasione è (finalmente) quella di convincere Firenze. Non sarà facile, ma c’è da giurarci che ci proverà.

Acqua, nei prossimi giorni rubinetti a secco

Publiacqua informa gli utenti che, a causa di lavori sulla rete idrica, lunedì 12 marzo, i rubinetti resteranno a secco in alcune zone di Firenze.

DOVE. L’erogazione dell’acqua verrà sospesa lunedì 12 marzo dalle 8.30 fino a fine intervento previsto nel tardo pomeriggio, in piazza Puccini dal civico 6 al 24/c e in via delle Cascine dal civico 12 rosso al 24 rosso.

METEO. In caso di condizioni meteorologiche avverse, i lavori di manutenzione saranno spostati e effettuati il primo giorno utile successivo. Publiacqua di scusa per il disagio che il lavoro, se pur indispensabile, potrà provocare.

Stroncata una rete mondiale di pedofili: il fondatore è italiano

Una rete mondiale di pedofili, che coinvolgeva ben 28 Paesi: è quella stroncata grazie all’operazione “Nanny”, coordinata da Procura della Repubblica di Firenze ed Eurojust.

IL SODALIZIO. Il promotore sarebbe un italiano, e sarebbero in tutto 14 i nostri connazionali coinvolti nella vicenda: in queste ore sono in corso perquisizioni di carabinieri e guardia di finanza nelle loro abitazioni, anche in Toscana. Le altre regioni italiane in cui si stanno svolgendo perquisizioni sono Lombardia (dove il presunto promotore del sodalizio è stato arrestato), Lazio, Veneto, Valle d’Aosta, Friuli, Sicilia e Puglia.

INDAGINI E ACCUSE. L’accusa per i soggetti coinvolti è di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e diffusione di materiale pedopornografico. L’inchiesta – viene spiegato – era partita circa un anno fa, dopo alcune denunce.

SOCIAL NETWORK. Al momento sono dieci le persone che sono state arrestate tra Italia, Francia, Portogallo e Stati Uniti, mentre gli indagati sono 112. Secondo quanto emerso, il sodalizio criminale utilizzava i social network per sfruttare sessualmente i bambini.

8 marzo, quante donne conoscono le origini della loro festa? VIDEO

Domani è l’8 marzo. Ma la Festa della Donna non è soltanto un giorno per avere un pretesto per uscire con le amiche o ricevere un mazzo di mimosa. Dietro le celebrazioni c’è molto di più e quasi tutte le donne intervistate, conoscono il motivo per cui l’8 marzo è il loro giorno.

LA PAROLA ALLE DONNE:

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L’INCENDIO. Nei primi anni del Novecento, in un piano alto di una fabbrica degli Stati Uniti, scoppiò un grosso incendio che portò alla morte di centinaia di operaie. Le fiamme divamparono proprio l’8 marzo, giorno in cui, da allora, viene celebrata la Festa della Donna, in memoria delle lavoratrici che non riuscirono a sopravvivere all’incendio. La Mimosa è stata scelta come simbolo della Festa, perchè unica pianta in fiore in questo periodo.

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Festa della donna, tutti gli eventi in città

L’otto marzo è la Festa della Donna e a Firenze il calendario sarà ricco di iniziative, concerti, commemorazioni e mimosa. Ma verrà invocata anche la liberazione di Rossella Urru, la giovane cooperante italiane rapina lo scorso ottobre in un campo di rifugiai saharawi in Algeria. Ecco il calendario proposto dall’assessorato alle pari opportunità.

GLI EVENTI. L’assessorato alle pari opportunità propone un calendario di eventi, molti dei quali organizzati, oltre che da Comune, Provincia e Regione anche da più di 50 tra associazioni e gruppi femminili. Eventi che partono oggi e si concluderanno alla fine del mese. «E’ un bel segnale, in tempi di scarsità di risorse – ha sottolineato l’assessore alle pari opportunità Cristina Giachi illustrando il programma – che tutte le associazioni facciano quadrato con le istituzioni per promuovere un calendario unico di iniziative perché la sinergia e il fare rete sono il migliore antidoto alla crisi».

”INCANTATRICI D’API”. Le iniziative, una trentina in tutto, avranno il loro clou alle 17 dell’8 marzo con l’evento del Comune nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio “Incantatrici d’Api: donne che hanno sfidato se stesse e il proprio tempo”, con Marion d’Amburgo, Letizia Fuochi e inQuanto teatro. inQuanto teatro racconta ”Volare via dal mondo” storie di aviatrici fuori dal tempo, con Floor Robert, Giacomo Bogani e Andrea Falcone. Marion d’Amburgo legge Sylvia Plath, Alda Merini, Elsa Morante, Cristina Campo, Amelia Rosselli, Patrizia Valduga, Emily Dickinson, Sibilla Aleramo (video a cura di Associazione Mariondartisti x Firenze); Letizia Fuochi accompagnata da Marco Superti canterà una serie di brani. ”Sono contenta – ha aggiunto l’assessore Giachi – che l’evento del Comune, ”Volare via dal mondo” nell’ambito di ”Incantatrici d’api”, abbia come tema la figura delle donne aviatrici, un modo bello e non convenzionale di festeggiare l’intraprendenza femminile”.

PROIEZIONI. Alle 19, il Comune insieme alla Robert F. Kennedy Europe Training Institute, organizza, nella Sala delle Colonne delle Murate, la proiezione del documentario prodotto da Maria Grazia Silvestri ”Islam/Women emancipation through sport”. Il video, della durata di quasi un’ora, sarà trasmesso lo stesso giorno alle Nazioni Unite. Invece alle 21, al cinema Odeon, proiezione del film ”E ora dove andiamo” di Nadine Labaki.

GIARDINO DELLE ROSE. Alle 12.30, invece, al Giardino delle Rose, nel viale Giuseppe Poggi, ci sarà l’iniziativa, curata dalla commissione pari opportunità, ”Rosa. Donne d’Italia 150”: come simbolo della lotta contro la violenza alle donne verranno piantate rose tricolori.

IN BIBLIOTECA. Dal 5 al 10 marzo, nella sala di lettura della biblioteca del Palagio di Parte Guelfa sarà montata un’installazione ”Il cielo di illumina di poesia. Amore a prima vista di Wislawa Szymborska”. Il 6 marzo alle ore 17, alla biblioteca delle Oblate, sarà presentato il libro di Patrizia Fazzi ‘L’occhio dei poeti’. Il 7 marzo, sempre alla biblioteca delle Oblate, due appuntamenti, alle 17.30 nella sala conferenze, nell’ambito del ciclo di incontri ”Leggere per non dimenticare”, toccherà al libro ”Stainoterapia dell’amore” di Sergio Staino. Mentre alle 18 alla sezione contemporanea della biblioteca, al primo piano, sarà la volta del volume di Sabrina Marchetti ”Le ragazze di Asamara”. L’8 marzo alla biblioteCa Nova è prevista una performance e letture a cura del ”Gruppo lettura a d alta voce Fahreneit” coordinato da Manu Lalli e dall’Associazione Venti Lucenti. L’8 marzo alle ore 17.30 alla biblioteca Villa Bandini ci sarà una lettura di brani tratti da Virginia Woolf, Sibilla Aleramo, Simone de Beauvoir, Anna Maria Ortese, Elena Ferrante e recita di pagine tratte da ‘casa di bambole’ di Ibsen a cura di Valentina Gesti, Elena Ceccarelli, Giulia Claudi e Ilaria Betti.

PALAZZO GIOVANE. A Palazzo Giovane due eventi: alle 17.15 dell’8 marzo, intervista alla storica del’arte Valentina Zorzon e alla direttrice dell’Accademia delle Belle Arti Giuliana Videtta sul tema ”Donna nel’Arte: da musa ispiratrice ad Artsita”. Alle 21, invece, concerto di pianoforte con musiche di Sibelius, Chaminade, Boulanger, Schumann eseguite da Sofia Tapinassi e Enrico Cominassi.

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L’INIZIATIVA: Palazzo Vecchio, uno striscione per Rossella e Maria Sandra / FOTO

Viola sciuponi. Pari a Parma

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Due a due nel recupero che la Fiorentina ha giocato a Parma. Partita ricca di gol e di occasioni. I padroni di casa riescono a sbloccare il risultato con Okaka e reggono per tutto il primo tempo. Nella ripresa la Fiorentina riesce prima a pareggiare e poi a passare in vantaggio con Nastasic e Cerci. Nel finale arriva il pareggio su rigore da parte di Giovinco. Clamorosa l’occasione fallita da Lazzari nel finale.
PRIMO TEMPO. Dopo un periodo di studio il Parma nella prima azione limpida d’attacco riesce a trovare la rete. E’ Giovinco a servire Okaka, sul filo del fuorigioco, che tira addosso a Boruc. Il rimpallo maligno spinge la palla in rete. La Fiorentina ha due occasioni per pareggiare ma Pasqual e Cassani sprecano. Si va al riposo sull’1-0 per i Ducali. 
SECONDO TEMPO. Dopo sette minuti dall’inizio della ripresa entra Cerci. E’ la svolta per la Fiorentina. Appena entrato l’attaccante si procura la punizione dalla quale poi scaturisce il pareggio. La difesa del Parma dorme sulla punizione tirata magistralmente, a giro, da Vargas. Ne approfitta Nastasic che di testa batte Mirante. Al 22′ Giovinco ci prova dopo un assist di Biabiany ma Boruc ci mette una pezza, allunga le mani e respinge. Il Parma insiste ma al 26′ c’è il raddoppio viola: cross rasoterra di Pasqual dalla sinistra, Cerci anticipa due avversari e batte Mirante insaccando sul palo lungo. Partita capovolta in undici minuti. Ma non è ancora finita. Al 40′ c’è un rigore per il Parma. Cassani trattiene Giovinco in area sul cross di Jonathan. Rizzoli indica il dischetto. Giovinco non sbaglia: palla a destra, portiere a sinistra. L’ultima occasione è ancora viola: Lazzari da solo davanti a Mirante. Tocco sotto che scavalca il portiere ex Juve ma la palla esce incredibilmente a lato.
ROSSI. Per Delio Rossi il pareggio non è giusto. “Dal campo fai fatica a vedere alcuni episodi, in una gara dal grande equilbrio sicuramente la differenza viene fatta proprio dagli episodi. La Fiorentina ha avuto orgoglio e coraggio. Se il pareggio è giusto? Non so se è giusto onestamente, però voglio rivalutare il tutto. Se si poteva iniziare col 4-3-3? Ho i giocatori contati, non siamo riusciti a fare ciò che volevamo fare. Su Lazzari. Se faceva gol, parlavamo di un altro tipo di partita. Per poter fare un sistema di gioco – conclude – devi vedere tutti i giocatori e le alternative, non possiamo giocare alla playstation. Cerci e Vargas li ho visti molto bene, sono due giocatori con qualità”.