sabato, 27 Luglio 2024
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Giuseppe Calonaci, varie mostre a Firenze

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Al momento inaugurale saranno presenti, con i curatori Enrico Crispolti, Corrado Marsan e Nicola Micieli, Mario Lolli Ghetti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio; Cristina Acidini Luchinat, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della CittĂ  di Firenze; Alessandro Cecchi, Direttore del Giardino di Boboli e della Galleria Palatina.

Le CittĂ  Verticali «Per la realizzazione di un’opera d’arte occorre produrre – afferma Calonaci – qualcosa di assolutamente nuovo, inesistente, che sia frutto della mente dell’uomo, qualcosa che fino ad oggi era sconosciuto. Se ogni volta questa operazione riuscirĂ , sarĂ  come aprire una piccola finestra su un mondo nuovo. Allora potremmo scroprire assieme la chiave di lettura ed entrare in un nuovo spazio dove nuove immagini potranno allargare la visione e la conoscenza mentale e spirituale dell’uomo stesso ed avere nuovi orizzonti, nuovi universi per riflettere su una possibile, sempre piu’ larga convivenza tra gli uomini, i popoli, le politiche e le religioni del mondo. Ecco perche’ Segnali della Memoria, Tatuaggi, Macchine del Sole, Immigrazioni, SpiritualitĂ , Astrattismo & Citazione: sono titoli di alcuni periodi che hanno scandito la mia vita artistica …

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«CittĂ  Verticali è la composizione di forme pure dell’Astrattismo Classico in opere tridimensionali, nelle quali affiorano, in modo defigurato ma senza perderne le tracce, elementi come acqua, sole, cielo, oppure simboli della supremazia dell’uomo che nelle mie opere interpreto come amore, forza, potere …

«CittĂ  Verticali, le nuove arche che si elevano nel cielo lasciando enormi spazi verdi per la sopravvivenza di tutti. L’opera quindi metabolizza i concetti, li porta in un luogo diverso in cui i significati sono imprigionati in una soluzione estetica che oltrepassa l’immagine stessa…»

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E’ singolare che la maggior parte degli scultori operanti in Toscana, nel secolo scorso e in questi ultimi anni, non sia cittadina, ma piuttosto legata al territorio. Una costatazione che proporrebbe un rapporto quanto meno equilibrato tra la cittĂ  e la campagna, analogo a quello rilevato dagli storici del Medioevo sulla fortuna culturale, artistica, e economica di Firenze, Siena, e Lucca. Un rapporto felice che, ancora oggi, appare nel campo della scultura. Un’arte che, per il fatto di essere tridimensionale, determina la necessitĂ  di spazi con cui confrontarsi, restituirsi, declamarsi materialmente in forme e volumi.

Credo che con questa cifra possiamo avvicinarci all’opera di Giuseppe Calonaci. Un artista nato e attivo a Poggibonsi, una -terra cospicua’ come ci ricorda Emanuele Repetti, ricca di cultura, storia, tradizioni, e di attivitĂ  industriali. Un ambiente ideale per vivere e per partecipare dell’esperienza umana in un contesto paesaggistico tra i piu’ pregiati della Toscana.

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Debbo comunque confessare che la mia formazione di architetto mi consente il pieno apprezzamento delle -cittĂ  verticali’ di Giuseppe Calonaci. Infatti la sua esposizione inizia col presentare opere maturate nel periodo dell”astrattismo classico’ degli anni Cinquanta e Sessanta. Opere che mi hanno ricordato due grandi maestri, i due Leonardi come li chiamava Gianni Koenig, Ricci e Savioli, e la loro lezione impartita agli allievi della FacoltĂ  di Architettura di Firenze, sovente accompagnata da indimenticabili esposizioni come quella su Le Corbusier a Palazzo Strozzi nel 1963.

Le sculture di Giuseppe Calonaci sono tutte legate a un itinerario artistico coerente che si e’ sviluppato nel tempo fino a confrontarsi con mete le piu’ ambiziose. Talvolta le sue opere sono realizzate in cosi’ grandi dimensioni da non temere di essere inefficaci nel loro messaggio, mentre si distinguono per l’abilitĂ  tecnica non comune con cui sono state realizzate. Considerato il fine di presentare il divenire delle arti a Firenze, e di rintracciare l’identitĂ  toscana in rapporto all’esperienza internazionale, il Collegio dei Professori dell’Accademia delle Arti del Disegno e’ lieto di presentare in questa occasione la laboriosa attivitĂ  artistica di Giuseppe Calonaci, uno dei suo membri piu’ noti e apprezzati dal Giappone alle Americhe.
Luigi Zangheri – Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno

Inaugurazione Sabato 7 novembre, alle ore 17
Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno

7-30 novembre
CittĂ  verticali sculture e dipinti
Accademia delle Arti del Disegno – Sala delle Esposizioni
Via Ricasoli 68, Piazza San Marco
orario: dal mart. al sab. 9-13 / 17-19 – dom. 10-13

7 novembre-15 gennaio
CittĂ  verticale I / L’albero del Fuoco / CittĂ  di Terra – Porta d’Europa bronzi
Palazzo Pitti, Cortile dell’Ammannati / Piazza Pitti / Giardino di Boboli
orario: 8,15-16,30

7-18 novembre
Carte segrete crete su carta
Palazzo Medici Riccardi
orario: 10-12 e 15-19

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