Nato a Fermo nel 1955, Turlinelli si laurea in Architettura a Firenze, dove vive e lavora.E’ uno dei pochi artisti che lavora a matita policroma, tecnica imperdonabilmente lasciata ai margini dell’arte ufficiale. Usandola l’artista mette in evidenza e rivela la centralità di un controllo razionale, di un processo mentale che organizza la restituzione della visione, trovandone la verità più profonda della propria interpretazione, a misura del proprio vissuto e realizzando opere il cui risultato è analogo all’uso dei colori a olio o acrilici. “Campiture levigate e translucide, frutto di una perizia estrema, volta a recuperare e mettere in piena luce le icone profonde dell’animo…icone fatte emergere con la pazienza del segno divenuto disegno che, per un’alchimia interiore dell’artista, risolve l’essenzialità del tratto e urgenza del colore in vere e proprie campiture pittoriche.Ne deriva un universo che, all’occhio attento dell’osservatore, denuncia la necessità di un riscatto…queste icone non appartengono al mondo dei sogni ma ad un più di coscienza proprio dell’artista il quale mette a nudo con le sue allegorie ciò che sta sotto l’omologante estetica della vita moderna, ricomponendo così col suo assiduo operare, nella sintesi di un contatto – contrasto, bellezza e verità” (Franco Manescalchi)Tra le sue esposizioni personali a New York (2006: Hushed Vibration, Agora Gallery, Chelsea), a Firenze (2006: FYR, Arte Contemporanea), a Ferrara (2005: Landscapes, Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea, Castello Estense) e a Bologna (2004: galleria Castiglione Arte). La mostra sarà visitabile dalle 17,30 alle 19 fino al 30 maggio in occasione delle manifestazioni del club.
Massimo Turlinelli espone al Lyceum Club
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