Il progetto, ideato e sviluppato da Museo dei ragazzi e Banca Cr Firenze, si rivolge ai ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori con l’obiettivo di coinvolgerli e di stimolare la loro curiosità verso temi solitamente vissuti con distacco e delegati agli adulti come quelli dell’economia.
Per questo sono stati individuati, sulla base dei programmi ministeriali nazionali, sette percorsi storici reinterpretati poi in altrettanti giochi strategici: “La rivoluzione neolitica”, “L’impero di Alessandro il Grande”, “L’impero romano di Traiano e Adriano”, “Firenze e l’egemonia mondiale del fiorino”, “Le radici della modernità”, “Firenze e la Cassa centrale di risparmio” e “L’economia di Firenze capitale d’Italia”. Ogni classe parteciperà al gioco più adatto al programma di storia dell’anno scolastico in corso.
Guidati da un animatore del Museo dei ragazzi, gli studenti impareranno così investire capitali, aprire nuove rotte commerciali e calcolare i fattori di rischio interpretando diversi personaggi ed eventi storici.
“Firenze – ha detto il sindaco Matteo Renzi, intervenendo stamani alla presentazione del progetto – deve giocare all’attacco, uscire dalla logica della recriminazione per ciò che poteva essere e non è stato, della Firenze che ‘non è più quella di una volta’. La città, come accade anche al resto del mondo, vive un periodo complesso, ma possiede tutte le caratteristiche per rilanciarsi, per ridare valore ai valori”. In questo quadro, secondo Renzi, è “molto importante il fatto che un istituto di credito decida di mettersi in gioco, di investire sul territorio ed in particolare sulla scuola“.
“I ragazzi di oggi – ha detto Luciano Nebbia, direttore generale di Banca Cr Firenze – sono più avanti rispetto a quelli delle generazioni passate, ma devono riprendere confidenza con i fondamentali di certi temi. L’economia è uno di questi“. Anche per questo Banca Cr intende “riprendere il discorso del rapporto col sociale e con il territorio, negli ultimi anni forse un po’ trascurato”.
“Questo progetto educativo è un’eccellente pratica” ha voluto commentare Cesare Angotti, direttore generla dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana. “Dopo il suo avvio nelle scuole fiorentine ci impegneremo per allargare l’iniziativa a tutte le scuole della regione ed è nostra intenzione avviare un dialogo col ministro competente per valutare uno sviluppo nazionale del progetto“.
Ad oggi le lezioni-gioco sono state prenotate da 71 classi per un totale di circa 1.500 studenti. Altre prenotazioni saranno accolte dall’8 al 25 marzo prossimi, ma già dal 9 marzo gli operatori del Museo dei ragazzi saranno nelle prime classi aderenti.