domenica, 13 Ottobre 2024
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Stephan Zimmerli, al MAD l’installazione dedicata a migranti e viaggiatori

Nel complesso MAD, alle ex Murate, lo studiolo dell'esilio realizzato dall'artista che ha lavorato sui ricordi di migranti, esiliati e viaggiatori

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Si intitola Studiolo dell’esilio il progetto che l’artista visivo Stephan Zimmerli ha sviluppato durante il suo periodo di residenza al MAD Murate Art District. Dedicato alla memoria collettiva dei cittadini arrivati a Firenze a causa di migrazioni, esili, trasferimenti, Studiolo dell’esilio (fino al 20 luglio MAD Murate Art District, ingresso gratuito) raccoglie – sotto forma di disegni – i ricordi che dodici cittadini del mondo, partecipanti al progetto, hanno voluto condividere con l’artista.

Questi racconti, materializzate nei disegni dell’artista, restituiscono una collezioni di memorie, materiche e organiche, che vengono riunite all’interno di un’architettura effimera costruita nella sala Laura Orvieto di MAD Murate Art District.

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Zimmerli, i ricordi di migranti, esiliati e viaggiatori al MAD

Nella sala al piano terra di MAD trova dunque spazio una scenografia in legno in cui ornamenti e decorazioni corrispondono alla manifestazione di un mondo invisibile, uno spazio mentale costituito da parole e ricordi, tradotti in immagini e rivitalizzati dal segno grafico dell’artista.

I luoghi hanno una doppia esistenza – spiega Stephan ZimmerliLa prima, fisica, si svolge in maniera fissa attorno alla vita di chi li abita e vive; la seconda, mentale, si sviluppa nella memoria degli esseri che la conservano in sé, ovunque vadano. Queste due esistenze divergono, spesso in modo lento, invisibile, a volte in maniera più brutale, quando i luoghi spariscono fisicamente”.

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Stephan Zimmerli è il vincitore del bando MAD per le nuove residenze artistiche 2024, dedicato a giovani artisti visivi, performer, musicisti e danzatori con progetti artistici inediti site-specific, privilegiando legami tra territorio e una competenza artistica internazionale. La residenza è stata avviata in dicembre, nell’ambito del Progetto Mapping the Community sostenuto da Regione Toscana (Bando ToscanaIncontemporanea Giovani sì 2023) con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio Firenze e in collaborazione con Istituto Francese Firenze.

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