mercoledì, 1 Maggio 2024
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Nel segno della Libertà: in mostra al Carcere Duro delle Murate

Dalla storia del Carcere Duro delle Murate, dove è attualmente in corso la mostra "Nel segno della Libertà" (fino al 23 luglio 2023), fino al 'dietro le quinte' dell'esposizione e ad alcune curiosità sulle opere

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La libertà è un tema complesso, soprattutto se vista dagli occhi di un detenuto. Eppure l’arte, potente mezzo di espressione, è riuscita a portarla in primo piano grazie alla mostra “Nel segno della libertà”, attualmente in corso nel Carcere Duro di MAD Murate Art District, spazio comunale gestito da MUS.E, fino al 23 luglio 2023. Il filo rosso che lega tutte le opere in mostra, principale faro d’ispirazione, è una frase di uno dei padri dell’Unione Europea, Altiero Spinelli: “Occupo un piccolo spazio di mondo, ma non l’ho delimitato”.

Il ‘dietro le quinte’ della mostra

Detenuti minorenni reclusi nel Carcere minorile di Casal del Marmo a Roma hanno preso parte ad un laboratorio di scrittura creativa realizzato in collaborazione con il Dipartimento della Giustizia minorile del Ministero della Giustizia e tenuto dall’attore Salvatore Striano. I testi prodotti sono stati poi affidati, tramite gli Istituti di Cultura, ai diplomandi delle Accademie di Belle Arti di 6 Paesi europei coinvolti (Bulgaria, Repubblica Ceca, Fiandre, Polonia, Slovacchia e Turchia). Questi ultimi, partendo dalla loro personale reinterpretazione, hanno realizzato delle opere artistiche collegate tra loro tenendo conto della dimensione della cella del carcere e di alcuni concetti a fondamento dell’Unione Europea, quali unità, memoria, comunità e parità.

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Il progetto artistico in viaggio da Roma a Firenze: la storia del Carcere Duro delle Murate

Il progetto artistico è già stato ospite presso l’Istituto Centrale di Restauro di Roma. Oggi accolto negli spazi del MAD Murate Art District, nasce dalle intenzioni dell’onorevole Silvia Costa, Commissario straordinario di Governo per il recupero dell’ex carcere borbonico sull’isola di Santo Stefano a Ventotene. Organizzato insieme ad alcuni degli Istituti di Cultura dei Paesi europei in Italia, tra i quali il Centro Ceco e l’Istituto Slovacco, è stato realizzato in collaborazione l’Archivio storico dell’Unione Europea di Firenze e del Ministero della Giustizia.

Nel percorso fiorentino della mostra, curato dai collettivi Dispositivi Comunicanti e Mind the GAP, sono coinvolti anche giovani artisti e curatrici dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. E non è casuale la scelta di esporre questi lavori all’interno del Carcere Duro delle Murate, vista l’importante storia di questo luogo: dal 1424 al 1808 la struttura ha infatti ospitato il Convento della Congregazione delle Suore Murate per poi diventare, dal 1848 al 1983, carcere maschile con un’ala adibita a carcere duro nel periodo del Ventennio fascista: destinato quindi ad anarchici, socialisti ed antifascisti. Tra i numerosi detenuti, si ricordano Carlo Levi, Gaetano Salvemini, Carlo Ludovico Ragghianti, Alcide De Gasperi.

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Una curiosità: l’artista iraniana Sadra Ghahari presenta “Un piccolo spazio di mondo non delimitato”, una delle opere in mostra

Entrando in mostra nel Carcere Duro delle Murate, si trova un’opera realizzata da Sadra Ghahari. S’intitola “Un piccolo spazio di mondo non delimitato” ed è la figura di una donna con dei bambini in braccio. L’artista iraniana, avendo letto le lettere dei detenuti minorenni, si accorge di quanto a molti di loro manchi la propria famiglia o più semplicemente l’affetto di qualcuno che si prenda cura di loro. La figura femminile è infatti una mamma cosparsa di macchie identiche a quelle del muro della cella, che culla e protegge i propri figli: ragazzini che sono stati in carcere o che sono morti senza mai conoscere o vedere i propri cari. L’opera è realizzata interamente in cartapesta, nonostante sembri di pietra. Un materiale fragile quindi, in grado di sciogliersi con una goccia d’acqua, eppure duro e freddo all’apparenza, proprio come la condizione mentale di chi il carcere lo vive.

Gli orari di apertura della mostra

“Nel segno della Libertà” in mostra al MAD Murate Art District di Firenze (piazzale delle Murate) è aperta dal martedì al sabato dalle ore 14:30 alle 19:30 (chiuso la domenica e il lunedì). L’ingresso è gratuito. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a [email protected]

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