domenica, 15 Giugno 2025
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Vigilandia, tutti a lezione dal professor vigile

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Gesso e cimosa? No, fischietto e paletta. In cattedra sale il “professor vigile” per insegnare le regole della sicurezza stradale a piccoli pedoni e ciclisti in erba. Come comportarsi in bici, dove guardare prima di attraversare la strada, cosa fare per essere dei passeggeri modello: tanti gli argomenti d’esame.

Da 35 anni la polizia municipale di Firenze ha un “nucleo speciale”, Vigilandia, preparato per una missione: entrare nelle scuole. “Qua iniziamo a far crescere adulti consapevoli”, spiega Carlo Rinaldi, uno dei due “agenti scelti” della sezione Vigilandia. Alla coppia di vigili-professori si affiancano altri 55 colleghi, in servizio nei reparti convenzionali e formati per fare lezione.

Migliaia di bambini a lezione

Tra il 2015 e il 2016 sono stati coinvolti circa 5mila bambini e anche durante quest’anno scolastico il team entrerà nelle terze, quarte e quinte delle scuole primarie di Firenze. Prima la teoria, poi
la pratica: due ore in classe per capire le basi e poi una mattinata di attività nel campo-scuola allestito a San Salvi. Si tratta di una cittadella della sicurezza stradale dove i piccoli inforcano la bici e si muovono lungo un percorso protetto che riproduce una strada, con cartelli e semafori a dimensione naturale per imparare le regole grazie a un obiettivo: raccogliere le dieci lettere, presenti
sul tracciato, che compongono la parola “Vigilandia”. Ognuna vale dieci punti.

Vigilandia San Salvi Firenze

Attenzione però alle multe: ogni infrazione “costa” 15 punti. Un esempio: per i bimbi di quinta non segnalare con il braccio la svolta comporta una penalità. “Più che un gioco è una vera e propria
attività di educazione
– fa notare l’agente Rinaldi – sulla strada non si scherza”. Questo autunno i vigili entreranno anche in alcune scuole dell’infanzia fiorentine, per insegnare ai bambini di 5 anni
come essere buoni passeggeri e pedoni attenti.

Per finire, non resta che indicare la regola principe per chi cammina lungo le strade. “Quando si attraversa – precisa Carlo Rinaldi – è bene guardare prima a sinistra e poi a destra, differentemente da come spesso viene insegnato”.

Giornate del patrimonio 2016: musei a un euro

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Anche a Firenze tornano le Giornate europee del Patrimonio, organizzate  dal Ministero dei beni e delle attività culturali.  Durante il weekend del 24 e 25 settembre 2016 sono in programma aperture serali straordinarie dei musei, visite guidate ed eventi nei luoghi d’arte.

Un esempio? La musica sotto il Loggiato degli Uffizi, sabato 24, con  l’esibizione del coro “Animae Voces”, composto da 25 elementi tra le 19 e le 21.30 circa.

Giornate del patrimonio a Firenze

Per quanto riguarda l’accesso ai musei di Firenze durante le Giornate del patrimonio 2016, la sera di sabato 24 settembre saranno aperti con un biglietto di ingresso simbolico a un euro la Galleria degli Uffizi (solo dalle ore 19 alle 22), il Museo del Bargello (nella fascia oraria che va dalle 20 alle 23), il Museo archeologico (dalle 20 alle 23, con viste guidate alle 20.30 e alle 21.30) e il Museo di San Marco (in orario 20.00-23.00 con due visite guidare al Chiostro dei Silvestrini alle ore 20.30 e alle ore 21.30).

Sabato 24, apertura in notturna anche per i Cenacoli di Andrea del Sarto e di Ognissanti, entrambi dalle 20 alle 23, mentre nel Cenacolo di Sant’Apollonia venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 settembre, alle ore 12.00, sono previste visite guidate con prenotazione obbligatoria (tel. 055.2388608). La Villa medicea della Petraia sarà aperta sabato 24 dalle 19 alle 22 con alle 20 lo spettacolo teatrale “Spettacolo a casa sua”.

Musica e teatro nei luoghi d'arte

Sabato e domenica il Giardino della Villa di Castello ospita alle 14.30 e alee 18.30 “Il giardino della bizzaria” itinerari di musica, letteratura, arte e natura, in collaborazione con il Comitato Giovani Unesco, LAAV, Toscana Music Pool e gli Angeli del bello.

Infine due appuntamenti per domenica 25:  alle ore 11 nel Museo di Palazzo Davanzati è in programma un concerto  dell’Ensemble Musica Ricercata che prevede l’esecuzione di “Madrigali”, in occasione  dei 500 anni dalla prima stampa dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto (il concerto è  incluso nel prezzo del biglietto); alle ore 16 nel Museo Nazionale del Bargello è previsto l'evento “Ritratti di Signore”, visita  straordinaria con il direttore, Paola D’Agostino, anche questo incluso nel prezzo del  biglietto.

Sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali si trova il programma dettagliato degli eventi previsti per le Giornate del patrimonio.

Sanità, assolto il chirurgo Macchiarini

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E’ stato assolto “perché il fatto non sussiste”. Assoluzione per il chirurgo Paolo Macchiarini nel processo che lo vedeva imputato per i reati di truffa e tentata truffa.

E’ questa la sentenza del gup del tribunale di Firenze, che è arrivata ieri.

San Donato in Polverosa, chiesa ”nascosta” dai cantieri

Oggi seminascosta tra i cantieri limitrofi, la chiesa di San Donato in Polverosa, in via di Novoli, cela un passato antico, carico di storia e leggende. Si racconta che la sua costruzione risalga all’anno 1000, quando una principessa pagana giunse nelle terre ancora vergini alle porte di Firenze: una volta abbracciata la fede cristiana, la fanciulla decise di costruire la sua residenza in quell’area, insieme a una chiesa e a una torre.

La storia della chiesa

Nel 1187 il sultano dei turchi di Siria Salahaddin, meglio noto come Saladino, abbatté il regno di Gerusalemme ed entrò nella Città Santa. La conquista musulmana del Santo Sepolcro spinse l’Occidente verso la terza crociata, organizzata sotto il pontificato di Clemente III, che designò come legato apostolico Gerardo, vescovo di Ravenna.

Fu così che, il 2 febbraio del 1187, Gerardo consacrò la chiesa di San Donato in Polverosa, indicando l’edificio come luogo di partenza per i crociati fiorentini. In memoria dell’evento rimane oggi la festa patronale della chiesa, celebrata ogni anno il 2 febbraio, giorno dell’antica consacrazione.

Intorno al 1239, il monastero venne concesso ai Frati Umiliati, che vi portarono l’arte della lavorazione della lana, sfruttando la grande quantità di acqua a disposizione. Dopo quasi vent’anni, la proprietà passò alle Monache Agostiniane di Santa Cristina, e nel 1322 fu ceduta alle monache del monastero di Santa Maria Maddalena delle Convertite.

chiesa San Donato in Polverosa via di Novoli Firenze

San Donato in Polverosa alla ricerca del suo “cuore”

Queste ultime vi restarono fino al 1809, anno che segna la soppressione degli istituti religiosi operata dai francesi: lasciato dai nuovi proprietari, il monastero fu comprato dal principe Nicola Demidoff, che vi costruì la sua residenza, mentre la chiesa fu riaperta al culto solo negli anni ‘60. Durante il decennio del “miracolo italiano”, don Franco Bencini, parroco dal 1963 al 2003, si dedicò alla ricostruzione, materiale e spirituale, della nuova parrocchia

“Grazie all’opera di Bencini la chiesa è divenuta un punto di riferimento del quartiere, recuperando la sua antica funzione sociale e spirituale – spiega padre Giuliano Riccadonna, attuale parroco della chiesa di San Donato in Polverosa – le attività oggi sono numerose, dai centri estivi per i ragazzi fino al doposcuola, passando dal sostegno domiciliare verso gli anziani. Mi auguro che presto, nei prossimi mesi, la chiesa possa riavere la piazza antistante, in particolare il suo ingresso centrale, chiuso per via dei lavori – conclude – grazie alla riapertura dell’ingresso principale, la parrocchia ritroverebbe il suo cuore”.

”Firenze non si fermi a guardare il passato”

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Rispetto per il passato, ma anche per il presente. Se per anni l'attenzione si è catalizzata principalmente sulle opere monumentali che segnano la memoria della città di Firenze, è giunta l'ora di rivolgere lo sguardo anche agli edifici più moderni.

A fare il punto della questione è stato Giovanni Carbonara, professore all'Università “La Sapienza” di Roma ed esperto del restauro architettonico, in occasione del corso: “Il restauro dell'architettura moderna: come e perché”, organizzato da Ordine e Fondazione degli Architetti di Firenze e Assorestauro con il sostegno di Rfi – Gruppo Ferrovie dello Stato, in corso alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella.

tra passato e presente

Il passato di Firenze è stato molto interessante – come sottolinea lo stesso Carbonara – con strutture e monumenti di grande valore, tuttavia la cura rivolta nei confronti delle grandi glorie passate deve essere attuata anche per le opere moderne. “La città non si dovrebbe fermare a guardare il passato, l'attenzione alla conservazione delle testimonianze del moderno merita la stessa cura dell'antico e risponde agli stessi principi”, spiega.

A tal proposito il professore interviene commentando anche la questione della Loggia di Isozaki, con due ragionamenti: “Il primo riguarda un concorso fatto, espletato e poi rimasto a metà, interrotto: cosa che mi lascia molto perplesso. L'altro riguarda la sostanza e il giudizio dato a suo tempo. Non so se la Loggia sia quanto di più adatto ci possa essere a questa città, a questa architettura. Moderno vuol dire tante cose e il caso di un inserto moderno accanto a un edificio antico richiederebbe forse un'attenzione particolare e una lettura storica della preesistenza per poter fare un'architettura che non abbia tratti di gestualità ma che sia espressione di ciò che si è capito dell'antico”.

Soprattutto a seguito del terremoto del 24 agosto, che ha colpito violentemente il Centro Italia, il professore ha voluto sottolineare l'interconnessione tra restauro, sicurezza antisismica ed estetica sostenendo la validità di interventi di miglioramento strutturale.

il corso formativo

Il corso formativo proseguirà anche domani 23 settembre, per riproporsi poi il 14 e il 15 ottobre e il 4 e il 5 novembre con lezioni e laboratori sulla Centrale termica del Mazzoni e la Palazzina Reale del Michelucci.

Firenze da lassù: le torri riaprono i battenti

Firenze, una città tutta da scoprire, rinnova gli appuntamenti alla Torre della Zecca e a Porta Romana. L'iniziativa, dopo l'edizione estiva, è promossa da Comune di Firenze e associazione Mus.e, in collaborazione con la Fondazione Angeli del Bello, e prevede quattro nuove date per il mese di ottobre.

Le visite

Porta Romana riaprirà sabato 1° e domenica 16 ottobre, la Torre della Zecca domenica 9 e sabato 22 ottobre. Ogni giornata avrà un doppio turno di visita (ore 15 e 18). Fino al 30 settembre, inoltre, ogni pomeriggio dalle 16 alle 19 sarà visitabile la Torre di San Niccolò.

Le torri

A Porta Romana i visitatori, entrando da via Gusciana, un tempo via di botteghe e stalle, potranno percorrere il camminamento esterno e giungere alla suggestiva soffitta della porta. Porta San Niccolò è considerata la “regina delle torri”, dalla quale è possibile ammirare una straordinaria vista della città. Alla Torre della Zecca i visitatori saranno trasportati attraverso un viaggio metaforico ai tempi in cui, grazie alla forza dell'acqua, venivano coniate le monete della città.

Informazioni

In caso di pioggia il servizio è annullato. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 055.2768224, 055.2768558, da lunedì a sabato 9.30-13 e 14 -17, domenica e festivi 9.30-12.30. Mail: info@muse.comune.fi.it.

Al via il concorso internazionale per gli ex Lupi di Toscana

Da caserma a quartiere residenziale. Il concorso internazionale di progettazione per trasformare l’ex “casa” dei Lupi di Toscana, al confine tra Firenze e Scandicci, entra nel vivo: sarà pubblicato il prossimo 10 ottobre e rimarrà aperto per 60 giorni.

Dietro al bando c’è la prima convenzione a livello nazionale tra un Comune e l’Agenzia del Demanio. Quest’ultima fornirà un contributo di 260mila euro per la procedura di selezione della miglior idea di riqualificazione urbana. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha siglato oggi (22 settembre) la convenzione con il direttore generale del Demanio Roberto Reggi.

Il concorso per l'ex caserma Lupi di Toscana

La procedura avrà due fasi. Entro i primi giorni di dicembre saranno raccolte le idee progettuali anonime. Poi sarà decisa la commissione, composta da Agenzia del Demanio, ordini professionali di architetti e ingegneri e facoltà di Architettura dell’Università di Firenze.

“Si arriverà così a individuare 8 soggetti – spiega l’assessore all'Urbanistica Lorenzo Perra – ai quali saranno fornite ulteriori indicazioni con tutti gli elementi necessari per la progettazione urbana per poi selezionare il vincitore. Il premio per il vincitore e i rimborsi spese per gli altri sette soggetti saranno finanziati attraverso il contributo fondamentale dell’Agenzia del Demanio”.

Al vincitore sarà assegnato un premio di 50mila euro e agli altri sette selezionati un premio di 20mila euro per un totale di 190mila euro.

Dentro l'ex caserma dei Lupi di Toscana, guarda le foto

Ex caserma Gonzaga, com'è oggi

L'ex caserma Lupi di Toscana ha una superficie di 33mila metri quadrati, ai quali potranno aggiungersi con la perequazione ulteriori 20mila mq. Il 60% dovrà essere dedicato a case, con una quota prevalente di housing sociale. Il restante 40% dovrà riguardare altre destinazioni d’uso, garantendo “un adeguato mix funzionale”, si legge in una nota del Comune.

Tutte le informazioni sul concorso di progettazione saranno disponibili sul sito concorsolupiditoscana.comune.fi.it  a partire dal prossimo 10 ottobre.

A Piero Ferrari il premio Arte&Tecnologia 2016 promosso da Museo Torrini e Università di Firenze

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Sarà conferito a Piero Ferrari il  premio Arte & Tecnologia 2016. “Erede di un indistruttibile mito, ha saputo con abnegazione e dovizia dare continuità alla storia familiare, quale vessillo ed esempio del più puro senso di italiana imprenditorialità”: questa la motivazione del riconoscimento che sarà attribuito al figlio di Enzo Ferrari nel corso di una cerimonia in programma stasera 22 settembre (Aula magna, Piazza San Marco 4 – ore 17.30).

Il premio Arte & Tecnologia è promosso da Museo Torrini Firenze e da Università degli Studi di Firenze.

La cerimonia

La cerimonia prenderà il via alle ore 17.30 con i saluti del rettore dell’ateneo fiorentino Luigi Dei, cui seguiranno gli interventi di Franco Torrini, provveditore del Museo Torrini, dal titolo “Il governo di una storia” e quello di Massimo Ruffilli, docente di Design industriale presso l’Ateneo fiorentino e presidente dell’Aci Firenze, che affronterà il tema “Il design e la Ferrari”.

Sempre stasera saranno esposti nell’atrio del rettorato un modello storico e un modello recente della casa di Maranello.

Il Premio Arte & Tecnologia attribuito a “una Persona che nel proprio campo, senza confini religiosi, politici o territoriali, abbia saputo tessere i principi rinascimentali che da Firenze si diffusero nel mondo passato e coniugarli nello stretto passaggio che è esistito e che può esistere fra Arte, intesa come libera espressione dell’ingegno umano e Tecnologia, intesa come onda evolutiva del sapere e del voler fare”, è stato consegnato nelle edizioni passate a Sergio Scaglietti, Carlo Rambaldi, Ferruccio Ferragamo, Vincenzo Onorato.

Museo Torrini

Il Museo Torrini di Firenze è espressione dei valori storico-culturali rappresentati dal Casato Orafo dei Torrini le cui origini risalgono al lontano 1369

Lo sport fa festa nel quartiere 5

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Si rinnova l'appuntamento all'insegna dello sport nel quartiere 5. Sabato 24 e domenica 25 settembre, al Pala Mattioli di via Benedetto Dei, si svolgerà la festa dello sport “Sport in libertà”, una manifestazione aperta a tutti e volta a promuovere le discipline sportive del quartiere.

attività ed esibizioni

Numerose sono le attività sportive proposte, tra cui le arti marziali, il basket e il mini basket, il calcio storico fiorentino, l'equitazione e tanti altri ancora. A coloro che si iscriveranno presso la segreteria della manifestazione verrà consegnata gratuitamente una “card” che darà accesso a “prova lo sport” e che verrà timbrata a ogni sport sperimentato. 

il programma

La manifestazione “Sport in libertà”, per il giorno di sabato 24, intratterrà i partecipanti con numerose esibizioni a partire dalle 15.30 con il basket, alle 16 con i balli latino americani per giungere alle 18.30 con lo spettacolo di arti marziali e tango. Sarà allestita anche un'area benessere in cui i cittadini potranno rilassarsi con lezioni di fitness posturale, massaggi shiatsu, hatha yoga e altri.

Anche per il giorno seguente, domenica 25 settembre, lo sport e il divertimento saranno  protagonisti di una giornata piena di iniziative e impegni coinvolgenti. Ancora una volta saranno proposte esibizioni a partire dalle 15.30 con la scherma, che proseguiranno fino alle 17 con l'ultimo spettacolo di danza. Presente ancora un'area benessere e molte altre attività sportive. Sarà inoltre possibile accedere, gratuitamente, alla piscina Iti in via Caboto, in cui grandi e piccini potranno prendere parte a lezioni di nuoto.

lo spettacolo

La giornata di domenica 25 settembre si concluderà con uno spettacolo teatrale alle 18.15, a ingresso gratuito, promosso dalla compagnia Teatri d'imbarco dal titolo “La leggenda del pallavolista volante”. Uno spettacolo in cui lo sport si mescola con la quotidianità della vita di Andrea Zorzi, il pallavolista due volte campione del mondo e tre volte campione europeo con la Nazionale di Julio Velasco, che racconta la sua esperienza, insieme all'attrice Beatrice Visibelli. Uno spettacolo che – viene spiegato – vuole sottolineare lo spirito umano dello sport con ironia, filosofia e, a tratti, malinconia.

Al termine dell'esibizione si svolgeranno le premiazioni del premio “Villa Pallini”, dedicato alle eccellenze dello sport del quartiere 5.

La Fiorentina pareggia in rimonta a Udine

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La Fiorentina rimonta due volte l’Udinese e conquista un punto nella trasferta alla Dacia Arena. Gara non esaltante, vissuta senza grandi emozioni che, però, allunga la striscia positiva viola dopo la quinta di campionato. Beppe Iachini schiera la sua Udinese con Karnezis in porta; Heurtaux, Danilo, Felipe ed Alì Adnan in difesa. A centrocampo Kums è il vertice basso di un rombo completato da Badu, Kone e De Paul. In attacco tocca a Perica e Zapata. Paulo Sousa sceglie De Maio per sostituire Astori nel trio difensivo davanti a Tatarusanu completato da Rodriguez e Tomovic. A centrocampo Tello e Milic sono confermati sugli esterni, in mediana spazio a Sanchez e Badelj. In attacco Babacar è l’unica punta con Bernardeschi e Borja Valero a supporto.

 

Primo Tempo

 

Partita non particolarmente brillante ad inizio gara. Ritmi blandi e poche emozioni. Al 16’ è Zapata a far provare il primo brivido. Il giocatore di Iachini però non riesce a trovare lo specchio della porta su cross invitante di Kone. Al 26’ l’Udinese passa in vantaggio. Passaggio filtrante di De Paul per Zapata appostato al centro dell’area che segna l’1-0. I friulani vanno vicini al raddoppio dopo un minuto. Assist di De Paul per Zapata, ma l’attaccante calcia su Tatarusanu. Il pareggio viola arriva al 30’. Tello si lancia sulla destra e lascia partire un cross basso verso l’area bianconera, Babacar si avventa sul pallone e con uno splendido colpo di tacco supera Karnezis. E’ l’1-1. Al 34’ è bravo De Paul a fermare un Tello lanciato a rete. Al 43’ bella punizione di Bernardeschi ma Karnezis è devia corner. Al 44’ nuovo vantaggio dell’Udinese. Cross di De Paul dalla destra, Heurtaux non ci arriva, ma Danilo con un guizzo non sbaglia. E’ il 2-1 col quale si va al riposo.

 

Secondo Tempo

 

Non cambiano i ritmi ma la Fiorentina è più propositiva nella ripresa. Al 53’ cross di Milic verso il centro dell’area, Adnan tocca Babacar, per Mazzoleni è rigore: sul dischetto Federico Bernardeschi spiazza Karnezis per il 2-2. Al 58’ torna a farsi vedere Zapata che effettua un tiro di destro ma Tatarusanu para. Al 62’ è Sanchez a provarci con una conclusione al volo, il portiere dell'Udinese neutralizza senza problemi. Dopo due minuti è Adnan a provarci ma il suo tiro finisce ampiamente altro sulla traversa. Al 73’ buona occasione per De Paul anche se il suo tiro a giro non trova lo specchio della porta. All’84’ è Chiesa ad involarsi ed a far partire una conclusione potente che però finisce fuori. La partita finisce con la divisione della posta in palio.

 

L’allenatore

 

Recrimina Paulo Sousa a fine gara. “Abbiamo buttato via i primi trenta minuti ma le loro punte hanno lavorato molto bene. Abbiamo recuperato per due volte e questo è un ottimo segnale. Però non voglio più che succeda di buttare trenta minuti. Bisogna – aggiunge Sousa – sfruttare tutta la partita. Noi vogliamo migliorarci contro grandi squadre. L’Udinese aveva tanti giocatori dietro la linea della palla, non avevamo profondità offensiva. Manchiamo ancora nei cross laterali, ci stiamo lavorando. Anche oggi siamo stati troppo frenetici nell’ultimo passaggio”.