giovedì, 19 Giugno 2025
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Arrivati 150mila vaccini contro la meningite

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Subito 150mila vaccini antimeningococco C tetravalente (contro i ceppi A, C, Y e W), mercoledì arriverà una nuova partita da 200mila dosi (la metà di vaccino tetravalente, l’altra di monovalente). È quanto annuncia la Regione Toscana.

La distribuzione delle nuove dosi, arrivate nella mattinata di lunedì 15 febbraio nei magazzini dell’Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale), è partita: nella stessa giornata di lunedì è prevista la consegna di 75mila vaccini, in base alle richieste delle Asl, gli altri seguiranno nei prossimi giorni.

A caccia del vaccino anti meningite

Prosegue intanto il lavoro dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per individuare sul mercato altre quantità di vaccini, come concordato nell'incontro al ministero della Salute di martedì 9 febbraio durante il quale è stata decisa anche la vaccinazione di massa per chi vive tra Firenze, Prato e Pistoia.

Vaccinazione gratis per tutti

Intanto martedì 16 febbraio arriverà davanti alla giunta regionale la delibera che estende la vaccinazione gratuita anti-meningite a tutta la popolazione della Asl Toscana centro (province di Firenze, Prato e Pistoia) e riduce il ticket per gli over 45 nelle altre due Asl, nord ovest e sud est.

Una passerella sull’Arno per far rinascere Anconella, Albereta e Bellariva

Wifi e luci al led alimentati dal sole. Percorsi tematici, una passerella ciclopedonale sopra l'Arno, una rete di camminamenti interni. Tre parchi, un solo polmone verde: è stato presentato il masterplan per la ricostruzione dell'Albereta, dell'Anconella e di Bellariva, un progetto realizzato da circa 70 professionisti tra agronomi e architetti donato alla città per iniziativa dell'Ordine degli architetti e dell'Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Firenze.

biodiversità a volumi zero

Il progetto riguarda complessivamente circa 20 ettari di aree verdi su entrambe le rive dell'Arno e vuole ispirare proprio un rapporto più stretto con il fiume grazie a un sistema di terrazzamenti, affacciati sulle sponde e dotati di panchine. In mezzo al verde, alcune tettoie ecologiche ricoperte di moduli per la produzione di energia fotovoltaica che alimentano l'illuminazione a led e il wi-fi: strutture removibili, in grado di creare ombreggiatura, da togliere senza lasciare traccia quando i nuovi alberi – per lo più frassini, lecci, tigli e querce ma anche piante da frutto come ciliegi, peri e meli – saranno ricresciuti. Un progetto a “volumi zero”, che premia la biodiversità di fauna e flora. Crea un ambiente a portata di tutte le età, dai giovanissimi alle mamme con bambini fino agli anziani, privilegiando una fruizione differenziata del parco anche durante le ore della giornata.

Gallery: guarda il masterplan

70 professionisti per un regalo alla città

Il masterplan è il frutto del lavoro di circa settanta professionisti, tra agronomi e architetti, che a titolo volontario hanno deciso di dare un contributo dopo la terribile ondata di maltempo che il 1 agosto scorso flagellò la città. Un impegno iniziato i primi di dicembre con la stipula di un protocollo di intesa con il Comune di Firenze, proseguito con due workshop pratici che hanno prodotto sei progetti poi sottoposti al giudizio dei residenti nei Quartieri 2 e 3, che hanno risposto presentando circa 600 osservazioni.

“Nonostante l'emergenza – dice il presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze Egidio Raimondi – quello che doniamo al Comune è un progetto di qualità, moderno e funzionale. Ringrazio di cuore i tanti colleghi che hanno risposto all'appello, mettendo al servizio della città con entusiasmo e spirito civico il loro tempo e le loro competenze, una risorsa per tutta la comunità che ci piacerebbe strutturare con un laboratorio di idee permanente. È stato bello vedere come abbiano fatto squadra, condividendo idee e proposte e se necessario anche discusso. Hanno riscoperto il piacere di disegnare insieme. L'auspicio è che oggi non si metta la parola fine al loro lavoro. Ma che sia l'inizio di un altro percorso che veda l'amministrazione procedere verso la progettazione esecutiva, la ricerca dei fondi e quindi la programmazione dei tempi di realizzazione del progetto che oggi le doniamo”.

Un grande parco a prova di maltempo

Altro obiettivo la ricostruzione di un parco “anti-maltempo”, in grado di resistere anche agli eventi climatici di particolare importanza. In tal caso, giocano un ruolo determinante i nuovi impianti. Su questo fronte, il masterplan cerca di rispettare le caratteristiche “storiche” dei diversi luoghi, prediligendo l'aspetto naturalistico dell'Albereta e la funzione di giardino dell'Anconella. Per quanto riguarda la prima, l'effetto della vecchia pioppeta viene riproposto attraverso l'impiego di frassini, querce di specie diverse, lecci e tigli. I lecci sostituiscono efficacemente anche la funzione dei pini, mantengono la chioma verde anche d’inverno, ma resistono meglio alle tempeste di vento per il loro apparato radicale meglio ancorato al suolo e per lo sviluppo della chioma più contenuto.

Il masterplan prevede di impiegare molti alberi da frutto – ciliegi, aceri campestri, peri e meli, gelsi – che ad ogni stagione arricchiranno il parco con una varietà di colori. Novità rispetto al passato, la valorizzazione di grandi spazi verdi lasciati a prato. Previsto inoltre l'impianto di alcune specie di arbusti, un po' ovunque ma soprattutto in prossimità delle sponde, per costituire il corridoio ecologico fluviale rappresentato dal parco e riconosciuto anche dal Piano Strutturale, un rifugio che consentirà agli animali selvatici di passare indisturbati. In totale, si prevede la collocazione di un migliaio di nuovi alberi sulle due sponde.

Uno dei criteri seguiti per la scelta delle nuove piante è quello della “gestione sostenibile”: si tratta in generale di specie “frugali” per ciò che concerne l'esigenza idrica, resistenti alla siccità, di facile manutenzione, piante poste a dimora con distanze tali da non richiedere pesanti interventi di potatura delle chiome. Non solo, sono state scelte alcune specie, come gli olmi, che hanno una funzione “anti-smog”, grazie al loro ampio apparato foliare che intercetta le polveri sottili presenti nell’aria.

 

“La tempesta del 1 agosto ha distrutto uno dei patrimoni naturali più importanti della nostra città. Agronomi e architetti, in accordo con il Comune di Firenze, hanno voluto trasformare questo disastro in una opportunità – dice il presidente dell'Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali Paolo Gandi -. Grazie al lavoro dei volontari, abbiamo finalmente un progetto del parco, una pianificazione vera e propria che tiene conto delle diverse funzioni del parco ma anche degli equilibri degli ecosistemi vegetali. Ci auguriamo che il Comune abbia gli strumenti e la volontà per dare concretamente gambe al masterplan. Ma anche che questo, più in generale, segni il punto di inizio di un nuovo rapporto istituzionale che contribuisca ad una nuova programmazione complessiva e organica di tutto il verde di Firenze che, esattamente come una casa o un quartiere, richiede di essere progettato, non risistemato all'occorrenza in maniera episodica”.

“Grazie per il contributo di idee da parte dell’Ordine degli architetti e di quello dei dottori agronomi e forestali – sottolinea l’assessore all’Ambiente Alessia Bettini – professionisti di diversa estrazione e preparazione hanno lavorato con passione e competenza e il progetto presentato questa mattina ne è la dimostrazione. Terremo conto di questo lavoro per la riqualificazione urbana dei due parchi che, dopo la tromba d’aria dello scorso agosto, erano stati quasi rasi al suolo. L’amministrazione sta lavorando per restituire, ancora più belli, questi due polmoni verdi”.

Un parco più accessibile per tutti

Anconella e Albereta diventeranno un tutt'uno con Bellariva grazie a una passerella per pedoni e biciclette, una struttura leggera che colleghi le due sponde all'altezza dei giardinetti di Bellariva. Per quest'ultima, in particolare, il progetto prevede la realizzazione di una piazza interrata che passi sotto al viale e ricolleghi la riva dell'Arno con i giardini interni, adiacenti alla piscina. Allo stesso modo, il parco “entra in città” in prossimità dell'ingresso dell'Anconella, dove il verde si estende con l'impianto di una serie di alberature lungo tutta via Villamagna e in via Kassel. La valorizzazione del carattere fluviale del parco passa da una serie di terrazze collocate lungo la riva, realizzate secondo i criteri dell'ingegneria naturalistica, ossia modellando le sponde così da creare alcuni gradoni per la sosta. Quanto alla riva sinistra dell'Arno, il masterplan prevede di migliorare rispetto al passato l'accessibilità del parco. Non solo rivedendo il look degli ingressi, ma soprattutto rendendolo praticabile dai portatori di handicap grazie alla creazione di spazi di avvicinamento e sosta protetti dalla viabilità principale e all'impiego di attrezzatura ad hoc, tanto nelle entrate quanto nei percorsi interni.

Riguardo alle aree e i percorsi, l'intento è suddividerli per tema (spazi gioco e divertimento, percorsi fitness, aree educative con attività connesse al parco fluviale e alla natura) e per fascia d'età, con strumentazioni e attrezzature adeguate alle esigenze di tutta la popolazione. Come più volte richiesto dai cittadini, il progetto dedica grande attenzione anche all'aspetto della sicurezza, prevedendo un sistema di videosorveglianza e protezioni come recinzioni in prossimità delle aree gioco per bambini.

Grande attenzione è stata rivolta alla qualità dei materiali impiegati. L'obiettivo era ridurre al minimo l'utilizzo di pavimentazioni impermeabili, pertanto non è previsto alcun impiego dei materiali lapidei, ai quali si sono preferiti materiali drenanti, la terra battuta o elementi autobloccanti che si posano su un letto di sabbia, semipermeabili e totalmente reversibili. Reversibili e removibili, infine, come già accennato, sono alcune strutture leggere dislocate nel parco per creare ombreggiature dove la furia del maltempo ha distrutto quelle naturali delle chiome degli alberi. Nel rispetto della fauna, in particolar modo notturna, nel parco sarà allestito un sistema di illuminazione led che diffonderà luci più basse e non scenografiche in prossimità delle alberature per non infastidirne gli “inquilini”, luci più alte e diffuse nelle aree di sosta.

“È un momento importante, che chiude il percorso iniziato la scorsa estate insieme agli Ordini degli architetti e degli agronomi – dice il presidente della Commissione Urbanistica di Palazzo Vecchio Leonardo Bieber -. Il ringraziamento va innanzitutto a loro, professionisti che hanno offerto tempo, energie e competenze per preparare questo masterplan. La sfida adesso, per l’amministrazione comunale, è quella di riuscire a raccogliere gli elementi più importanti perché a quell’evento calamitoso Firenze riesca a dare una risposta positiva ed efficace”. “Un progetto interessante – commenta il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi – perché siamo in emergenza. Vogliamo partire subito con la piantumazione di nuovi alberi”. “Ringrazio gli Ordini professionali degli Architetti e degli Agronomi per la professionalità messa a disposizione per valorizzare il parco Albereta – Anconella. Vogliamo restituire il parco ai cittadini – puntualizza il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito – ed a marzo inizieremo a piantare i primi alberi. È il primo passo e cercheremo altri finanziamenti per riqualificare questa importante area verde di Firenze”.

Coop agricole, settore da 600 milioni. Sara Guidelli nuova presidente

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La produzione delle cooperative agroalimentari toscane vale 600 milioni di euro all'anno e rappresenta il 20% dell'intero comparto agricolo. Un settore, quello cooperativo, che conta 36.500 soci e 2.100 lavoratori, e che nel 2014 ha fatto registrare una crescita del 4,3% rispetto all'anno precedente. Sono i dati diffusi da Legacoop Agroalimentare Toscana in occasione della sua 12° assemblea congressuale svolta venerdì scorso al Palazzo degli affari di Firenze. Nell'occasione è stata eletta la nuova presidente dell'associazione: si tratta di Sara Guidelli, 32 anni, già responsabile del settore manifatturiero di Legacoop Toscana.

Dal vino al pesce, tutti i numeri delle coop agroalimentari

Bastano pochi numeri per capire le dimensioni della cooperazione agroalimentare toscana: 40 milioni di bottiglie di vino all'anno, 3 milioni di kg di olio prodotto ogni anno a partire da 22 milioni di kg di olive conferite dai soci, 3 milioni di litri di latte biologico prodotto, il 70% della produzione di latte alimentare biologico regionale. Quanto ai prodotti caseari, le cooperative producono ogni anno 794mila kg di formaggi di latte ovino, di cui 127mila kg di Pecorino toscano Dop. Prodotti che trovano mercato anche all'estero: il 33% di 1,08 milioni di kg di prodotti caseari infatti vengono commercializzati fuori dal nostro Paese, di questi il 68% raggiunge Paesi fuori dall'Europa e il 32% resta all'interno dell'Unione Europea.


La lavorazione dei salumi è un altro settore forte per le cooperative: 3.028 tonnellate di salame, 45mila di Finocchiona Igp, 4.583 tonnellate di mortadella, 1.187 di affettati, principalmente salami, prosciutti crudi e pancette. Per la pesca, oltre ai quantitativi di prodotto ittico pescato, le cooperative si occupano di maricoltura offshore nell’isola di Capraia e producono all’anno oltre 113mila kg di orate e oltre 36mila kg di spigole. Importanti i numeri dell'ortofrutta: si parla ad esempio di 2milioni di meloni, 2,5 milioni di carciofi e 300mila angurie coltivate annualmente.

Al di là del cibo, Legacoop Agroalimentare Toscana riunisce alcune decine di cooperative toscane protagoniste del comparto del florovivaismo, che nel 2015 hanno movimentato 52 milioni di steli e piante. Sono un migliaio invece i lavoratori delle cooperative forestali che lavorano a difesa del territorio e a servizio della comunità.

Una nuova guida per Legacoop agroalimentare

In occasione del congresso è stata eletta la nuova presidente Legacoop Agroalimentare Toscana: è Sara Guidelli, 32 anni, laureata in Economia e Commercio e impegnata da 13 anni nel mondo della cooperazione. Ha ricoperto vari incarichi, fra cui quello di portavoce di Generazioni, il coordinamento dei giovani cooperatori toscani, e di responsabile del settore manifatturiero toscano di Legacoop, oltre ad aver attivamente collaborato con l'Ufficio Studi Legacoop.

“Stiamo affrontando una crisi che ha messo in luce i nostri difetti – ha detto nella sua relazione di apertura –, ma che ci ha anche spinto verso dinamiche importanti, positive, irrimandabili. Ci presentiamo al congresso davanti ad una platea molto diversa da quella di quattro anni fa: nel frattempo abbiamo assistito a fusioni, integrazioni, accrescimenti dimensionali. Questi sono passi importanti a cui devono seguire impegni concreti: migliorare costantemente l'efficienza aziendale puntando anche all'introduzione di innovazione tecnologica; garantire l'efficacia puntando sulla crescita sociale e manageriale e mantenere sempre alto il livello di qualità mettendo al primo posto la filiera corta, garantita e sostenibile”.

Nel suo mandato come presidente Legacoop Agroalimentare Toscana Guidelli sarà particolarmente impegnata nel porre l'attenzione sui temi dello sviluppo interno ed esterno delle cooperative: all'interno sarà necessario lavorare per formare ed inserire nuove competenze specializzate per gestire aziende sempre più grandi e complesse e dare una risposta al cambio generazionale in agricoltura, per l'esterno sarà essenziale investire per ampliare l'export delle imprese toscane, anche con azioni su commercio online e attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie. Guidelli guarda inoltre alla creazione di filiere ed alleanze per garantire il ciclo produttivo dal campo al cliente, per migliorare costantemente la qualità delle produzioni e la marginalità delle imprese, aumentando così la remunerazione per i soci agricoltori, e per essere più presenti sui mercati.

Una passerella sull’Arno per l’Anconella 2.0

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Architetti e agronomi di Firenze donano alla alla città un masterplan per la ricostruzione dei parchi devastati dal nubifragio del 1° agosto. Percorsi tematici, una passerella ciclopedonale sull'Arno, wifi e luci alimentati a pannelli solari

La Fiorentina batte l’Inter all’ultimo respiro

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La Fiorentina vince il match chiave per il terzo posto contro l’Inter. Gara rocambolesca con i viola che dominano i primi venti minuti collezionando tre palle gol per il vantaggio, poi l’Inter, a sorpresa, passa in vantaggio. Nella ripresa prima il pareggio di Borja Valero e, infine, il gol di Babacar che consolida il terzo posto alle spalle delle imprendibili Juventus e Napoli dopo che Mazzoleni aveva espulso Telles per un doppio giallo. Nei secondi finali rosso anche per Zarate per eccessivo nervosismo e per Kondogbia che, dopo il triplice fischio di Mazzoleni, ha applaudito ironicamente il direttore di gara. Sousa torna ad affidarsi dal primo minuto a Kalinic che nella gara d’andata segnò una tripletta. Difesa a quattro con Alonso e Roncaglia ai lati ed Astori-Gonzalo Rodriguez centrali. A centrocampo Tello e Bernardeschi sulle fasce con Borja Valero e Vecino in linea mediana. Ilicic infine agisce da trequartista alle spalle di Kalinic. Per l’Inter, Mancini preferisce Palacio a Jovetic e lo schiera nel tridente con Icardi ed Eder. A centrocampo Medel sostituisce lo squalificato Felipe Melo. In difesa rientra Miranda che fa coppia con Murillo. Come terzini agiscono Telles e Nagatomo.

 

Primo Tempo

 

Fiorentina indiavolata nei primi 20 minuti di gioco. Ritmo alto e numerose azioni da gol. Al 5’ Bernardeschi mette scompiglio nella difesa nerazzurra. Il talento viola fa tutto da solo ma, alla fine, scaraventa la palla tra le braccia di Handanovic. Al 7’ ci prova Ilicic ma il portiere interista riesce a parare con i piedi. Al 14’ bella incursione di Bernardeschi che, arrivato in area, serve Ilicic: lo sloveno tira a colpo sicuro a portiere battuto ma è bravo Telles a salvare respingendo. Al 26’ l’Inter passa, inaspettatamente, in vantaggio al primo vero affondo con Brozovic che si fa trovare pronto in area su assist di Palacio. Al 40’ Icardi cerca Palacio in area ma Astori mette in corner. Pochi secondi prima del riposo Vecino impatta di testa sugli sviluppi di un corner, Handanovic la toglie dall’incrocio.

 

Secondo tempo

 

La partita cambia poco nella ripresa con la Fiorentina più propositiva. Al 59’ arriva il pareggio viola. Ilicic serve un bell’assist che viene deviato da Murillo ma che arriva ugualmente a Borja Valero che batte Handanovic. E’ l’1-1. L’Inter protesta per un sospetto fuorigioco ma lo spagnolo sembra partire in posizione regolare. Telles si fa espellere per un brutto fallo su Bernardeschi e Sousa manda in campo Babacar che risolve la partita in pieno recupero. Zarate, sulla sinistra, mette in mezzo per l’attaccante senegalese che calcia trovando la respinta di Handanovic che però non può niente sul secondo tentativo. Come col Carpi i viola trovano la vittoria nei minuti di recupero. Terzo posto confermato.

 

L’allenatore

 

Soddisfatto Paulo Sousa a fine gara. “Abbiamo creato tantissimo, portando tanti giocatori in attacco. È una nostra caratteristica, potevamo segnare di più, ma le grandi squadre hanno portieri importanti. Nel complesso abbiamo meritato questo risultato. Vincere in extremis significa che i ragazzi credono in quello che stanno facendo fino in fondo, anche quando la partita non sta andando bene. Hanno gioia e voglia di lavorare, sono orgoglioso di allenarli. Abbiamo avuto pazienza nel cercare la vittoria, la squadra sta crescendo tantissimo – conclude Paulo Sousa – in personalità e carattere”.

22 alberi da abbattere in viale Lavagnini

Il verdetto per 22 tigli del viale Spartaco Lavagnini è chiaro. “Gli esperti della direzione ambiente, coadiuvati da tecnici esterni incaricati del monitoraggio delle piante, ritengono che ormai costituiscano un pericolo per l’incolumità pubblica”, fa sapere il Comune di Firenze.

Le operazioni per abbattere gli alberi, vecchi è malati, partiranno lunedì 15 febbraio e comporteranno anche alcuni cambiamenti alla viabilità. Poi saranno sostituiti da altrettanti tigli più giovani. I controlli sulle piante sono scattati dopo la caduta di un grosso albero a inizio gennaio sempre su viale Lavagnini, poco prima l'incrocio con via Santa Caterina d'Alessandria.

Gli accertamenti dei tecnici hanno stabilito che quanto accaduto al tiglio un mese fa poteva ripetersi anche per altri. E così è stato dato il via libera all’eliminazione.

Restringimenti di carreggiata

Nel viale Lavagnini, in conseguenza delle operazioni di abbattimento, sono previsti restringimenti a tratti della careggiata dalle 9.30 alle 17.30, a partire da lunedì 15 febbraio.

La frittura viaggia a bordo di un’Ape mobile

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Il cucinotto viaggia su un’Ape mobile, tra Firenze e Prato. Le specialità di frittura toscana si mettono “l’abito buono” e sono proposte in chiave gourmet. Ci sono le chips viola (in onore della Fiorentina) e il pollo con l’osso nostrano; le verdure in pastella di farina di riso e il sandwich con doppia cotoletta aromatizzata.

Martina Brilli e Gabrio Scaranari, una coppia di fiorentini trapiantati a Prato, hanno cambiato vita per dedicarsi alla passione per la cucina, creando “Fatti di fritto”, una friggitoria itinerante: lei, 30 anni, ha lasciato un lavoro d’ufficio, lui, 32enne noto anche come rapper, un impiego nel settore dell’abbigliamento. Ora viaggeranno a bordo del loro ristorante-mobile che proporrà piatti della tradizione, realizzati con ingredienti di qualità e rivisitati con fantasia.

Fatti di fritto: street food a 30 chilometri l’ora

Durante la settimana, l’Ape Classic rossa e beige si sposterà a 30 chilometri all’ora, per la pausa pranzo o l’apericena, con possibilità di prenotare per l’asporto e richiedere la presenza in altre zone, ma sarà anche possibile trovarla alle fiere di settore e agli street party d’Italia, oltre che prenotarla per eventi privati . Il cucinotto sarà sempre in movimento, per trovarlo basterà seguirlo sui social e sul sito di “Fatti di Fritto”.

“Ad ogni ricetta classica abbiamo aggiunto un piccolo tocco d’inventiva senza però snaturane i sapori – dicono Martina e Gabrio – vorremmo riuscire a dimostrare che non tutto il cibo di strada è cibo spazzatura, offrendo al cliente delle materie prime ed un servizio di alta qualità. Il primo obiettivo che ci siamo posti è quello di riuscire a fare un fritto leggero, e per ottenerlo usiamo farine diverse per ogni preparazione, dalla classica 00 a quella di riso”.

Fatti di Fritto Ape mobile gourmet

La casa di “Fatti di Fritto”

L’Ape mobile è stata customizzata da VS – Veicoli Speciali (www.vsveicolispeciali.com), azienda torinese leader nel settore “ma alla creazione del design ci abbiamo pensato noi – precisano i due – dai colori ai loghi fino alla scelta del bancone in sassofrasso”.

“Fatti di Fritto” sarà presentato domenica 14 febbraio, presso Tuttobene (via San Quirico 233-235, Campi Bisenzio), dalle ore 11.00 alle ore 21.00 all’interno dell’evento “Street food love and flowers”.

Meteo: weekend bagnato. E arriva la neve

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È stata già soprannominata “Panta Rei”, la perturbazione che “bagnerà” il San Valentino in mezza Italia, con piogge abbondanti anche in Toscana durante il fine settimana. Intanto arriva la grande assente di questo inverno: la neve. L’Abetone si è risvegliato immerso in una coltre bianca, mentre per il Mugello e l’Alto Mugello la sala di Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze segnala rischio neve dalle ore 12.00 di oggi, venerdì 12 febbraio.

Le previsioni

Il Lamma prevede per la giornata di venerdì piogge diffuse su tutta la Toscana, con precipitazioni anche di forte intensità a Firenze e nelle zone centro-settentrionali della regione. Sabato 13 febbraio gli esperti prevedono una breve tregua al mattino, con tempo perturbato, nelle zone centro-settentrionali e poi il ritorno delle piogge. Domenica precipitazioni sparse, localmente anche molto intense.

Bypass Galluzzo, ultima galleria

È andato giù l’ultimo diaframma della galleria del Colle, 660 metri di tunnel che fanno parte del bypass del Galuzzo, un’opera attesa da vent’anni. Nei primi tre mesi del 2017, se tutto procederà come previsto, sarà inaugurata la bretella stradale, 3 chilometri e mezzo su due comuni (Firenze e Impruneta), che porterà i veicoli dalla rotonda di via Senese fino allo svincolo su due livelli tra A1 e Autopalio, anche questo in costruzione.

All’abbattimento dell’ultimo “tassello” hanno assistito i sindaci di Firenze Dario Nardella e di Impruneta Alessio Calamandrei, oltre all’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti. Presente anche Roberto Tomasi condirettore generale delle nuove opere di Autostrade per l’Italia che ha fatto il punto della situazione dei lavori: “Con la conclusione dello scavo della galleria del Colle – ha detto – l’obiettivo di ultimazione dei lavori per i primi mesi del 2017 è confermato”.

La situazione dei lavori

“È un segno concreto che i lavori stanno andando avanti nei tempi previsti e che presto il by-pass del Galluzzo sarà transitabile – ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella – si tratta di un’opera a lungo attesa dai cittadini e che avrà importanti benefici a livello di riduzione del traffico e dello smog sul centro abitato e consentirà al tempo stesso di migliorare la mobilità nell’area a sud-est della Città Metropolitana”.

Guarda la gallery: giù l'ultimo diaframma della galleria del Colle

La galleria del Colle è l’ultima a essere stata realizzata. La prima, aperta nel marzo 2014 dopo un lungo stop dei cantieri, è quella delle Romite e collega via Senese con via delle Bagnese.

Non solo Bypass del Galluzzo

Nardella ha ricordato gli altri tre cantieri importanti che stanno andando avanti rispettando la tabella di marcia: il parcheggio di Villa Costanza e i bypass di Mantignano-Ugnano e di Cascine del Riccio.
 

Dimesso il 23enne colpito da meningite

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È tornato a casa il 23enne di Bagno a Ripoli al quale era stata diagnosticata nei giorni scorsi l’infezione da meningococco di tipo C. Il giovane è stato dimesso stamattina dal reparto di malattie infettive del presidio ospedaliero di Ponte a Niccheri. A  riferirlo è l’Azienda Usl Toscana Centro.

Secondo il primario di malattie infettive Francesco Mazzotta, nel fine settimana dovrebbe essere dimessa anche la ragazza americana, che vive a Firenze per motivi di studio, arrivata in ospedale per un caso di meningite.

Restano invece stazionarie le condizioni cliniche del paziente di 75 anni di San Miniato ricoverato dal 5 febbraio scorso al San Giuseppe di Empoli. I sanitari riferiscono però che è migliorato il quadro settico.