Tre mesi, tre mostre e sei musei in un'unica città. Per quest'estate le Gallerie degli Uffizi propongono un ricco e intenso programma espositivo grazie al quale è possibile compiere un vero e proprio giro del mondo nella storia dell'arte, senza varcare il confine di Firenze.
Fino alla prima metà di ottobre, gli Uffizi, il Museo Nazionale del Bargello, la Limonaia Grande di Boboli, lo stesso Giardino di Boboli e infine la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, faranno parte insieme di tre mostre collegate ma indipendenti.
Un percorso museale unico a Firenze per scoprire artisti di fama internazionale, interessanti reperti archeologici a lungo rimasti nei depositi, e l'Oriente antico, il suo fascino e i suoi contatti con la città di Firenze attraverso le collezioni delle sue più importanti famiglie. Un incentivo per tutti, grandi e piccini, per passeggiare attraverso la storia dell'arte e meravigliarsi di opere inedite e sicuramente in parte inaspettate.
Doppia location per “Fritz Koening 1924 – 2017 la Retrospettiva”
La prima mostra ad essere inaugurata è ospitata nel Giardino di Boboli e nelle Gallerie degli Uffizi, nei quali fino al 7 ottobre ha sede la prima grande retrospettiva, curata da Alexander Rudigier, Eike Schmidt e Stefanje Weinmayr, dedicata all'artista tedesco Fritz Koening.
Considerato da alcuni uno degli scultori più influenti del XX secolo, conosciuto per aver realizzato la Sfera Cariatide che occupava lo spazio davanti alle Torri Gemelle, oggi posta sul Ground Zero di New York, Koening fu molto restio, durante la sua vita, ad esporre le proprie opere o partecipare in modo attivo nelle fiere o ai mercato dell'arte. La mostra dunque per la prima volta, dopo la sua scomparsa avvenuta il 22 febraio 2017, accosta e raccoglie i suoi capolavori realizzati durante tutto l'arco della sua carriera iniziata negli anni '50.
L'esposizione si divide tra il Giardino di Boboli nel quale si possono ammirare le sculture monumentali in bronzo, pietra e corten collocate in modo dialettico con il panorama fiorentino. Agli Uffizi sono invece esposte le sculture di dimensioni ridotte, di piccolo e medio formato, così come i primi disegni realizzati per i monumenti dedicati allo sterminio di Mauthausen.
Il percorso espositivo, suddiviso in sezioni, ripercorre i temi più cari all'artista, dall'Olocausto, alla solitudine, passando per i movimenti di massa, fino ai cavalli. Proprio le sculture equine lo collegano in modo più o meno diretto alla città di Firenze ed in particolare all'artista Marino Marini. Koening condivideva con Marini una grande amicizia ma anche una spontanea passione per l'equitazione. Non solo il fascino dell'animale muoveva gli artisti ma anche il particolare rapporto che lega il cavaliere e il cavallo, in una sorta di declinazione atavico-sessuale che si può infatti ritrova nelle piccole sculture contenute agli Uffizi. Ed è proprio il tema equestre che pone in relazione le opere della Retrospettiva con la seconda mostra del programma estivo.
Info: sul sito degli Uffizi nella sezione dedicata alla mostra “Fritz Koening 1924 – 2017”
Prezzi: la mostra è inclusa nel biglietto degli Uffizi (20€ intero, 10€ ridotto) e nel biglietto del Giardino di Boboli, intero (10€, ridotto 5€, gratuito per i residenti nel Comune di Firenze).
La mostra di Palazzo Pitti: “A Cavallo del Tempo”
Solo qualche passo oltre le sculture monumentali di Koening, nella Settecentesca Limonaia Grande di Palazzo Pitti, fino al 14 ottobre si tiene A Cavallo del Tempo. L'arte di cavalcare dall'Antichità al Medio Evo. Un percorso attraverso dei secoli alla scoperta dello stretto rapporto che lega l'uomo e il cavallo.
Ultimo animale ad essere addomesticato, il cavallo diventa, dal IV millennio a.C. in poi, parte integrante delle attività dell'uomo, nel combattimento, nel lavoro,negli spostamenti o nei sacrifici rituali e religiosi. I reperti archeologici, i bassorilievi e le opere, selezionate dai curatori Lorenza Camin e Fabrizio Paolucci, spesso dimenticati nei depositi dei musei a vantaggio di altri più appariscenti, intendono raccontare l'evoluzione di questo particolare rapporto di simbiosi in un percorso articolato in cinque sezioni: preistoria, il mondo greco e magno greco, il mondo etrusco e venetico, l'epoca romana e il Medioevo.
Ad accompagnare la mostra, la multivisione “ A cavallo del tempo”, proiettata su oltre 300 metri quadri di parete e realizzata da Gianmarco D'Agostino, mette in relazione i reperti esposti con le immagini dal vivo di cavalli in corsa o impegnati in attività di lavoro agricolo. La colonna sonora costituita di nitriti e rumore di zoccoli al galoppo completano l'immersione sensoriale nel viaggio e nella mostra.
Info: sul sito degli Uffizi nella sezione dedicata alla mostra “A Cavallo del Tempo”
Prezzi: la mostra è inclusa nel biglietto del Giardino di Boboli ( 10€, ridotto 5€, gratuito per i residenti nel Comune di Firenze).
Uffizi e non solo: Islam e Firenze
Di tutt'altro calibro è la terza ed ultima mostra estiva degli Uffizi Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento, curata da Giovanni Curatola, ospitata nelle stesse Galleria, nell'Aula Magliabechiana, al Museo Nazionale del Bargello e presso la Biblioteca Nazionale, fino al 23 settembre.
Ad accogliere gli spettatori è sempre un animale, una sontuosa giraffa impagliata e conservata al Museo de La Specola regalata dal Viceré d'Egitto al Granduca Leopoldo nel 1830 – che intende ricordare quella viva e più antica regalata dal Sultano d'Egitto nel 1487 alla corte dei Medici. Il percorso espositivo intende però celebrare il dialogo, le influenze, le contaminazioni e gli scambi commerciali, artistici, intellettuali e umani tra la città di Firenze e il mondo arabo-islamico.
Agli Uffizi sono infatti esposte le opere che testimoniano e raccontano questi scambi: dai bacili in metalli martellati e decorati finemente, passando per le ceramiche orientali con le loro tipiche decorazioni in bianco e blu, e uno splendido manoscritto di provenienza persiana il Libro dei Re o Shahnameh di Firdowrsi datato al 1217. Senza dimenticare l'ampia collezione di stoffe e tappeti, tra cui troneggia il magnifico tappeto di dieci metri di lunghezza, conservato e restaurato proprio a Firenze e risalente all'Egitto mamelucco di fine Quattrocento e inizio Cinquecento.
Al Museo del Bargello sono invece esposti i pezzi appartenuti ai grandi collezionisti fiorentini come Frederick Stibbert, Stefano Bardini e Giulio Franchetti. Si possono quindi ammirare gli elmetti di soldati ottomani, alcune decorazioni in avorio preziosamente scolpite, così come alcuni cristalli di rocca e numerose stoffe broccate dallo splendido stile orientale.
Infine la Biblioteca Nazionale propone una selezione, curata da Alessandro Diana e Simona Mammana, di testi, relazioni e diari di viaggiatori, esploratori, artisti ed architetti nei quali si scopre un Oriente in apparenza lontano ma dal fascino magnetico. I libri proposti provengono sia dagli archivi della stessa Biblioteca, in particolare dalle collezioni lorenesi, sia dagli altri istituti archivistici dell'area fiorentina.
Questa ricchezza proveniente dal passato è stata pensata, esposta e offerta ai cittadini nell'intento di dimostrare la continuità delle influenze, dell'apertura, e soprattutto dell'amicizia con un mondo di cui oggi si vede in primo piano solo la sua parte più chiusa e violenta. L'arte e Firenze intendono con questa mostra proporre una visione diversa del passato, del presente per immaginare un nuovo e possibile futuro.
Info: sul sito degli Uffizi nella sezione dedicata alla mostra “Islam e Firenze”
Prezzi: il biglietto combinato costa intero 29 €, ridotto 14.50 € , è valido per tre giorni consente di visitare gli Uffizi, il Bargello e il Museo Archeologico di Firenze.
Per prenotare la visita ad una delle tre mostre è possibile telefonare allo 055 29 03 83 o scrivere a [email protected].