giovedì, 22 Maggio 2025
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2 gelatieri fiorentini a confronto

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Lei dice di esser stata portata dall’alluvione (è nata nel 1966) ed è la terza generazione di una famiglia di gelatieri, lui, 37enne italianissimo, ha iniziato come garzone in una gelateria tedesca quando aveva 14 anni e a 25 è tornato in Italia.

Doppia intervista alla signora fiorentina dei gelati, Silvana Vivoli, alla guida dell’omonimo locale in via delle Stinche (la celebre Gelateria Violi di Firenze), e al giovane della “Sorbettiera”, Antonio Ciabattoni che dal 2008 ha aperto il locale omonimo in piazza Tasso.

Qual è il gusto a cui sei più legato/a?

Silvana Vivoli – In genere si dice “si va dal Vivoli per la crema”, ma il gusto a cui sono più attaccata è lo zabaione, fatto con il marsala e cotto nel paiolo, perché mi ricorda il mio babbo. Diceva: “Questo zabaione me lo balocco con tutti”, cioè se lo giocava con tutti.

Antonio Ciabattoni – Il mio cioccolato fondente 75 per cento, che chiamo catrame: la prima volta che lo feci sbagliai qualche calcolo e venne fuori un putiferio, sembrava veramente catrame. È rimasto il nome, la ricetta è stata rivista e corretta. 

Com’è cambiato il laboratorio del gelatiere?

Silvana Vivoli Le macchine di sicuro si sono potenziate, l’industria alimentare ti aiuta tanto, ma sta a te darti una regola: sul mercato trovi semilavorati, sciroppi, ingredienti liofilizzati, di tutto di più. Troiai, in poche parole. In questo sono integralista: se apri una piccolo spiraglio a questi ingredienti, poi questa finestra si spalanca. 

Antonio Ciabattoni – Sono cambiate le tecnologie, come anche le tendenze dell’alimentazione, con una ricerca verso il salutare e gusti particolari, ma alla fine la tecnica di base rimane quella. Essere gelatieri è uno stile di vita: non lo si è per caso, ma per passione.

Gelato gourmet o no?

Silvana Vivoli – Mio babbo lo tirò fuori anni fa, quando non si sapeva nemmeno che cos’era. Ora va di moda, però è un’idea giusto per far parlare. Hai voglia a dire assaggia questo sorbetto al sedano o al cetriolo: poi tanto alla fine torni sempre alla crema, al cioccolato e al pistacchio. Per carità si può anche assaggiare, ma vuoi mettere con una bella coppetta di nocciola e cioccolata?

Antonio Ciabattoni – Sono favorevole, ma nei limiti del possibile: ci sono degli abbinamenti un po’ troppo azzardati, talvolta si tende a estremizzare per colpire, dimenticandosi delle ricette base.

Gelatiera Vivoli Firenze Silvana Vivoli

L'interno della Gelateria Vivoli

Un esperimento che ti è venuto meglio o ti ha sorpreso?

Silvana Vivoli – Essendo un po’ scettica del gelato gourmet, molte volte mi è capitato di dire: “Ma questo sarà un troiaio di sicuro!”, invece è venuta fuori una cosa gradevole, intrigante. Per esempio la crema alla senape e alla patata, perfetta sopra i cibi, come sopra il filetto, perché poi si scioglie e fa il sughino. Spesso i gusti nascono così, per caso, vengono naturali.

Antonio Ciabattoni – Ultimamente ho lavorato tanto con i ristoranti per il gelato gourmet. I gusti che mi hanno più sorpreso? Un gelato al guacamole, che ripopongo anche spesso qui al banco, e un gelato al gazpacho: due esperimenti tra i più estremi che sono riusciti particolarmente bene.

Una gelateria dove ti piace prendere il gelato.

Silvana Vivoli – Il Ciolli, vicino al cinema Fiorella: è una vecchia latteria, a me piacciono questi gelati che non sono costruiti per la vetrina. Spesso hai una cosa bellina da vedere, poi metti il cucchiaino in bocca e ci rimani male. 

Antonio Ciabattoni  Mi piace “Il Capriccio” in via Centostelle. È uno dei gelati di Firenze con la migliore struttura, per composizione e bilanciamento.

Le regole d’oro per riconoscere un buon gelato.

Silvana Vivoli – Ce ne sono tante. Diffidare dai colori flashanti, dai gelati gonfi e alti in vetrina anche oltre 20 centimetri. Puoi avere il frigorifero più potente al mondo ma questo effetto è dato da emulsionanti e stabilizzanti.

Antonio Ciabattoni – Riconosci la freschezza dall’intensità del gusto e dalla cremosità. Se prendi il fiordilatte, devi sentire il sapore del latte, non devi avere una percezione nel palato di grasso e satinato.

Cono o coppetta?

Silvana Vivoli – Coppetta. Il cono lo “giri sempre a struscio”, non hai mai un gusto ben chiaro, mentre nella coppetta prendi la tua crema o la tua cioccolata.

Antonio Ciabattoni – Vado sempre di coppetta e cucchiaino, riesco a gustarmi il gelato meglio. Il cono però ha il suo perché, ma devi trovare quello giusto che valorizza il gelato. 

La Sorbettiera Firenze - gelatieri Firenze Antonio Ciabattoni

La gelateria “La Sorbettiera” di piazza Tasso

Un abbinamento per la bella stagione.

Silvana Vivoli – Aspetto a gloria la pesca bianca, bella profumata e delicata. La abbini a qualsiasi altra frutta, a me piace anche con la cioccolata.

Antonio Ciabattoni – La frutta di stagione, le prime fragole gustose, abbinate al mio classico limone e salvia.

In villa con gli artigiani

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Successo durante il weekend per la manifestazione organizzata a Villa Le Piazzole

Una Fiorentina cinica e bella “sbanca” l’Olimpico

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La serie d’oro della Fiorentina, nel ricordo di Davide Astori, prosegue. Sei vittorie di fila mancavano dal torneo 1959/1960 e la risalita in classifica, dal dodicesimo al settimo posto, ha dell’incredibile. E’ la terza vittoria per 2-0 consecutiva. Simeone ha segnato in tutte le ultime tre gare, la squadra di Stefano Pioli è diventata granitica ed ha trasformato il dolore in forza di volontà. Adesso l’opportunità di tornare a giocare l’Europa League è concreta. Erano sei anni che la Fiorentina non vinceva all’Olimpico contro i giallorossi. La Roma, ancora frastornata dalla sconfitta subita a Barcellona ha giocato bene ed è stata sfortunata ma non avrebbe potuto far niente contro una Fiorentina cinica ed ordinata. Di Francesco schiera Peres e Juan Jesus ai fianchi di Manolas e Fazio in difesa davanti ad Allison. Strootman, Gonalons e Nainngolan a centrocampo davanti al tridente formato da Dzeko, Defrel ed El Shaarawy. Pioli che non ha Federico Chiesa fermo per squalifica sceglie, davanti a Sportiello, Laurini, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi in difesa, Veretout, Dabo e Benassi in mediana, Eysseric e Saponara sulla trequarti alle spalle dell'unica punta Simeone.

Primo Tempo

Al primo affondo la Fiorentina va in vantaggio. E’ il 7’ quando Veretout crossa per Pezzella, che prolunga per Saponara. Il passaggio per Benassi si concretizza una rasoiata di sinistro che finisce alle spalle di Allison. La Roma riparte con grande cattiveria ed al 12’ Dzeko colpisce un palo. Ci mette ancora lo zampino Dzeko al 27’ quando si trova a tu per tu con Sportiello da posizione defilata, prima il portiere e poi Dabo respingono il suo tiro. Al 39’ arriva il raddoppio. Azione personale di Simeone che parte dalla trequarti, supera Manolas e Bruno Peres e batte Alisson di destro. Si va al riposo con i viola avanti di due lunghezze sui giallorossi.

Secondo Tempo

La ripresa è un lungo monologo giallorosso con la Fiorentina sempre molto attenta a difendere il vantaggio. Al 46’ occasionissima per Dzeko che si fa parare un gran tiro da Sportiello che toglie la palla dall’angolino alla destra. Al 55’ Nainggolan smarcato da Dzeko arriva davanti a Sportiello, ma calcia addosso al portiere da pochi passi. Schick, al 73’, prende la traversa di testa. Passa un minuto ed anche Fazio colpisce la traversa. La Fiorentina stringe i denti e si salva anche all’84’ sul tiro di El Shaarawy. Alla fine i viola conquistano tre punti che la rilanciano in zona Europa League.

L’allenatore

Stefano Pioli, a fine gara, si è soffermato sulla partita e sull’incredibile momento della Fiorentina. “Una partita giocata bene e con coraggio. Dal punto di vista tecnico non è stata la nostra miglior partita perché abbiamo sbagliato tanti tocchi e ripartenze, però è il momento che stiamo cavalcando che ci sta portando a vivere ed a compiere un qualcosa di straordinario. Davide è sempre nei nostri cuori e nella nostra testa, tutto ciò che facciamo lo facciamo anche e soprattutto per lui. Ho scoperto un gruppo di giocatori straordinari. Abbiamo dato tutto in campo ma adesso dobbiamo preparare le prossime gare. Dovremmo recuperare le energie e preparare gli incontri futuri. Siamo cresciuti molto, sia a livello di gruppo sia a livello di singoli. Stiamo costruendo un qualcosa di importante e ogni giocatore della mia rosa è migliorato tanto”.

LA TERZA EDIZIONE DELLA FESTA DEL VOLONTARIATO

In occasione della festa del volontariato che si svolgerà domenica 8 in via di Ripoli e via Webb, i commercianti si sono ritrovati per festeggiare: “Mi fa molto piacere dare valore all’impegno di questi commercianti”, dichiara il presidente del quartiere 3 Alfredo Esposito.

La cena di beneficenza è il primo appuntamento della tre giorni dedicata alla festa del volontariato, che è arrivata alla sua terza edizione, ed è organizzata dall’associazione Lo Scarabeo,  un’associazione di commercianti che si dà tanto da fare per il nostro territorio. La cena di stasera è in collaborazione con l’Istituto Buontalenti che ha messo a disposizione sia per il servizio che per la cucina, tanti ragazzi e tante ragazze quindi  un’iniziativa di solidarietà a 360°.

“Con il ricavato” – continua il presidente Esposito – “è stato acquistato un defibrillatore che verrà messo a disposizione della cittadinanza in uno dei punti strategici del nostro territorio. Sabato mattina poi ci sarà un seminario sul tema delle dipendenze all’interno dei locali della Misericordia di Badia a Ripoli e domenica tutta la giornata dedicata, con la chiusura di via di Ripoli e via Webb, alle associazioni di volontariato che avranno un momento per farsi conoscere dalla popolazione. Con queste associazioni il Quartiere lavora a stretto contatto, facciamo tantissime cose per la popolazione, tantissimi servizi e attività per le fasce più deboli” .

Come è cambiata in questi tre anni la festa del volontariato? “Si è potenziata e rafforzata sempre di più, sono cresciute le adesioni ed è stata affinata anche da un punto di vista organizzativo. Accanto agli stand ci saranno anche intrattenimenti sportivi e attività per i più piccoli, ma anche momenti di dialogo tra le associazioni, con le istituzioni e con i cittadini. Quindi un arricchimento che va nella direzione di rafforzare le occasioni di visibilità per le associazioni e un modo per raccogliere fondi per sostenere le loro attività”.

Negli anni anche la risposta dei cittadini è cambiata: “La risposta dei cittadini è importante, ed è cresciuta negli anni sempre di più. Chiudere una strada di un quartiere come via di Ripoli, non è semplice, lo facciamo perché vogliamo che i cittadini abbiano un momento per vivere la strada in maniera diversa come luogo di aggregazione e di socializzazione, quindi se anche alle volte può sembrare un sacrificio per qualcuno, diventa invece una grande opportunità. Quindi facciamo anche un appello a tutti i cittadini e di tutta Gavinana che se vorranno godersi un momento di socialità a fini solidaristici, sono invitati a venire domenica alla terza edizione del volontariato di via di Ripoli e via Webb”

I LOCALI DELLA MISERICORDIA DI BADIA A RIPOLI OSPITERANNO SABATO 6 APRILE UN SEMINARIO SULLE DIPENDENZE.

“I rischi legati alle dipendenze, è questo il tema che affronteremo in occasione del seminario di sabato mattina – dichiara Nicola Armentano Presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali– c’è la necessità di raccontare che a volte mettendo a rischio la nostra salute purtroppo non si pensa che si mette a rischio anche la salute degli altri. Purtroppo troppo spesso non si percepisce questo binomio fondamentale”.

Sostanze e comportamenti a rischio, quali azioni? È questo il tiolo scelto per il seminario che si terrà sabato 7 aprile nei locali della Misericordia di Badia a Ripoli dalle 9,30. “C’è la necessità di risvegliare il senso di responsabilità di ognuno – prosegue Armentano – far capire che la nostra vita è legata anche al contesto sociale che ci circonda, quindi quando uno fa un’azione deve pensare anche che la sua azione può andare a intercettare un’altra realtà e di conseguenza cagionare una conseguenza”.

L’età è fondamentale, e serve sempre di più abbassare il livello degli interlocutori per poter preparare adolescenti più responsabili: “L’idea è di raccontarla proprio a loro, attraverso l’esperienza di tante associazioni che sono già incanalate in un  percorso particolare: penso ad esempio alle dipendenze legate al gioco che mette in crisi anche la serenità familiare talvolta, ma penso anche all’associazione Guarnieri, all’associazione di Don Santoro (per le problematiche legate al gioco), e gli alcolisti anonimi per raccontare dal punto di vista di chi tutti i giorni combatte queste dipendenze quali sono gli effetti che determinano queste problematiche all’interno della società civile. Le Istituzioni non possono stare a guardare, dobbiamo raccontarle, dobbiamo informare, dobbiamo educare e soprattutto dobbiamo prevenire”. 

A Firenze si discute di “città intelligenti”

Appuntamento a Firenze per gli esperti di “smart city” di tutta Italia, che sabato 7 aprile si ritrovano nel capoluogo toscano per discutere di città intelligenti e per studiare da vicino il caso fiorentino. Il tutto nell’ambito di #innovaoff, evento promosso dalla Fondazione Ora! di Reggio Emilia, che porterà a riunirsi amministratori pubblici, ricercatori, startupper, professionisti e innovatori provenienti da varie città italiane per esaminare il “case study” di Firenze.

L'appuntamento è in programma per tutta la giornata di sabato nella sede di SILFIspa, società illuminazione Firenze e servizi smart city. E proprio SILFIspa e il lavoro che la società sta portando avanti saranno al centro della prima parte dell'iniziativa: ad aprire i lavori sarà il presidente Matteo Casanovi, che racconterà come l'illuminazione pubblica sta facendo di Firenze una città sempre più smart, grazie all'operazione in corso di sostituzione dei vecchi corpi illuminanti a vapori di sodio e di mercurio con le nuove 30.000 luci a led. A seguire è prevista una visita guidata dei partecipanti alla control room di SILFIspa.

BIG TALK

Spazio poi a una “Big Talk” sui temi emersi durante la mattinata e, nel pomeriggio, a una tavola rotonda sulla smart city moderata da Alessio Pecoraro (Fondazione Ora!). Oltre a Matteo Casanovi e Alessio Pecoraro, i partecipanti previsti alla tappa fiorentina di “#innovaoff” sono Adriana Galgano (Deputata XVII Legislatura), Elisa Filippi (Centro Studi Anci), Giacomo Biraghi (esperto di strategie urbane), Rosy Cinefra (responsabile digitale Pd Milano), Benedetta Squittieri (assessore Innovazione Prato), Lorenzo Riparbelli (ingegnere dei materiali), Sara Lasagni (consigliere comunale Novellara), Lapo Secciani (Cna Giovani Modena), Ilaria Franchini (Pd Modena), Elena Stoppioni (ingegnere), Antonio Ardiccioni (Co-working Multiverso), Giacomo Angeloni (assessore Innovazione Bergamo), Annalisa Sansone (Comune di Reggio Emilia), Gian Franco Murrone (assessore Lavori Pubblici Rubiera), Francesco Di Costanzo (presidente Associazione #Pasocial), Cecilia Lalatta Costerbosa (startupper), Alessandra Barilaro (architetto), Adriano Ilaria (segretario Pd Rifredi) e Laura Sparavigna (consigliera Quartiere 4 Firenze).

Tutti insieme si confronteranno, ognuno con la propria idea e visione, su come rendere le città italiane sempre più intelligenti. Prevista anche la presenza per un saluto dell'assessore alla smart city del Comune di Firenze Giovanni Bettarini e del vicepresidente di Confindustria Firenze Lapo Baroncelli.

IL PROGETTO INNÒVA

“Innòva” è un progetto promosso dalla Fondazione Ora! di Reggio Emilia, che nelle sue prime tre edizioni (nel 2015, 2016 e 2017) ha coinvolto oltre 500 giovani innovatori da tutta Italia favorendo il confronto e la collaborazione creativa per tenere vivo l'interesse attorno ai temi dell'innovazione creando una rete di saperi e scambio. Da Reggio Emilia, la Fondazione Ora! ha deciso di portare il suo progetto in tutti i luoghi del Paese dove si fa innovazione per mettere in connessione i giovani talenti, con “#innovaoff”, che sabato farà appunto tappa a Firenze.

Middle East Now: festival del Medio Oriente alla Compagnia

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Le zone più calde del mondo raccontate da una prospettiva nuova: quella proposta dal Middle East Now, festival internazionale interamente dedicato al Medio Oriente, che torna a Firenze dal 10 al 15 aprile al cinema La Compagnia, cinema Stensen e altri spazi cittadini.

Il festival è tutto da vivere. Un ricco programma di oltre 40 proiezioni, arte, musica e incontri che hanno come fi lo conduttore il tema “Hashtag#Middleast”, a sancire la centralità della rete, e dell’essere sempre connessi, nei racconti della vita quotidiana di migliaia di persone in Medio Oriente.

I FILM

Ospite del festival la regista palestinese Annemarie Jacir. In anteprima verrà presentata la sua ultima opera: “Wajib” (10 aprile, ore 21). La storia si ispira alla tradizione di consegnare a mano le partecipazioni del matrimonio.

Middle East Now  Festival Cinema la Compagnia film in programma

Dall’Arabia Saudita arriva il documentario “The Poetess” dedicato alla attivista Hissa Hilal, divenuta famosa grazie al talent show “Million’s Poet” (15 aprile, ore 15). Ancora dall’Afghanistan “Rockabul” (15 aprile) che racconta le vicende della prima band heavy metal, in un paese in cui fare rock è considerata una pratica satanica.

Dal Libano arriva “Soufra” (12 aprile): le avventure di un gruppo di donne che gestiscono con successo una società di catering, nella speranza di un riscatto sociale.

Il ruolo della cultura nella ricerca di un futuro migliore, attualità, condizione femminile, omosessualità e terrorismo. Tutti piccoli frammenti di realtà – quelli proposti dal festival – che messi uno accanto all’altro, contribuiscono a restituire la complessità dello scenario e un’immagine plurale di quei territori.

GLI EVENTI SPECIALI del Middle East Now

Tra gli eventi speciali in programma (13 aprile – 31 maggio), la mostra della fotografa Tamara Abdul Hadi, che con i suoi ritratti dei barbieri più creativi del mondo arabo cattura l’espressione della vanità maschile, tra acconciature fantasiose e barbe perfettamente rifinite.

“Syria: Recipies from Home”

Il Middle East Now non dimentica inoltre di celebrare il gusto con “Syria: Recipies from Home”: un libro per ricordare ciò che cibo e memoria possono rappresentare per un individuo, o per una famiglia, che tenta di mantenere vivo il ricordo di casa. Il cooking show è previsto il 14 aprile. Anche quest’anno confermato il corso di Arabo con la youtuber teacher Maha Yakoub.

A cosa serve lo scivolo di Palazzo Strozzi

Non sarà passato inosservato. Nel cortile di Palazzo Strozzi da qualche tempo fervono i preparativi, tra ruspe e operai, per creare uno strano doppio scivolo che, intrecciandosi, scende dalla “cima” della storica sede espositiva.

The Florence Experiment

Cosa sta succedendo? Si tratta di un vero e proprio esperimento tra scienza, natura e arte a cui i visitatori potranno partecipare in prima persona, entrando in questi scivoli monumentali e arrivando fino alla Strozzina, dove sarà allestito un laboratorio scientifico.

Tutto questo sarà possibile dal 19 aprile al 26 agosto, il periodo prescelto per The Florence Experiment progetto site specific dell'artista tedesco Carsten Höller, celebre per la sua riflessione a cavallo tra arte, scienza e tecnologia, e del neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, che indaga l’intelligenza delle piante.

Come funzionerà il doppio scivolo di Palazzo Strozzi

L’esperimento si compone di due parti. Il primo step è il doppio scivolo nel cortile di Palazzo Strozzi: due strutture di acciaio e policarbonato che partono dalla balconata del secondo piano e arrivano nella corte. I visitatori potranno intraprendere questa discesa di 20 metri portando con sé una pianta di fagiolo, da riconsegnare – al termine dell’esperienza – agli scienziati. Gli studiosi analizzeranno i diversi parametri fotosintetici della piantina e l’emissione di messaggi sotto forma di molecole volatili, originate dalle emozioni vissute dai partecipanti.

La seconda parte di The Florence Experiment si svolge nel “laboratorio Strozzina” con due speciali sale cinematografiche: in una saranno proiettati spezzoni di celebri film comici, nell’altra scene di pellicole horror. Anche in questo caso le emozioni dei visitatori-cavie saranno le protagoniste: produrranno composti chimici volatili differenti che saranno trasportati sulla facciata di Palazzo Strozzi e influenzeranno così un ”murales vegetale”. All’esterno dell’edificio grandi strutture tubolari ospiteranno piante di gelsomino, la cui crescita dipenderà proprio delle emozioni umane.

The Florence Experiment Palazzo Strozzi scivoli e facciata piante

“Con questo progetto coraggioso e originale – spiega Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore del progetto – Palazzo Strozzi diviene una piattaforma di sperimentazione totalmente contemporanea trasformandosi in un laboratorio di dialogo tra arte e scienza”.

Mettiamo su casa, insieme

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A Badia a Settimo (Scandicci) sta nascendo una struttura per dieci disabili: a metà della raccolta fondi promossa dalla Fondazione Il Cuore si scioglie, il primo traguardo è stato quasi raggiunto.

Foto: Il Reporter (GC)

Le donne degli Uffizi in mostra a Bagno a Ripoli

Cantanti, compositrici, strumentiste, persino mecenati. Artiste creative e innovatrici che rivoluzionarono il modo di produrre, eseguire e vivere la musica in un periodo storico in cui la donna poteva suonare o cantare solo in contesti privati o familiari.

C'è Marietta Robusti, meglio conosciuta come Tintoretta, dal soprannome del padre, figlia prediletta di Jacopo, che la volle con sè “a bottega” fin da bambina e la travestiva da maschio per darle un'educazione musicale. Ci sono Francesca Caccini, prima donna in assoluto ad aver scritto un'opera, la raffinata “Cantatrice” dei Medici Checca Costa e Vittoria della Rovere, madre del Graduca Cosimo III, grande amante delle arti e tra le prime donne a praticare il mecenatismo.

Eccole le protagoniste di “Con dolce forza. Donne nell'universo musicale del Cinque e Seicento”, organizzata dalle Gallerie degli Uffizi e dal Comune di Bagno a Ripoli. Una carrellata di dipinti, incisioni, documenti a stampa dedicati ai talenti femminili a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, ospitata fino al 13 maggio all'Oratorio di Santa Caterina delle Ruote a Ponte a Ema, a sua volta un piccolo scrigno di arte trecentesca, con le volte e le pareti affrescate da Spinello Aretino.

Da alcuni giorni l'esposizione, curata dalla storica dell'arte Laura Donati, si è arricchita di un ulteriore pezzo. La figlia Marietta ha ritrovato il padre Jacopo: fino al termine della mostra un autoritratto in età avanzata del Tintoretto resterà accanto a quello della figlia.

Dai talenti della musica al femminile del Rinascimento a quelli di oggi, la mostra è corredata da una serie di eventi collaterali tra cui spiccano il concerto di Ginevra Di Marco (14 aprile al Teatro comunale di Antella) e l'intervista aperta con Irene Grandi (21 aprile all'Oratorio).

Per gli eventi prenotazione obbligatoria e info allo 055 643358/ [email protected]

Orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.30
Info: www.comune.bagno-a-ripoli.fi.it

Half marathon, Firenze corre la mezza maratona

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Tutto è pronto per la Half Marathon 2018 Firenze Vivicittà La gara tra le vie fiorentine di 21,097 km, arrivata alla 35esima edizione, prenderà il via domenica 15 aprile alle ore 9.30 dal Lungarno della Zecca celebrando i 70 anni di Uisp e dello Sportpertutti, ma anche la ricorrenza dei cento anni dalla nascita di Nelson Mandela. 

Marco Ceccantini presidente del Comitato Uisp è fiero di presentare la due giorni di sport podistico che coinvolgerà Firenze ed i fiorentini: “L'Half Marathon  è una classica della corsa su strada che vede ogni anno professionisti ed appassionati di running, provenienti da tutto il mondo, correre tra le vie di Firenze. La manifestazione negli anni ha assunto grande importanza collocandosi tra le prime cinque corse su strada d'Italia, ma le emozioni uniche di correre o camminare attorno al Duomo e al Battistero non si limitano solo agli atleti.

I diversi percorsi dell'Half Marathon 2018

Saranno cinque, infatti, le opzioni tra cui scegliere per chi voglia cimentarsi nella corsa su strada: mezza maratona, mezzaperuno dove si corre in coppia la distanza di 21,097 km, corsa non competitiva di 8 km, walking di 5 km con Milena Megli e la Tommasino Run, corsa di 1,5 km, arrivata alla tredicesima edizione rivolta ai più piccoli, organizzata dalla Fondazione Tommasino Bacciotti. Sul sito ufficiale si trovano i dettagli del percorso dell'Hald Marathon di Firenze.

La due giorni di festa  inizierà, come da tradizione, sabato 14 aprile in piazza Santa Croce dove sarà allestito il Vivicittà Village. Qui dove tutti potranno assistere agli eventi e alle iniziative organizzate dalla Uisp. “La Half Marathon è ormai una manifestazione che fa parte della storia di Firenze – sottolinea l'assessore allo sport Andrea Vannucci – ogni anno migliaia di fiorentini e non partecipano con entusiasmo alla corsa vivendo appieno la città di Firenze. Ringrazio la Uisp che ogni anno anima la primavera fiorentina, ma soprattutto i volontari che rendono possibile tutto ciò”.

E una camminata sulle orme di Dante

A far eco alle parole dell'assessore allo sport del Comune di Firenze il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani che parteciperà attivamente sabato 14 aprile in una camminata tra le vie fiorentine alla scoperta della vita di Dante: ” Considero la Vivicittà una manifestazione dalla triplice forza capace di attivare tutte le società del territorio per la realizzazione di una festa in cui lo sport ed il sociale la fanno da padroni; è una manifestazione che si inserisce in un movimento a livello italiano e soprattutto vede come scopo ultimo la beneficenza con parte del ricavato che, grazie alla partecipazione della Fondazione Tommasino Bacciotti, sarà devoluto al Meyer di Firenze”.