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Concordia, ritrovato un altro cadavere. Le vittime salgono a 12
Si aggrava il bilancio delle vittime della Costa Concordia. Nel pomeriggio i palombari della Marina militare hanno trovato il corpo di una donna. Si tratta della dodicesima vittima accertata del naufragio.
12 VITTIME. Il cadavere della donna è stato recuperato nella zona di poppa, nel luogo di raccolta delle scialuppe di salvataggio. Le ricerche sono riprese questa mattina. Il ritrovamento del corpo è stato possibile grazie a una serie di microcariche di esplosivo che hanno aperto un varco fino al ponte 5.
HARD DISK. I palombari della Marina hanno anche ritrovato l’hard disk delle telecamere presenti a bordo della nave. Sarà possibile visionare le registrazioni effettuate in plancia di comando al momento dell’impatto con lo scoglio.
Incendio in un palazzo storico del centro, vigili del fuoco sui tetti
Le fiamme si sono propagate in via Ghibellina. Pare che il focolaio sia in un’abitazione ai piani alti. Vigili del fuoco sul posto, strada bloccata.
Incendio in un palazzo storico del centro, vigili del fuoco sui tetti / FOTO
Fiamme e paura in centro. Un incendio sta bloccando via Ghibellina, dove i vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno bloccato la strada.
L’INCENDIO. Il rogo è scoppiato in un palazzo storico, nelle vicinanze della celebre Enoteca Pinchiorri. Sembra che il focolaio dell’incendio sia stato in un’abitazione ai piani alti del palazzo.
VIGILI DEL FUOCO. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, che per domare le fiamme sono saliti anche sui tetti. Chiusa al traffico tutta la zona: non solo via Ghibellina, ma anche alcune traverse. I pompieri sono sul posto con tre mezzi. Presenti anche i carabinieri.
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Treno investe una persona, circolazione ferma un’ora
Circolazione dei treni ferma per circa un’ora in Toscana dopo che un convoglio aveva investito una persona.
L’INVESTIMENTO. E’ successo questa mattina: la circolazione ferroviaria è stata sospesa dalle 9.50 alle 10.50 sulla linea regionale Lucca – Viareggio e dalle 9.50 alle 10.20 sulla linea Tirrenica per l’investimento, non mortale, di una persona in prossimità dell’ingresso della stazione di Viareggio.
LE IPOTESI. Dai primi accertamenti – spiega una nota di Ferrovie per lo Stato – sembra trattarsi di un tentativo di suicidio. In seguito all’episodio, sono stati soppressi tre collegamenti regionali, mentre due treni della media/lunga percorrenza hanno subito 30 minuti di ritardo.
In fuga con attrezzi da scasso, arrestato
A seguito di numerosi furti in abitazioni del comune di Castelfiorentino e Gambassi Terme, i carabinieri hanno effettuato una serie di controlli sul territorio nelle ore del tardo pomeriggio e nelle zone più esposte ai furti.
IL SOSPETTO. La sera del 18 gennaio, durante uno dei controlli, i carabinieri hanno notato una golf sospetta che si aggirava nel comune di Gambassi nei periodi dei furti. Le indagini e la relazione tra le informazioni acquisite hanno spinto gli agenti ad effettuare controlli anche nelle ore diurne tra le vie dei centri delle due cittadine. Ieri, intorno alle 17.30, una pattuglia di Gambassi Terme, ha incrociato l’auto sospetta nel comune di Castelfiorentino. La stessa auto risultava rubata e regolarmente denunciata dalla proprietaria.
IL LADRO. Alla guida dell’auto, un cittadino vestito con abiti scuri. Gli agenti, in divisa e in tenuta civile, hanno iniziato a pedinarlo e, arrivato il momento giusto, gli hanno intimato l’alt. Il ladro, un albanese di 29 anni senza fissa dimora e clandestino, ha inizialmente tentato la fuga in auto, ma ritrovatosi circondato dalle pattuglie, è fuggito a piede per le vie vicine. L’inseguimento è durato poco e dopo una breva colluttazione con gli agenti è stato arrestato. La vettura è stata perquisita e al sui interno sono stati rinvenuti numerosi attrezzi da scasso: guanti, mazze, ascia, cacciaviti e piede di porco. Su di lui gravano le accuse di resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni e ricettazione.
Si fingono amici e poi lo ricattano, arrestati per tentata estorsione
Si erano mostrati amici, persone di cui potersi fidare. Poi sono iniziate le richieste di somme di denaro, dapprima come prestito per far fronte alle difficoltà economiche poi la ‘trasformazione’ in vere e proprie estorsioni.
FALSI AMICI. Era diventata un’abitudine per un 43enne empolese originario della Sicilia e per una 37enne di Empoli, richiedere somme di denaro sotto forma di prestito ad un agente di commercio del posto. Avevano capito che l’uomo aveva una buona disponibilità economica così si sono finti amici e hanno iniziato a chiedergli soldi per far fronte alle difficoltà che la crisi gli aveva messo di fronte.
I PRESTITI. Chiedevano quindi, all’uomo, del denaro in prestito che gli sarebbe stato restituito con tanto di interessi. Nel giro di un mese, tra novembre e dicembre del 2011, queste richieste sono aumentate notevolmente ed iniziava a svanire la possibilità di restituzione del denaro. In un mese l’agente di commercio ha prestato ai due, circa 10.000 euro. A dicembre l’uomo però si è rifiutato di prestargli altro denaro. Ed è allora che è saltata fuori la vera identità dei due estorsori.
LE MINACCE. I due quindi, non apparivano più come gli amici fidati che si erano mostrati inizialmente ed insieme alla rivelazione della vera identità, arrivano anche le minacce: l’agente doveva dare per forza i soldi ai due, altrimenti la sua vita sarebbe stata in pericolo. Messo di fronte a reali minacce e stanco di ‘svuotare’ il suo conto in banca, l’uomo ha denunciato tutto alle autorità competenti.
L’ARRESTO. I militari della stazione di Empoli e del Nucleo Operativo hanno individuato i due personaggi sul cui conto gravavano già le stesse accuse. D’accordo con la vittima, hanno aspettato l’ennesima richiesta di denaro per intervenire. Colti in fragranza di reato, mentre incassavano altri 300 euro, i due sono stati arrestati.