martedì, 29 Luglio 2025
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Pm10 ancora alte, limiti a termosifoni e traffico

L’ordinanza dispone che da domani il riscaldamento non resti acceso per più di otto ore al giorno e ad una temperatura massima di 17 gradi per gli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali, di 18 per gli altri edifici. Sono esclusi gli impianti di ospedali, cliniche, case di cura, luoghi di ricovero o cura di minori o anziani, scuole e asili. Il Comune invita anche ad usare meno l’auto a vantaggio dei mezzi pubblici, dagli autobus alla tramvia al treno.

Se l’indice di pm10 nell’aria non migliorerà, ai provvedimenti in vigore da domani si aggiungerà una limitazione dell’accesso e della circolazione nella ztl per i veicoli più inquinanti dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Lo stop riguarderà i ciclomotori a 2 tempi a 2 e 3 ruote, i motocicli a 2 tempi, le auto euro 1 se a benzina o euro 2 e 3 se diesel, e per i veicoli merci diesel euro 1.

Misure ancora più stringenti se la situazione non migliorerà: dal giorno dopo Pasqua gli stessi tipi di veicoli non potranno circolare, negli stessi orari, in tutto il centro abitato di Firenze e del Galluzzo. Sono escluse alcune strade di accesso e uscita da Firenze, come il viadotto dell’Indiano, viale Europa, via Aretina, via Sestese, via Pratese. Il divieto di transito non sarà valido per i veicoli delle forze dell’ordine, della protezione civile, degli invalidi, dei medici, delle aziende che effettuano riparazioni urgenti sui servizi essenziali, i veicoli a metano, gpl o bifuel, le vetture con almeno tre persone a bordo che viaggiano verso la stessa destinazione.

Alle poste per cambiare 13mila dollari falsi, arrestata

Nonostante i primi controlli elettronici non avessero rilevato la contraffazione, i carabinieri hanno deciso di inviare le banconote a Roma e negli Stati Uniti dove gli strumenti per la verifica sono più sofisticati. I falsi erano quasi del tutto identici agli originali. Dagli accertamenti è risultato che molti istituti di credito di Lucca, Massa Carrara e della Versilia erano caduto nella trappola, per un totale di 10 operazioni di cambio valuta.

Semplice ma efficace il sistema adottato dall’insospettabile falsaria: in un primo momento si faceva cambiare poche banconote, vere, per non destare i sospetti degli impiegati agli uffici postali e nelle banche. A quel punto iniziava a cambiare banconote fasulle. La donna, che ha fatto da corriere anche con l’estero, guadagnava il corrispettivo del cambio al quale veniva aggiunta una sorta di franchigia di 19 euro.

Al momento si trova agli arresti domiciliari ed è accusata di ricettazione e spendita di banconote false. Arrestati anche un uomo denunciato in Italia ed altri in diversi Paesi europei.

Musei civici chiusi a Pasqua ma aperti a Pasquetta

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Palazzo Vecchio, il museo di Santa Maria Novella e quello Firenze com’era saranno quindi aperti il 5 aprile dalle 9 alle 14, la Cappella Brancacci dalle 13 alle 17, il museo Stefano Bardini sarà aperto dalle 11 alle 17, ma con possibilità di visite guidate alle 11 e alle 15 (prenotazione obbligatoria entro il 2 aprile allo 055.2342427). Chiusa sia a Pasqua che a Pasquetta la Fondazione Salvatore Romano.

Carburanti e albergi più cari, sale l’inflazione a Firenze

La rilevazione è stata svolta dall’ufficio statistica del Comune dal 1° al 21 marzo su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) sia della grande distribuzione che della distribuzione tradizionale. In totale, sono 11.600 i prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Nello studio rientrano anche alcune quotazioni di prodotti rilevati a livello nazionale dall’Istituto nazionale di statistica.

Gli aumenti più rilevanti si registrano nel capitolo trasporti: il prezzo dei carburanti è aumentato del 3,6% rispetto a febbraio 2010 e del 16,1% rispetto a marzo 2009. In aumento anche le spese di riparazione dei mezzi di trasporto (+0,5%) e i trasporti aerei (+9,2%). In rialzo anche il capitolo dei servizi ricettivi e di ristorazione (complessivamente +0,8%), a causa degli aumenti segnalati per gli alberghi (+4,2%) e per gli altri servizi di alloggio (+1,8%).

Aumenta dello 0,4% il capitolo dei servizi sanitari e spese per la salute, con i servizi medici e dentistici che salgono rispettivamente dello 0,6 e del 3,6%. Scende invece il prezzo dei medicinali: -0,9%.

Lieve calo di abbigliamento e calzature, -0,2%. A diminuire in particolare sono gli abiti confezionati (-1,3%), mentre sono in aumento le calzature da uomo (+0,5%).

Stabile il capitolo degli alimentari, dove l’aumento del pesce fresco e del latte (+2,5% per entrambi) è compensato dalle diminuzioni degli ortaggi (-1,0%) e della frutta (-0,6%). La variazione annuale del capitolo rimane negativa, con -0,7% in leggero calo rispetto a febbraio (-0,6%).

Ecco il nuovo Consiglio regionale

L’assegnazione dei seggi, simulata dall’ufficio elettorale regionale, non può ancora considerarsi definitiva. Per l’ufficialità si dovrà aspettare la proclamazione della Corte d’appello e soprattutto le eventuali rinunce degli eletti.

Partito Democratico e Riformisti Toscani avranno 24 consiglieri: i cinque candidati del listino regionale – Andrea Manciulli, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi, Daniela Lastri e Alberto Monaci – e i consiglieri eletti dalle liste provinciali, due ad Arezzo – Vincenzo Ceccarelli e Enzo Brogi -, cinque a Firenze – Vittorio Bugli, Gianluca Parrini, Alessia Ballini, Paolo Bambagioni, Nicola Danti -, uno a Grosseto – Anna Rita Bramerini -, due a Livorno – Matteo Tortolini, Marco Ruggeri -, due a Lucca – Marco Remaschi, Ardelio Pellegrinotti -, uno a Massa-Carrara – Loris Rossetti -, due a Pisa – Ivan Ferrucci, Pier Paolo Tognocchi -, uno a Pistoia – Gianfranco Venturi -, uno a Prato – Fabrizio Mattei – e due a Siena – Marco Spinelli, Rosanna Pugnalini.

L’Italia dei Valori porta in Consiglio i cinque candidati del listino regionale – Fabrio Evangelisti, Francesco detto Pancho Pardi, Sonia Alfano, Giuliano Fedeli, Marco Manneschi. In caso di rinuncia di uno o più candidati passerebbero, nell’ordine, il primo candidato nella lista provinciale di Firenze (Cristina Scaletti), di Pisa (Maria Luisa Chincarini), di Livorno (Marta Gazzarri), di Lucca (Renato Baldi) e di Arezzo (Franca Corradini).

La Federazione della Sinistra e i Verdi saranno rappresentanti da Monica Sgherri, Paolo Marini, Mauro Romanelli, candidati nel listino regionale. In caso di rinunce, passerebbero nell’ordine Carlo Bartoloni (Firenze), Maurizio Bini (Pisa) e Alessandro Trotta (Livorno).

Nel Pdl, oltre a Monica Faenzi, entrano Alessandro Antichi, Stefania Fuscagni, Salvadore Bartolomei, Marco Taradash e Stefano Mugnai, tutti candidati nel listino regionale. A loro si aggiungono i due consiglieri eletti a Firenze – Nicola Nascosti e Stefania Fuscagni, che se opterà per il listino regionale sarà sostituita da Paolo Marcheschi -, un consigliere ad Arezzo – se Stefano Mugnai sceglierà il listino regionale sarà sostituito da Paolo Enrico Ammirati – e sempre un consigliere per ciascuna delle altre otto province ovvero Andrea Agresti (Grosseto), Maurizio Zingoni (Livorno, se Taradash opterà per il listino), Santini (Lucca), Jacopo Ferri (Massa-Carrara), Giovanni Donzelli (Pisa), Roberto Benedetti (Pistoia), Claudio Marignani (Siena).

Per la Lega Nord entrano in consiglio regionale il candidato del listino, Antonio Gambetta Vannia, il primo tra i candidati di Firenze, Claudio Morganti, e di Lucca, Marina Staccioli. Se Morganti, eurodeputato, si dimettesse, subentrerebbe il primo dei non eletti a Firenze ovvero Gian Luca Lazzeri.

L’Udc porta in consiglio il candidato presidente, Francesco Bosi, e l’unico nome del listino regionale, Nedo Lorenzo Poli. I primi non eletti sono Marco Carraresi (Firenze), Giuseppe Del Carlo (Lucca), Luca Paolo Titoni (Pisa) e Lorenzo Zirri (Arezzo).

Medicina, a Siena eccezionale intervento su tumore alla testa

“La paziente – spiega il neurochirugo Giuseppe Oliveri – era affetta da un paranglioma, un tumore di tipo vascolare altamente infiltrante ed evolutivo che si era sviluppato dentro il collo, all’interno dell’orecchio, sino ad arrivare alla fossa cranica posteriore, in prossimità del cervelletto”. La massa tumorale aveva invaso le ossa craniche e le aree circostanti, aumentando a dismisura il numero di vasi sanguigni e capillari di cui si componeva.

“Fino a qualche anno fa – aggiunge il dottor  Eugenio Neri, cardiochirurgo che ha effettuato parte dell’intervento – questi pazienti erano considerati inoperabili. Oggi grazie alla collaborazione tra colleghi e all’alta specializzazione possiamo raggiungere ottimi risultati, poiché ogni professionista dà il meglio di sé nel settore di competenza nell’interesse pieno e totale per la salute del paziente”.

Droga, trasportava 12 kg di Khat, arrestato somalo

Il Khat, o Catha edulis, è una pianta della famiglia delle celastraceae originaria delle regioni orientali dell’Africa e assai diffusa anche nella penisola Arabica. Le sue foglie contengono un alcaloide stimolante che causa stati di eccitazione e di euforia simili a quelli provocati dalle anfetamine. Viene definita “droga etnica” in quanto diffusa solo nei paesi di origine e consumata per lo più dagli appartenenti delle stesse comunità, spesso in occasione di eventi sociali come banchetti, feste e matrimoni. Proprio questo è uno dei principali motivi della sua importazione. Viene assunta tramite masticazione e provoca forme di dipendenza.

Negli ultimi tempi la sostanza è stata sequestrata in diverse occasioni anche a Firenze. Per questo i finanzieri hanno prontamente riconosciuto il vegetale. Il somalo, che risultava domiciliato presso il Centro Caritas fiorentino di via del Fosso Macinante, è stato arrestato.

Maltempo, coste toscane in allerta fino a stasera

L’avviso di criticità moderata emesso dalla sala operativa del servizio idrologico regionale riguarda le province di Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa.

Sollicciano e Meucci, 370mila euro per formare i detenuti

Il contributo sarà erogato attraverso un bando che sarà pubblicato domani sul sito della Provincia. Nel dettaglio, il finanziamento prevede: 84mila euro dedicati alla formazione per l’edilizia, per l’elettricità, la termoidraulica e la falegnameria, e 28mila euro per interventi sulle professionalità informatiche, entrambi i progetti riguardano per i detenuti di Sollicciano. Per le donne detenute invece sono previsti  22mila euro dedicati alle  professionalità nel settore dell’igiene ambientale. Oltre ad uno stanziamento di 45mila euro a sostegno di interventi formativi rivolti ad ex detenuti prevalentemente nel settore dell’agricoltura.Inoltre, per i detenuti dell’Istituto Penale minorile Meucci sono stati messi a disposizione: 84mila euro per la formazione per l’edilizia, per l’elettricità, la termoidraulica e la falegnameria; 54mila euro per  interventi formativi sulla gelateria artigianale. Infine, un sostegno di 52mila euro per i i detenuti della Casa Circondariale Mario Gozzini, finalizzati alla formazione per l’edilizia ed impiantistica.

Tutti i dati sono stati resi noti dal Presidente della Provincia Andrea Barducci e dall’assessore provinciale alla formazione e lavoro, Elisa Simoni, a seguito di una visita all’istituto penitenziario fiorentino. “L’incontro – ha dichiarato il Presidente Barducci – è servito a discutere e confrontarsi su come rafforzare il rapporto tra il carcere e le Istituzioni e su come mettere in atto interventi formativi davvero rispondenti alle esigenze dei detenuti e al loro reinserimento lavorativo”.

“La Provincia di Firenze – ha spiegato l’assessore Simoni – ha individuato la formazione all’interno delle carceri fiorentine come elemento centrale per la costruzione di alternative alla condizione detentiva ed alla pena. Il lavoro e la formazione sono strumenti irrinunciabili per dare un significato vero all’azione di recupero e di reinserimento sociale da assicurare alle detenute e ai detenuti e a coloro che fuoriescono da tale condizione e devono ricostruirsi una vita. È fondamentale utilizzare al meglio il tempo di pena e costruire un rapporto più incisivo tra carcere e territorio”.

Gli interventi tengono conto della tipologia di utenza, dell’età, della nazionalità e della durata della pena. I detenuti che partecipano ai corsi dovranno essere scelti sulla base di incontri e di iniziative di informazione, motivazione e orientamento che li indirizzeranno verso i percorsi più adatti alle loro capacità e aspirazioni e anche in relazione alle successive possibilità di inserimento lavorativo all’esterno del carcere.

I NUMERI. Al momento i detenuti sono circa 970 di cui poco più di un centinaio donne. Il 67% è rappresentato da stranieri di varia nazionalità: il 60% proviene dai Paesi del Nord Africa (Tunisia e Marocco), il 20% sono albanesi e comunque le nazionalità sono 59. Tra i 970 il 70% sono imputati e il resto sono definitivi, cioè già condannati. Il turn over è molto alto e questo rende difficile anche l’impostazione di percorsi formativi che abbiano continuità nel tempo. Ecco quindi che si rende necessaria una formazione flessibile e organizzata per moduli brevi.

A Ponte a Ema può riaprire il museo del ciclismo Bartali

Da domani il Museo del ciclismo Gino Bartali a Ponte a Ema potrà essere riaperto. La giunta, su proposta del vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella, ha approvato infatti una delibera che prevede la proroga di 6 (mesi fino al 30 settembre prossimo) per la gestione della struttura all’Associazione Amici del Museo del Ciclismo Gino Bartali, alle condizioni stabilite dalla convezione del 21 maggio 2007 tra gli enti proprietari (Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli) e l’Associazione stessa.

“Con gli enti pubblici proprietari stiamo lavorando per una gestione del Museo Bartali certa e duratura – ha sottolineato il vicesindaco Nardella –. Il nostro obiettivo è quello di fare un passo avanti e non indietro con l’individuazione di un soggetto giuridico in grado di rilanciare la struttura fra Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli e che si apra a tutte quelle realtà che si sono impegnate per onorare la memoria di Gino Bartali, con iniziative sportive e culturali legate al grande campione. A questo scopo il Comune di Firenze, d’accordo con gli altri enti pubblici, ha deliberato di prorogare l’affidamento della gestione del Museo all’Associazione Amici del Museo Gino Bartali, in attesa della costituzione del soggetto giuridico e del progetto definitivo per il rilancio del Museo”.

“Il Museo Bartali – ha concluso il vicesindaco Nardella – merita di essere considerato una delle grandi istituzioni sportive del nostro Paese, per questo è necessario mettere da parte le pretese dei singoli in favore dell’interesse comune e per onorare al meglio il grande Bartali”.