sabato, 24 Maggio 2025
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Primo maggio, bus solo per gli ospedali

Primo Maggio, bus solo per gli ospedali. Ad annunciarlo è Ataf, spiegando che “il numero di autisti che si sono resi disponibili a lavorare come volontari il Primo Maggio (circa 20) non è sufficiente per garantire il servizio di trasporto pubblico. Ataf prende atto, con rammarico, dell’assoluta mancanza di disponibilità mostrata dalle organizzazioni sindacali che hanno esercitato consistenti pressioni sugli autisti per indurli a non lavorare il Primo Maggio e a ritirare le disponibilità inizialmente accordate – continua la nota diramata dall’azienda -. Facendo conto sui pochi lavoratori che hanno mantenuto la disponibilità al lavoro, l’azienda garantirà comunque il servizio di collegamento con gli ospedali cittadini”.

“Ataf ringrazia gli autisti che lavoreranno il Primo Maggio per garantire questo servizio essenziale – spiega la nota dell’azienda – e ringrazia la Provincia di Firenze che, alla proposta dell’azienda di far circolare i bus nella giornata di venerdì prossimo, aveva risposto positivamente mettendo a disposizione le risorse necessarie, come avvenuto anche l’anno scorso.  La ricerca dei volontari si era resa necessaria perché i sindacati, convocati più volte, si sono rifiutati di trovare un accordo sulla necessità di garantire il servizio di trasporto pubblico nei giorni festivi (Natale, Pasqua e Primo Maggio). All’incontro di lunedì scorso per discutere del servizio da effettuare il Primo Maggio, le organizzazioni sindacali non si sono presentate”.

“Il risultato di questo atteggiamento – commenta la presidente di Ataf Maria Capezzuoli – è che Firenze sarà l’unica grande città italiana dove il Primo Maggio non circoleranno i bus. Poiché i sindacati hanno indetto anche uno sciopero per giovedì 30 aprile, fiorentini e turisti resteranno a piedi per due giorni consecutivi, proprio durante uno dei ponti di primavera che sono fondamentali anche per le attività economiche. L’atteggiamento dei sindacati – prosegue la presidente – reca danno non tanto all’azienda, che è intenzionata a proseguire nel proprio piano di risanamento e riorganizzazione, quanto all’intera città. Serve un cambiamento nella gestione della mobilità pubblica, che è un diritto dei cittadini. I sindacati continuano invece a tenere un atteggiamento conservatore, che fa riferimento a un modello di società che non esiste più”.

Questo il servizio festivo del Primo Maggio:

Sono in partenza dai capolinea, dalle 9 alle 13, le linee:
14 (per Ospedale S.Maria Nuova e Careggi) – frequenza 11’
27 (per Ospedale Torregalli) – frequenza 17’
31/32 (per Ospedale P.te a Niccheri) – frequenza 15’
Numero Verde: 800-424500, sito internet: www.ataf.net.

Prato, coltellate davanti alla disco

Rissa e coltellate davanti alla discoteca. E’ successo ieri sera a Prato, nelle vicinanze di una discoteca di via Pistoiese, dove un diverbio nato (sembra per futili motivi) tra tre cittadini cinesi è poi sfociato in una rissa a colpi di coltello.

Sono stati i carabinieri a intervenire sul luogo della rissa: due dei cinesi coinvolti nell’episodio, che hanno tra l’altro riportato alcune ferite, sono stati denunciati dai militari dell’arma per rissa e lesioni personali, mentre sono stati necessari alcuni accertamenti sull’identità dellaterza persona.

Viola, oggi doppia seduta

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Sarà una giornata intensa per la Fiorentina. La truppa viola, infatti, sarà impegnata in una doppia seduta di allenamento. La preparazione alla sfida con il Torino continua, dunque, a grande velocità.

Intanto uno dei protagonisti della vittoria con la Roma, Juan Vargas, sembra aver ritrovato la serenità che sembrava essere rimasta a Catania. “Sto vivendo -ha dichiarato al Corriere dello Sport Stadio– a un grande momento, ho grande serenità e voglia di fare bene anche perchè il meglio deve ancora venire. Sono felice, e voglio che Firenze sia sommersa dall’entusiasmo e dalla gioia, come quando io e mia moglie guardiamo la nostra bambina”.

Anche il Torino continua la preparazione alla trasferta fiorentina. Anche per i granata è prevista una doppia seduta di allenamento. A quella pomeridiana dovrebbe assistere il Presidente Urbano Cairo.

La forza del gruppo

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Una delle accuse più forti fatte a Cesare Prendelli era quella di essere poco duttile nei cambiamenti tattici. Fatto sta che dopo l’infortunio di Santana nella partita con il Bologna, il tecnico viola ha sperimentato diverse soluzioni.

Siamo passati dal 4-3-1-2 con il famoso trequartista al 4-1-2-1-2 con il rombo, fino al 4-4-2 tramutatosi poi in 4-2-3-1. L’out dell’argentino e di Mutu hanno permesso a chi stava in tribuna a prendere la polvere di essere preso in considerazione e di diventare determinante per il percorso della squadra. Si parla, nello specifico, di Pasqual e Semioli. I due, a gennaio, sembravano sul piede di partenza. Tante le squadre interessate a loro: dalla Juventus per il terzino al Torino per il centrocampista. La società viola ha deciso di non privarsi dei due giocatori durante il campionato. Scelta più azzeccata non poteva essere fatta.

Pasqual e Semioli rappresentano, infatti, la rinascita della squadra dopo quelle tre pesanti sconfitte di inizio anno con Lecce, Milan e Juventus. Pasqual, grazie anche allo spostamento di Vargas a centrocampo, è diventato indispensabile sulla corsia sinistra. Semioli ha dispensato assist a raffica, soprattutto per Gilardino. Il bello di questa Fiorentina è proprio questo. Dopo le cessioni di Pazzini e Osvaldo, dopo le squalifiche e i vari (tanti) infortuni, il gruppo si è unito, ha cancellato ogni malumore, e ora è pronto per questo ultimo rush finale del campionato.

Alle Cappelle Medicee si celebra Ferdinando I dei Medici

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Nato nel 1549, secondogenito di Cosimo I, Ferdinando aveva intrapreso la carriera ecclesiastica e conduceva una lussuosa vita da cardinale a Roma quando, nel 1587, l’improvvisa morte del fratello Francesco I, con la seconda moglie Bianca Cappello, lo costrinse a succedergli sul trono granducale di Toscana. Ferdinando dovette allora rinunciare alla precedente carriera e iniziare una nuova vita che gli impose doveri con priorità assoluta: il governo dello stato e la garanzia della continuità dinastica. Dal 1588 Ferdinando aveva pensato ad un legame che lo avvicinasse al trono di Francia e che gli permettesse di mantenere una linea filospagnola. La scelta della sposa cadde sulla giovane Cristina di Lorena, gradita anche alla corona iberica perché proveniente da una famiglia imparentata agli ultracattolici Guisa, alleati di Filippo II di Spagna nelle lotte di religione.
Le nozze si celebrarono a Firenze nel 1589.
Proprio le nozze, a cui è dedicata un’intera sezione, è il primo argomento che tratta la mostra. Qui si racconta e si documenta come Firenze per l’occasione fosse stata trasformata da fastosi apparati effimeri, ovvero grandi scenografie cittadine con elementi plastici e tele dipinte dalle dimensioni inconsute per grandezza dove si raccontavano la storia e le glorie della città e dei signori di Toscana legati alla Francia fin dai tempi di Carlo Magno. A realizzare tutto ciò furono impiegate squadre di manifattori e artisti, coordinate da alcuni gentiluomini e letterati di corte, anche se tali apparati erano un arredo destinato a una vita molto breve, legato cioè alle poche settimane della cerimonia nuziale. Fortunatamente alcune di queste tele sono state conservate e oggi ritrovate da Monica Bietti, curatrice assieme ad Annamaria Giusti della mostra, nei depositi dei musei Fiorentini. Ignorate per secoli, sacrificate da strappi e piegature, le loro condizioni hanno richiesto un accurato restauro che ha restituito loro leggibilità e godibilità. “Quadri grandi” commenta la Soprintendente Cristina Acidini “che riemergono inattesi dal passato mostrandoci le teste coronate d’Europa, cortei, sbarchi di principesse in un’atmosfera di allegorismo fastoso: oltre 60 metri quadri di pittura inedita del 1589. Quadri belli, di buon disegno e di bel colore, perchè Alessandro Allori e i dotati Manieristi della sua generazione non sapevano dipingere “male” neanche quando era lecito tirare via. Un tripudio di gloria franco – fiorentina, dove appare graziosa perfino la giovane Caterina de’ Medici”.
Il secondo argomento della mostra mette in luce l’altro evento emblematico del granducato di Ferdinando, anch’esso come le nozze legato all’affermazione dinastica e alla sfida alla morte, ovvero le opere di edificazione del Mausoleo di famiglia e in particolare dell’altare. Nel progetto promosso da Ferdinando I sarebbe dovuto risultare un risplendente e coloratissimo altare in pietre dure culminante in un ciborio di pregio fiabesco. Nei musei fiorentino sono ancora conservati elementi stupendi che facevano parte di tale progetto, figure e colonne mai messe in opera, proposti oggi in mostra. L’opera infatti non fu mai portata a compimento. Altre proposte di gusto neoclassico, ampiamente documentate in mostra, furono fatte elaborare in seguito dai Lorena, successori dei Medici sul trono di Toscana alla metà del Settecento, ma anche queste non furono realizzati. L’altare oggi visibile è infatti frutto di un montaggio del secolo scorso che doveva essere provvisorio e incorpora in una struttura di legno pannelli e rilievi in pietre dure eseguiti dalla Galleria dei Lavori presso gli Uffizi (poi trasferita nell’attuale Opificio della Pietre Dure) per vari progetti proprosti nel corso del tempo. “Una pastiche in sostanza” dice Cristina Acidini, “e per giunta povero, che a ben guardare è in contrasto con il sontuoso intorno e con le intenzioni granducali. Si riuscirà mai a migliorarlo? Non mancano legittime perplessità, ma si potrà pur sempre avviare un confronto internazionale tramite un concorso d’idee che accolga la sfida di progettare, oggi, un arredo sacro di materiali preziosi così problematici e insiemi suggestivi”.

Museo delle Cappelle Medicee

02.05 – 01.11.2009

Orario: 8.15-17 Chiuso 2° e 4° domenica, 1°. 3° e 5° lunedì del mese 

Parte la rassegna “Maggio4”

Altrettanto accadrà per il programma di proiezioni serali pucciniane, che consentirà di vedere sullo schermo le più celebri opere del maestro toscano.

Questo il programma (ingresso gratuito): “La musica si presenta”- Domeniche in concerto, 3 maggio, ore 17,30, Sala Consiliare di Villa Vogel, “Omaggio ad Ernesto Balducci” Cori, ensemble e solisti dell’Associazione Musicale F. Landini; 10 maggio, ore 17,30, Sala Consiliare di Villa Vogel; Concerto Ensemble Vocale ‘Musica Harmonica’, Musiche rinascimentali 17 maggio, ore 17,30, Sala Consiliare di Villa Vogel; “I Cori si incontrano I”, a cura di Associazione Musicale Landini e Cori Ensemble Musiche popolari e da film, un percorso fatto da cori fiorentini; 24 maggio, ore 17,30, Sala Consiliare di Villa Vogel “I Cori si incontrano II”- Musiche popolari e da film; 31 maggio, ore 17,30, Sala Consiliare di Villa Vogel “Le più belle arie di G. Puccini”, Concerto lirico a cura di M.E.; 2 giugno, ore 9,30-22, Sala Consiliare di Villa Vogel Incontri Musicali, Ensemble, Recital a cura della Scuola di Musica F.Landini; 2 giugno, ore 10-20, Area ex Gasometro Sala San Frediano, via dell’Anconella; Incontri Musicali, Ensemble, Recital a cura della Scuola di Musica F.Landini; 7 giugno, ore 21, Limonaia di Villa Strozzi, via Pisana 77 “L’opera da Mozart a Mascagni”- Concerto lirico della Cappella Musicale fiorentina Direttore del coro Bruno Sorelli, Alessandro Manetti (pianoforte) Musiche di Mozart, Verdi, Donizetti, Rossini, Mascagni.

“Tutto Puccini”:presso la Sala Consiliare di Villa Vogel è in programma un ciclo di proiezioni di opere incentrate sulla figura di Giacomo Puccini. Ogni volta saranno presenti un musicologo e un ospite che commenteranno l’opera e la presenteranno nelle sue varie sfaccettature. “L’opera si presenta”-Sala Consiliare Tosca Bucarelli 8 maggio, ore 21, La Bohème; 15 maggio, ore 21, Tosca; 22 maggio, ore 21, Madama Butterfly. 29 maggio, ore 21, Turandot.

Per informazioni: Ufficio Cultura Quartiere 4, via delle Torri 23, tel.055.2767113-14-35, [email protected].

Arte peruviana al Palagio

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Il tema della mostra è la narrazione dell’universo vivente, attraverso visioni multidimensionali del mondo, con le quali vengono raffigurate creature che comunicano sensazioni di ordine, armonia, pace, amore, bellezza, concetti che rappresentano per l’artista il “Pachamama”, ovvero elementi necessari al nostro pianeta.

Yelitza Altamirano Valle, dopo essersi diplomata in Perù all’Accademia di Lima inizia la sua attività artistica e di docente, ricevendo diversi premi nell’ambito della grafica e della pittura.

Via Romana, tornano i bus

In via Romana tornano gli autobus. Sono terminati ieri, infatti, i lavori di riparazione delle caditoie in via Romana. Queste avevano ceduto per il passaggio dei mezzi pesanti.

Da stamattina, quindi, i mezzi del trasporto pubblico sono tornati a transitare sul loro percorso abituale.

Pedofilia, indagini anche in Toscana

Tre arresti, 69 indagati e filmati sequestrati: è questo il bilancio di un’operazione contro la pedofilia on line eseguita in 16 regioni da Gdf e carabinieri.

Le regioni interessate dalle indagini sono Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia, Veneto, Lazio, Puglia, Toscana, Calabria, Piemonte, Liguria, Campania, Basilicata, Abruzzo, Marche, Sardegna e Trentino.

Nell’ambito dell’inchiesta, partita da Siracusa, sono stati sequestrati filmati con violenze estreme su bambini e bambine di 4-5 anni, imbavagliati e legati.

 

A Poggibonsi (SI) il Fenice Festival 2009

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L’iniziativa, organizzata da Comune di Poggibonsi, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Vernice Progetti Culturali con la direzione artistica di Michele Crocchiola e la collaborazione di Claudio Curcio e Luca Castelli, è dedicata, in questa sua edizione 2009, all’universo fiabesco, dissacrato e riproposto dagli artisti contemporanei che per quattro giorni saranno protagonisti di appuntamenti musicali, cinematografici, letterari e altro, per raccontare l’Eredità delle fiabe’. Come consuetudine il taglio del nastro, alle 17 e 30 del 29 aprile, spetterà alle esposizioni con ‘Fables in New York’, immagini e disegni tratti dal fumetto scritto da Bill Willingham e ‘Fiabe a Poggibonsi’. Alle 20 prenderà invece il via la sezione cinema con “Barbe Bleue” di Catherine Breillat, in prima italiana, mentre alle 22 si svolgerà “Le città viste dal basso”, spettacolo musical-letterario: un viaggio in un’inedita sinergia tra le canzoni d’autore che hanno fatto la storia della musica italiana e indimenticabili pagine della letteratura contemporanea. Sarà proprio la musica l’arte centrale di questa edizione di Fenice Festival; musica presente in molteplici stili, generi e forme (non solo accompagnerà spesso altre arti ma diventerà anche spartito per immagini nell’affascinante “Kinogamma” di Siegfried). Il festival si concluderà con una festa finale all’interno degli antichi spazi della fortezza della cittadina toscana con il sistema della ‘silent disco’, dove la musica viene ascoltata e ballata in cuffia da tutti i presenti. L’ingresso sarà gratuito per tutti gli spettacoli cinematografici pomeridiani, le mostre e gli incontri, mentre il Biglietto Cinema dalle ore 20 costerà 5 euro, gli ingressi serali 12 euro e l’Abbonamento tutto Festival 25 euro. La serata finale del Festival al Cassero della Fortezza sarà invece ad inviti, ritirabili presso il teatro Politeama. Per ulteriori informazioni sarà sufficiente visitare il sito www.fenicefestival.it