Una mostra di amarcord pubblicitari, un concerto di rock cristiano, la celebrazione del mitico Carosello televisivo e un incontro con Oliviero Toscani, il grande provocatore della fotografia italiana. Questo e’ il ricco menu’ preparato dagli studenti del Master in Comunicazione e Creazione di Eventi dell’Universita’ di Firenze per il “Il Diavolo e l’Acquasanta”.
La comunicazione tra sacro e profano, festival dell’informazione commerciale in programma a Levanto, in provincia di La Spezia dal 20 settembre al 5 ottobre. Sacro e profano, inferno e paradiso, nuvole e fiamme nella pubblicita’. Ecco i temi su cui si sono esercitati gli studenti del professor Enrico Borello, che dirige il Master fiorentino dalla prima edizione del 2003. Temi che da sempre affascinano, intrigano, ammaliano.
“Piu’ si e’ aggressivi, piu’ si e’ provocatori”, spiega il fotografo Olivero Toscani, “piu’ il messaggio e’ vincente, purche’ non sia gratuito, ma abbia una sua forte aderenza con la realta’. Come spiegare altrimenti lo scandalo dei Jesus Jeans ancora vivo a distanza di trent’anni?”.
L’evangelico “Chi mi ama mi segua” stampato a lettere cubitali sul procace lato B di una giovanissima in hot pants e’ stata, come noto, una delle prime, geniali campagne di Toscani. Il quale, sabato 20 settembre dalle ore 21, sara’ protagonista assoluto in piazza Cavour: video, spot e il commento tagliente del celebre fotografo sono gli ingredienti del “Vangelo secondo Toscani”, dialogo con il pubblico moderato dal pubblicitario Giampiero Vigorelli.
La mostra “Testimonial dall’Aldilà” allestita in Palazzo Comunale certifica, del resto, in quale vasta misura la comunicazione commerciale sfrutti da sempre l’immagine di angeli e demoni. Una grafica tutta diavoli e acquasanta e’ servita infatti a realizzare cartoline ed etichette, manifesti, menu’ e scatole di ogni tipo per vendere biscotti e dolciumi, bibite e liquori, creme di bellezza e aspirine.
Curata dalla storica della pubblicita’ Laura Borello, la mostra presenta un’accurata selezione di oggetti provenienti da varie collezioni private, tra cui quella fiorentina dell‘Officina di Santa Maria Novella, e si articola in sette ricche sezioni.