giovedì, 21 Agosto 2025
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Via 82 ceppaie, al loro posto nuovi alberi

Erano il ricordo di “vecchi” alberi, abbattuti perché malati o messi a dura prova dal maltempo come la potente tromba d’aria del primo agosto scorso. Ottantadue ceppaie sono state rimosse nel quartiere 2 durante  tre settimane di lavoro. Gli interventi dei boscaioli del Comune di Firenze si sono concentrati soprattutto in largo de Gasperi e viale Fanti, ma le opere sono state eseguite anche in viale Segni, viale Mazzini, viale Matteotti, piazza Oberdan, piazzale Donatello, piazza della Libertà, viale Don Minzoni, viale dei Mille, viale Malta, via Mannelli, viale Ugo Bassi, viale Duse, Varlungo e via del Rossellino.

Le ceppaie sono state eliminate grazie all’aiuto di una macchina speciale, che estirpa e macina le radici sollevando il terreno. L’investimento dell’amministrazione ammonta a 100mila euro.

Arriveranno nuove piante

“Abbiamo tolto le ceppaie – ha dichiarato l’assessore all’ambiente del Comune di Firenze Alessia Bettini –  contemporaneamente pianteremo, nel periodo vegetativo adatto, nuovi alberi secondo i programmi di tutela e arricchimento del verde pubblico che ci siamo dati per questo e i prossimi anni».

I luoghi del cuore più votati in Toscana

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Nella classifica (provvisoria) dei ''Luoghi del cuore'' del Fai, il castello di Sammezzano di Reggello si piazza davanti al Masso delle Fanciulle di Pomarance e alle livornesi Terme del Corallo

Pokémon GO, primo raduno fiorentino

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A caccia di Pokèmon in 50 ettari di verde. Venerdì 29 luglio il parco botanico  della Fattoria di Maiano (Fiesole) aprirà i battenti, a ingresso libero, per il primo raduno fiorentino di Pokémon GO, il gioco per smartphone diventato mania in pochi giorni anche in Italia dopo il lancio dell’app lo scorso 15 luglio.

Il raduno di Pokèmon Go a Firenze

Asini, cavalli e oche della fattoria, accanto agli animaletti (virtuali) creati nel 1995 dalla fantasia del giapponese Satoshi Tajiri e tornati oggi in voga grazie all’applicazione che sta spopolando negli Stati Uniti e in Europa. Le porte del parco botanico apriranno alle ore 18.00 per dare il via alla caccia.

“Noi da sempre preferiamo il reale al virtuale ma se questo gioco, diventato in pochi giorni così diffuso, crea nuove opportunità per conoscere e scoprire luoghi storici del nostro territorio ben venga.” Spiega la famiglia Miari Fulcis, titolare della Fattoria di Maiano. “Siamo molto curiosi di vedere come il mondo reale del nostro Parco botanico saprà integrarsi con la tecnologia di un gioco che si scopre così alleato di un patrimonio naturale che tutti devono aver l'occasione di apprezzare.”

Cos’è e come funziona Pokèmon go

Per chi ancora non lo conoscesse, Pokèmon Go è il fenomeno sociale delle ultime settimane. E' un videogioco sviluppato da Niantic e destinato agli smartphone Andrioid e a quelli Apple con sistema operativo iOS.

Il gioco sfrutta la realtà aumentata e la tecnologia Gps, basandosi sulle figure fittizie (i Pocket Monsters o, abbreviato Pokèmon) immaginate da Satoshi Tajiri. Dall’idea è nato prima un gioco per Gameboy, poi carte, fumetti e infine un cartone animato. Oggi è arrivata anche l’app che permette di dare la caccia a questi animaletti per le strade reali grazie a una mappa che ne indica la presenza in giro per la città.

Pokèmon Go a Firenze

Sul profilo Facebook della Fattoria di Maiano si trovano le informazioni sul raduno fiorentino di Pokèmon Go.

”Province verso il crack”: allarme dei sindacati

41 milioni di euro in meno per i “forzieri” delle Province toscane che di conseguenza andranno in dissesto finanziario con il blocco dei servizi, come il trasporto pubblico locale e la manutenzione stradale e degli edifici scolastici, mentre i lavoratori rischieranno lo stipendio.

Secondo Cgil, Cisl e Uil,  sarà questo lo scenario che si troveranno davanti i cittadini toscani, se il Decreto Enti Locali del Governo non verrà modificato. A Firenze i sindacati hanno deciso l’occupazione diurna a oltranza (con assemblea permanente) della Sala del Consiglio metropolitano in Palazzo Medici Riccardi.

I lavoratori occupano la Città metropolitana di Firenze

La misura è stata votata a maggioranza dai lavoratori durante l'assemblea nella sede della Città Metropolitana di Firenze, indetta dalla Rsu con Cgil-Cisl-Uil di categoria. “Un'azione motivata in primo luogo dai tagli alle Province contenuti nel Decreto Enti Locali, che assesta un nuovo durissimo colpo a questi enti già agonizzanti: lo scopo è difendere i servizi ai cittadini e i diritti e l'occupazione dei lavoratori”, spiegano le sigle sindacali.

Sempre secondo i sindacati, per i lavoratori delle Province e della Città metropolitana di Firenze  la diminuzione drastica di risorse comporterà il taglio di gran parte del salario accessorio e metterà a rischio anche lo stipendio, come già accade in realtà del Sud, dove per mesi non è stato erogato. Nella Città metropolitana di Firenze ci sono inoltre circa 60 precari ai quali scadrà il contratto a fine anno e, vista l'attuale situazione, non se lo vedranno rinnovare.

Venerdì giornata di mobilitazione in tutte le province toscane

Per venerdì 22 luglio, giornata nazionale di mobilitazione unitaria di Cgil-Cisl-Uil Funzioni pubbliche, sono state annunciate assemblee dei lavoratori in tutte le altre sedi delle Province della Toscana.

Alle assemblee sono stati invitati parlamentari dei territori, consiglieri regionali e sindaci a cui sarà chiesto di impegnarsi perché in sede di conversione del decreto vengano ridotti drasticamente i prelievi forzosi per le Province e le Città Metropolitane, così da evitare il dissesto di più della metà degli enti a livello nazionale.

Cgil, Cisl e Uil chiedono anche che vengano tolte per le Province e le Città Metropolitane tutte le sanzioni previste per lo sforamento del Patto di Stabilità 2015, comprese quelle che causano la drastica diminuzione del salario accessorio, e che vengano previste norme adeguate per poter rinnovare i contratti a tempo determinato.

Master e dottorati all’estero: voucher della Regione Toscana

Per i master e i dottorati all’estero arrivano i voucher della Regione Toscana dedicati l’alta formazione. Nell’ambito del  progetto Giovanisì per l’anno accademico 2016-207 sono stati stanziati 600mila euro: per i master sono destinati 460mila euro, per i dottorati 140mila euro.

Chi può richiedere i voucher in Toscana

Ai bandi, finanziati sul Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo 2014-2020 nell'ambito del progetto Giovanisì, possono partecipare giovani laureati under 35 che abbiano ottenuto la preammissione ad un master o ad un dottorato di ricerca all’estero. I giovani destinatari dei voucher dovranno essere residenti in Toscana e non aver fruito di voucher regionali con i precedenti bandi (2013 e 2015).

I corsi dovranno avere durata annuale o comunque rilasciare almeno 60 ECTS, essere full time e iniziare fra il primo luglio 2016 e il 30 aprile 2017 per concludersi con il rilascio del titolo entro il 30 aprile 2019 (master) o entro il 30 aprile 2021 (dottorato).

Master e dottorati all’estero: quanto può essere richiesto alla Regione Toscana

L'importo massimo che può essere richiesto è di 14mila euro per il master annuale, 17mila per il master biennale, 20mila per il dottorato. I costi rimborsati saranno quelli dell'iscrizione, le spese accessorie di soggiorno come viaggio e alloggio.

Quando escono i bandi per l’alta formazione di Giovanisì

La giunta regionale ha approvato la delibera il 19 luglio e la pubblicazione dei due bandi è prevista entro questo mese di luglio.

La valutazione delle domande avverrà in base a criteri coerenti con quanto richiesto dal comitato sorveglianza Fse (voto laurea, tempi di conseguimento, Isee), qualità e coerenza del progetto formativo e dell'ente erogante, coerenza del percorso prescelto con gli studi pregressi.

Sul sito di Giovanisì tutti gli ultimi aggiornamenti sui bandi per i voucher della Regione Toscana dedicati ai master e ai dottorati all’estero.

Ex carabinieri sorvegliano i giardini fiorentini (di notte)

Dal centro alla periferia. Da questa settimana i volontari dell’Associazione nazionale carabinieri, che raccoglie militari a riposo ma anche familiari di personale in servizio, “faranno la guardia” a 13  tra parchi e giardini pubblici di Firenze, dalle 21 a mezzanotte. Si va dal parco dell’Anconella a piazza Santa Maria Novella, fino alle aree verdi sparse in tutti i quartieri fiorentini.

Finora i volontari erano stati impiegati durante il giorno per garantire una presenza nel piazzale degli uffizi e in via Ricasoli. Il servizio nei giardini verrà effettuato da due volontari, in base a una convenzione siglata con il Comune di Firenze.

Dove saranno in servizio

Le zone sono state individuate sulla base delle segnalazioni arrivate alla Polizia Municipale. Nel Quartiere 1 piazza Santa Maria Novella; nel Quartiere 2 l’area verde di via Pasquali e i giardini di via Salvi Cristiani; nel Quartiere 3 via Reims (di fronte al Teatro) e il Parco dell’Anconella; nel Quartiere 4 le aree verdi di via del Caravaggio, via Bugiardini e Case Nuove; nel Quartiere 5 quelle di via Castelnuovo Tedesco, via Respighi, piazza delle Medaglie d'Oro, via Locchi/ via delle Panche e viale Gori/via dei Caccini.

La collaborazione con l'Associazione nazionale carabinieri

In futuro il servizio potrà essere modificato in base alle esigenze. “La presenza di persone in divisa aumenta la percezione di sicurezza, sono un punto di riferimento per informazioni e segnalazioni e svolgono una fondamentale funzione di deterrenza nei confronti dei malintenzionati o semplicemente di persone che con il loro comportamento disturbano i cittadini e ledono il decoro della città”, ha commentato l’assessore alla sicurezza urbana del Comune di Firenze Federico Gianassi.

 

Puccini, tutto il festival in un libro

Puccini e la sua terra, cronache di un festival controverso. È questa la filosofia con cui Niclo Vitelli, ex dirigente del Pci versiliese ed ex presidente del festival di Torre del Lago, racconta la storia del festival pucciniano negli anni di Bussotti, Ferrero, Alberti e Giacchieri.

“Un bel dì vedremo. Il festival di Giacomo Puccini, cronache di un'incompiuta”, è questo il titolo del libro che sarà presentato a Firenze mercoledì 20 alle 17, nella Sala del Gonfalone del Consiglio Regionale della Toscana, in Via Cavour 4. Insieme all'autore, sarà presente il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, l’assessore alla cultura e vicepresidente della Regione Monica Barni, l’editorialista del Corriere Fiorentino Franco Camarlinghi e Alberto Paloscia musicologo e direttore artistico della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, insieme al maestro Sylvano Bussotti.

Il libro, la storia

Il libro, pubblicato da Firenze Leonardo Edizioni, racconta il periodo d’oro del Festival di Torre del Lago, le sue premesse, il controverso epilogo e i possibili sviluppi futuri.
Il suo autore, ex dirigente del PCI versiliese per molti anni ed ex presidente dello stesso festival, affronta numerosi temi e dà un contributo essenziale per ricostruire le vicende di questo importantissimo evento culturale e musicale raccontando gli anni di Bussotti, Ferrero, Alberti e Giacchieri.

Nascita, crescita e declino di un appuntamento

Dalla nascita del Festival, nel 1979, alla trasformazione della vecchia stagione lirica, fino allo sviluppo dell’idea e il contesto politico istituzionale nei sette anni di Bussotti e subito dopo, tra conservatorismo, contraddizioni e tentativi d’innovazione, e infine il forse inevitabile declino. Nel corso del racconto vengono aperte numerose finestre per approfondire argomenti di ordine strettamente politico, narrati con un punto di vista quanto meno originale: il Pci e la realtà locale di Viareggio, il Pci e Giacomo Puccini, il rapporto del partito con la cultura, gli intellettuali, l’omosessualità.

E ancora: come nasce e si sviluppa a Viareggio il dualismo psicosociale, con un’analisi dello sviluppo della città; l’organizzazione delle attività musicali e le esigenze di riforma; il default economico finanziario di Viareggio con le conseguenti difficoltà a mantenere le attività di Festival; i punti alti della stagione del Festival e le contraddizioni; l’apertura di un dibattito sul futuro di Viareggio e su un Festival internazionale per Puccini.

“Questo libro racconta una visione – ha commentato il maestro Lorenzo Ferrero – e una occasione mancata, forse perché una serie di circostanze non erano mature, o forse perché non erano maturi alcuni protagonisti. Non è la storia di un festival, ma di un progetto più ampio di interazione fra cultura, ambiente e turismo. Cose scontate oggi, purtroppo non allora. Cose avvenute con successo altrove, ma non qui. Parafrasando Carmelo Bene, in questo libro ci sono quelli che hanno visto la Madonna, e quelli che non hanno voluto vederla. È la storia degli uni e degli altri. Forse può ancora insegnare qualcosa, perché il potenziale è ancora tutto lì. Basta che qualcuno raccolga il testimone”.
 

 

Uffizi aperti per Ferragosto

La Galleria degli Uffizi di Firenze sarà aperta per il Ferragosto 2016. Quest’anno il 15 agosto cade infatti di lunedì, giorno della settimana in cui tradizionalmente i musei statali di Firenze sono “a riposo”.

La direzione delle Gallerie degli Uffizi ha comunicato di aver raggiunto un accordo con le rappresentaze sindacali per garantire l'apertura anche in questo giorno festivo.

Uffizi a Ferragosto, gli orari

A Ferragosto quindi apertura straordinaria per gli Uffizi , con il consueto orario dalle 8.15 alle 18.50. L’ingresso al museo sarà a pagamento ed è già possibile prenotare la vista sul sito ufficiale degli Uffizi oppure chiamando il numero telefonico di Firenze Musei (055-294883). L’ultimo ingresso prenotabile è alle ore 16.45.

A Firenze le sculture di Park Eun Sun

Piazza Pitti, Palazzo Vecchio, San Miniato al Monte, Giardino delle Rose, Piazzale Michelangelo e l’aeroporto di Firenze. Sono questi i sei luoghi che dal 20 luglio al 18 settembre 2016 ospitano le sculture dell’artista coreano Park Eun Sun, che vive e lavora a Pietrasanta (Lucca).

Steli, parallelepipedi e sfere realizzate in marmo bicromo, che richiamano lo stile romanico molto diffuso in Toscana, ma anche simbolo dello Yin e dello Yang nella ricerca del perfetto equilibrio. Le sculture di Park Eun Sun sono un emblema di essenzialità ed eleganza, una sintesi tra lo stile orientale e la tradizione italiana.

Il dono alla città

L'artista donerà alla città la sua opera  “Colonna infinita accrescimento II”, che per questa mostra è stata collocata vicino alla basilica di San Miniato al Monte. Nel resto della città prendono posto altri 13 lavori di Park Eun Sun.

La frattura che percorre ogni creazione in modo più o meno evidente è talvolta interpretata come simbolo di “intima fragilità”, ma lo scultore coreano suggerisce di leggerla anche “come un atto rigenerativo che consente di far emergere la parte più nascosta della materia”, affermando inoltre che “le spaccature rispecchiano i pensieri, le nevrosi, le paure, la rabbia, ed appaiono comunque come un segno concreto di vitalità”.

Dove vedere le sculture di Park Eun Sun a Firenze

Al Piazzale Michelangelo hanno preso posto tre grandi colonne che si stagliano sul panorama di Firenze: si tratta delle opere intitolate “Colonna accrescimento infinito”, “Duplicazione continua” e “Infinita colonna”. Al Ristorante La Loggia, sempre al piazzale, sono presenti le opere “Duplicazione continua”, “Colonna accrescimento infinito IV” e “Colonna accrescimento infinito V”.

Al Giardino delle Rose è visibile “Collegamento tra cubi e sfere II”, mentre nel Cortile dei Leoni di Palazzo Vecchio è possibile ammirare “Moderazione 41” e “Moderazione 50”; Piazza Pitti ospita “Due sfere” e “Generazione II”, e l’Aeroporto Vespucci “Duplicazione II” e “Simmetria combinata”. Infine, davanti alla Basilica di San Miniato al Monte è stata collocata come detto l'opera “Colonna infinita accrescimento II”, una colonna che presenta una profonda frattura.

“Sono lieto – commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella – di accogliere in città il maestro Park Eun Sun, una presenza che conferma il fatto che all’interno della nostra Estate Fiorentina trovino casa forme diverse di arte contemporanea e che ben si inserisce nei luoghi culturali cittadini più prestigiosi”.

Agricoltura: in Toscana 2 bandi per finanziare gli investimenti

Sul piatto ci sono 28 milioni e mezzo di euro. Sono stati pubblicati online due bandi della Regione Toscana per sostenere gli investimenti nelle imprese agricole, da quelle condotte da giovani, fino alle aziende che si trovano in territori montani o che portano avanti progetti educativi o sociali, destinati per esempio a diversamente abili e anziani.

Presto, con la pubblicazione anche sul Bollettino unico della Regione, sarà possibile presentare le domande. In Toscana sono 20mila gli imprenditori agricoli attivi.

Bando per giovani agricoltori in Toscana 2016 (ma non solo)

Il primo bando è da 25 milioni di euro ed è legato a Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. I fondi serviranno a finanziare investimenti nelle attività di produzione, allevamento, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, allo scopo di migliorare la redditività e la competitività delle aziende agricole e favorire il ricorso alle energie rinnovabili.

I contributi maggiori andranno soprattutto alle aziende con più occupati e a chi attiverà un maggior numero di tirocini. I finanziamenti potranno arrivare fino a 350mila euro per quelle imprese che hanno più di 6 dipendenti e si impegnano ad attivare almeno due tirocini.

Il contributo concesso dalla Regione è il 40% dell’investimento previsto, ma può arrivare al 60% se la domanda è presentata da giovani imprenditori agricoli e se l’azienda ricade completamente in zone montane.

Finanziamenti per agriturismo e per l’efficienza energetica

Il secondo bando invece mette a disposizione 3 milioni e mezzo di euro per la diversificazione aziendale, per le attività necessarie per la crescita, l’occupazione e lo sviluppo sostenibile nelle zone rurali e per contribuire a migliorare l’equilibrio territoriale, sia in termini economici che sociali.

In particolare questo bando mira a sostenere lo sviluppo dell’attività di agriturismo e la conseguente attività di ristorazione. Verranno concessi contributi anche per progetti dedicati all’efficienza energetica, allo sviluppo di attività educative e didattiche, ad attività sociali e di servizio, incluse l’assistenza all’infanzia, agli anziani, alle persone con disabilità o svantaggio, ma anche a chi investe nelle attività di svago, ricreative, sportive e legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche.

Il finanziamento concesso dalla Regione è pari al 40% dell’investimento, ma può arrivare al 50% se l’azienda ricade completamente in zone montane.

Psr 2016: le date per le domande e le scandenze

Sul sito della Regione dedicato al Psr (il programma di sviluppo rurale) si possono già consultare i due bandi bandi per l’agricoltura. Le domande per accedere ai finanziamenti regionali potranno essere presentate dal 28 luglio 2016 (il giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino  unico della Regione Toscana). La scadenza è fissata per il 31 ottobre 2016.