venerdì, 23 Maggio 2025
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Sgomberati due alloggi Erp

Sgomberati dai vigili due alloggi Erp occupati abusivamente. Ieri mattina, gli agenti della Polizia Municipale hanno eseguito due ordinanze di sgombero di altrettanti alloggi Erp occupati abusivamente. I vigili del reparto investigativo sono intervenuti in via Rocca Tedalda in due appartamenti di edilizia residenziale pubblica già assegnati a famiglie in graduatoria.

In uno gli agenti hanno trovato una donna che si è allontanata rifiutando il colloquio con l’assistente sociale; nell’altro invece non c’era nessuno, anche se l’appartamento risultava abitato vista la presenza di oggetti e masserizie varie.

Gli alloggi sono stati quindi liberati dei mobili e oggetti vari (adesso in deposito a disposizione dei proprietari) e consegnati alle ditte per alcuni lavori al termine dei quali, nei prossimi giorni, verranno occupati dai legittimi assegnatari.

Torna la vera cucina fiorentina di Paolo Petroni

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Genuinità, varietà di sapori e colori offrono una cucina vivace, ma al tempo stesso tradizionale: questa la chiave della cucina fiorentina raccontata attraverso le trecento ricette raccolte da Paolo Petroni. La sua grande passione per la cucina toscana – e fiorentina in particolare – si avverte nel desiderio di raccontare la città di Firenze attraverso la sua storia culinaria e nella piccole e grandi curiosità che accompagnano questo libro di vera cultura gastronomica. Non di sola bistecca alla brace e panzanella qui si tratta, ma di una moltitudine di ricette, grandi fritture e cotture in umido. Preparazioni ispirate ad un grande rispetto della materia prima, alla valorizzazione di alcuni ingredienti fondamentali di qualità eccelsa e assoluta semplicità come l’olio e il pane, alla centralità di minestre e zuppe, al ricco apporto di verdure e legumi.
Sono concetti di sorprendente modernità amati in tutto il mondo, ma che appartengono alla più antica tradizione toscana.
Un libro indispensabile per tutti quei fiorentini che vogliono preservare la loro cultura e per tutti gli amanti della buona cucina che la vogliono conoscere.
Paolo Petroni è autore di numerosi libri sulla cucina regionale e tradizionale, come Il grande libro della cucina toscana e Spaghetti amore mio. Presidente del Centro Studi dell’Accademia Italiana della Cucina.

Restaurata la Pala di San Zeno

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Il restauro è stato eseguito dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze su incarico della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona Rovigo e Vicenza, del Comune di Verona e del Museo di Castelvecchio, in tempi veramente eccezionali, così come auspicato dagli stessi enti committenti, vista l’importanza dell’opera e il profondo significato che riveste per la città di Verona.

Il restauro della Pala di San Zeno si è reso necessario perché l’opera presentava seri problemi conservativi, sia sulla superficie pittorica che sul supporto ligneo e sulla cornice, queste ultime mai trattate prima d’ora. Problemi dovuti essenzialmente a tre fattori: il naturale invecchiamento dell’opera in rapporto alle condizioni ambientali, i precedenti restauri e l’errato rimontaggio della struttura, conseguente ai numerosi spostamenti della pala nel corso dei secoli. La monumentale Pala di San Zeno (cm 480 x 450) è l’ultima opera dipinta da Mantegna a Padova prima del suo trasferimento a Mantova.

Selezionata da Napoleone per il Museo del Louvre, la Pala di San Zeno arrivò a Parigi nel 1798. Nel 1806 i due scomparti esterni della predella, raffiguranti la Preghiera nell’orto e la Risurrezione furono inviati al Musée des Beaux-Arts di Tours (dove ancora si trovano), in ‘cambio’ di due importantissime tele dell’artista: il Parnaso e Minerva caccia i vizi dal giardino delle Virtù, provenienti dallo studiolo mantovano di Isabella d’Este Gonzaga. L’elemento centrale con la Crocifissione rimase invece al Louvre. La pala fu restituita a Verona nel 1815 priva della predella, sostituita da copie di Paolino Caliari.

“Riapriremo entro l’estate”

La struttura è destinata a proporsi come un centro di dimensioni metropolitane; infatti, saranno ricollocati anche la ludoteca “La carrozza di Hans” di via Modigliani, chiusa dal 31 dicembre scorso, e lo Spazio Musica “Sonoria” di via di Montorsoli tuttora aperto.

Il cantiere è stato chiuso il 3 marzo ancora incompleto, con molte rifiniture ancora da ultimare, con le utenze da allacciare, con tutte le procedure di certificazione e di collaudo da svolgere. Il patrimonio librario del quartiere (95 mila volumi) è rimasto imballato e quindi inutilizzabile proprio per la mancanza di una struttura per accoglierlo.

“C’è un progetto culturale da elaborare e da discutere con i cittadini- ha proseguito il presidente del quartiere 4- C’è una miniera di idee e di energie che aspetta solo di potersi esprimere e dispiegare. Intanto- ha concluso- chiediamo scusa ai cittadini per il disagio”.

Il volo infinito di Arianna

IL PROGETTO. Il progetto è nato per riportare il numero di esemplari ad un livello accettabile per la sopravvivenza della specie. Il ritorno di Arianna in Italia è un evento di grande interesse scientifico, da seguire con il fiato sospeso, e rappresenta un passo in più verso la speranza di salvare questa specie dall’estinzione.

ARIANNA E’ TOSCANA. Arianna  è  nata nell’estate 2006 nel CERM, Centro Rapaci Minacciati di Rocchette di Fazio (GR) nella Toscana meridionale. Il volo di Arianna è, infatti, frutto del Progetto Capovaccaio sviluppato attraverso l’utilizzo di esemplari di capovaccaio irrecuperabili, curati dopo ferite ed incidenti provocati dall’uomo: questi animali, purtroppo non più adatti alla vita selvatica e dunque non liberabili, sono infatti ancora in grado di riprodursi. In questi anni nel Centro sono nati 14 capovaccai di cui 9 sono stati liberati: 2 in Toscana, 6 in Puglia ed 1 in Sicilia.

IL VOLO. Il lungo volo di Arianna è partito nel 2006 dalla Puglia, nell’Oasi LIPU “Gravina di Laterza” (TA), grazie ad una stretta collaborazione tra CERM, WWF, LIPU, Regione Toscana, Comune di Laterza e Regione Puglia. Dopo un periodo di ambientamento di una settimana trascorso nella cavità di una parete rocciosa, per farle memorizzare la gravina come luogo di nascita, Arianna conquistò la libertà e, dopo due settimane, intraprese la migrazione verso l’Africa. L’animale è stato dotato di una piccola radiotrasmittente alimentata a pannelli solari che ha segnalato in questi anni i suoi spostamenti fino alla scoperta del suo ritorno verso casa.  Si è così scoperto che il “filo” di Arianna ha ‘continuato a srotolarsi’ per oltre 3.900 km, attraversando lo Stretto di Sicilia, la Tunisia ed il Sahara algerino, sino a raggiungere il Mali a metà settembre 2006, 25 giorni dopo la partenza. E’ qui, nelle aree semidesertiche del Mali orientale, vicino al fiume Niger ed ai confini di Burkina Faso e Niger, che Arianna ha trascorso tranquillamente i primi tre anni della propria vita.

IN VIAGGIO PER TORNARE A CASA. L’avventura di Arianna, come per la maggior parte dei giovani capovaccai giunti all’età di 3 o 4 anni, è poi ripresa per il suo lungo viaggio di ritorno verso il luogo di nascita: partita il 10 aprile dal Mali il 25 aprile ha già percorso oltre 2.800 km. L’uccello ha già superato la durezza climatica del Sahara ma se e quando arriverà in Italia saranno altre, non naturali e per questo più temibili, le insidie che dovrà affrontare: pale eoliche, linee elettriche, bracconaggio, bocconi avvelenati e la perdita del suo habitat di nidificazione e di alimentazione.


UNA SPECIE IN PERICOLO.Fino agli anni 70’ del secolo scorso erano oltre 70 le coppie di questo piccolo avvoltoio migratore che si riproducevano nell’Italia centro meridionale; oggi le coppie sono appena 8-10 e tutte concentrare in tre sole regioni: Basilicata, Calabria e Sicilia. Alcune sono al sicuro in oasi protette come quella della Gravina di Laterza (TA) ma diverse coppie corrono ancora seri rischi di disturbo.

“Per la prima volta in assoluto – osserva Guido Ceccolini, Direttore del Progetto Capovaccaio del WWF Toscana – si è riusciti ad avere la certezza che un giovane capovaccaio nato in cattività ed allevato dai propri genitori è perfettamente in grado di adattarsi alla vita selvatica e, come un qualsiasi esemplare selvatico, è in grado di migrare in Africa e ritornare in Europa. Arianna ci ha anche svelato, grazie alla sua piccola radiotrasmittente, quella che potrebbe essere l’area di svernamento dei pochi, superstiti, capovaccai italiani”.

 

Incentivi per la rottamazione

Ogni amministrazione comunale, attraverso i Piani di azione Comunale (Pac) potrà finanziare interventi coerenti con il Piano Regionale di Azione Ambientale 2007-2010 (Praa) e con il Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della qualità dell’aria (Prrm) per ridurre l’inquinamento atmosferico ed in particolare le concentrazioni di ossidi di azoto e le polveri sottili (PM10).

I Comuni che beneficeranno dei fondi sono: Arezzo, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Capannori, Carrara, Cascina, Empoli, Firenze, Grosseto, Lastra a Signa, Livorno, Lucca, Massa, Montale, Montecatini Terme, Montelupo Fiorentino, Pisa, Pistoia, Poggibonsi, Poggio a Caiano, Pontedera, Porcari, Prato, S. Croce sull’Arno, Scandicci, Sesto Fiorentino, Siena, Signa e Viareggio.

I Comuni attingeranno a questi fondi anche per gli incentivi all’acquisto di nuovi veicoli meno inquinanti. Il meccanismo scelto dalla Toscana per assegnare gli incentivi vede il coinvolgimento diretto delle amministrazioni comunali: la Regione mette le risorse a disposizione dei Comuni e stabilisce di quali veicoli potrà essere incentivato l’acquisto e con quante risorse, sono poi le amministrazioni comunali a scegliere se accettare tutte o solo in parte (a seconda delle esigenze e delle caratteristiche del territorio comunale) le proposte della Regione.

«Da alcuni anni – spiega l’assessore regionale all’ambiente – abbiamo messo in piedi un sistema che aiuta i cittadini a sostituire auto vecchie e molto inquinanti con veicoli più ecologici, preferibilmente elettrici, ibridi, a metano o gpl. La Regione con il Praa ha previsto di investire quasi 22 milioni di euro in quattro anni per ridurre la percentuale di popolazione esposta a inquinamento atmosferico”.

Per le persone indigenti che desiderano contribuire a ridurre le emissioni, è previsto anche un intervento ‘sociale’: chi desidera convertire a gas una vecchia auto Euro 0, ma ha un reddito sotto la soglia Isee fissata dal suo Comune, potrà infatti chiedere la conversione alla propria amministrazione e l’operazione verrà fatta praticamente a costo zero.

Colpita l’economia cinese

L’iniziativa, sempre secondo quanto riporta l’Ansa, ha portato anche all’arresto di 4 persone, a compiere controlli fiscali su 50 imprese e sui proprietari degli immobili delle aziende. Scoperti anche 70 lavoratori in nero.

Nuova palestra per disabili

L’area su cui sorge la nuova palestra (e dove fra poco sarà agibile la nuova pista di pattinaggio al coperto) è una porzione di giardino dove ha sede lo stesso quartiere 4.

Alla cerimonia inaugurale erano presenti l’assessore allo sport, il presidente del consiglio comunale, il presidente del quartiere 4 e il presidente della Po.Ha.Fi Nevio Massai.

“L’Amministrazione Comunale – spiega l’assessore allo sport – con la realizzazione della palestra per la Polisportiva Handicappati Fiorentini ha voluto dare una concreta risposta alle numerose istanze che da anni le organizzazioni vicine ai disabili ponevano come prioritarie. Il fine principale di questo intervento è invogliare i giovani portatori di handicap all’attività sportiva che, principalmente la cultura ma anche la struttura, impediscono di sviluppare”.

Dal punto di vista tecnico la nuova palestra è un edificio di circa 4000 metri cubi, realizzato su due piani su una superficie di terreno di pertinenza pari a 2600 metri quadrati. Al piano terra vi è la zona prettamente sportiva, con palestra, spogliatoi, servizi igienici, pronto soccorso, oltre a deposito attrezzi e centrale termica. Al primo piano si accede con un ascensore di grandi dimensioni, o dall’esterno attraverso una lunga rampa che porta sulla terrazza di copertura. Al piano primo si trovano i servizi igienici, un ufficio ed una sala polivalente per lezioni, conferenze e socializzazioni in genere, e due ampie terrazze. All’esterno è realizzato un parcheggio ed una area di sosta per mezzi di soccorso. Il costo complessivo dell’intervento (realizzato dall’impresa Gi.Pa.S. Srl di San Giorgio a Cremano su progetto di Paolo Gambassi) è stato di 900.000 euro.

Guerra e Resistenza nel Q2

Nel Q2 si parla di guerra e Resistenza. Torna giovedì 30 aprile alle 17, a villa Arrivabene, in piazza Alberti 1a, “Firenze e il ‘900, dagli anni ’20 al dopoguerra”, un percorso fra arte e storia, organizzato dal Quartiere 2 con l’Associazione culturale Regola d’Arte.

L’appuntamento è con la conferenza “Aspettando l’alba…Guerra e Resistenza a Firenze (1940-1944)”. Una carrellata con gli occhi dell’arte sulla storia della nostra città attraverso gli eventi e le trasformazioni che questa ha subito. Informazioni e prenotazioni: 333.3833673 (ore 11-13); 347 0057608 (ore 17-19), email [email protected].

Primo maggio, bus solo per gli ospedali

Primo Maggio, bus solo per gli ospedali. Ad annunciarlo è Ataf, spiegando che “il numero di autisti che si sono resi disponibili a lavorare come volontari il Primo Maggio (circa 20) non è sufficiente per garantire il servizio di trasporto pubblico. Ataf prende atto, con rammarico, dell’assoluta mancanza di disponibilità mostrata dalle organizzazioni sindacali che hanno esercitato consistenti pressioni sugli autisti per indurli a non lavorare il Primo Maggio e a ritirare le disponibilità inizialmente accordate – continua la nota diramata dall’azienda -. Facendo conto sui pochi lavoratori che hanno mantenuto la disponibilità al lavoro, l’azienda garantirà comunque il servizio di collegamento con gli ospedali cittadini”.

“Ataf ringrazia gli autisti che lavoreranno il Primo Maggio per garantire questo servizio essenziale – spiega la nota dell’azienda – e ringrazia la Provincia di Firenze che, alla proposta dell’azienda di far circolare i bus nella giornata di venerdì prossimo, aveva risposto positivamente mettendo a disposizione le risorse necessarie, come avvenuto anche l’anno scorso.  La ricerca dei volontari si era resa necessaria perché i sindacati, convocati più volte, si sono rifiutati di trovare un accordo sulla necessità di garantire il servizio di trasporto pubblico nei giorni festivi (Natale, Pasqua e Primo Maggio). All’incontro di lunedì scorso per discutere del servizio da effettuare il Primo Maggio, le organizzazioni sindacali non si sono presentate”.

“Il risultato di questo atteggiamento – commenta la presidente di Ataf Maria Capezzuoli – è che Firenze sarà l’unica grande città italiana dove il Primo Maggio non circoleranno i bus. Poiché i sindacati hanno indetto anche uno sciopero per giovedì 30 aprile, fiorentini e turisti resteranno a piedi per due giorni consecutivi, proprio durante uno dei ponti di primavera che sono fondamentali anche per le attività economiche. L’atteggiamento dei sindacati – prosegue la presidente – reca danno non tanto all’azienda, che è intenzionata a proseguire nel proprio piano di risanamento e riorganizzazione, quanto all’intera città. Serve un cambiamento nella gestione della mobilità pubblica, che è un diritto dei cittadini. I sindacati continuano invece a tenere un atteggiamento conservatore, che fa riferimento a un modello di società che non esiste più”.

Questo il servizio festivo del Primo Maggio:

Sono in partenza dai capolinea, dalle 9 alle 13, le linee:
14 (per Ospedale S.Maria Nuova e Careggi) – frequenza 11’
27 (per Ospedale Torregalli) – frequenza 17’
31/32 (per Ospedale P.te a Niccheri) – frequenza 15’
Numero Verde: 800-424500, sito internet: www.ataf.net.