mercoledì, 30 Luglio 2025
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A Ponte a Ema può riaprire il museo del ciclismo Bartali

Da domani il Museo del ciclismo Gino Bartali a Ponte a Ema potrà essere riaperto. La giunta, su proposta del vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella, ha approvato infatti una delibera che prevede la proroga di 6 (mesi fino al 30 settembre prossimo) per la gestione della struttura all’Associazione Amici del Museo del Ciclismo Gino Bartali, alle condizioni stabilite dalla convezione del 21 maggio 2007 tra gli enti proprietari (Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli) e l’Associazione stessa.

“Con gli enti pubblici proprietari stiamo lavorando per una gestione del Museo Bartali certa e duratura – ha sottolineato il vicesindaco Nardella –. Il nostro obiettivo è quello di fare un passo avanti e non indietro con l’individuazione di un soggetto giuridico in grado di rilanciare la struttura fra Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli e che si apra a tutte quelle realtà che si sono impegnate per onorare la memoria di Gino Bartali, con iniziative sportive e culturali legate al grande campione. A questo scopo il Comune di Firenze, d’accordo con gli altri enti pubblici, ha deliberato di prorogare l’affidamento della gestione del Museo all’Associazione Amici del Museo Gino Bartali, in attesa della costituzione del soggetto giuridico e del progetto definitivo per il rilancio del Museo”.

“Il Museo Bartali – ha concluso il vicesindaco Nardella – merita di essere considerato una delle grandi istituzioni sportive del nostro Paese, per questo è necessario mettere da parte le pretese dei singoli in favore dell’interesse comune e per onorare al meglio il grande Bartali”.

Degustibooks & I Giardini di Caruso dal 3 al 5 aprile

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I Giardini di Caruso, la mostra mercato di florovivaismo che si tiene annualmente nello splendido parco della cinquecentesca Villa Caruso Bellosguardo di Lastra a Signa (FI), festeggia il tredicesimo compleanno ospitando deGustiBooks, la rassegna sul piacere della lettura e del buon cibo. L’arrivo della primavera verrà salutato con una festa all’insegna del buon gusto che da sabato 3 a lunedì 5 aprile offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare un fiore, scegliere un libro, assaggiare un buon vino.

I giardini e gli edifici abitati agli inizi del ‘900 dal tenore Enrico Caruso si animeranno di espositori di piante e fiori, accanto ai quali quest’anno ci saranno produttori di tipicità agroalimentari. Una grande libreria, il wine bar e il ristorante renderanno ancora più piacevole la visita a questo gioiello incastonato nella campagna fiorentina.

Tanti gli eventi che animeranno l’appuntamento: degustazioni guidate, presentazioni di libri, concerti e laboratori tematici dedicati alla cucina napoletana. Ospite d’onore, Salvator Rosa, figura di spicco della cultura seicentesca, pittore, incisore, poeta, raffinato musicista, uomo di grande cultura legato a Enrico Caruso dalla comune matrice partenopea (il tenore volle per sé “Il ritratto di filosofo” che impreziosiva una stanza di Villa Bellosguardo), un legame che sarà il tema di alcuni incontri e conferenze. Una mostra di incisioni di Barbara Salani, un concerto di musica barocca e una dimostrazione di arte floreale a cura del maestro Adamo Pruneti completano il programma della tre giorni che si annuncia ricchissimo di altri appuntamenti.

“Metamorfosi di primavera” di Omar Ronda

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Nella seconda metà del XX secolo una donna bionda e bellissima ha fatto sognare il mondo, è diventata un simbolo e il suo fascino nel ricordo e nel mito non accenna a tramontare: Marylin Monroe (1926 -1962) non era solo un’attrice bensì è stata uno dei protagonisti del nostro tempo, regina non solo dello schermo ma anche delle cronache, poiché si diceva che avesse fatto innamorare, tra gli altri, il presidente degli Stati Uniti John Kennedy e suo fratello Robert. Tanto tempo fa, nella seconda metà del XV secolo, una donna bionda e bellissima aveva fatto sognare Firenze ed era diventata un simbolo: si chiamava Simonetta Vespucci, si diceva che avesse fatto innamorare, tra gli altri, Giuliano de’ Medici e suo fratello, passato alla storia come Lorenzo il Magnifico. E apparso assai suggestivo mettere a confronto questi due ideali femminili così diversi eppure, per uno strano corso del destino, tanto simili.

Due bellissime donne bionde: di una si conosce bene l’aspetto, dell’altra si dice che fu la modella ideale di Sandro Botticelli; una è morta a trentasei anni in circostanze misteriose, l’altra di tisi a soli ventitrè anni il 26 aprile 1476. La scomparsa precoce di entrambi ha contribuito a costruire un alone di mito e mistero intorno a loro. La suggestiva somiglianza fisica, la suggestiva somiglianza biografica, persino la suggestione dei numeri, con quel ricorrente 2 e 6, bastano e avanzano per influenzare la fantasia e indurre ad altrettanto suggestivi paragoni. Non meraviglia dunque se queste due splendide donne vengono in qualche modo poste a confronto tra mito e realtà, unificate dalla fantasia e dall’interpretazione personale di un artista contemporaneo. E non importa quale delle due fosse più bella; nel momento in cui sono vissute entrambe incarnavano un omologo ideale di bellezza.

Simonetta diventa il raffinato testimonial di un’abile campagna pubblicitaria che i Medici mettono in atto nel momento cruciale della loro presa di potere. Intorno a lei si crea quello che oggi sarebbe un fenomeno mediatico: i poeti la cantano, i pittori la ritraggono, la città ne parla sotto la spinta dell’incalzare degli avvenimenti che mutano lo scenario politico e gli equilibri sociali. E’ la bellezza morale e intellettuale, la rinascita dell’età dell’oro che solo

un buon governo, quello dei Medici, avrebbe potuto assicurare garantendo alla città e al popolo pace, prosperità, egemonia. Marilyn è la bellezza frutto della società che, dopo la

fine della guerra, sogna successo e potere, è la donna dei campioni dello sport, della letteratura, della politica; è comunque la donna del vincitore. Frutto di società necessariamente diverse, di culture profondamente diverse, il destino ha riservato loro convergenze e somiglianze, di sorte e di aspetto.

Omar Ronda, che da anni lavora al ciclo dei Frozen Portraits prelevando simulacri e immagini direttamente dalla realtà o dagli archivi iconografici più vari, ha estrapolato dal vasto repertorio dell’arte le Veneri e le Madonne di Botticelli, la Cleopatra di Piero di Cosimo, le immagini bellissime in cui si è voluto riconoscere Simonetta Vespucci, le ha fuse con le foto di Marilyn, le ha rese inalterabili entro gli strati delle sue resine sintetiche. Dopo aver notato la straordinaria somiglianza non solo fisica ma anche nelle vicende personali, le ha poste di fronte, unite nel sogno collettivo e nel ruolo di mito che la società ha loro assegnato.

Ha creato, così per Firenze questo doppio binario al femminile, che costituisce un ponte tra epoche e personaggi diversi, ma uniti da dettagli isolati nel corso degli eventi e brandelli di strana fatalità. La Galleria di Palazzo Medici Riccardi costituisce non tanto una cornice quanto un suggestivo percorso nella storia e nel destino; nel cuore della città e soprattutto del quartiere mediceo per eccellenza Simonetta Vespucci ritrova una specie di “via di casa” tornando nel luogo dove si è deciso non tanto la sua sorte terrena quanto la sua gloria futura. E all’icona del nostro tempo, alla donna più bella del mondo, Firenze offre, attraverso le creazioni di un artista contemporaneo, la suggestione della storia, laddove tanta parte dell’arte del momento d’oro del nostro Rinascimento ha conosciuto le sue origini e le sue giustificazioni.

La mostra, che inaugura alla vigilia dell’inizio dell’anno fiorentino, termina il 26 aprile, in un omaggio a Simonetta Vespucci ricordandone la data di morte. Per un mese la galleria sarà non solo un veloce e comodo passaggio nel centro della città ma il luogo della bellezza, dove grazie ad un allestimento essenziale ma importante sarà possibile fermarsi ad osservare questa lunga carrellata di opere brillanti di colori e suggestive nella loro originale realizzazione.

Se il giardinaggio diventa ginnastica

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Il corso sarà tenuto da un laureato in scienze motorie e da un giardiniere professionista e si terrà all’interno di giardini, orti e altri spazi all’aperto particolarmente suggestivi e interessanti dal punto di vista storico e paesaggistico.

L’organizzazione è a cura dell’Associazione Culturale Via del Carota di Bagno a Ripoli e dallo Studio di Progettazione Paesaggistica Giardini Associati di Firenze.

Al parco dei Renai è già estate

La chiusura del parco è servita proprio per la manutenzione, per rimettere in sesto tutte le attrazioni e i servizi offerti dai gestori che sono pronti alla nuova stagione. Come di consueto, il parco riaprirà con l’orario invernale: dalle 12 alle 20 nei giorni feriali, e dalle 9 alle 20 per i festivi. Da giugno invece entrerà in vigore l’orario prolungato, con l’apertura fino alle 2 di notte. Per gli appassionati della bici, è possibile raggiungere il parco dei Renai dalle Cascine, sulla pista ciclabile pavimentata e in piena efficienza.

Come sempre nel lotto uno lo stabilimento balneare Big Sur nel lotto uno con cabine e spogliatoi, e il punto ristoro per il pranzo dei bagnanti. Sempre in funzione tra lotto zero e lotto uno la navetta gratuita a otto posti con motore elettrico. Si potrà arrivare dunque da un lato all’altro del parco con ogni comfort e a emissioni zero. La navetta, durante i giorni feriali, collegherà l’ingresso del lotto 1 con lo stabilimento balneare Big Sur, mentre nei festivi passerà attraverso la via degli Aironi unendo lotto zero e lotto uno.

Nel lotto zero restano aperte tutte le attrazioni: la pista da skateboard, a ingresso gratuito, e la piscina semi-olimpionica. In funzione anche la parete per free-climbing (8 metri su due lati) gestita dalla Uisp con il Gruppo Trekking di Signa, fra corsi, dimostrazioni e allenamenti di arrampicata; i campi per beachvolley con fondo in sabbia e quelli per calcetto e tennis, realizzati in erba sintetica di 2,7 cm, secondo le norme della Figc e dotati di spogliatoi con acqua calda, docce e infermeria e il Minigolf Adventure. E ancora, il ristorante, pizzeria e music bar Chiringuito dei Renai, aperto su una splendida terrazza verde sulle rive del lago e il parco giochi Happy Park, ormai punto di riferimento per i bambini da zero a 12 anni, migliorato e potenziato per ospitare anche feste di compleanno.

Della Valle lascia ma non vende, Prandelli resta

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La Fiorentina non è in vendita, almeno questo pare certo a dispetto delle ipotesi che si profilavano stamani. Quello di Diego Della Valle però è un disimpegno completo dalla società viola dopo averla guidata per otto anni e un passaggio di consegne al fratello Andrea.

“Scrivo a tutti quelli che vogliono bene alla Fiorentina – si legge nella lettera di Della Valle – per comunicare che da oggi non sarò più il patron della società. La sottile strumentalizzazione che in questo periodo qualcuno ha tentato di fare nei confronti della società, contrapponendola ai suoi tifosi, ha superato ogni livello di tollerabilità e qualunque cambiamento di comportamento per il futuro non ne modificherebbe comunque la gravità. Vedere la società messa da molti sul banco degli imputati senza aver commesso nulla se non difendere con forza i valori e la dignità della maglia viola non è per me accettabile e soprattutto non è giusto”.
 
“Ai tifosi veri – continua Della Valle – dico di tenere gli occhi aperti e di non farsi usare da chi vuole destabilizzare i rapporti tra la società e i suoi sostenitori; state vicini a questa dirigenza che ha dato e darà il massimo per cercare di farvi sognare ancora di più, e fate in modo che mio fratello Andrea rimanga vicino alla società con tutta la passione che ha e che ha sempre dimostrato. Pochi come lui sanno dosare cuore e capacità gestionali necessarie per guidare una società di calcio importante come la Fiorentina. Voi tutti, tifosi veri, continuate a sostenere questi ragazzi che vanno in campo perché sono un gruppo fantastico e generoso e difendete sempre e solo i valori della maglia viola”.

Della Valle chiede ai tifosi di stare vicini a dirigenza e giocatori, nessun accenno all’allenatore. Ma Prandelli è l’altro protagonista della tormentata giornata viola. Nelle ultime settimane si erano rincorse le voci su un suo passaggio alla guida della Juventus o della nazionale al termine di questa stagione. Venti minuti dopo la pubblicazione della lettera di Della Valle arriva un altro comunicato dalla Fiorentina, forse quello più atteso dai tifosi: “Cesare Prandelli comunica la sua intenzione di rimanere a Firenze senza dubbi e perplessità, rispettando così il contratto che lo lega alla società viola”. Poche parole per chiudere una diatriba che da tempo teneva in ansia tutta la città.

Piazza Ghiberti, nuovo asfalto a tempo di record

Per permettere la circolazione sarà temporaneamente invertito il senso di marcia di piazza Ghiberti nel tratto da via Mino a via del Verrocchio.

Turismo: segnali incoraggianti dopo crisi, +1,8% in provincia

Le vacanze pasquali saranno di breve durata, concentrate tra il 2 e il 5 aprile. I turisti saranno per il 56% italiani, che saranno in provincia per una notte o al massimo due, anche se chi ha scelto l’agriturismo si potrà trattenere fino a tre-quattro notti. Più lungo il soggiorno medio degli stranieri, il 44% dei turisti totali, che sarà di tre notti in alberghi di media-alta classificazione ed altre strutture extralberghiere.

Le città e i centri d’arte restano una delle mete preferite della provincia di Firenze (+2%), con una forte propensione di scelta per le strutture alberghiere. Stabile l’agriturismo dovrebbe, mentre per l’extralberghiero in generale l’incremento stimato è del +4% rispetto ai valori del 2009. Cresce l’afflusso nella città di Firenze (+2,5%), mentre per il resto della provincia l’incremento stimato è del +0,5%. I turisti stranieri privilegiano i soggiorni nella città e nei centri d’arte, gli italiani preferiscono campagna e collina. Il 70% degli operatori pensa di poter registrare il tutto esaurito nei giorni tra sabato e lunedì.

La difficile situazione economica ha indotto molte imprese ad abbassare le tariffe, e questo ha determinato un fattore di competitività nei prezzi delle strutture ricettive rispetto a quelle di altre destinazioni concorrenti. Il prezzo si conferma infatti l’elemento determinante per le scelte dei turisti: per il periodo pasquale risultano molto apprezzate le offerte all inclusive e le formule che prevedono sconti o agevolazioni.

L’arte del batik si fonde con il bronzo a Fiesole

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Con questa esposizione l’Associazione Artisti Fiesolani con il sostegno del Comune di Fiesole, inaugura il primo “gemellaggio d’arte”.

Gerda Obermoser utilizza la tecnica del batik, un’arte orientale molto antica che ha origine in Indonesia e più precisamente nell’ isola di Giava. Secondo questa tecnica la stoffa viene spalmata con cera fluida in tutte quelle parti che devono rimanere incolori e quando questa si è raffreddata – quindi solidificata – il tessuto viene immerso nei colori voluti. In seguito la cera viene rimossa così da ottenere un tessuto variamente decorato. L’artista austriaca per le sue creazioni predilige i colori naturali, come il marrone, il verde e il giallo e nelle sue raffigurazioni vengono trasmessi anche i pensieri, talvolta quelli religiosi.

Barbara Krijgh porta a Fiesole le sue sculture in bronzo. Queste sono caratterizzate da forme pulite, grandi e semplificate, che trasmettono la natura e la gravità del proprio materiale. Solitamente nelle opere dell’artista tedesca vi è un uso molto limitato dei colori. Il suo lavoro ha basi realistico-figurative e le sue opere si materializzano in semplici forme silenti, minimaliste e senza tempo. La “missione” delle sue opere è quella di trasmettere una sensazione di riposo, fiducia, saggezza ed energia.

La mostra, con ingresso libero, rimarrà aperta fino all’11 aprile con i seguenti orario: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (domenica di Pasqua chiuso). Oppure è possibile visitare la mostra su appuntamento telefonando al numero 333.4140159.

Cultura senza limiti (di tempo) a Fiesole

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Sarà possibile conoscere i tesori dei musei fiesolani ogni giorno della settimana dalla mattina alle 10 alla sera alle 19 con orario no-stop. Tale orario rimarrà in vigore da aprile fino a tutto settembre.

Ed è proprio nell’Area e nel Museo Civico Archeologico (via Portigiani, 1) che sono ospitate, fino al 30 agosto, le grandi sculture di bronzo e marmo dell’artista tedesco Günther Stilling. La mostra, dal titolo “Stilling”, conta circa 50 opere fra monumentali teste dagli occhi chiusi, piedi e mani nella loro perfezione anatomica, seppur con la superficie mai perfettamente liscia. L’arte di Stilling mira a dare l’idea della grandiosità e le opere si uniformano sapientemente con il contesto archeologico proprio perché ispirate alla monumentalità.

La mostra è aperta tutti i giorni, dalle 10 alle 19. Il costo del biglietto, che comprende l’entrata anche al Museo Bandini e all’Area e al Museo archeologico, è di 10 euro intero e 6 euro ridotto.  Per informazioni: tel. 055.-5961293 – [email protected].