sabato, 2 Agosto 2025
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La Fiorentina, in campionato, non vince più al Franchi. Pari anche con la Samp

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La Fiorentina pareggia (1-1) contro la Sampdoria. Primo tempo dominato dai viola che sono andati in vantaggio con Bernardeschi, nella ripresa la Samp trova il pareggio con Muriel legittimando una sostanziale supremazia. Sousa sceglie Bernardeschi fra i trequartisti e riporta Borja Valero a centrocampo. In attacco Kalinic è supportato da Berna ed Ilicic. In difesa Tomovic  gioca con Salcedo e Milic. Nella Samp Marco Giampaolo schiera Bruno Fernandes come trequartista alle spalle di Muriel e Quagliarella. A centrocampo il trio Barreto-Torreira-Linetty davanti ai difensori Skriniar, Silvestre, Sala e Regini.

 

Primo Tempo

 

Fiorentina intraprendente fin dai primi minuti con una bella Samp che cerca sempre di trovare l’occasione da gol. Sono proprio i blucerchiati a rendersi pericolosi con Muriel al 20’ che però è impreciso nella conclusione. Al 37’ la Fiorentina passa in vantaggio. Traversone sulla destra di Bernardeschi, la palla rimbalza al centro dell’area di rigore e finisce alle spalle del portiere Puggioni. Il primo ad esultare è stato Astori che ha fatto velo sulla palla ma non l’ha toccata. Per lui, comunque, grande soddisfazione per la convocazione in Nazionale dopo l’infortunio di Barzagli. Al 42’ ci prova Tello ma il portiere genovese si oppone e blocca in due tempi. Si va al riposo con la Fiorentina avanti 1-0.

 

Secondo Tempo

 

La ripresa ha una svolta fin dal 46’ quando Giampaolo inserisce Praet al posto di Linetty. I blucerchiati si mostrano più scintillanti e mettono in serie difficoltà la Fiorentina. Subito Quagliarella impegna Tatarusanu che si salva a pugni chiusi. Al 56’ un assist di Regini arriva sulla testa di Muriel. L’attaccante anticipa Gonzalo Rodriguez ed incorna in rete per l’1-1. Muriel ci riprova al 69’ ma il tiro successivo di Quagliarella viene parato. Al 75’ la Fiorentina ha l’occasione per raddoppiare ma il colpo di testa di Gonzalo Rodriguez viene parato da Pughioni. Stessa sorte tocca ad Astori pochi minuti dopo. Nel recupero è Praet ad impegnare Tatarusanu. Finisce con la divisione della posta in palio.

 

L’allenatore

 

Paulo Sousa ha commentato così il pareggio. “Abbiamo fatto un primo tempo straordinario di intensità altissima, siamo sempre riusciti a raddoppiare e pressare. La partita del giovedì in Europa League di certo non ci agevola, abbiamo poco tempo per recuperare – aggiunge l’allenatore viola –  e molti viaggi da fare, è normale che si possa calare contro una squadra di qualità come la Sampdoria. Peccato per il risultato, ma la squadra c’era. Peccato anche per i fischi finali. L’unico rimpianto che continuo ad avere sono i due punti persi contro l’Atalanta, ma questa è la nostra strada”.

E a Firenze si radunano i fan di ”Amici miei”

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Sulle tracce degli “Amici miei”, per riscoprire i luoghi che furono il set per le riprese della serie cult di Mario Monicelli. Questo l’obiettivo del raduno dei fan dal titolo “Amici Miei – Alluvionati dentro”, in programma a Firenze sabato 5 novembre, con ritrovo alle 14.30 al Piazzale Michelangelo

L'iniziativa è stata organizzata proprio a ridosso dell’anniversario dei 50 anni dell’alluvione di Firenze del 1966, evento che fu raccontato attraverso alcune scene all’interno del secondo atto.

l'evento

L'evento è stato ideato e promosso dai curatori della pagina facebook “Conte Raffaello 'Lello' Mascetti” con la collaborazione dell'emittente Radio Firenze, che fino al 5 novembre riproporrà on air i dialoghi cult dei film, e dell'associazione di guide turistiche 'Tre passi per Firenze”, che condurrà i partecipanti per i luoghi che hanno fatto da scenario nelle storiche 'zingarate' dei quattro inseparabili amici.

Il tour

Al termine del tour – che passerà dallo storico Bar Necchi (abituale ritrovo per le partenze delle “zingarate”), alla stazione di Santa Maria Novella (teatro dei mitici schiaffoni ai passeggeri affacciati ai finestrini del treno), fino a giungere a Santo Spirito (luogo dell’ultimo congedo al Perozzi) –  al cinema Spazio Alfieri si terrà la proiezione dell'atto II della trilogia, non prima di aver degustato una 'birra Mascetti' per aperitivo.

Alla proiezione saranno presenti anche Enio Drovandi (il vigile nella scena del signor Becchi a Pisa) e Renato Cecchetto (alias Augusto Verdirame da Brescia) presenti entrambi nell'atto II di Amici Miei. Parteciperà all'evento anche l'assessore del Comune di Firenze con delega alle politiche giovanili Andrea Vannucci.

Firenze ricorda la sua grande alluvione, cinquant’anni dopo

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Il 4 novembre di cinquant’anni fa Firenze veniva devastata dall’alluvione. Oggi, mezzo secolo dopo, la città ricorda quel terribile momento della sua storia, con una serie di eventi e iniziative organizzati per l’occasione.

Gli Angeli del Fango

Tra questi, dalle 9 alle 10.30 è in programma un consiglio comunale straordinario alla presenza degli Angeli del Fango nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Poi, nello stesso luogo, dalle 10.30 alle 13 ci sarà il raduno degli stessi Angeli del Fango. Previsti un video da “Firenze novembre 1966” di Mario Carbone, i saluti di  Erasmo D'Angelis, Italiasicura, e del sindaco di Firenze Dario Nardella, la proiezione di un video dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, gli interventi di Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, e di John Phillips, Ambasciatore degli Stati Uniti Ambasciatore degli Stati Uniti presso la Repubblica italiana. Poi spazio alle testimonianze degli Angeli del Fango e a una video-intervista a Franco Zeffirelli (Rai).

Messa e deposizione della corona in Arno

Sempre in mattinata, alle 11.30 si terrà la Santa Messa in Santa Croce celebrata dal Cardinale Giuseppe Betori, mentre mezz’ora prima, alle 11, sarà svelata la lapide dedicata alle vittime in piazza Santa Croce. Dopo la Santa Messa (alle 13 circa), corteo fino a Ponte alle Grazie per la deposizione della corona in Arno in memoria delle vittime dell’alluvione.

Riapre il lungarno Torrigiani

Nel pomeriggio, alle 15 è in programma la cerimonia di ricollocazione del restauro dell’Ultima Cena di Vasari in Santa Croce, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che poi passerà anche da lungarno Torrigiani. Perché un evento tra gli eventi di questo 4 novembre è proprio la riapertura del lungarno, che avverrà alle 17, a distanza di poco più di 5 mesi dal crollo del 25 maggio scorso e dopo 35mila ore di lavoro senza interruzione, neppure a Ferragosto, la notte e i festivi. I cittadini potranno assistere alla riapertura del lungarno dal marciapiede, lato abitazioni.

la cerimonia ufficiale

Le celebrazioni per i 50 anni dall’alluvione proseguiranno poi alle 17, con la cerimonia ufficiale nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella. Sarà proiettato il video a cura di #ItaliaSicura – Presidenza del Consiglio dei Ministri sui lavori per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico del tratto fiorentino dell’Arno, e poi le immagini della città alluvionata riprese dai documentari video “Firenze novembre 1966” di Mario Carbone, restaurato per l’occasione.

E poi ancora interventi di testimonianza sui giorni dell’alluvione, tra cui quello di Giuseppe Betori. Intervento di chiusura del Presidente della Repubblica. Alle 18.30 proiezione della versione integrale, in anteprima mondiale, del documentario inedito “Firenze ’66 – Dopo l’alluvione”, un film di Enrico Pacciani prodotto da Alkermes e Sky Arte HD con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, la collaborazione dell’Archivio del Festival dei Popoli e realizzato nell’ambito del programma Sensi contemporanei per il cinema.

La fiaccolata

Le iniziative di questo 4 novembre andranno avanti anche in serata: alle 20.30 si terrà una fiaccolata dalla Basilica di San Miniato al Monte a piazza Santa Croce, in memoria di quella organizzata il 4 novembre del 1967, con ritrovo alle 20 e partenza alle 20.30. A conclusione, concerto dell’Orchesta Camera Fiorentina nella Basilica di Santa Croce.

Firenze ricorda la sua grande alluvione, cinquant’anni dopo

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Tante le iniziative in programma il 4 novembre 2016, mezzo secolo dopo la tragedia del 1966. In città anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli Angeli del Fango.

Fiorentina, vittoria e primato in Europa League

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Fiorentina senza particolari problemi contro uno Slovan Liberec decimato dagli infortuni. Tre gol e primato del girone J dopo quattro partite. La Fiorentina ha 10 punti, tre in più del sorprendente Qarabag che ha battuto il Salonicco fermo a quota 4, mentre i Cechi chiudono la classifica con un punto. Ilicic su rigore e Kalinic sbloccano la gara nel primo tempo, Cristoforo la chiude definitivamente nella ripresa, per un secco 3-0. E’ Federico Chiesa la sorpresa di Paulo Sousa. Il tecnico portoghese sceglie il giovane talento a centrocampo con Cristoforo, Sanchez e Borja Valero. In attacco Kalinic è supportato da Ilicic. In difesa De Maio fa coppia con Gonzalo Rodriguez. Lo Slovane Liberec è alle prese con diversi infortuni e schiera Markovic in attacco.

 

Primo Tempo

 

Fiorentina subito padrona del campo. Al 13’ Borja Valero serve Ilicic che sbaglia mira e colpisce in pieno il palo. Al 20’ si fanno vedere i giocatori cechi. Punizione di Bartl sul secondo palo, Folprecht arriva dalle retrovie e colpisce di stinco, palla di pochissimo alta sopra la traversa. Al 28’ la svolta della gara. Ilicic viene agganciato da Sukennik alle caviglie, l'arbitro assegna la massima punizione che lo stesso sloveno realizza. E’ l’1-0 per la Fiorentina. Lo Slovan è costretto a cambiare l’infortunato Hovorka con Nitriansky. Al 42’ clamorosa disattenzione di Coufal, Kalinic non perdona e sigla il 2-0.

 

Secondo Tempo

 

Nella ripresa la Fiorentina punta a controllare il vantaggio. Al 51’ Borja Valero tenta il tiro a sorpresa dai 25 metri: la palla sfiora la traversa e finisce fuori. Lo Slovan ci prova al 62’. Cross dalla destra di Vuch con Folprecht che colpisce di testa ma la palla finisce sul fondo. Al 72’ è Cristoforo, con un bel tiro da fuori, a fissare il punteggio sul 3-0. Il centrocampista, in prestito dal Siviglia, segna così il secondo gol in carriera, il primo in Italia. Il risultato permette ai viola di archiviare quasi aritmeticamente il discorso qualificazione e rimanere in testa al girone con tre punti di vantaggio sul Qarabag. Sarà sufficiente un pareggio nella prossima gara per qualificarsi al primo posto del girone e sperare così in un sorteggio benevolo.

 

L’allenatore

 

Soddisfatto, a fine gara, Paulo Sousa. “Stiamo dimostrando di avere la maturità per vincere questo tipo di partite. L’anno scorso siamo stati una sorpresa. Quest’anno alcuni giocatori sono arrivati tardi e abbiamo aspettato la fine del mercato per sistemare le nostre idee di gioco. E’ dall’Austria che stiamo lavorando con due punte, con diverse linee di profondità nel nostro gioco. Ilicic – aggiunge Sousa – è un giocatore fondamentale per noi, quando sta bene la squadra ha un rendimento alto. Dobbiamo continuare a crescere”.

Oratorio della Madonna della Querce, quella chiesa di campagna… in città

Svolti l’angolo e dietro il supermercato trovi un pezzo di storia, incastonato tra le strade e le case dell’Isolotto, alla periferia di Firenze: una “chiesa di campagna” in piena città, la prima del rione. È l’oratorio della Madonna della Querce, gioiello quattrocentesco sconosciuto ai più, che conserva suggestivi affreschi.

Adesso il portone dell’antico edificio di via Palazzo dei Diavoli torna a spalancarsi e cambia orario: non più il mercoledì mattina ma, dopo la sperimentazione nei weekend estivi e la chiusura di settembre, dal mese di ottobre è accessibile ogni sabato mattina, grazie ai volontari della parrocchia dell’Isolotto.

La storia dell’oratorio della Madonna della Querce

Ieri cappella privata, oggi “museo di periferia”. Le origini dell’oratorio risalgono alla metà del Quattrocento, quando la famiglia dei Mannelli, una delle più potenti in città, ne decise la costruzione proprio davanti alla villa-fattoria della nobile casata, che si trova ancora oggi dall’altra parte della strada.

Nel quindicesimo secolo l’Isolotto non era altro che una zona di orti e contadini. Questo punto di via Palazzo dei Diavoli era conosciuto come la località “La Querce”, da cui deriva il nome del luogo di culto. Con il passare dei secoli il quartiere è cresciuto intorno a questo pezzo di storia rinascimentale.

Prima chiesa dell’Isolotto e “cugina” della Cappella dei Pazzi

A testimoniarne il passato è lo stemma dei Mannelli, uno scudo con tre sciabole, visibile sulla facciata e all’interno della cappella, che per le sue proporzioni nasconde un “segreto”: la struttura può essere considerata la “cugina” della più famosa Cappella dei Pazzi, in centro.

La pianta ottagonale della cupola dell’Isolotto ricorda molto da vicino i canoni brunelleschiani  adottati in Santa Croce. L’aspetto di questa “chiesa di campagna” si è però modificato nel tempo: l’antico porticato che precedeva la cappella fu chiuso nel Seicento. Oggi, varcando l’ingresso, si possono ammirare gli affreschi del pittore fiorentino Paolo Schiavo, che nel 1460 ha realizzato anche la pala dell’Assunzione della Madonna oltre a un enigmatico San Francesco.

L’edificio, passato allo Stato nel 2001 e totalmente restaurato dieci anni fa, è ora affidato alla gestione della parrocchia dell’Isolotto.  L’oratorio della Madonna della Querce è stato la prima chiesa del nascente rione: in attesa della creazione dell’edificio consacrato in piazza dell’Isolotto, che nel 2017 compirà sessant’anni, questa minuta cappella ha ospitato le funzioni religiose.

Quando visitarla

Ancora oggi accoglie la Messa, che viene officiata ogni sabato mattina alle 9, lasciando poi spazio alla visita di questa perla d’arte “nascosta” fino a mezzogiorno.  L’ingresso è gratuito.

L’oratorio della Madonna della Querce

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All'Isolotto c'è chi la chiama la ''cappellina''. L’oratorio della Madonna della Querce è uno scrigno di storia, la prima chiesa del quartiere. Ora apre le sue porte al pubblico il sabato.

Foto: Il Reporter – GC

A Firenze 100 angeli del fango, ex allievi dei carabinieri

Furono allo stesso tempo alluvionati e soccorritori. Nel 1966 avevano tra i 18 e i 26 anni. Ai tempi i giovanissimi allievi della scuola Sottufficiali carabinieri di piazza Stazione non erano ancora pronti per il regolare servizio, ma furono in prima linea nel gestire l’emergenza causata dall’esondazione dell’Arno: salvarono vite, si incaricarono delle ronde anti-sciacallaggio, vigilarono sulla città.

50 anni dopo, cento di loro tornano a Firenze in occasione dell’anniversario dell’alluvione di Firenze per il primo raduno degli allievi del 59esimo corso della scuola.  A lanciare l’appello sono stati quattro veterani dell'Arma, guidati dall’ideatore e portavoce nazionale, Liberatore Francesco Memoli. In questo ritorno alle “origini” sono stati aiutati dall’Associazione Firenze Promuove, che dal 1994 cura le cerimonie annuali dell’alluvione.

“Ci siamo sentiti fiorentini anche noi”

“Nei precedenti decennali dell’Alluvione – ha dichiarato il coordinatore Liberatore Francesco Memoli – noi Allievi Sottufficiali di allora non siamo stati mai ricordati dalle Istituzioni e per questo, in vista del 50mo, quando ormai potrebbe essere l'ultima occasione per molti di noi, abbiamo sentito forte il desiderio di esserci, in quanto, avendo vissuto per un anno nella storica Scuola di Piazza Stazione, ci siamo sentiti fiorentini anche noi, sia pure pro tempore, e per questo siamo stati, e ci sentiamo, anche fiorentini alluvionati”.

Nel 1966 la scuola di piazza Stazione fu gravemente danneggiata e gli allievi sottufficiali rimasero senza provviste per giorni. “Abbiamo assicurato aiuto alla popolazione – prosegue Liberatore Francesco Memoli – vigilato sulla città, specialmente di notte, oltre a rimettere in sesto anche la stessa Scuola. Noi, torniamo a Firenze non da Sottufficiali, ma da allievi alluvionati, con la specifica intenzione di rivivere e rigustare quei momenti che abbiamo vissuto in maniera molta intensa”.

Dal tour turistico alle cerimonie ufficiali

Gli ex allievi arriveranno a Firenze il 3 novembre, saranno accompagnati in un giro turistico della città con tre bus a due piani. Parteciperanno alla cerimonia di omaggio al Monumento agli Angeli del Fango, in piazza Poggi.  Poi, il 4 novembre, prenderanno  parte a tutti gli eventi ufficiali del 50esimo anniversario. Infine sabato 5 gennaio torneranno a visitare il chiostro e gli stanzoni dell'edificio di piazza Stazione in cui vivevano nel 1966, che di recente è entrato a far parte del museo di Santa Maria Novella con il trasloco dei carabinieri nella nuova struttura di Castello.

“Sarà importante questo loro ritorno – ha dichiarato il Presidente di Firenze Promuove , Franco Mariani – perché servirà a mettere a fuoco che oltre all’esercito degli Angeli del Fango, già ricordati nel 30 e 40 anniversario, ci fu un vero e proprio esercito di soldati, carabinieri, avieri, che di stanza nel capoluogo toscano, sia per il servizio militare, sia per motivi di studio, da subito furono impegnati nell’aiuto dell’inerme popolazione. Nella mostra fotografica ufficiale organizzata dalla nostra Associazione, fino al 6 novembre visibile nell’atrio della Basilica della Santissima Annunziata, alcuni pannelli raccontano quanto da loro vissuto”.

Tutti di corsa per i parchi

C’è chi ha corso dall’Albereta fino al Ponte del Varlungo e poi su fino a quello di Verrazzano e chi ha camminato lungo l’Arno. Altri hanno scelto di passeggiare con l’amico a quattro zampe. Oltre 800 persone hanno partecipato nella mattinata di domenica 30 ottobre a “Corri nei nostri parchi”, la corsa-camminata organizzata per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione del parco dell’Albereta-Anconella e a quello di Bellariva, distrutti dall’uragano del primo agosto scorso.

L’iniziativa, organizzata dai Quartieri 2 e 3 di Firenze insieme a Run x You, ha permesso di raccogliere 4mila euro che andranno adesso ai polmoni verdi di Firenze sud.

Guarda il video della corsa

“Pianteremo nuovi alberi”

“Continuano gli interventi che mirano al recupero ed alla valorizzazione dei parchi devastati dall’uragano dll’anno scorso  – spiegano il presidente del quartiere 2 Michele Pierguidi ed il presidente del quartiere 3 Alfredo Esposito – questo l’appuntamento è un ulteriore tassello per cercare di tornare alla normalità. Abbiamo perso più di 1000 piante ma abbiamo un grande piano per piantare nuovi alberi nei prossimi mesi”.
 

Tutti di corsa per i parchi di Firenze sud

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Oltre 800 persone hanno partecipato alla corsa-camminata organizzata per raccogliere fondi in favore della ricostruzione del parco dell’Alberta-Anconella e per quello di Bellariva.

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