Prendendo spunto dall’arte e dal pensiero dei due artisti – da una parte l’uomo/toro di Balzano che fa rivivere la possenza del toro e l’intelletto dell’uomo durante le scelte determinanti per la propria vita e dall’altra il matador della Fontana, una sorta di semi-dio che in uno scontro all’ultimo sangue mette a repentaglio la propria vita nel tentativo di sopprimere, seppur con rispetto, il toro –, si discuterà dei ruoli del carnefice e della vittima sacrificale, di chi subisce la vita e di chi ne è protagonista, e come, se possibile, si possono sovvertire le parti.
Completeranno il parterre degli ospiti, moderati dal direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni, il Prof. Francesco Maria Bovenzi, primario dell’Unità Operativa Cardiologia di Lucca, che cercherà di far capire l’importanza del cuore per la vita e nelle scelte della vita, e Agnese Sargentelli, psicologa, che approfondirà il concetto di predestinazione legato al ruolo di vincente o di perdente che assumiamo nella vita.