Sono previste, come nella migliore tradizione espositiva della Galleria, due mostre che si svolgeranno quasi in contemporanea: una dedicata ad una giovane promessa della pittura contemporanea italiana Federico Fiorentini, un artista che è nato a Milano nel 1972, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, ha vissuto e lavorato a San Francisco, Los Angeles, Firenze, Berlino. La sua pittura è l’indagine immediata della realtà, attraverso la rappresentazione delle periferie urbane e del traffico caotico che le percorrono, senza filtri o infrastrutture da cui traspare un approccio ludico e feriale alle sue opere “pop”. Come lui stesso dice: “Quello che faccio e’ decisamente onesto e sincero… non mi sono mai sentito l’Artista, ma ho semplicemente tenuto fede all’io bambino continuando a giocare come quando facevo i vulcani di sabbia al mare…” (F.Fiorentini)
Ecco che allora nascono la serie delle cinquecento e delle macchine in genere, feticci della nostra contemporaneità; i paesaggi metropolitani delle città in cui ha soggiornato per brevi o lunghi periodi. Luoghi ed oggetti vissuti e toccati con mano quotidianamente.
La mostra si compone di opere realizzate durante i suoi più recenti viaggi.
Il secondo evento espositivo è dedicato ad Atanasio Soldati: l’artista è nato a Parma nel 1896 ed è stato una delle personalità di spicco del movimento Astrattista italiano degli anni ’30.
Laureato in architettura, ai mezzi propri della pittura aggiunse quelli di progettista: forme geometriche, colori vivi e piatti. Limiti esatti, armonie calibrate. Soldati era partito dalla stilizzazione di persone, paesaggi ed oggetti per poi procedere e conquistare la classicità della pura astrazione: sparirono case, alberi, uomini e rimasero solo quadrati, triangoli, rettangoli che, però seppero preservare sempre un accento fiabesco pur mantenendo, come voleva l’Astrattismo, un distacco da qualsiasi riproduzione del vero.
L’Omaggio ad Atanasio Soldati è costituito da trenta manufatti originali dell’artista: disegni, tempere e piccoli dipinti provenienti dal curatore dell’archivio dell’opera di Soldati.