mercoledì, 20 Agosto 2025
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EatPrato: mortadella, cantucci & co Un week end all’insegna del gusto

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Un weekend per celebrare e assaporare il meglio della produzione enogastronomica pratese, dalla mortadella con l’alchermes al pane con la farina macinata a pietra, fino ai biscotti originali, il vermouth e i vini di Carmignano: dal 17 al 19 giugno 2016 va in scena EatPrato, kermesse organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Associazione Strada dei Vini di Carmignano e dei Sapori Tipici Pratesi e la partecipazione dei principali Consorzi e associazioni di tutela del territorio.

Il meglio della cucina partese

Cooking show, degustazioni e laboratori del gusto animeranno piazza del Comune e i ristoranti di Prato per tutto il weekend, mentre durante la settimana precedente alcuni degli chef più rinomati di Firenze proporranno menu e piatti studiati ad hoc con i prodotti pratesi. Ma la sfida è anche online: 20 tra le foodblogger più seguite d’Italia hanno già cominciato a misurarsi con farina, biscotti e mortadella, alla ricerca della ricetta perfetta in grado di esaltare la tradizione culinaria pratese con innovazione creativa. Le tre ricette finaliste del foodcontest saranno protagoniste di uno degli svariati cooking show in piazza del Comune, sabato 18 alle ore 18.

Da Cosimo III dei Medici ad oggi

Si preannuncia ricchissimo il programma di “EatPrato”, a cui l’assessore Daniela Toccafondi affida il compito di promuovere il territorio pratese, anche dal punto di vista turistico. Sono passati 300 anni da quando il Granduca Cosimo III de’Medici (nel 1716) indicò Carmignano come una delle quattro zone a vocazione viticola del Granducato di Toscana. Da allora Prato ha espresso numerose eccellenze nel campo enogastronomico: per questo il Comune di Prato ha dato vita a un progetto di valorizzazione dei prodotti, la nascita di un marchio che ne rafforzi l’identità, una campagna di promozione nazionale e un evento nel centro della città. Protagoniste le eccellenze pratesi, dalla “Mortadella di Prato” al vermouth e i vini di “Carmignano” e poi ancora i biscotti e il pane Gran Prato, senza dimenticare le tante altre specialità.

Il programma

Si comincia venerdì 17 alle ore 18 con la lectio magistralis di Aldo Fiordelli, critico enogastronomico, dedicata ai 300 anni del Carmignano. Nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 giugno Consorzi e Associazioni allestiranno un vero e proprio “villaggio del gusto” in piazza del Comune, dove assaggiare tutte le prelibatezze del territorio (a partire dalle 17.30). Dalle 18 alle 21 andranno in scena i cooking show condotti da Luca Managlia con i ristoratori pratesi.
 
Tre i laboratori sensoriali in programma al Giardino Buonamici sabato 18: alle ore 16 un percorso sulla panzanella dedicato ai bambini, a cura del Centro Educazione al Gusto, mentre per i grandi in contemporanea si svolgerà una degustazione guidata dei vini di Carmignano, in collaborazione con l’AIS delegazione di Prato. A seguire, alle 17.30, laboratorio del gusto sulla Mortadella di Prato, a cura di Slow Food.

Il paradiso dei food blogger

Sempre sabato 18 alle ore 18 in piazza del Comune si potrà assistere alla preparazione in diretta delle tre ricette finaliste del food-contest che ha coinvolto 20 cook-star nostrane (19 donne più un uomo). Blogger di cucina e di viaggio saranno coccolati per tutto il weekend: previsto un tour tra cantine e aziende produttrici, con pausa pranzo nella Tenuta di Artimino. Ma anche i visitatori “comuni” avranno modo di entrare in contatto diretto con i produttori, nonché di ammirare monumenti, affreschi e terrazzi panoramici.
 
Non solo: per tutta la durata della kermesse ristoranti, enoteche e bistrot di Prato proporranno menu speciali e aperitivi gourmet a base di specialità pratesi. Tra coloro che hanno aderito all’iniziativa: il wine bar Le Barrique, il bar enoteca Lo Schiaccino, i ristoranti Le Fontanelle, Razmataz, Logli, Lo Scoglio, La Limonaia di Villa Rospigliosi, il vegetariano Yop e infine il Capriolo, Le Garage Bistrot, Megabono. Questi ultimi tre saranno inoltre protagonisti di altrettanti cooking show.

Piatti pratesi in trasferta
 

Sul fronte fiorentino a raccogliere il guanto di sfida sono stati alcuni tra gli chef più rinomati, che durante la settimana precedente EatPrato si cimenteranno con le specialità della città “rivale” di Firenze. Marco Stabile porterà un piatto made in Prato nel suo Ora d’Aria a pochi passi dal Ponte Vecchio, così come Filippo Saporito a La Leggenda dei Frati sull’Erta Canina, Luca Cai al Magazzino di Piazza della Passera e Matteo Fantini da IO – Osteria Personale a San Frediano. Paolo Gori della storica trattoria Da Burde proporrà invece un intero menu a base di prodotti pratesi in trasferta a L'Osteria di Sopra presso Eataly Firenze, in via Martelli: Mortadella tiepida e mostarda di fichi per cominciare, i classici Sedani ripieni per proseguire, Peposo di Razza Calvana, Peschine per dessert. In abbinamento sei etichette di Carmignano, tra cui un vinsanto.

Per tutto il mese di giugno da Konnubio in via dei Conti si potrà assaggiare il tortello ripieno di Mortadella di Prato con crema di pistacchio, accompagnato da uno shottino di Americano al vermouth. La Mortadella di Prato sarà inoltre regina della pizza di Santarpia, in largo Annigoni. Fuoriporta i sapori pratesi si potranno gustare a La Tenda Rossa di Cerbaia, San Casciano Val di Pesa.
 
 

Cosa cambia con i lavori al sottopasso Talenti

La chiusura delle due corsie di viale Talenti in entrata città è già scattata, dal 13 giugno toccherà anche alla tramvia: il servizio della linea 1 sarà interrotto tra le fermate di Arcipressi e Batoni per consentire i lavori alla parete del sottopasso di viale Talenti che costeggia i binari di Sirio.

Dai monitoraggi effettuati è risultato infatti che il muro ha problemi di stabilità e che i lavori di messa in sicurezza non sono più rinviabili. Già nel 2013 la parete gemella, quella che si trova accanto alla corsia auto, ha avuto problemi analoghi, costringendo a uno stop della circolazione dei veicoli per un intervento di urgenza.

Lavori al sottopasso Talenti, cosa cambia per chi viaggia in tram

Per tre mesi, fino al 13 settembre 2016, la linea 1 della tramvia lascerà i passeggeri che provengono da Scandicci ad Arcipressi e quelli che arrivano dal centro, in piazza Batoni. Una navetta bus collegherà queste due fermate, mentre le linee Ataf 9, 77 e 78 saranno estese per servire le zone circostanti. Nella video intervista de Il Reporter il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni fa il punto sulle modifiche.

Vigileremo quotidianamente sull’andamento del cantiere di concerto con l’Amministrazione e l’assestamento della circolazione dopo l’avvio dei lavori in modo poter introdurre, se necessari, aggiustamenti in corso d’opera”, precisa infine Dormentoni.

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Cosa cambia con i lavori al sottopasso Talenti

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3 mesi di cantieri con tramvia interrotta e 2 corsie auto chiuse. Navetta, bus e mappe.

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3 mesi di cantieri con tramvia interrotta e 2 corsie auto chiuse. Navetta, bus e mappe: il presidente del Q4 Dormentoni stila la guida per chi usa i mezzi pubblici

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Arena estiva (gratis) in SS Annunziata

Spazio ai film sotto le stelle in piazza Santissima Annunziata. Nel cartellone dell'Estate Fiorentina 2016, dall'11 giugno al 9 luglio nella piazza si terrà la nuova edizione di Apriti Cinema!, arena cinematografica estiva curata dall'Associazione Quelli dell'Alfieri in collaborazione con Quelli della Compagnia.

28 film

In programma 28 film proposti dai festival della 50 Giorni, Primavera Orientale, Premio Fiesole ai Maestri del Cinema, Festival del Viaggio, Balkan Florence Express, Fashion Film Festival Milano, a cui si aggiunge la serata-evento organizzata con il British Council, per le celebrazioni shakespeariane. Tutti i film sono in versione originale, sottotitolata in italiano, e inizieranno alle 21.30, a ingresso libero.

la piazza

“Una piazza bellissima che anche quest’anno diventa vero e proprio teatro cinematografico en plein air – ha sottolineato Tommaso Sacchi, curatore dell’Estate fiorentina, che ha presentato la rassegna insieme, tra gli altri, a Stefania Ippoliti, responsabile Area Cinema FST – con la conferma che la formula, giunta ormai alla quinta edizione, piace e cresce costantemente”.

il nuovo museo degli Innocenti

In occasione di “Apriti Cinema!”, il nuovo museo degli Innocenti, che sta per riaprire al pubblico, prolungherà l’orario di apertura l’1 e l’8 luglio, con un biglietto ridotto dalle 19.

Modartech, ”sfilano” i 70 anni di Vespa

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Sono circa sessanta i capi donna che hanno sfilato ieri sera a Pontedera nell’ambito del Final Work dei giovani designer dell'Istituto Modartech, centro di eccellenza e tra le maggiori scuole in Italia per la formazione professionale nel settore Moda e Comunicazione.

la kermesse

La kermesse si è svolta presso la nuova sede dell’istituto, inaugurata nel gennaio scorso, e negli spazi dell’adiacente Museo Piaggio, ed è stata organizzata in collaborazione con il Comune di Pontedera, Vespa e la Fondazione Piaggio.

In un connubio tra suggestioni della “dolce vita”, tecnologia, design e sostenibilità, moderne “rider 3.0” sono scese in passerella per un omaggio ai primi 70 anni di Vespa, nata nel 1946 e diventata, grazie agli oltre 18 milioni di esemplari diffusi in tutto il mondo, un’icona del design italiano.

il percorso formativo

Protagonisti della serata e artefici delle creazioni le ragazze e i ragazzi che stanno studiando o si stanno diplomando presso l'Istituto, coinvolti in un percorso formativo incentrato su creatività, sartorialità, sperimentazione tecnologica e attenzione al prodotto. “Il punto di forza di questi ragazzi – spiega Alessandro Bertini, direttore di Modartech – è la capacità di realizzare i capi, calzature e accessori che hanno ideato. La didattica formativa laboratoriale, che rispecchia metodi e strumentazioni aziendali, consente agli studenti di avere una marcia in più, e unita alle attività di placement che l’Istituto svolge per ogni singolo allievo, permette al 90% dei nostri diplomati di essere inserito nel mercato del lavoro entro sei mesi dalla fine degli studi”.

la sfilata

Alla sfilata hanno assistito giornalisti, fashion blogger, rappresentanti delle istituzioni e un nutrito parterre di aziende con cui la scuola ha avviato collaborazioni e sinergie proficue, tra cui Giorgio Armani Operation, Diesel, Fendi, Liu Jo, Gucci, Max Mara, Ferragamo, Piaggio, Bulgari, Ariete – Gruppo De Longhi, Valentino, Marina Rinaldi, Cafè Noir, Monnalisa.

“La sostenibilità è una delle chiavi del percorso formativo dell’Istituto – aggiunge Alessandra Carta, direttore creativo di Modartech – per questo abbiamo fornitori che abbracciano il progetto Save the water, utilizziamo zip senza nichel e attingiamo ai magazzini dei tessutai andando alla ricerca di scampoli preziosi. Il tutto per contrastare la politica dello spreco. Da questo punto di vista siamo molto fortunati perché l’indotto della Valdera ci consente di attingere alle materie prime fornite da aziende d’eccellenza. Grazie allo straordinario territorio che la circonda, la scuola riesce ad avere una filiera cortissima. Credo sia proprio questa la nuova frontiera del lusso. Il lusso del km zero, dove lo studente tocca con mano ogni step della fase produttiva acquisendo non solo grande consapevolezza ma anche capacità critica”.

I partecipanti alla serata hanno potuto apprezzare anche installazioni statiche dedicate al tema dell'acqua e a tele di modellistica e alcuni progetti creativi ispirati a Vespa, ospitati nella sede di Modartech, oltre all'esposizione di alcuni modelli storici di Vespa e il treno in acciaio realizzato dalla Piaggio prima della II Guerra mondiale.

le creazioni

A realizzare le creazioni sono stati gli studenti del Corso Fashion Technology e Modellista CAD Abbigliamento (sfilata ed esposizione statica di tele con cartamodelli), il Corso Design e Progettazione della Moda 2° anno, il Corso Web & Graphic Design e il Corso Grafica Pubblicitaria (creative project “Vespa style” e sfilata), il Corso Design e Progettazione della Moda 3° anno (sfilata con ispirazione moderno Vespa rider e tessuti e lavorazioni hi-tech con interventi di alta artigianalità), oltre a un gruppo di tre studentesse indiane arrivate dalla School of Fashion Technology di Pune impegnate in tre mesi di stage di specializzazione post laurea in Fashion Design e Modellistica.

L'iniziativa si è svolta con il patrocinio di Camera Regionale della Moda Italiana, CNA Firenze, CNA Pisa, Unione dei Comuni della Valdera e con l’ausilio di numerosi partner tecnici, tra cui, ad esempio, Italtessil e Esanastri che rappresentano esempi di eccellenze produttive del territorio.

Modartech, a Pontedera il Final Work ispirato ai 70 anni di Vespa

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Sono circa sessanta i capi donna che hanno sfilato a Pontedera nell’ambito del Final Work dei giovani designer dell'Istituto Modartech, centro di eccellenza e tra le maggiori scuole in Italia per la formazione professionale nel settore Moda e Comunicazione. In un connubio tra suggestioni della “dolce vita”, tecnologia, design e sostenibilità, moderne “rider 3.0” sono scese in passerella per un omaggio ai primi 70 anni di Vespa, nata nel 1946 e diventataun’icona del design italiano.

Sole nello gnomone del Duomo, quando vederlo

Era il 1475 quando un matematico fiorentino, Paolo Dal Pozzo Toscanelli, installa nel Duomo di Firenze il più grande gnomone al mondo, con i suoi 90 metri di altezza. Progettato per misurare la posizione del Sole in cielo e determinare la durata dell’anno solare, lo gnomone è il più antico e diffuso strumento astronomico.

il passaggio del sole

Grazie all’Opera di Santa Maria del Fiore e al Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia, anche quest’anno sarà possibile assistere all’emozionante passaggio del sole nello gnomone del Duomo di Firenze. Uno spettacolo unico al mondo, con i raggi del sole che scenderanno attraverso la Cupola del Brunelleschi per formare un’immagine del disco solare che andrà a sovrapporsi perfettamente a quella posta sul pavimento del Duomo.

quando vederlo

Il fenomeno sarà visibile al pubblico nei giorni 9, 16, 17, 21 e 25 giugno, dalle ore 12.30 alle 13.30, nella cappella della Croce, a sinistra dell’Altare Maggiore. Quest’anno, per la prima volta, nella data del 17 giugno, la spiegazione sarà fatta in lingua inglese. L’iniziativa, che si svolgerà anche in caso di cielo coperto – viene spiegato – è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. E’ consigliata la prenotazione scrivendo a: [email protected].

lo gnomone

Lo gnomone della Cattedrale di Firenze funzionerà regolarmente fino agli inizi del 1500, quando per la preoccupazione di eventuali cedimenti della Cupola del Brunelleschi inizierà a essere utilizzato, impropriamente, per monitorare la stabilità della chiesa. Sarà solo tre secoli dopo, nel 1754, che un grande personaggio del tempo, matematico alla corte granducale, il gesuita Leonardo Ximenes, riporterà lo gnomone della Cattedrale di Firenze alla sua funzione originale.

Lo gnomone, il cui nome deriva dal greco “indicatore”, è di solito un palo, una colonna o un obelisco la cui ombra permette di misurare la posizione del sole nel cielo, ma può anche essere, come nel caso del Duomo di Firenze, un foro praticato nella parete di un ambiente oscurato, che produce all’interno l’immagine del disco solare.

Nella Cattedrale

Nella Cattedrale di Firenze il foro gnomonico è stato realizzato con una tavoletta di bronzo (la bronzina) recante un'apertura centrale di un paio di centimetri di diametro e posta orizzontalmente all'interno della finestra meridionale del tamburo della Cupola, a 90 metri di altezza dal pavimento. L'altezza dello gnomone è tale che i raggi del Sole, passanti per il foro, colpiscono il pavimento della chiesa solo dalla fine di maggio alla fine di luglio e per pochi minuti prima e dopo mezzogiorno.

In questo periodo l'immagine solare si forma sul pavimento della Cappella della Croce, a sinistra dell'Altare maggiore, dove si trovano, sotto la protezione di lastre di ottone, una linea meridiana finemente graduata e due marmi circolari, uno dentro l'altro, che funzionano da contrassegni solstiziali. Il maggiore, con un diametro di circa 90 centimetri, ha le stesse dimensioni dell'immagine solare al solstizio d'estate.

Rischio sismico, piccoli architetti alla prova

Una manciata di cannucce per riprodurre il movimento delle onde sismiche. Pannelli interattivi per imparare i comportamenti corretti da adottare in caso di terremoto. E ancora, mattoni di spugna e plastici interamente realizzati dai bambini per testare – come veri architetti – i materiali e le tecniche di costruzioni migliori per avere case a prova di rischio di sismico.

prevenzione anti-sismica

Imparare – giocando – le regole e le buone pratiche della prevenzione anti-sismica. E' questo l’obiettivo con cui domani, mercoledì 8 giugno a partire dalle 9.30, oltre sessanta bambini delle scuole di Sesto Fiorentino varcheranno la soglia della Palazzina Reale di Santa Maria Novella, pronti a partecipare all’iniziativa dell’Ordine e della Fondazione degli architetti di Firenze dal titolo “Architetto per un giorno”.

Una mattinata intera di lezioni interattive e laboratori pratici dedicati al rischio sismico che chiude il ciclo di incontri che gli architetti, in collaborazione con la Protezione civile e con il Comune di Firenze, durante tutto l’anno scolastico hanno svolto nelle scuole del territorio fiorentino coinvolgendo circa 500 bambini: 300 con il progetto “Scuola sicura insieme” nelle classi IV delle elementari di Sesto Fiorentino; 200 in quelle di Firenze, grazie al progetto “Le chiavi della città”. E domani saranno presenti anche 10 bambini del centro polivalente di socializzazione per giovani disabili “Felicittà” di Sesto.

le lezioni

In particolare, a condurre le lezioni nelle scuole sono gli architetti della Commissione “Emergenza sismica”, con l’apposito gruppo di lavoro “Consapevolezza del rischio”. Gli stessi che terranno le fila della giornata di domani, con workshop e molte attività, dopo i saluti dei presidenti dell’Ordine e della Fondazione degli architetti, Egidio Raimondi e Tommaso Rossi Fioravanti, il delegato alla Protezione civile di Anci Toscana Paolo Masetti, il comandante della Polizia municipale di Sesto Fiorentino Paolo Bagnoli e un delegato della Protezione civile della Città metropolitana, che consegneranno agli scolari un attestato speciale di “architetti per un giorno”.

“Durante le lezioni – dice Maria Antonietta Tarantino della Commissione “Emergenza sismica” dell’Ordine – partiamo dall'analisi di cosa è un terremoto e quando si verifica, spieghiamo le scale di misura dei sismi interagendo con gli alunni attraverso il gioco ed esempi pratici. Dopo aver spiegato cosa si intende per rischio sismico, con il supporto di modellini che riproducono schematicamente case in muratura e in cemento armato, vengono affrontati e illustrati gli effetti sugli edifici. Grande importanza, infine, è data ai comportamenti da tenere se si dovesse verificare un sisma”.

casa anti-sismica

Ogni classe, al termine delle lezioni, presenta un plastico di una casa anti-sismica, ideandola dalla a alla zeta, dal disegno fino ai materiali da impiegare. I modellini e i progetti di studio vengono realizzati dai bambini e saranno esposti durante l’iniziativa in Palazzina. “È venuta fuori una vera e propria città ‘sicura’ che ci ha stupito positivamente – dice il presidente dell’Ordine Egidio Raimondi -. Alcuni bambini hanno utilizzato dissipatori per disperdere l’energia del sisma, materiali innovativi, accortezze progettuali che ci fanno ben sperare per il futuro e che sono un’ulteriore testimonianza dell’attenzione che le classi coinvolte hanno prestato alle lezioni. Iniziative da replicare ed estendere per formare i cittadini di domani con la cultura della prevenzione, l’unica arma che abbiamo contro i terremoti”.

“I bambini – commenta il presidente della Fondazione degli architetti Tommaso Rossi Fioravanti – sono sempre molto affascinati dai grandi eventi che hanno cambiato la terra, dalle ere glaciali ai maremoti. È facile, quindi, attirare la loro attenzione su questi argomenti. Mi colpì molto come una bambina svedese salvò un intero villaggio in Thailandia durante lo tsunami del 2004 perchè a scuola le avevano insegnato come riconoscerne l'arrivo. Sono certo che il percorso che domani arriva a conclusione servirà a creare, attraverso un momento ricreativo e di aggregazione, dei 'giovani cittadini' più consapevoli nella prevenzione”.

Gate e controlli a Santa Maria Novella

Gate di accesso ai binari e controllo dei biglietti di viaggio. Sono questi i punti portanti del progetto sicurezza per la stazione di Santa Maria Novella che è stato presentato stamani a Palazzo Medici Riccardi dal prefetto Alessio Giuffrida, dalla soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio Alessandra Marino e dal direttore centrale protezione aziendale di Ferrovie dello Stato Italiane Franco Fiumara. Presenti anche i vertici provinciali delle forze dell’ordine e l’assessore Federico Gianassi.

il progetto

Il progetto – viene spiegato – è stato definito al termine di un lungo percorso che si è snodato in Prefettura attraverso ispezioni tecniche e numerose riunioni, anche del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Lo ha spiegato il prefetto Alessio Giuffrida. “Siamo riusciti a contemperare le esigenze di tutti i protagonisti – ha detto – Grazie alla grande disponibilità di Ferrovie e della Soprintendenza, ora potremo realizzare quegli interventi necessari ad aumentare il livello di sicurezza della stazione, rispettando i vincoli che gravano sul complesso di Michelucci”.

La soluzione individuata – viene spiegato – permetterà di attuare opere che sono compatibili con le caratteristiche tipologiche e architettoniche della struttura ferroviaria, bene monumentale nazionale. Tra gli obiettivi, quelli di migliorare le performance generali di security, gestire i flussi viaggiatori e facilitare l’attività di controllo e contrasto della criminalità da parte delle forze dell’ordine.

la barriera

Il progetto – viene spiegato ancora – prevede di realizzare una barriera, che sarà posta nell’area che fronteggia la testa dei binari (dove ora sono presenti le transenne mobili), in modo da consentire l’accesso ai treni ai soli possessori dei biglietti di viaggio. Lo sbarramento sarà costituito da pannelli in cristallo, simili a quelli che sono installati alle stazioni di Milano Centrale e di Roma Termini, e fornirà tre tipi di ingresso con funzioni distinte: 5 varchi presidiati da operatore per i passeggeri, 6 varchi di emergenza, 6 varchi controllati con badge.

I gate saranno tutti dotati di sistemi di chiusura con maniglione antipanico e di impianto antintrusione con sensori di allarme a tutte le porte. Inoltre è prevista una serie di attività connesse: la revisione del sistema di videosorveglianza con telecamere dedicate ai varchi, lo spostamento delle emettitrici dei biglietti e il “count people” per il calcolo dei flussi dei viaggiatori in ingresso e uscita, defibrillatori per i passeggeri.

il prefetto

“Il complesso ferroviario, che già dispone dei militari dell’operazione 'Strade Sicure', presto potrà avvalersi di questo progetto – ha dichiarato inoltre Giuffrida – che rientra in quel piano delineato con le forze di polizia per la sicurezza degli obiettivi sensibili. In Prefettura c’è una cabina di regia per il monitoraggio delle diverse problematiche che interessano le stazioni, anche in ambito regionale”.

i lavori

Dal punto di vista operativo – viene infine spiegato – c’è già il nullaosta della Soprintendenza all’esecuzione dei lavori: le perimetrazioni sono state autorizzate per un periodo di cinque anni, eventualmente rinnovabili per altri cinque se il comitato per l’ordine e la sicurezza lo riterrà necessario. Ora Ferrovie fisserà una road map e un cronoprogramma degli interventi.