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Bagno a Ripoli, le case d’artista si raccontano: tra passato e memoria

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Bagno a Ripoli case artista documentario
La presentazione del documentario dedicato alle case d'artista di Bagno a Ripoli

Undici dimore private di artisti aprono simbolicamente le porte al pubblico, protagoniste di un documentario (e di un piano di valorizzazione) che celebra la creatività radicata nelle colline fiorentine

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Le Case d’artista di Bagno a Ripoli escono dall’ombra per la prima volta e si mostrano al pubblico grazie a un documentario che ne racconta la vita, la storia e l’identità. Un viaggio visivo e narrativo che restituisce il legame profondo tra creazione artistica, paesaggio toscano e memoria, restituendo valore a un patrimonio spesso nascosto ma dal forte potenziale culturale.

Il video, commissionato dal Comune di Bagno a Ripoli e realizzato dall’Associazione Nomya, è stato presentato in anteprima alla stampa ed è ora disponibile online, sul sito istituzionale del Comune e sul canale YouTube. Si tratta del primo passo di un più ampio progetto di valorizzazione, che proseguirà in autunno con visite, incontri e laboratori aperti al pubblico.

Un patrimonio artistico custodito nel quotidiano

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Nel documentario scorrono le immagini di undici Case d’artista disseminate sul territorio di Bagno a Ripoli, tra cui spiccano la Woodman Residency Foundation, tributo alla celebre ceramista Betty Woodman, al marito George e alla figlia Francesca, fotografa dal talento precoce; la casa-studio degli scultori Marcello Guasti e Artemisia Viscoli; la residenza alle Gualchiere di Remole dello scultore Piero Gensini.

Troviamo anche spazi di produzione e riflessione contemporanea: la casa-studio del fotografo ed editore Massimo Pacifico e dell’artista Christina Wendt, quella degli scultori Antonio Crivelli, Silvano Porcinai e Mimmo Roselli, oltre allo studio della fotografa Giovanna Sparapani e alla casa-laboratorio del documentarista Neri Fadigati, custode anche del prezioso Archivio Giorgini, memoria storica del Made in Italy.

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Dal 1968, inoltre, Bagno a Ripoli ospita la sede italiana della Finnish Artists’ Studio Foundation, che continua a essere punto d’incontro per artisti finlandesi in residenza.

Un progetto corale che guarda al futuro

A firmare la regia è Duccio Ricciardelli, con la voce recitante di Fulvio Cauteruccio e testi curati da Rossella Tesi, presidente dell’Associazione Nomya. “Il documentario è il frutto di due anni di ricerche – ha dichiarato Tesi – e vuole restituire alla collettività un percorso artistico poco conosciuto, ma di straordinario valore umano e creativo”.

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Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti sottolinea come le colline fiorentine siano state, nel tempo, dimora e rifugio per numerosi artisti e creative di fama internazionale: “Vogliamo che questo patrimonio non resti nascosto, ma diventi parte integrante dell’identità culturale del nostro territorio”.

L’assessora alla Cultura Paola Nocentini ha inoltre annunciato un calendario di eventi pubblici in autunno: visite guidate alle Case d’artista, incontri, workshop ed esposizioni per coinvolgere cittadini e visitatori, in un percorso che rimarrà aperto a nuove adesioni.

Dove vedere il documentario sulle Case d’artista a Bagno a Ripoli

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Il documentario “Case d’artista a Bagno a Ripoli” è disponibile online:

Un’occasione imperdibile per scoprire una Bagno a Ripoli inedita, lontana dai riflettori ma ricca di storie, passione e arte viva.

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