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20 biglietti gratuiti per il Gelato Festival 2018 di Firenze

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Basta munirsi di biglietto per degustare le migliori creazioni. Da venerdì 20 aprile a domenica 22 aprile fa tappa al piazzale Michelangelo di Firenze il Gelato Festival 2018 che porterà in città 16 maestri gelatieri da tutta Italia e tanti food truck.

Il gelato-contest

Con il Reporter c’è una possibilità in più per assaggiare tutti i gelati in degustazione: basta seguire la nostra pagina Facebook, cliccare “mi piace” e partecipare ai mini-quiz che saranno pubblicati da qui al 20 aprile 2018.  In arrivo tante domande e curiosità sul gelato.

I più veloci a rispondere correttamente alle domande si aggiudicheranno i 20 biglietti gratuiti per la tappa fiorentina, messi in palio da il Reporter insieme al Gelato Festival: si potranno vincere 2 biglietti per ogni domanda. Un’occasione per scoprire i segreti del mondo della fredda bontà, anche con laboratori ed eventi.

Il Gelato Festival

Giunto alla sua nona edizione, il Gelato Festival è un concorso itinerante che premia i migliori gelatieri e i gusti da loro creati. Ha debuttato a Firenze nel 2010 allargando i propri confini prima nel resto d’Italia, poi in Europa e dal 2017 anche negli Stati Uniti.

Gelato Festival 2018 Firenze

Dopo il piazzale Michelangelo, il tour proseguirà a Roma, Torino e Milano diventando europeo da giugno con tappe in Germania, Polonia, Inghilterra, Austria fino a settembre, quando rientrerà a Firenze per la All Star, gara dei campioni dal 14 al 16 settembre.

Quattro artisti lituani a caccia della loro identità

Quattro giovani artisti lituani si interrogano sul concetto di identità a 100 anni dalla dichiarazione di indipendenza della nazione. A certain identity è il progetto a cura di Matteo Innocenti che dal 5 al 28 aprile viene presentato Le Murate. Progetti Arte Contemporanea nell'ambito del ciclo Global Identities: postcolonial and cross-cultural narratives ideato e diretto da Valentina Gensini, direttrice artistica delle Murate. Progetti Arte Contemporanea, che prevede – nell'arco dei primi sei mesi del 2018 – una serie di quattro eventi espositivi caratterizzati da una riflessione sul concetto di identità globale e sulle narrazioni in ambito postcoloniale e in dimensioni culturali ibride. 
 

Gli artisti: dalla Lituania alle Murate

A certain identity, che vede protagonisti i lavori dei quattro giovani lituani Arnas Anskaitis (1988, Kaunas), Ignas Krunglevičius (1979, Kaunas), Andrej Polukord (1990, Vilnius), Ieva Rojūtė (1989, Mažeikiai) – curata da Matteo Innocenti in collaborazione con Audrius Pocius e Alesia Savitskaya – è la prima mostra di un progetto che mette in relazione artisti di differente nazionalità intorno alle questioni dell'identità.
Organizzata dall'associazione culturale Tum, dal Vilnius Pataphysic Institute e dalla Fondazione Belarus, è resa possibile grazie al supporto del Ministero della Cultura Lituano e del Lithuanian Council for Culture e ha come partner istituzionali il Comune di Firenze, l'Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia e il Consolato onorario Lituano di Firenze.
 

Il progetto: l'identità è il file rouge di una mostra “a staffetta”

 
A Certain Identity è un progetto di arte contemporanea che mette in relazione artisti di differente nazionalità intorno alle questioni dell'identità. Il progetto, di cui Firenze rappresenta il primo step, prevede una serie di mostre itineranti tra vari paesi, tenendo come unico limite quello geografico dell'Europa e dell'area vicina. 
Quattro artisti di una particolare nazionalità – scelti dal curatore in collaborazione con le istituzioni museali o Accademie di Belle Arti delle rispettive nazioni – sono invitati a “rappresentare” secondo la particolare inclinazione della propria ricerca, e secondo la cultura di provenienza, il fattore identità. Un invito a sentire la responsabilità del proprio fare artistico: le opere esposte diventano a tutti gli effetti indicative non solo dell'identità dell'artista, anche dell'identità nazionale cui egli appartiene. Ciò avviene in una nazione ospitante; successivamente altri quattro artisti partono dalla nazione ospitante per un'altra meta, e così via in un processo che andrà avanti nel tempo
 

Gensini: “Una mostra che attinge al grande vocabolario artistico del Novecento”

 
“A certain Identity apre uno squarcio di grande attualità su un paese, La Lituania, inesorabilmente e storicamente diviso tra due blocchi, due visioni culturali, economiche e socio-politiche – spiega Valentina Gensini -. Il vocabolario fortemente attuale utilizzato dai quattro artisti, che esplorano media molto diversi -installazione sonora, grafia, disegno, video, installazione ambientale e fotografia – colloca il loro lavoro in una prospettiva colta che si appropria del grande vocabolario artistico del Novecento assimilando cifre e riferimenti artistici provenienti sia dall'America sia dalla Russia, in una coraggiosa sintesi che guarda al futuro.”
 

Come visitare gli scavi in piazza della Repubblica

Dei normali lavori di pavimentazione si sono trasformati in dei veri e propri scavi archeologici. In piazza della Repubblica un'occasione inaspettata per conoscere la storia antica di Firenze, con visite guidate. I cantieri per il rinnovo della piazza hanno fatto riemergere antichi resti risalenti all'epoca romana, all'epoca in cui questa area era in realtà il forum della città. 

Data la particolarità della scoperta, il Comune di Firenze e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio hanno organizzato due giorni, il sabato 7 e la domenica 8 aprile, di percorsi guidati per riscoprire il volto antico della città, quando ancora si chiamava “Florentia”.

L'ORIGINE DELLA PIAZZA

Anticamente, la piazza si trovava all'incrocio del Cardo e del Decumano Massimi, le due vie principali del reticolato urbano di epoca romana, intorno alle quali si dipanava il piano ortogonale della città. Un punto di incontro non solo per le strade ma anche per le persone. Nel foro, infatti, vi si svolgevano tutte le attività commerciali, ed era per necessità un posto pubblico, aperto. In altre parole, era il cuore pulsante della città.

MEDIOEVO: LA PIAZZA DEL MERCATO

La piazza ha mantenuto la stessa funzione anche nelle epoche successive. Durante il Medio Evo, per esempio, era la piazza del Mercato caratterizzata da bancarelle, banchini di artigiani, botteghe e negozi. Successivamente divenne piazza del Mercato Vecchio, per distinguerla da quello che era diventato il Mercato Nuovo, più comunemente conosciuto come il Mercato “del Porcellino”.

IL GHETTO EBRAICO

Per un breve periodo, verso la fine del Cinquecento, la piazza ha cambiato funzione. Per volere del Granduca Cosimo I divenne il Ghetto ebraico e l'architetto Bernardo Buontalenti ne cambiò completamente il volto, riducendone gli ingressi e chiudendoli da cancellate. Da antica piazza aperta divenne una piccola città murata, all'interno della quale avevano residenza non solo gli ebrei ma anche la classe povera. La piazza divenne un posto decadente e malfamato.

 

 

LA RIQUALIFICAZIONE NEL CINQUECENTO

Con la nomina di Firenze a capitale d'Italia, la zona venne nuovamente trasformata e “risanata”, come ricorda la scritta sul grande arco d'ingresso della piazza progettato da Vincenzo Micheli. La piazza del Mercato Vecchio divenne così piazza Vittorio Emanuele, gli venne restituita la sua funzione di luogo aperto, pubblico e monumentale a immagine e somiglianza della nuova gloria della città. Le botteghe e le bancarelle vennero sostituite da quattro grandi palazzi e un porticato, gli stessi che inquadrano ancora oggi la piazza. Agli ebrei e i poveri della città si sostituirono i borghesi e gli intellettuali per i quali divenne abitudine ritrovarsi nei caffè e salotti della nuova piazza, tra cui quello fondato dai fratelli Paszkowski, il “Caffè Paszkowski” e quello aperto dai fratelli Reininghaus “Le Giubbe Rosse”.

Le visite guidate agli scavi di piazza della Repubblica

La piazza divenne ufficialmente “della Repubblica” dopo il 2 giugno 1946 e almeno fino ad ora ha mantenuto questo aspetto monumentale, chissà che non cambi nuovamente in futuro… Però, per scoprire com'era agli albori della sua storia è possibile visitare gli scavi prenotandosi presso la Cooperativa Archeologica inviando una mail a: [email protected] oppure telefonando allo 055 5520407.

 

La grande mostra di Esselunga a Firenze

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Ad accogliere il visitatore ci sono le casse vintage, quelle originali degli anni Sessanta che arrivano dal primo supermercato della “grande S” aperto a Milano, la cui facciata è ricreata anche con un videomapping. E poi gli appunti originali di Bernardo Caprotti, fondatore della catena, un trono a forma di fragola dove scattarsi selfie, un vero camion Esselunga sul quale  salire.

La supermostra di Esselunga a Firenze

Esselunga si mette in mostra per festeggiare i suoi 60 anni di attività e lo fa con un grande viaggio-spettacolo ideato per divertire. La “Supermostra”, dopo il successo di Milano con oltre 67mila visitatori, arriva alla Stazione Leopolda di Firenze fino al 21 aprile. Il primo supermercato del gigante della grande distribuzione italiana aprì il 27 novembre 1957 a Milano (il primo in Toscana arrivò invece a Firenze nel 1961), oggi Esselunga conta oltre 23mila lavoratori e un fatturato di 7,75  miliardi di euro.

Gli ambienti della mostra svelano avvenimenti del passato, curiosità, retroscena. Molti gli oggetti e i documenti inediti, ci sono anche le “memorabilia” Esselunga come le indimenticabili campagne pubblicitarie. L’edizione fiorentina si è arricchita di alcune novità legate alla tradizione toscana, come il racconto della produzione del pecorino di Manciano o la pesca nel Mar Tirreno, riprodotte nella stanza caleidoscopica dedicata anche alle produzioni di Esselunga.

Il concorso

Alla mostra è legato anche un concorso: portando la propria Carta Fìdaty è possibile partecipare all’estrazione di un carrello d’oro del valore di 25mila euro e 60 buoni spesa di 2mila euro ciascuno, con un montepremi di 145mila (estrazione il 3 maggio 2018).

Esselunga mostra Firenze Stazione Leopolda
 

Informazioni

La Supermostra di Esselunga è visitabile fino a sabato 21 aprile a ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 10 alle 19 e il sabato con apertura prolungata fino alle 20 (5 e 6 aprile chiusura anticipata alle 17.30).

La Fiorentina travolge l’Udinese

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Nel nome e nel ricordo di Davide Astori. Il capitano è stato ricordato anche allo stadio Friuli di Udine al tredicesimo minuto con uno scrosciate applauso. Del resto Udinese-Fiorentina non fu giocata esattamente un mese fa proprio a causa dell’improvviso decesso del capitano viola. La Fiorentina ha ottenuto la quinta vittoria consecutiva dimostrando un nuovo carattere e grande compattezza. Alla Dacia Arena decidono Veretout e Simeone. Oddo, alla settima sconfitta consecutiva, conferma davanti a Bizzarri Stryger Larsen e capitan Danilo, mentre accanto a loro rientra Samir. Sulle fasce Widmer e Adnan. In attacco De Paul e Perica. Nella Fiorentina non gioca l’ex Thereau, fermato da guai fisici. Pioli ripropone Milenkovic in difesa accanto ai centrali Pezzella e Hugo e Biraghi, tornato dalla squalifica, sul lato opposto. Anche Benassi si rivede in mezzo dopo il turno di stop, assieme a Dabo e Veretout. Saponara sulla trequarti a rimorchio del tandem composto da Falcinelli e Chiesa.

Primo Tempo

L’Udinese parte bene ma la Fiorentina non è da meno. Al 6’ ci prova subito Chiesa ma la sfera termina a lato di poco. Al 18’ si vede l’Udinese con Perica che salta Pezzella e prova ad impensierire Sportiello che si rifugia in angolo. Al 28’ i viola passano in vantaggio. Giuseppe Pezzella dell’Udinese stende Chiesa servito in area da Falcinelli. Per l’arbitro Luca Banti è rigore che Veretout realizza per l’1-0. Al 36’ Falcinelli, a tu per tu con Bizzarri, non riesce a colpire il pallone e spreca il raddoppio. Si va al riposo con la Fiorentina avanti di un gol.

Secondo Tempo

L’Udinese più brillante ad inizio ripresa ance se ancora la Fiorentina, al 61’, ad andare vicino alla rete quando Pezzella colpisce di testa ostacolando Dabo e facendo finire la palla sul fondo. Pioli toglie Falcinelli ed inserisce Simeone che al 71’ segna. E’ Chiesa che si accentra dalla sinistra e serve l’argentino che riesce ad eludere le marcature di Samir e Danilo e, dopo un rimpallo, batte Bizzarri con un diagonale. Secondo gol consecutivo per il “Cholito”, nono in totale. Al 77’ è Lasagna, per l’Udinese, a cercare la rete ma la palla finisce alta. Finisce 2-0 per i viola che tornano in zona Europa League.

L’allenatore

Stefano Pioli è soddisfatto a fine gara. “Le cose importanti sono le prestazioni, i risultati arrivano perché giochiamo bene. Noi dovremo vincere più partite possibile e fare il massimo. Non era facile tornare a Udine, anche se Davide è con noi, i suoi insegnamenti ci accompagneranno sempre. I ragazzi sono forti, hanno carattere e personalità, sanno che dobbiamo dare il massimo ogni giorno che siamo insieme. Abbiamo sbagliato solo le gare con Sampdoria e Verona – conclude Pioli – ma  stiamo raccogliendo i frutti che abbiamo seminato dal 4 luglio”.

La sostituzione dei lampioni in diretta web

Un sito dove trovare in tempo reale informazioni, news e aggiornamenti sul piano di sostituzione dei vecchi corpi illuminanti a vapori di sodio e di mercurio con le nuove 30.000 luci a led, in corso a Firenze: è il sito di Firenze Cambia Luce, dove si possono scoprire gli obiettivi del progetto, le caratteristiche delle nuove luci, lo stato di avanzamento degli interventi, le strade interessate quartiere per quartiere, le risposte alle domande dei cittadini e molto altro ancora.

Il progetto di installazione dei nuovi led, in corso di realizzazione in città, è stato messo a punto da Comune di Firenze e SILFIspa e quasi interamente finanziato con fondi comunitari PONmetro. Iniziato a gennaio, il piano è ora entrato nel vivo: grazie al sito, i fiorentini hanno uno strumento in più per rimanere sempre aggiornati sulla “rivoluzione della luce” in corso in città, che sta interessando sempre più strade di tutti i cinque quartieri e che sta donando a Firenze un nuovo volto notturno nel segno di maggior sicurezza e minori consumi.

UN NUOVO STRUMENTO PER MONITORARE “LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE”


Sul sito www.firenzecambialuce.it si può trovare la descrizione del progetto con i suoi obiettivi, per conoscere e capire fino in fondo l’importante operazione che sta interessando la città, ma anche lo stato di avanzamento dei lavori, con il conteggio delle sostituzioni già effettuate e da effettuare nell’intero comune e per ogni quartiere. E ancora, si possono conoscere, settimana per settimana, le strade interessate dagli interventi, ovvero quelle che vedranno sostituire la loro vecchia illuminazione con i nuovi led. Ma non solo: sul sito si possono trovare anche approfondimenti, tutte le ultime novità sull’operazione e le risposte alle domande più frequenti dei cittadini.


“Si tratta di un importante strumento grazie a cui tutti i fiorentini potranno essere costantemente informati sul progetto e rispondere alle loro domande e curiosità – spiega il presidente di SILFIspa Matteo Casanovida parte di Silfi, fin dall’inizio dell’operazione, vi è stata una grandissima attenzione verso gli abitanti e le loro segnalazioni. Grazie al sito, questa attenzione potrà essere ancora maggiore, perché tutti i cittadini possano vivere e comprendere fino in fondo l’importanza di questa operazione, che porterà la nostra Firenze a essere sempre più smart e innovativa”.

A scuola di profumi, al via i corsi

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Per diventare “naso”, maitre parfumeur, o come dir si voglia, non basta avere un ottimo olfatto ma è necessario anche intuito, immaginazione, creatività e una solida formazione.

È con questo intento che nasce il laboratorio e concorso “I Profumi di Boboli” (www.profumidiboboli.org) in collaborazione con Confartigianato: 7 incontri di sabato, 50 ore, dal 21 aprile 2018 a gennaio 2019 per trasformare una passione in una professione.

LA TERZA EDIZIONE

Il tema della terza edizione del laboratorio, il cui bando sarà disponibile dal 9 aprile, sarà il “profumo di pioggia”.

Da poco si è conclusa l’edizione 2017 che ha visto vincitrice Anna Rita Ranieri con la realizzazione della miglior fragranza inedita e originale “profumo di miele”.  Il profumo in questione sarà prodotto, in edizione limitata, da Spezierie Palazzo Vecchio in 60 flaconi e presentato nel negozio di piazza Signoria.

Il progetto punta allo sviluppo di nuovi processi e prodotti eco-sostenibili e consapevoli, promuovendo una maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali da parte dei creatori di profumo ed incentivando la realizzazione di prodotti di origine naturale certificata.

IL PROGRAMMA DEL CORSO

21 APRILE 2018
10,00 – 13,00 Michela Pazzanese: “Storia e tecniche della profumeria nel Rinascimento: il ricettario di Caterina Sforza”.
14,00 – 18,00 Alba Chiara De Vitis: Il concept, analisi olfattiva delle materie prime ( naturali e sintetiche) e utilizzo degli strumenti: la formulazione.

12 MAGGIO 2018
9,00 – 13,00 Susanna Micheli: “Dal giardino al flacone”.
Itinerario botanico nel Giardino di Boboli
15,00 – 17,00 Marzia Lucherini: “Fiori, piante, profumi e benessere”.

16 GIUGNO 2018
9,00 – 13,00 Francesca Di Massimo: “Dalla formula allo scaffale, la produzione, la legislazione, il packaging, la rete di distribuzione: un esempio sul territorio Spezierie Palazzo Vecchio”.
14,00 – 18,00 Come è fatto un laboratorio artigianale di profumi.
Visita guidata al laboratorio di BB Fragrance.

29 SETTEMBRE 2018
10,00 – 12,00 Alba Chiara De Vitis: Lo sviluppo della fragranza.
14,00 – 16,00 Realizzazione del compound aromatico 1.

20 OTTOBRE 2018
9,00 – 13,00 Alba Chiara De Vitis: Realizzazione del compound aromatico 2.
14,00 – 18,00 La diluizione (in alcool e/o olio vegetale).

24 NOVEMBRE 2018
9,00 – 17,00 Alba Chiara De Vitis: Realizzazione di una fragranza a tema da sottoporre alla selezione del Premio Internazionale I profumi di Boboli.

19 GENNAIO 2019
9,00 – 13,00 Bianca Guscelli: “Storia , esperienza, marketing del brand Brandimarte”.
14,00 – 18,00 Laboratorio guidato: artigiano, artista, genio; l'importanza del flacone e dell'accessorio gioiello.

 

info: www.profumidiboboli.org

MG STUDIO – Via Mannelli, 83 – 50136 Firenze
tel./fax +39 055 240085 – tm +39 335 5918458
[email protected]
 

A Scandicci 200mila tulipani da raccogliere

Il periodo della fioritura è il mese di aprile. 200mila tulipani sbocciano a Scandicci: 65 varietà diverse di bulbi potranno essere ammirate (e raccolte) nel parco dell’ex area Cnr, quasi un ettaro di terreno a 200 metri dalla fermata “Resistenza” della tramvia a un quarto d’ora dal centro di Firenze.

L’iniziativa di floricoltura biologica, intitolata Wander and Pick, permetterà ai cittadini di visitare il campo di tulipani, ma anche di raccoglierli versando un contributo (offerta minima di 3 euro a persona per raccogliere 2 fiori) che servirà a coprire prima di tutto il costo del progetto e poi i lavori di progettazione e cura del parco ex Cnr.

Quando? Da sabato 7 aprile 2018, giorno in cui è fissata l’inaugurazione ufficiale alle ore 10.30, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 19, con ingresso dal Parco dell’Acciaiolo (via Pantin 63) mentre per le scuole questo parco dei tulipani sarà accessibile gratuitamente dal lunerdì al venerdì dalle 10 alle 13. Ci sarà tempo per due – tre settimane, ossia il tempo necessario per la fioritura.

Wander and Pick: tulipani da raccogliere a Scandicci

L’iniziativa è nata dall’impegno di volontari ed esperti ed è organizzata dall’associazione non profit Le tribù della terra ([email protected] ), in collaborazione con il Comune di Scandicci e la Regione Toscana. L’idea del campo parco floreale è di Alessandra Benati, mentre il progetto paesaggistico è degli architetti Giuseppe Lunardini e Ilenia Maria Agresti. Un’iniziativa  che è partita nello scorso mese di gennaio quando i 200mila bulbi sono stati piantati su più file, in un terreno lungo 110 metri e lungo 75.

“Abbiamo aderito al progetto di arte ecologica sia per l’indiscutibile bellezza di un campo fiorito nel centro della nostra città, sia per i contenuti dall’alto valore innovativo dell’iniziativa – spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Scandicci Barbara Lombardini – attraverso l’impegno di esperti e volontari e la sperimentazione sul campo, infatti, i promotori hanno come obiettivo primario quello di dare indicazioni su un modello di floricoltura biologico e sostenibile”.

Per informazioni è possibile visitare il sito di Wander and pick per scoprire come raccogliere tulipani a Scandicci.

Che mondo sarebbe senza Facebook

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Nel momento in cui scrivo questo editoriale il colosso dei social network Facebook sta subendo uno dei più grossi ton fi in Borsa della storia. Probabilmente tra qualche settimana ce lo saremo scordato e il web sarà tornato a scorrere tranquillo dentro l’alveo, perché tutto passa, nel mondo biologico così come in quello macroeconomico.

Ma nel mentre non posso fare a meno di chiedermi: e se domani ci svegliassimo senza Facebook? Mi domando se in queste ore il “popolo di Internet”, come amiamo chiamarlo noi giornalisti, stia accorrendo a salvarsi le foto e le proprie memorie portandole via dalla piattaforma di Zuckerberg, un po’ come fanno i risparmiatori presi dal panico quando si intravede il fallimento di una banca.

Perché Facebook è diventata la banca dei nostri ricordi, oltre che una enorme banca dati alla mercé di aziende e presunti manipolatori di voti. Che ci piaccia o no i social network sono diventati parte integrante delle nostre esistenze e per molti anche fonte di sussistenza.

Cosa succederebbe se domani il social più tentacolare venisse a mancare?

Forse torneremmo ad assaporare l’aria aperta, i parchi e le ville. O forse torneremmo a parlare di politica al circolo. Probabilmente dopo una settimana di astinenza non ne sentiremmo neanche più la mancanza, come succede quando si smette di fumare. Certo, alle lobby di ogni genere e tipo verrebbe a mancare un ottimo strumento.

E i cittadini non avrebbero più mezzi di pressione nel caso in cui un sindaco promettesse cene a ufo in caso di obiettivi mancati. Ma potrebbe succedere un’altra cosa: ci potremmo inventare un nuovo social network, rispolverando il genio fiorentino.Rendendolo magari a prova di bufala e di stupidità.

Mi sposo dal tabaccaio (e ci sbrigo pure le pratiche)

Hai bisogno di ritirare un certificato ma si espande un lungo brivido lungo la schiena al pensiero delle lunghe attese agli sportelli? Nei quartieri di Firenze diventa tutto più semplice.

RETI DIFFUSE

Dopo una fase sperimentale di circa due anni, prosegue ed entra a pieno regime il progetto “Reti Diffuse” coinvolgendo tutti i cinque quartieri dell’area metropolitana fiorentina.

Ideato dalla direzione Servizi Demografici del Comune, ha come obiettivo principale il facilitare l’accesso ai servizi anagrafici e demografici in modo che siano più vicini ai cittadini, in particolare quelli che abitano in zone lontane dal centro. Basta recarsi in uno dei punti abilitati per richiedere diverse tipologie di certificati, da quello di residenza a quello di nascita e morte, oltre allo stato di famiglia, il certificato di cittadinanza e persino quello di matrimonio. 

Ci si sposa ancora in Comune o con una cerimonia religiosa, dunque, ma il tabaccaio può darci comunque una mano a ricordare la data in vista dell’anniversario. Ottenere i certificati è molto semplice, basta presentarsi ad uno dei punti autorizzati muniti di codice fiscale dell’intestatario del certificato.

 

E SE NON SONO RESIDENTE A FIRENZE?

Anche i non residenti possono usufruire del servizio, anche se alcune tipologie di certificato (nascita, matrimonio o morte) potrebbero non essere stampate nell’immediato, bensì ordinate in base alla disponibilità degli uffici incaricati.

Comunque un’ottima soluzione per i fuori sede, in particolare gli studenti, che non hanno la possibilità di tornare nel comune di residenza in tempi relativamente brevi. In caso di certificato anagrafico (residenza, stato di famiglia) è necessario pagare l’imposta di bollo di sedici euro indipendentemente dall’uso, anche in caso di rapporti tra privati, ad esempio per attivazione mutuo, compravendite di beni, cambio intestatario assicurazione di veicoli.

Il certificato di stato civile (nascita, matrimonio, morte) di eventi avvenuti a Firenze è completamente gratuito. I punti autorizzati sono stati individuati su tutta l’area fiorentina; una vera e propria rete capillare di associazioni, enti, sindacati, centri di volontariato e punti vendita che lavorano in sinergia con il Comune di Firenze per migliorare la qualità della vita quotidiana dei cittadini.

I QUARTIERI CON PIÙ… “RETI”

Il primo quartiere ad aderire è stato quello di Gavinana, già tre anni fa, seguito da Campo di MarteIsolotto a metà dello scorso anno, mentre gli ultimi in ordine cronologico sono Rifredi e il centro storico. Attualmente è il Quartiere 5 ad aver il maggior numero di punti autorizzati seguito in ordine decrescente dal quartiere 2, 4 e 3, chiude la lista il Quartiere 1. L’amministrazione comunale è a lavoro per attivare nuovi punti su tutto il territorio, con l’idea di estendere il servizio in tutta l’area metropolitana.