Iniziano i lavori di restauro alla Cappella Brancacci, piccolo gioiello all’interno della chiesa del Carmine, parte dei musei civici di Firenze a arrivano delle speciali visite per vedere da vicino, grazie ai ponteggi, gli affreschi di Masaccio e Masolino.
Servirà un anno per completare l’importante progetto di recupero, tempo in cui la Cappella resterà aperta al pubblico, così da poter ammirare i capolavori da una prospettiva unica.
Le visite alla Cappella Brancacci di Firenze: vedere gli affreschi di Massaccio e Masolino dai ponteggi
I ponteggi installati per il restauro diventeranno passerelle per i visitatori, così da permettere una vista unica sui capolavori contenuti all’interno della chiesa del Carmine.
La Cappella Brancacci è stata chiusa al pubblico a dicembre per consentire l’allestimento delle impalcature e sarà aperta da febbraio 2022, con questi orari: venerdì sabato e lunedì dalle ore 10.00 alle ore 17.00, e la domenica dalle ore 13:00 alle ore 17:00, con obbligo di prenotazione online o tramite call center (le modalità saranno indicate sul sito cultura.comune.fi.it).
Il progetto di restauro
L’ultimo ritocco della Cappella Brancacci risale agli anni Ottanta. Nel novembre 2020 la Cappella è stata sottoposta a un primo monitoraggio. Questo ha evidenziato alcune criticità dal punto di vista della conservazione e la necessità di stabilizzare alcuni fenomeni di deterioramento presenti sul ciclo pittorico di Masolino, Masaccio e Filippino Lippi.
L’importante progetto di restauro della Cappella Brancacci è pensato e guidato da Comune della città di Firenze, Soprintendenza, Cnr-Ispc di Firenze, Opificio di Pietre Dure e la Fondazione statunitense Friends of Florence, in compartecipazione con Jay Pritzker Foundation.
La storia della Cappella Brancacci
La Cappella Brancacci, fondata dalla famiglia Brancacci nel tardo Trecento, si trova all’interno della Chiesa di Santa Maria del Carmine, nell’Oltrarno fiorentino. Il mercante Felice Brancacci, nel 1423 commissionò gli affreschi che ritraggono le storie di San Pietro, ad opera di Masolino e Masaccio. In poco tempo entrambi i maestri lasciarono la città di Firenze lasciando il lavoro incompiuto.
Felice Brancacci cadde in disgrazia e i frati del convento intitolano la Cappella alla Madonna del Popolo, cancellando ogni passaggio della Famiglia Brancacci. Si dovrà aspettare fino al 1483 perché Filippino Lippi termini gli affreschi commissionati da Felice Brancacci.