Palazzo Medici Riccardi svela un patrimonio, finora rimasto nascosto, con 2000 anni di storia. Le operazioni di scavo promosse dalla Città Metropolitana di Firenze, iniziate nel 2012 sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, hanno portato al recupero degli ambienti interrati del cortile di Michelozzo, che ora sono diventati parte del percorso del Museo del palazzo.
L’Area degli scavi Archeologici, accessibile dal Cortile dei Muli è visitabile dal 19 aprile con il biglietto ordinario del museo, che integra e arricchisce così la propria offerta: oltre al Cortile e al Giardino – liberamente fruibili – il percorso include il Museo dei Marmi, i suoi tesori della Madonna con Bambino di Filippo Lippi , la Galleria Luca Giordano, e la Cappella dei Magi affrescata da Benozzo Gozzoli.
Duemila anni di storia in sette epoche
Le indagini archeologiche hanno rivelato sette epoche, da prima della fondazione della Florentia romana, fino all’età contemporanea: ogni epoca ha restituito porzioni di strutture murarie, pavimenti, fondazione, pozzi, scolmatori, scale, cisterne, e reperti.
E’ stata ritrovata anche una porzione dell’alveo del torrente Mugnone, di 8 metri, riconducibile al segmento dell’antico percorso del torrente che in età romana viene abbandonato e spostato a valle: lo scavo ha portato alla luce vasellame da cucina e mensa, anfore per il trasporto dei prodotti alimentari, oggetti di vetro, strumenti di bronzo per impiego chirurgico e cosmetico, lucerne per illuminazione.
Al V-VII secolo d.C. risalgono invece i resti di una sepoltura, esposti lungo il percorso nell’esatta posizione del rinvenimento.
Palazzo Medici Riccardi, perché si chiama così
Del palazzo dei Medici, fondato su conglomerati realizzati in trincee profonde 6 metri rispetto all’attuale piano stradale di via Cavour, sono da evidenziare due pozzi da acqua e sei livelli pavimentali, tra cui il terzo livello è quello della stalla “magnifica”, chiamata così in onore di Lorenzo de’ Medici, che qui visse.
I Riccardi, proprietari dell’edificio dal 1659, si fecero promotori di numerosi interventi di ristrutturazione per i quali impegnarono 120.000 scudi, una somma tre volte superiore il prezzo d’acquisto dell’immobile.
Ceduto nel 1814 al granduca Lorena, il palazzo venne utilizzato come sede di uffici amministrativi. Tra il 1865 e il 1871, gli anni della Firenze Capitale d’Italia, fu sede del Ministero degli Interni, nel 1874 venne acquistato dalla Provincia di Firenze per 500.000 lire e ospitò, oltre agli uffici provinciali, il quartiere del Prefetto, la Questura e l’Ufficio Telegrafico. Nel Novecento, dopo l’11 agosto del 1944 nel palazzo s’insediò il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale. Dalle macerie utilizzate come “vespaio” provengono frammenti di targhe lapidee del Ventennio, e i pezzi di un busto di marmo di Vittorio Emanuele III, il cui restauro è in corso. Visibile inoltre la vecchia apparecchiatura elettrica risalente agli anni ’60, una centralina del vecchio sistema tramviario di Firenze.
Le mostre in corso a Palazzo Medici Riccardi
Con un unico biglietto è possibile visitare anche le mostre temporanee. Attualmente sono in corso “Heroes – Bowie by Sukita”, una retrospettiva dedicata all’icona pop David Bowie ritratto dal fotografo Masayoshi Sukita, e “Omaggio a Caterina”, progetto proposto per le celebrazioni per i 500 anni dalla nascita della Regina di Francia.
Attività e visite al Palazzo sono organizzate anche da MUS.E.