venerdì, 26 Aprile 2024
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Dancalia, è uscito il 2° volume

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La Dancalia, area geografica estesa tra l’Eritrea e l’Etiopia, presenta una depressione della crosta terrestre con 600 km di deserto salato e di lava, a 120 metri sotto il livello del mare. Occupa la regione settentrionale dell’Afar, dove è stata riscontrata la fossa tettonica Rift Valley, che attraversa tutta l’Africa Orientale, dove vivono un milione e mezzo di persone originarie dell’Eritrea, dell’Etiopia e del Gibuti. In questa depressione si evidenzia tutta la terra in movimento ed i fenomeni che hanno determinato la formazione del nostro pianeta.
Le spedizioni, iniziate nel XIX secolo e continuate per tutto il XX secolo, composte in particolare da esploratori Italiani (Olinto Marinelli e Giotto Dainelli, toscani, 1905-1906) ebbero come scopo la scoperta e lo studio delle terre dell’Afar, a livello geologico oltre che geografico, con l’aiuto della “Cartografia” dell’IGM, che si era avvalsa delle scoperte e delle raccolte dell’800.
Nella prima metà del 1900, le spedizioni geologiche scoprirono giacimenti minerari (oro, potassio, petrolio) e studiarono coste, terre ed oceani; furono trovati resti di “ominidi” di grande importanza scientifica.
Nella metà degli anni 90 del secolo scorso, l’autore Luca Lupi, vulcanologo di professione, coinvolto dal fascino delle esplorazioni in queste terre, raggiunse il vulcano Erta Ale, con l’aiuto delle Università di Pisa, di Firenze e di Roma. Lupi poté censire oltre seicento esplorazioni precedenti, raccogliendo in libri e diari documentazioni precedenti o inedite, carte geografiche, foto satellitari e personaggi di quelle terre, raccolti nel 1° volume, di 700 pagine a colori, uscito in febbraio.
Il secondo volume, appena pubblicato, con le esplorazioni del 1900, mette in evidenza il contributo scientifico dato dagli esploratori italiani (geologi, paleontologi, geografi, antropologi), dediti allo studio di questo eccezionale territorio, che permette la comprensione del processo di formazione di nuove coste ed oceani, determinato dalla frammentazione delle masse continentali.

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